18 July, 2024
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«Sono numeri preoccupanti per una prospettiva altrettanto preoccupante. Il sistema dell’accoglienza in Sardegna è al collasso e me lo dicono quotidianamente amici e Sindaci sardi con cui sono in contatto: si sentono completamente abbandonati e soli nella gestione di un’emergenza umanitaria che sta facendo registrare numeri da record». Così l’europarlamentare originario della Sardegna Stefano Maullu commenta la notizia di nuovi 5.800 migranti che a gennaio arriveranno in terra sarda, ospiti di un nuovo centro di prima accoglienza che verrà allestito in una parte dell’ex scuola della Polizia Penitenziaria di Monastir, vicino a Cagliari.

«Parliamo di una terra come la Sardegna tradizionalmente ospitale nella quale tuttavia – aggiunge Stefano Maullu -, a causa di una politica nazionale e regionale inadeguata, tensione e insofferenza sociale stanno crescendo giorno dopo giorno. L’ultimo episodio in ordine di tempo si è registrato a Sadali ma non sono mancate gravi tensioni a Sassari e a Cagliari. La denuncia arriva anche dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che considera inammissibile che i Sindaci vengano coinvolti tardivamente nelle comunicazioni riguardanti lo sbarco e la sistemazione di nuovi profughi nei loro Comuni. La convivenza fra le popolazioni residenti e gli immigrati diventa ancora più difficile se si considera che la Sardegna sta attraversando il peggior momento politico sociale degli ultimi vent’anni.»

Dall’inizio dell’anno sono arrivati in Sardegna 5.807 migranti dei quali 5.240 risultano ospiti delle strutture di accoglienza dell’isola.

«Il Governo Renzi oltre alle consuete passerelle non ha ancora dato una risposta alla Sardegna, dove si vivono criticità economiche e sociali di enormi dimensioni: basti pensare al dato sulla disoccupazione del 19% ed all’incapacità della Ggiunta Pigliaru e dell’assessore Massimo Deiana di sviluppare una politica sui trasporti che renda l’Isola maggiormente collegata con il resto d’Italia. L’anello debole di questa catena sono purtroppo i Sindaci, coloro che si interfacciano quotidianamente con i cittadini e che mai come di fronte a questo fenomeno incontrollato dell’immigrazione sono stati esclusi dalle stanze dove si prendono le decisioni e soprattutto completamente abbandonati a loro stessi nella gestione di questa crisi epocale. L’unica nota di merito va espressa nei confronti delle Forze dell’Ordine – conclude Stefano Maullu – che si trovano a svolgere con fatica un carico di lavoro che richiederebbe un numero maggiore di unità operative.»

Sbarco - Porto Botte

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Scade il 30 settembre 2016 il termine ultimo per la presentazione delle candidature delle donne intenzionate a far parte della prossima Commissione regionale per la realizzazione della parità tra uomini e donne.

Il mandato dell’attuale organismo scade il 13 settembre 2016. Pertanto, il Consiglio regionale dovrà procedere, in una delle prossime sedute, all’elezione delle venti donne che faranno parte del nuovo organismo.

L’elezione, come prevede la legge, deve essere preceduta da un’ampia consultazione delle associazioni ed organizzazioni femminili.  

Proprio per questo, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, invita tutte le associazioni ed organizzazioni interessate a segnalare candidature di persone intenzionate  a far parte della Commissione, che siano in possesso dei requisiti richiesti e/o che, comunque, abbiano un interesse personale alle tematiche della Commissione.

Le candidature inviate, con le altre proposte che arriveranno dal mondo politico, scientifico e sociale, saranno trasmesse ai consiglieri regionali per una approfondita valutazione in vista della seduta in cui si procederà alla elezione delle venti donne che faranno parte della nuova Commissione.  

La candidatura, con allegato un curriculum della donna proposta, deve essere fatto pervenire via mail  all’indirizzo serv.assemblea@consregsardegna.it oppure via posta all’indirizzo: Consiglio regionale della Sardegna – Servizio Assemblea, Via Roma 25 09125 Cagliari o via fax al numero 070/6014536.   

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Palazzo della Regione 2 copia

Arrivano i finanziamenti a fondo perduto e per le 101.674 microimprese della Sardegna, che occupano 187.636 persone, si apre una nuova fase di sviluppo.

La Giunta Regionale ha deciso di sostenere il rilancio delle piccole realtà produttive isolane, quelle che non superano i 10 addetti e che rappresentano il 96,6% del tessuto produttivo regionale, attraverso l’erogazione automatica di finanziamenti che non potranno oltrepassare il 50% dell’investimento, e in ogni caso per un massimo di 15mila euro.

