5 December, 2024
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Il festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” arriva al giro di boa. La serata odierna, infatti, segna la metà esatta della manifestazione e lo fa con due concerti di grande classe e qualità.

Il trio Lok 3 aprirà la serata. La formazione è piuttosto atipica perché comprende due pianoforti ed un dj. Aki Takase (piano), Alexander von Schlippenbach (piano), Dj Illvibe (dj) intraprendono un viaggio musicale attraverso i loro strumenti e le suggestioni da essi creati, questo è il grande potere immaginifico della musica. Un percorso che si dipana da Colonia a Osaka, dagli Stati Uniti al Brasile attraverso melodie e ritmi tra Boulez ed Hancock tra il free-jazz ed il break-beat afroamericano. Insomma un viaggio tutto fatto di musica ed immagini condito da suoni contemporanei ed un senso del ritmo visto come elemento basilare di questo trio.

Successivamente sarà il turno del progetto di Greg Burk, Solar Sound. Oltre Burk (piano, moog) troviamo il batterista italiano Enzo Carpentieri, Marc Abrams (contrabbasso), Michele Sambin (digital painting) ed il gradito ritorno di un amico del nostro festival, il cornettista Rob Mazurek.

Il progetto nasce dal Lunar Quartet, un ensemble fondato da Abrams e Carpentieri con John Tchicai, il sassofonista danese-congolese recentemente scomparso. In questa formazione si aggiunge Mazurek e l’artista visivo Sambin che attraverso la sua pittura digitale creerà la connessione fra suoni ed immagini favorendo un interscambio tra due dati sensibili come la vista e l’udito in grado di compenetrarsi e fondersi insieme.

Allegato, l’album fotografico della quarta serata, con la produzione originale Rubatong e “Zappa Speach Project” di Andrea Massaria.

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«Ho letto con attenzione i vostri libretti e li ho trovati interessanti e molto chiari. Ho un ragazzo di 12 anni e sono preoccupata perché mi dice che nella sua scuola (una media di Cagliari) alcuni compagni si fanno le canne durante la ricreazione». Alla risposta dei volontari della loro disponibilità a tenere delle conferenze nelle scuole, la mamma ha detto che si farà promotrice con altre mamme per fare un’iniziativa appena riprenderanno le lezioni.

Succede anche questo ai volontari che da mesi stanno distribuendo i libretti “La Verità sulla Droga” nei locali del lungomare Poetto e del Corso Vittorio Emanuele, a Cagliari.

Hanno bene di che preoccuparsi tanti genitori che, convinti che i loro ragazzi sono “tranquillamente” a scuola, tra i banchi circola, altrettanto “tranquillamente”, ciò che potrebbe portarli alla rovina.

Ormai gli spacciatori senza scrupoli hanno preso di mira i ragazzini adolescenti, adescandoli con le prime “prove” gratuite, per averli prima come nuovi “clienti”, e inserirli come insospettabili corrieri, poi.

Questa situazione, purtroppo, non la si vive solo nelle grandi città ma vengono denunciate situazioni simili anche nei piccoli centri, pertanto i volontari si stanno prodigando per potare la corretta informazione anche in periferia, raggiungendo centre del Medio Campidano, Sarrabus, Trexenta, Sulcis, fino al nuorese e sassarese.

Il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard denunciava la droga come “l’elemento più distruttivo nella nostra cultura attuale”. A distanza di 50 anni, purtroppo, il problema è quanto mai attuale e non esclude nessuno, è necessario l’impegno di tutti per sconfiggere i trafficanti di morte e far vincere la cultura della vita.

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Zempt foto

 

Usare la voce al massimo delle proprie possibilità, attraverso un metodo rivolto a cantanti, insegnanti di canto, logopedisti, attori e a tutti coloro che abbiano un interesse specifico per il funzionamento della voce. LucidoSottile e Teatro Del Segno organizzano negli spazi dell’ExArt di Cagliari, in piazzetta Dettori 9, il corso “Estill Voice Training”, tenuto dal coach internazionale Marcello Zempt, Certified Master Teacher e Course Instructor. Il corso è diviso in due livelli: il primo si terrà dal 16 al 18 settembre, il secondo il 24 e 25 settembre. Alla fine del corso verrà consegnato un attestato ufficiale di partecipazione.

