21 November, 2024
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Si è tenuta ieri sera, a Villacidro, la cerimonia di proclamazione e premiazione del trentunesimo Premio letterario Giuseppe Dessì.

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Si è tenuta ieri sera, a Villacidro, la cerimonia di proclamazione e premiazione del trentunesimo Premio letterario Giuseppe Dessì. Nel corso della serata, oltre alla proclamazione e premiazione dei vincitori delle due sezioni letterarie del premio, Edgardo Franzosini per la narrativa e Milo De Angelis per la poesia, sono stati consegnati tre riconoscimenti speciali.

Due i Premi Speciali della Fondazione di Sardegna, assegnati al giornalista Giacomo Mameli e al Coro di Neoneli. 

L’archeologo Salvatore Settis ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria del concorso letterario. 

Si riportano qui di seguito tre brevi dichiarazioni dei vincitori dei riconoscimenti speciali. 

Il giornalista Giacomo Mameli, che ha ricevuto il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, consegnato dal presidente della fondazione bancaria Antonello Cabras, commenta sulla figura dell’autore di “Paese d’Ombre”: «È uno dei fari della letteratura italiana che ci inorgoglisce». E sul mestiere di giornalista spiega: «Raccontare le testimonianze di chi non ha mai avuto voce è un dovere per i giornalisti con la schiena dritta».

Maria Sciola, figlia dello scultore Pinuccio Sciola, scomparso la scorsa primavera, ha consegnato un secondo premio speciale della Fondazione di Sardegna al Coro di Neoneli. Tonino Cau, leader del gruppo di canto a tenore, nei ringraziamenti spiega: «Il coro di Neoneli ha esordito il 25 settembre del 1976. Il destino ha fatto coincidere la data di oggi con quella del nostro debutto ed è un’emozione grandissima. L’arte per noi significa rischiare e se quarant’anni anni sono passati forse avevamo ragione».

L’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, premiato dalla presidente della giuria del Premio Dessì Anna Dolfi, afferma: «Ringrazio la giuria e la Fondazione del Premio e siccome non ho mai incontrato di persona Dessì. Ho preso il premio come un rimedio del destino. Tra Dessì e me c’è una città in comune che è Pisa». E ha letto dei inediti: una corrispondenza di Giuseppe Dessì a Elio Cantimori, professore a Cagliari e alla Normale di Pisa.   

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Assemblea dei sindac
Gianluigi Rubiu (UDC

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