«La Regione ha recepito le richieste di Confartigianato – commenta Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – e, soprattutto, ha capito che le micro imprese, la maggior parte delle volte, hanno bisogno anche di finanziamenti minimi. Agli assessorati dell’Artigianato e della Programmazione va riconosciuto il merito di aver supportato le richieste della nostra Associazione. Questo è un segnale d’attenzione, importante e concreto, per sostenere la ripresa del settore, e al quale va il nostro plauso.»

L’importante decisione, che è stata deliberata dalla Giunta, ricade tra gli obiettivi della Programmazione Unitaria 2014-2020. Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese”.

L’intervento che riguarda le microimprese, denominato T0, riguarda il “sostegno all’accesso a servizi avanzati di consulenza e di sostegno all’innovazione, investimenti in impianti, macchinari e attrezzature anche per interventi di efficientamento energetico”.

Le spese ammissibili riguardano i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione (individuati nel “catalogo dei servizi” della Regione) e l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature.

Il programma ha durata fino a 31 dicembre 2020, ed è finanziato con fondi europei, nazionali e regionali. La selezione dei progetti avrà procedura automatica, la procedura d’istruttoria sarà secondo l’ordine cronologico di presentazione

«I punti di forza dell’intervento sono la possibilità di acquistare non solo servizi ma anche attrezzature e macchinari, l’allargamento degli incentivi a tutti i settori produttivi, anche quelli che in passato non potevano partecipare, e le procedure a sportello – sottolinea Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato – tutto ciò significa l’accesso ai finanziamenti per tante attività, dall’edilizia al benessere, al commercio o ai servizi, per fare degli esempi e, soprattutto, tempi rapidi per l’assegnazione dei fondi.»

«L’auspicio – conclude Stefano Mameli – è che i bandi vengano pubblicati al più presto per consentire alle imprese di accedere ai finanziamenti nel minor tempo possibile.»

La Regione ha anche deliberato altri interventi, sempre a sostegno dello sviluppo economico dell’isola, che riguardano le imprese più strutturate, fino a 5 milioni di intervento pubblico e che possono anche raggiungere il 75% di fondo perduto attraverso la combinazione di più interventi.

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E’ in programma questa sera, con inizio alle 19.00, allo Stadio Comunale Carlo Zoboli, la presentazione del nuovo Carbonia che si appresta ad affrontar4e la nuova stagione nel campionato di Promozione regionale. La presentazione verrà preceduta, alle 17.00, da una partita amichevole con la formazione dell’Isola di Sant’Antioco che quest’anno parteciperà al campionato di 2ª categoria. Dopo la presentazione, infine, sempre allo Stadio Comunale, è in programma una cena, con antipasti vari di terra, zappueddus con pecora, cinghiale in umido, verdura, bevande e frutta, al costo di 20 euro.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu (Udc) interviene sulla vicenda sull’esclusione della Sardegna dagli ammortizzatori sociali.

«Nel provvedimento del Governo on vengono riconosciute nel provvedimento del Governo le aree di crisi di Portovesme e Porto Torres, già incluse in una delibera della Regione come zone in forte sofferenza – dice Rubiu -. S»i potrà pensare a un errore del Governo o della nostra Regione. Probabilmente alla solita, ormai consolidata, sottovalutazione delle problematiche industriali riguardanti la nostra isola da parte dell’esecutivo nazionale. Una cosa è certa. A causa dell’esclusione i lavoratori non potranno avvantaggiarsi della proroga della cassa integrazione straordinaria per tutto il 2017. Niente da fare anche per gli straordinari interventi di sostegno al reddito di 500 euro al mese per un anno da sommarsi ad ulteriori sussidi regionali legati alle politiche attive del lavoro.» 

Gianluigi Rubiu è stato convocato dal Prefetto sulla vertenza Alcoa, con appuntamento previsto lunedì, alle 10.00, a piazza Palazzo. «Non si comprende – attacca il consigliere regionale di Iglesias – cosa voglia fare il Governo della Sardegna. E’ probabile intenda trasformarla nell’Isola dei profughi, con una popolazione allo stremo per la mancanza di prospettive. E’ possibile che il presidente Pigliaru non abbia informato il ministro Poletti sulle drammatiche condizioni della Sardegna. E’ evidente che i lavoratori in mobilità attendano soluzioni immediate a questa discriminazione, visto che sin da settembre incombono diverse scadenze. Peccato -conclude Gianluigi Rubiu – che il Ministero non ha riconosciuto questo status per i territori che maggiormente soffrono per la chiusura delle fabbriche. E’ un segnale ulteriore dell’abbandono dell’Isola al suo destino, con la Sardegna sprofondata nel dimenticatoio».