Il sistema “Estill Voice Training” è stato ideato dalla cantante e ricercatrice Jo Estill e consente di padroneggiare la voce in modo permanente e sicuro, con la possibilità di esplorare nuove possibilità vocali riguardo stile, dinamica ed interpretazione. Il sistema EVT, insegnato in tutto il mondo, è basato, infatti, su più di quarant’anni di ricerca scientifica della voce, ed è a tutt’oggi uno dei pochi metodi che si basa sull’oggettiva osservazione anatomica dell’apparato vocale.

Il corso “Estill Voice Training” è diviso in due livelli. Il Livello Uno si terrà dal 16 al 18 settembre e tratterà le figure obbligatorie per il controllo della voce. Nei tre giorni si apprenderà come isolare ben tredici strutture anatomiche dell’apparato vocale, come riscaldare la voce e come monitorare la quantità di lavoro muscolare impiegata.

Il Livello Due si terrà invece nei giorni 24 e 25 settembre nei quali, grazie alla combinazione delle tredici figure base, verranno esplorate le sei qualità vocali che permettono di controllare la voce in altrettanti stili. 

Alla fine di ogni giornata di ciascun livello ci sarà un masterclass in cui i partecipanti proveranno a metter in pratica il materiale studiato nel repertorio di loro scelta. 

Marcello Zempt è vocal coach, direttore di coro, arrangiatore, compositore e performer. Dopo essersi diplomato al Conservatorio di Amsterdam in canto jazz, ha intrapreso un lungo studio sulla voce, che lo ha portato a contatto con i metodi più rinomati nel campo della tecnica vocale: Speech Level Singing, Complete Vocal Technique, Rabin Method.

Nel 2005 è approdato all’Estill Voice Training, nel quale ha percorso tutte le fasi di certificazione sino ad arrivare a quella di Certified Course Instructor nel 2014. È attualmente membro dell’advisory board di Estill Voice International, l’organizzazione che gestisce la diffusione del metodo EVT nel mondo. Ha collaborato in diverse produzioni televisive e teatrali, ed ha prestato la voce a vari commercial per la tv olandese.

 

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La Sidigas Avellino di Stefano Sacripanti ha vinto ieri sera, sul parquet del Geopalace di Olbia,  il Torneo Internazionale Tirrenia, imponendosi di 1 punto sulla Dinamo Banco di Sardegna: 65 a 64 (primo tempo 31 a 26, 51 a 36 al termine del 3° quarto).

La squadra di Federico Pasquini ha avuto una reazione d’orgoglio nell’ultimo quarto, dominato e chiuso 28 a 14, ma insufficiente ha riagganciare la squadra irpina, nella quale il migliore in campo è stato Adonis Thomas, autore di 18 punti e 7 rimbalzi. Nella Dinamo, come già nella partita di sabato sera vinta con l’Hapoel Gerusalemme di Simone Pianigiani, di è distinto Darius Johnson Odom, autore di 17 punti, bene anche Trevor Lacey (12), il capitano Jack Devecchi (8) e Rok Stipcevic (12).

Le due squadre si ritroveranno mercoledì sera nell’amichevole in programma a Padru.

Il capitano della Dinamo Sassari, Jack Devecchi.

Il capitano della Dinamo Sassari, Jack Devecchi.

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Una svolta sullo stadio Sant’Elia, con un tour de force per iniziare il cantiere per la costruzione del nuovo impianto. A invocare la corsa contro il tempo è il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco (FI): «L’auspicio è che non ci siano intoppi per la realizzazione del complesso che ospiterà il Cagliari sin dal 2019 – dice il consigliere regionale di Forza Italia –. Sin dal prossimo anno partiranno i lavori per uno stadio provvisorio a pochi passi dal cantiere per il nuovo stadio. Non possiamo certo creare danni ai tifosi». Un appello chiaro, visto anche il numero degli abbonati e il feeling ritrovato dei supporter con i rossoblu, lanciato anche alla Regione: «I diversi enti, compresa anche la giunta regionale, dovranno procedere agli iter autorizzativi – conclude Tocco -. Porterò la questione sul nuovo stadio in commissione perché si passi in modo deciso all’inizio dei lavori senza ostacoli burocratici».

