Ancora un presidio della RSU e di una delegazione di lavoratori Eurallumina, presso la sede del Servizio Valutazioni Ambientali dell’assessorato dell’Ambiente.
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Ancora un presidio della RSU e di una delegazione di lavoratori Eurallumina, presso la sede del Servizio Valutazioni Ambientali dell’assessorato dell’Ambiente della Regione Sardegna, in linea con “la mobilitazione permanente” già decisa dall’Assemblea Generale dei Lavoratori . Si tratta della sesta iniziativa, dopo quelle del 1, 7, 15, 23 e 29 settembre scorsi.
Dopo il deposito delle integrazioni al progetto di ripresa produttiva, avvenuto il 15 settembre scorso, l’iter istruttorio (60 giorni), come comunicato dall’assessorato regionale dell’Ambiente, è partito ufficialmente a decorrere dal 29 settembre scorso, con la regolarizzazione (successiva a verifica), della documentazione depositata e in allineamento con il deposito degli stessi documenti presso l’ex provincia di Carbonia Iglesias e presso il comune di Portoscuso, iter ormai entrato nella fase decisiva.
«La RSU ed i lavoratori Eurallumina – si legge in una nota – stanno seguendo e seguiranno questa nuova e determinante fase con la loro presenza fisica, congiuntamente alle costanti interlocuzioni e sollecitazioni giornaliere verso tutti i soggetti istituzionali e tecnici coinvolti nel percorso autorizzativo. A tal fine, la RSU richiama alla massima attenzione gli enti regionali e locali coinvolti nell’iter autorizzativo: dall’ex provincia di Carbonia Iglesias (responsabile di una parte del procedimento), alle agenzie regionali (che nella prima conferenza dei servizi di dicembre 2015 sollevarono osservazioni o richiesero ulteriori integrazioni e studi al progetto), a verificare entro i termini dei 60 giorni ufficialmente partiti il 29 settembre 2016, le risposte alle osservazioni o integrazioni da loro stessi richieste e in loro possesso dal 15 settembre 2016, al fine di pervenire alla prossima conferenza dei servizi, con le valutazioni di loro competenza già istruite e definitive, evitando ulteriori lungaggini e concorrendo a rendere più fluido un percorso autorizzativo già di per sé contorto.»
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