Gianluigi Rubiu 5 copia

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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani ha inviato, per mezzo del responsabile area legale, prof. e avv. Alessio Parente, al MIUR una proposta tesa ad istituire la figura del Difensore scolastico e finalizzata a un più efficace impiego del personale docente della classe A046 (ex A019 discipline giuridiche ed economiche) in organico di potenziamento nelle scuole di ogni ordine e grado.

Tale innovativa figura è stata ideata e  strutturata sulla base dei risultati di ricerche (sull’istituzione dell’Ombundsman, del Difensore civico e, non da ultimo, del Defensor del pueblo) della d.ssa Maria Giovanna Di Maggio e dell’avv. Alessio Parente che hanno avuto modo di approfondire la tematica della mediazione e risoluzione alternativa dei conflitti presso varie istituzioni italiane ed estere, integrandola  con l’esperienza professionale maturata in seno ad organismi di conciliazione.

La prima proposta di introduzione della figura a livello scolastico in Italia, è avvenuta in seno al Dipartimento di Diritto ed Economia dell’ISI Pertini di Lucca.

Il Difensore scolastico (il cui ruolo, per evidenti motivi, deve necessariamente essere afferente alla classe di concorso A046 Discipline giuridiche ed economiche) è una figura-progetto con funzioni di snellimento delle procedure e risparmio della spesa pubblica, in quanto:

  • Costituisce un progetto con finalità didattica: ogni intervento della figura consente agli stessi alunni coinvolti di sviluppare competenze in tema  di cittadinanza e legalità;
  • Costituisce una figura di mediazione: ha il compito di mediare diverse tipologie di controversie alunno-alunno, alunno-docente, docente-docente;
  • Costituisce uno strumento utile allo snellimento delle procedure: riduce i termini per la risoluzione delle controversie ed alleggerisce il carico di lavoro per gli organi di dirigenza;
  • Costituisce uno strumento per la riduzione del contenzioso a livello scolastico, con un sicuro giovamento per le disponibilità finanziare degli organi scolastici.

Il Difensore scolastico offrirà un servizio di attenzione immediata e gratuita cui possono rivolgersi tutti quei docenti e alunni coinvolti in situazioni di conflitto nelle classi. Il Difensore scolastico dovrà possedere le conoscenze e le competenze giuridiche per informare adeguatamente le parti sulla legislazione scolastica, sulle responsabilità civili e penali da tenere in considerazione per gli episodi denunciati, e fungere da raccordo con la dirigenza e i coordinatori di classe in merito alle problematiche più complesse.

Non è da sottovalutare l’utilità di un compito così delineato, in un contesto sociale caratterizzato da tensioni e divergenze spesso foriere di criticità e disagio, pertanto ci auguriamo che un docente investito, da tale ruolo, possa trovare cittadinanza in ogni comunità educativa.

Il Coordinamento nazionale promotore della figura in questione sta procedendo a stipulare accordi a livello internazionale per la promozione di tale figura. Invita, pertanto i docenti, i responsabili dei gruppi disciplinari di Diritto e i Dirigenti a scrivere all’indirizzo email: coordinamentodirittiumani@gmail.com

indicando nell’oggetto “difensore scolastico” per ricevere maggiori informazioni ed aderire alla rete dei difensori scolastici, essenziale ed importante innovazione nel settore scolastico italiano.

Romano Pesavento

Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

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Si concludono oggi, nell’aula magna “Maria Lai” della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche dell’Università di Cagliari – via Nicolodi, viale Sant’Ignazio – i lavori di “Sui generis 2016 – Le Giornate cagliaritane sulle pari opportunità”. Tra i temi trattati, migrazione, diritti, accoglienza, disabilità, cittadinanza, matrimoni e unioni civili, stepchild adoption, scuola, università e sport. Da giovedì, sono all’attenzione dei presenti i rapporti che legano gli argomenti trattati all’etica, all’inclusione e ai valori civici. I lavori sono patrocinati dal Comitato unico di garanzia dell’ateneo di Cagliari.

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A Carbonia la Giunta Massidda perde il primo pezzo: Arianna Vinci, 44 anni, assessore delle Politiche Sociali, Politiche del Lavoro e Politiche della Casa, si è dimessa. Poco fa, è stata il sindaco Paola Massidda a dare la notizia con una breve nota.