Tribuna Stadio Sant'Elia copia

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Sono già una decina le imbarcazioni d’epoca e classiche che si sono iscritte alla XII edizione del raduno Vele Storiche Viareggio, in programma dal 13 al 16 ottobre. Tra queste l’8 Metri Stazza Internazionale Margaret (1926), il ketch Estella (1946) e Ilda (1946), che festeggeranno rispettivamente 90 e 70 anni. A queste si aggiungono Ojalà II, il veloce One Tonner del 1973 e il cutter bermudiano Oenone del 1935. Nell’anno in cui è stato completato il suo restauro sarà presente anche lo sloop bermudiano Gometra. La barca, lunga 13,20 metri, è stata varata nel 1925 presso il cantiere scozzese Bute Slip Dock su piani dello yacht designer Alfred Mylne. Dopo avere navigato tra la Scozia e la Cornovaglia, nel 1939 venne scelta dalla Norvegia, poi invasa dai nazisti, per trasferire al sicuro in Canada le riserve d’oro della Corona Norvegese. Da qui il soprannome di “The Gold Ship” che l’ha accompagnata fino ai nostri giorni. Arrivata nel 2006 via cargo in Europa è stata acquistata dall’avvocato milanese Matteo Rossi, presidente dell’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca), che l’ha fatta restaurare in Liguria dal maestro d’ascia Giovanni Ambrosetti. Altre importanti imbarcazioni, che hanno contribuito a scrivere pagine importanti di storia dello yachting, stanno formalizzando l’iscrizione per assicurarsi un posto in banchina. La manifestazione è organizzata in collaborazione con il Club Nautico Versilia e AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca). Main sponsor dell’evento la storica azienda fiorentina di pellame Il Bisonte, da tanti anni appassionata sostenitrice del raduno viareggino.

Per la prima volta al raduno Vele Storiche Viareggio mancherà la figura storica e carismatica di Francesco Del Carlo, il titolare dell’omonimo cantiere navale in Darsena Italia da lui fondato ufficialmente nel 1963 e specializzato nel recupero delle imbarcazioni d’epoca e classiche. ‘Cecco’, come veniva chiamato dagli amici, è scomparso il 10 dicembre 2015. Innumerevoli i refitting compiuti da questa famiglia di restauratori navali, tra cui  quello di Edvir, Red, Star 22, Ilda, Danae, Patience, Anni Venti, Alzavola, Dovesesto, Tirrenia II, Magda XIII, The Blue Peter, Estella, Clever, Mopi, Oenone, Sans Souci, Agostina, Lill-Yrsa, Capitan Lipari, Dragoncello, Eilean, Radha, Rosalù, Stella Tre … solo per citarne alcuni. Oggi i figli di Francesco, Guido e Marco Del Carlo, proseguiranno la tradizione della grande cena di sabato sera ospitando ancora una volta presso il loro cantiere gli oltre 200 membri di equipaggio presenti alla manifestazione.

Per il secondo anno consecutivo il Raduno Vele Storiche Viareggio rimetterà in palio il Trofeo Challenge Sangermani, riservato a tutti gli scafi varati dall’omonimo cantiere che parteciperanno alla manifestazione. Lo scorso anno il prestigioso titolo è stato vinto da Valentina, il veloce 6 Metri Stazza Internazionale del 1975 della famiglia milanese Pavese, presente anche quest’anno. Per la prima volta, tra i Sangermani iscritti, ci sarà anche lo sloop Onfale del 1962. Il vincitore, come avvenuto lo scorso anno, riceverà il trofeo direttamente dalle mani di Cesare Sangermani, titolare del cantiere di Lavagna. Un secondo Trofeo Challenge sarà intitolato all’indimenticato ammiraglio Florindo Cerri, scomparso in occasione della scorsa edizione della manifestazione. Questo trofeo verrà assegnato all’imbarcazione che per prima avrà girato la prima boa in regata.

Tre le regate, una al giorno, che si disputeranno tra venerdì e domenica nel tratto di mare di fronte alle spiaggie della Versilia. A seconda delle condizioni meteorologiche potranno essere predisposti percorsi costieri o a triangolo. Venerdì pomeriggio 14 ottobre, dopo la prima regata, gli equipaggi compiranno una visita guidata presso il Cantiere Del Carlo, dove sarà possibile visitare i restauri in corso di alcune imbarcazioni d’epoca. Presso il Club Nautico Versilia verranno allestite le mostre dell’acquerellista genovese Emanuela Tenti, del pittore di Marina Sandro Feruglio, della pittrice di soggetti nautici Silvia Serafini, del fotografo di barche Marco Trainotti e del fotografo Giovanni Nardini, autore del libro “Gli ultimi Calafati di Viareggio”. Sarà presente anche il ligure Andrea Maggiori, conosciuto come “L’uomo dei nodi”. Recentemente Maggiori è diventato membro dell’International Guild of Knot Tyers (IGKT), massima espressione mondiale per quanto concerne il settore dei nodi e delle cime. Le sue creazioni, realizzate interamente a mano dal 1976, evidenziano la bravura che caratterizza questo artigiano dell’arte marinaresca.

