Riformatori sardi: «I commissari non possono essere prorogati neppure per l’ordinaria amministrazione».
[bing_translator]
I Riformatori sardi ritornano all’attacco della Giunta regionale e della maggioranza che la sostiene, sulla riforma del sistema sanitario.
«I commissari non possono essere prorogati neppure per l’ordinaria amministrazione, dunque la lettere con cui la direzione dell’assessorato della Sanità dice agli attuali vertici di Asl e aziende ospedaliere che sono in prorogatio è solo carta straccia – sostengono i Riformatori sardi -. La Giunta regionale e la sua scalcagnata maggioranza, in cui il collante dell’occupazione del potere non è più sufficiente neppure a salvare le apparenze, questa volta si sono superate e sono riuscite a far restare completamente acefalo il servizio sanitario della Sardegna. All’inizio di luglio approvano al legge 17, che istituisce la ASL unica, nella quale statuiscono con sicurezza che entro il 31 agosto verranno nominati i vertici delle aziende. Sono talmente sicuri che non prevedono neppure la possibilità di prorogare i commissari, non danno retta ai suggerimenti dell’opposizione, macché, una maggioranza granitica come la loro non ha bisogno di scappatoie, loro nomineranno entro il 31 agosto e basta. Naturalmente il 31 agosto arriva e loro non si sono messi d’accordo su nessuna nomina, anzi, si spacca perfino la Giunta dove ben 7 assessori nominati da Francesco Pigliaru si rifiutano di votare il candidato proposto dallo stesso Pigliaru per la ASL unica.»
«Nulla o ben poco – aggiungono i Riformatori sardi -, si sa delle procedure seguite dall’assessore Arru per arrivare alla designazione della ipotetica rosa degli 8 candidati giudicati più adeguati tra i 105 dell’elenco e proposti da Arru alla Giunta, tanto che uno dei pochi assessori dotati di raziocinio politico, Paolo Maninchedda, si sente in dovere di rendere pubblica la sua totale estraneità alla faccenda.»
NO COMMENTS