«L’assessore Arianna Vinci mi ha comunicato le sue dimissioni – ha annunciato Paola Massidda -. Alla base della sua scelta, così come riportato testualmente nella lettera:I motivi di questa mia decisione sono di natura strettamente personale e non hanno alcuna attinenza con l’attività politica condotta dalla maggioranza fin dal suo insediamento. Certa di essere stata, seppur nel breve periodo, all’altezza del compito, di aver corrisposto alle tue aspettative e di aver svolto un lavoro soddisfacente per la collettività, ti auguro buon lavoro”.»

«Ringrazio Arianna per il grande lavoro svolto in questi mesi, con spirito di responsabilità e di abnegazione e le auguro di poter risolvere quanto prima i suoi problemi – conclude Paola Massidda -. Nei prossimi giorni provvederò a nominare il nuovo assessore.»

Paola Massidda e Arianna VinciArianna Vinci 2

 

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Centinaia di giovani al Teatro Massimo di Cagliari, all’assemblea di “Agorà, energie democratiche”. Amministratori, dirigenti e simpatizzanti non hanno voluto mancare per dare un contributo attraverso un dibattito aperto e franco sulle possibili soluzioni alla crisi che attraversa il Partito democratico.

«Per i democratici di Agorà – si legge in una nota -, il processo di rinnovamento della classe dirigente parte dal confronto e dal coinvolgimento di quanti hanno a cuore le sorti del PD e decidano di attivare ogni energia utile per il rilancio dell’azione politica.L’iniziativa di oggi, la prima di una serie che si svolgeranno nei prossimi mesi in tutta la Sardegna, è il contributo di una generazione che riesce ad aggregare e organizzarsi in modo spontaneo e autonomo dando al centro sinistra sardo un segnale di grande consistenza e responsabilità.»

«La stasi di quasi cinque mesi che ha decretato in modo incontrovertibile l’incapacità dell’Assemblea regionale a governare le sorti del partito, ne delegittima ogni sua ulteriore iniziativa. Per questi motivi, i democratici di Agorà – conclude la nota – chiedono con forza la convocazione urgente di un congresso straordinario che consenta il rinnovamento degli organismi del Partito con una guida che sappia nuovamente interpretare i bisogni, le aspettative e le speranza dei sardi.»

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I radar della Sardegna, della Corsica e della Toscana saranno parte di una stessa rete con il fine di mettere a sistema la potenza degli strumenti di monitoraggio delle avversità meteorologiche attivi a cavallo della frontiera marittima italo-francese. Questo l’accordo tra gli esperti di radarmeteorologia di Italia a Francia che si sono incontrati ieri e oggi, a Sassari, per la costruzione del “Composito” radarmeteorologico transfrontaliero Italia-Francia Marittimo (la Mosaïque in francese).

«Il Composito è un passo assai significativo per ottenere, specialmente in momenti di crisi, informazioni utili nella previsione a brevissimo termine degli eventi meteorologici intensi, cioè nel cosiddetto nowcasting», ha affermato l’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano, la quale auspica adesso che l’aspetto tecnico sia concluso e operativo per la stagione autunnale 2017-2018.

Esprime soddisfazione Giuseppe Bianco, direttore del Dipartimento Meteoclimatico dell’Arpas, l’agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna, che ha organizzato il vertice nell’Isola: «Siamo riusciti a mettere cinque soggetti diversi e con storie differenti attorno allo stesso tavolo. È un successo importante perché ogni radar è una tessera preziosa avendo una portata utile di 200 chilometri che si sommerà alle portate degli altri radar».

Il “Composito” sarà formato da sei postazioni di misura della precipitazione intensa operativi, o in via di installazione, in Sardegna a Monte Armidda (della Protezione civile), Monte Rasu (dell’Arpa), Capo Caccia (dell’Aeronautica militare), in Corsica ad Aleria e ad Ajaccio (dove è in costruzione) e in Toscana a Cima di Monte, sull’Isola d’Elba (del Consorzio LaMMA, Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile, il consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche). Dato il raggio di copertura, gli strumenti sono in grado di fornire misure non solo sul proprio territorio regionale ma anche su quello delle regioni vicine e, quindi, “mosaicare” i dati contigui. Il risultato ottenuto affonda le basi nel Progetto RESMAR, finanziato grazie al Programma Operativo Italia-Francia Marittimo, mirato alla creazione di uno strumento operativo di monitoraggio da mettere a disposizione dei meteorologi delle tre regioni, oltre che degli enti nazionali attivi in ambito meteorologico.

Presenti agli incontri in Sardegna, oltre che Giuseppe Bianco, il direttore della Protezione civile regionale Graziano Nudda, Bernard Urban di Météo France, Paolo Capizzi del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica militare, Andrea Antonini Consorzio LaMMA della Regione Toscana e Gianfranco Vulpiani del Dipartimento nazionale di Protezione civile.