La dodicesima edizione del raduno Vele Storiche Viareggio si è potuta realizzare grazie a numerosi sponsor e sponsor tecnici, alcuni dei quali già presenti nelle precedenti edizioni. Sponsor: Il Bisonte, Cioni, Veleria Be1, Ancomar Sarda, Azimut, Tera Energy. Sponsor tecnici: Ubi Maior, Giornale della Vela, Acqua dell’Elba, Rose Barni, Caffè New York, La Florentina, Prosciutto Toscano.

L’Associazione Vele Storiche Viareggio è stata fondata l’8 ottobre 2005 presso l’omonima città toscana con l’obiettivo di valorizzare e promuovere lo spirito e la tradizione dello yachting d’epoca e del patrimonio storico e culturale che queste imbarcazioni rappresentano. Attualmente è presieduta dal fiorentino Gianni Fernandes, subentrato allo storico presidente Enrico ‘Chicco’ Zaccagni, nominato Commodoro del sodalizio. Fernandes, oltre a essere un appassionato velista, è armatore insieme alla moglie Patrizia Cioni (ideatrice di uno dei premi del raduno) di Ilda, cutter bermudiano costruito in legno nel 1946. La carica di vice presidente è ricoperta da Riccardo Valeriani, consulente nautico e membro fondatore dell’associazione. L’Associazione Vele Storiche Viareggio ha sede presso il Club Nautico Versilia di Viareggio.

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Esponenti degli “Accademici per la Pace” e il Sindacato dei lavoratori dell’educazione e della scienza (Eğitim-SEN) sono stati rimossi dalla loro posizione dagli istituti pubblici di educazione permanentemente!

Nel gennaio 2016 2.218 studiosi della Turchia hanno firmato una petizione “Non saremo parte di questo crimine”, nota anche come Petizione per la Pace. Da allora i firmatari (Accademici per la Pace) sono stati oggetto di pesanti pressioni e persecuzioni. Centinaia di loro hanno affrontato indagini disciplinari e penali, detenzione, incarcerazione o violente minacce. Diversi accademici sono stati rimossi o sospesi, alcuni sono stati costretti a rassegnare le dimissioni o a lasciare il paese.

La Turchia ha sperimentato un fallito colpo di stato il 15 luglio 2016, ed il governo turco ritiene responsabile il gruppo religioso guidato dal residente statunitense Fethullah Gülen. Dopo il tentativo di colpo di stato il governo e le amministrazioni universitarie hanno continuato a prendere di mira gli Accademici per la Pace con il pretesto di epurazione degli individui affiliati a Gülen dal pubblico servizio.

L’ultima epurazione di massa è arrivata a notte fonda giovedì 1° settembre 2106 attraverso un decreto del governo nell’ambito dello stato di emergenza. Più di 40 firmatari della Petizione di Pace sono stati ritenuti “sostenitori del terrorismo” e banditi dal pubblico servizio, insieme a più di 40.000 impiegati del pubblico impiego.Notate che molti dei firmatari sono già stati sottoposti per mesi ad indagini amministrative per aver firmato la Petizione di Pace senza una conclusione.

Il licenziamento durante la notte a fatto compiuto con un decreto dello stato di emergenza rappresenta una grave violazione dei loro elementari diritti a un processo equo e giusto. Destituiti sotto le condizioni dello stato di emergenza, non saranno in grado nè di fare appello alla decisione,nè di lavorare per il pubblico impiego per tutta la vita; anche i loro passaporti saranno revocati.

Quest’ultimo tentativo di epurare gli Accademici per la Pace collegandoli ai golpisti è oltraggioso ed inaccettabile .Il Governo di Turchia si sta avvantaggiando dello stato di emergenza per reprimere tutte le voci critiche, incluse quelle di coloro che non hanno relazione con l’organizzazione di Gülen, o con il tentativo di colpo di stato.

Chiediamo urgentemente che i nostri colleghi vengano reintegrati nella propria posizione e abbiamo i loro diritti di impiegati pienamente ristabiliti.

Si prega di diffondere la nostra richiesta di solidarietà nella vostra rete. Chiedi al tuo istituto, università, organizzazione professionale, o sindacato di pubblicare una dichiarazione a sostegno degli studiosi in Turchia, e di inviarlo a funzionari governativi e universitari in Turchia.

