E’ stata presentata stamane la decima edizione di Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema.
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Proiezioni, concerti, incontri e seminari all’insegna della musica per cinema: ritorna Creuza de Ma’, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu per l’organizzazione dell’associazione culturale Backstage, quest’anno alla sua decima edizione. Un traguardo importante per una manifestazione unica nel suo genere in Sardegna e tra le pochissime nel panorama dei festival cinematografici nazionali e internazionali a focalizzarsi sulla musica e il suono per le immagini in movimento, ospitando compositori, registi, tecnici del suono, sound designer, studiosi.
Il programma si articola in due tranche. La prima è da sabato 29 a lunedì 31 ottobre a Carloforte, il paese sull’isola di San Pietro – a mezz’ora di traghetto dal sud-ovest della Sardegna, dove il festival è nato nell’estate del 2007. Tra i momenti di spicco, un omaggio a Gianni Morandi e ai film “musicarelli”, e un tributo a Fabrizio De André con il film “Faber in Sardegna” e il piano solo di Danilo Rea.
La seconda parte è invece a Cagliari dal 7 all’11 dicembre, con appuntamenti al Conservatorio e al MiniMax del Teatro Massimo, più un’appendice il 15 dicembre alla Fondazione di Sardegna, con un raro momento di incontro tra due dei più importanti autori italiani, Nicola Piovani e Franco Piersanti. Concerti, proiezioni di film e documentari verranno introdotti o approfonditi attraverso gli incontri con gli ospiti del festival, affidati come sempre all’esperta conduzione di Riccardo Giagni e Luca Bandirali i registi Lucio Pellegrini, Alessandro Aronadio e Edoardo De Angelis, musicisti e compositori come Giuliano Taviani, Carmelo Travia, Daniele Furlati, Santi Pulvirenti, Enzo Avitabile racconteranno il loro rapporto con la musica applicata al cinema dai rispettivi punti di osservazione o di azione.
Ma questa è solo la parte “visibile e spettacolare” di un appuntamento che riflette in profondità su un aspetto così particolare come è il suono e la musica nel cinema. Così il festival propone una serie di incontri pratici in forma di seminari e masterclass con montatori, tecnici del suono e sound designer come Maurizio Argentieri, Gaetano Musso e Alessio Doglione.
Alla boa di questo decimo anno, il festival si fa inoltre promotore di un’importante novità: l’istituzione della “MasterClass Sergio Miceli”, dedicata allo studio della composizione musicale per il cinema e intitolata al musicologo che per primo ha contribuito, attraverso la sua ultratrentennale attività di ricerca, a inserire la storia e l’analisi della musica per film nell’ambito delle discipline accademiche. La “MasterClass Sergio Miceli” – che ha il privilegio di avere come presidente onorario il maestro Ennio Morricone e che vedrà ogni anno in cattedra un diverso compositore di chiara fama – sarà tenuta in questa prima occasione da un compositore del calibro di Franco Piersanti. I lavori saranno articolati in due momenti distinti: dal 7 al 12 novembre si svolgerà il corso vero e proprio che sfocerà poi nella serata dell’11 dicembre, con l’esecuzione delle migliori cinque composizioni create dai partecipanti alla masterclass.
L’apertura ufficiale al Cinema Mutua della tre giorni carlofortina è sabato (29 ottobre) alle 17.30 con la proiezione del “trailer” di Creuza de Mà che, sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André, ripercorre la storia del festival di musica per il cinema a partire dalla sua prima edizione, nel 2007.
Si comincia quindi con un omaggio a Gianni Morandi, che in queste settimane si trova in Sardegna per le riprese di una serie televisiva ambientata appunto a Carloforte e in varie località del Sulcis. Compatibilmente con gli impegni di questa produzione, il popolarissimo cantante emiliano è previsto alla serata per conversare con il direttore artistico di Creuza de Mà Gianfranco Cabiddu e con il musicista e esperto di colonne sonore Gianmarco Diana, e testimoniare dell’epopea del genere “musicarello”, il filone cinematografico che si è sviluppato in Italia tra gli anni Cinquanta e i Sessanta avendo come protagonisti cantanti di fama nazionale e i loro successi discografici. L’incontro fa da supporto alla visione di due film diretti all’epoca da Ettore Fizzarotti e interpretati da Gianni Morandi, che prendono il titolo dalle sue famosissime canzoni “In ginocchio da te” (del 1964) e “Non son degno di te” (1965).
L’indomani (domenica 30 ottobre) spazio al cinema del regista oristanese Peter Marcias con la proiezione del suo film “La nostra quarantena” (2015), una storia calata nel presente che parla di diritti negati e solidarietà, lavoro e giovani di fronte a un punto incerto; protagonisti Francesca Neri e Moisè Curia. A seguire, il primo degli incontri del festival che mettono a confronto regista e autore della colonna sonora, in questo caso rispettivamente Peter Marcias, appunto, e il compositore e pianista cagliaritano Stefano Guzzetti, che ha firmato le musiche del lungometraggio. Chiusura di serata alle 21.00 sulle note di un concerto di musiche per cinema della Banda Musicale Città di Carloforte “Angelo Aste”.
Lunedì (31 ottobre) ancora proiezioni e musica dal vivo a conclusione delle tre giornate del festival a Carloforte. Si comincia alle 17 con la visione del documentario “They will have to kill us first”. Diretto da Johanna Schwarz e con musiche di Nick Zinner, Songhoy Blues, Vieux Farka Touré, Kankou Kouyaté, Afel Bocoum, Amkoullel, tra gli altri, il film (del 2015) racconta la storia di alcuni musicisti del nord del Mali, occupato nel 2012 dagli estremisti islamici che vietano ogni forma di musica basandosi su una interpretazione radicale della legge della sharia. La proiezione sancisce la collaborazione tra Creuza de Mà e un altro festival che ha sede in “un’isola nell’isola”, il siciliano SalinaDocFest, dove il documentario, presentato in anteprima nazionale, ha vinto Il Premio Signum SDF 2015 come film più votato dal pubblico della decima edizione della rassegna che si è tenuta lo scorso giugno sull’isola nell’arcipelago delle Eolie.
A seguire due eventi dedicati all’indimenticabile Fabrizio De André: alle 18.30 la proiezione di “Faber in Sardegna” (119′), il documentario di Gianfranco Cabiddu, uscito nelle sale lo scorso anno, che racconta il rapporto tra il cantautore genovese e un luogo speciale come l’Agnata e la Sardegna; alle 21.00, è invece di scena il pianista Danilo Rea con “A tribute to Fabrizio De Andrè“, il suo personale omaggio a Faber (già consegnato alle tracce di un album del 2010 per l’etichetta tedesca ACT) in un concerto in cui rilegge alcune delle sue canzoni più celebri, spaziando dal jazz alla classica, dal gospel alla ballad.
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