A circa 8 mesi dalle elezioni amministrative, si accende il dibattito politico sul presente e sul futuro dell’Amministrazione del comune di Sant’Antioco.
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«Il Piano degli obiettivi del Comune di Sant’Antioco, annualità 2016, non spicca certo per ambizione, lungimiranza, spirito di innovazione e crescita. È tutto meno che il rapporto di una macchina amministrativa impegnata a far crescere la città. È semmai il sunto di obiettivi di risultato particolarmente “leggeri”, né rilevanti, né pertinenti rispetto ai reali bisogni della collettività antiochense. Il Piano della performance non deve essere soltanto un obbligo di legge, peraltro mal sopportato, che si traduce nella consulenza da corrispondere all’Organismo indipendente di valutazione (Oiv). La performance e i suoi obiettivi devono piuttosto servire per alzare l’asticella, per fare il salto di qualità. Invece con questa Amministrazione comunale la macchina amministrativa e i suoi dipendenti vengono utilizzati come una clava da blandire contro i cittadini.»
Il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci è molto critico sull’operato della Giunta Corongiu e a circa 8 mesi il dibattito politico sul presente e sul futuro dell’Amministrazione del comune di Sant’Antioco si fa ogni giorno più acceso.
«Occorre restituire agli impiegati comunali, compresi i funzionari, l’orgoglio di servire la cittadinanza antiochense, garantendo obiettivi seri e stimolanti. Non, come si legge nel documento succitato, per: “Attività di supporto in occasione delle manifestazioni estive e natalizie”; “Caricamento dati relativi alle concessioni di loculi e aree cimiteriali anno 1950-1962”. O ancora,” Organizzazione giornate di formazione sui temi della trasparenza”, attività che è possibile, per inciso, fare online e a costo zero», aggiunge Ignazio Locci.
«La macchina amministrativa deve diventare lo strumento con cui realizzare obiettivi credibili e soprattutto ambiziosi. La parola d’ordine deve essere semplificazione burocratica, perché – ad esempio – è inaccettabile che un cittadino debba attendere mesi e mesi per ottenere una concessione edilizia. Bisogna quindi impegnarsi per ridurre i tempi, stipulando un protocollo d’intesa con la Soprintendenza del Ministero ai beni culturali. Insomma, di strade da seguire per rilanciare Sant’Antioco, mettendosi dalla parte dei cittadini, se ne potrebbero citare a bizzeffe. Basti ricordare, per fare due esempi – conclude il consigliere regionale Ignazio Locci, tra i papabili per a candidatura a sindaco alle prossime elezioni -, che c’è bisogno di dare un’accelerata alla realizzazione del porto pescherecci e all’attuazione del programma di videosorveglianza.»
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