Accademici per la Pace

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Amatriciana solidale

Anche San Giovanni Suergiu partecipa alle iniziative di solidarietà per le comunità vittime del terremoto. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Elvira Usai, ha organizzato in piazza IV Novembre, alle 21.00, in collaborazione con le associazioni del paese, le parrocchie e le attività commerciali, l’“Amatriciana solidale“. La quota di partecipazione è di 5 euro. Il ricavato della cena verrà devoluto interamente alle popolazioni colpite dal terremoto.

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La trentunesima edizione del festival “Ai Confini Tra Sardegna e Jazz” arriva alla quarta serata che, come tutto il programma dall’associazione culturale Punta Giara, ha come tema centrale l’eredità musicale zappiana e il modo in cui quest’ultima può essere espansa attraverso il linguaggio improvvisativo del jazz.

Il primo set della serata è una produzione originale dell’ensemble Rubatong che ha voluto intitolare questo progetto “Zappa’s Umbrella”. La band è guidata del bassista Luc Ex, musicista di formazione blues e sperimentale al tempo stesso. Ex ha costruito un ensemble capace di avere queste caratteristiche racchiuse in esso. Con l’aiuto di Han Buhrs (voce, elettronica), Tatiana Koleva (vibrafono, percussioni), Renè Van Barneveld (chitarre) il bassista ci guiderà in un percorso esteso fra composizione contemporanea e free-rock alternando suggestioni cinematografiche, grandi spazi improvvisativi ed improvvisi cambi di direzione che spiazzeranno anche l’ascoltatore più smaliziato.

Il secondo concerto è un progetto originale di Andrea Massaria, in questa occasione seguito da un ottetto di grande impatto. L’idea di “Zappa Speach Project” nasce dalla consapevolezza che Zappa non ha lasciato un segno solo nella musica contemporanea ma ha stupito il mondo con le sue parole affilate. Il geniale compositore non si è mai rifiutato di rivelare la sua idea sulla società, specialmente quella americana bigotta ed armaiola, né di criticarla oltre che nelle sue canzoni anche attraverso lunghe interviste.

Massaria con la sua chitarra ed un particolare ottetto composto da Danilo Gallo (basso ed effetti), Bruce Ditmas (batteria), Cristiano Calcagnile (batteria), Giovanni Mancuso (piano), Pasquale Mirra (vibrafono), Walter Prati (live electronics), Patrik Lechner (live electronics) hanno musicato queste parole e le proporranno come un messaggio di Zappa al mondo che è venuto e che verrà.

La serata è stata inserita nel cartellone della trasmissione, in diretta televisiva RAI dall’Aquila, per la raccolta fondi che serviranno alla ricostruzione del Teatro Giuseppe Garibaldi di Amatrice, andato distrutto nel terremoto che ha colpito il piccolo borgo abruzzese pochi giorni fa. Durante le serate del festival sarà presente un banchetto che raccoglierà i contributi di tutti coloro che vorranno sostenere questa iniziativa.

Allegato, l’album fotografico della terza serata che ieri ha deliziato il pubblico in Piazza del Nuraghe.

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«I ritardi sulla discarica di Genna Luas mettono a rischio i dipendenti della Portovesme srl».

Dopo i sindacati è ora il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, a lanciare l’allarme «sulle attese infinite, lungaggini estenuanti che potrebbero pregiudicare la produzione dell’industria siderurgica». L’azienda della multinazionale svizzera Glencore aspetta il via libera per la costruzione del nono argine della discarica Genna Luas, senza il quale si andrebbe verso la chiusura degli impianti con il rischio di uno stop per i 1.200 lavoratori, tra diretti e imprese, del complesso.

«L’adempimento, previsto dalla legge, impone un ampliamento del sito destinato agli scarti industriali – spiega Gianluigi Rubiu -. L’innalzamento dell’argine è un passo obbligato per proseguire l’attività produttiva, poi i vertici dell’azienda si sono già mossi per la realizzazione di una nuova discarica sempre a Genna Luas. Lo scorso aprile si è svolta la presentazione del progetto per dotare la discarica del nuovo sistema di scarico degli scarti. Se non ci dovessero essere soluzioni positive il sito di Genna Luas potrebbe continuare ad accogliere i camion sino a dicembre, poi la “Portovesme Srl” sarebbe costretta a fermare la produzione. La situazione è preoccupante – conclude Gianluigi Rubiu – perché sta mettendo a rischio i dipendenti della fabbrica. Sin dai prossimi giorni porterò la questione in commissione sollecitando il presidente Francesco Pigliaru ad un’accelerata sull’iter per l’ampliamento del sito.»

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