E’ stato presentato stamane, a Iglesias, il piano di trasferimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia dal Sirai di Carbonia al Cto di Iglesias.
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E’ stato presentato stamane, a Iglesias, il piano di trasferimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia dal Sirai di Carbonia al Cto di Iglesiis. Il nuovo reparto, diretto dal dott. Enea Atzori, ha spiegato il commissario straordinario Antonio Onnis, garantisce maggiori servizi, tecnologie all’avanguardia e, soprattutto, grande attenzione alle donne, alle mamme e ai neonati, anche sul fronte dell’umanizzazione: conta 22 posti letto totali suddivisi tra ginecologia e ostetricia (stanze da 2 letti con bagno privato), 1 blocco operatorio e 1 blocco parto; prestano servizio 13 medici. Contestualmente andranno a operare nella stessa struttura anche i pediatri della Neonatologia, diretti dal dott. Mario Bandiera.
«L’U.O. di Ostetricia e ginecologia della ASL 7 ha sviluppato negli anni pratiche diagnostiche, terapeutiche e assistenziali relative al percorso nascita, dalla fase preconcezionale, alla gravidanza, parto e puerperio, con particolare attenzione alle gravidanze a rischio per patologie materne e/o fetali. E’ forte l’impegno profuso da tutti per soddisfare i bisogni di umanizzazione dell’evento nascita e di contenimento dei parti operativi – si legge nella nota di presentazione del piano di trasferimento -. Tutto il personale si adopera per offrire un ambiente confortevole e tranquillo nel rispetto delle esigenze della donna per far vivere con consapevolezza e serenità il momento della nascita, con accanto il partner o altra persona gradita. Viene effettuato il Rooming-in, esteso alle 24 ore che favorisce la relazione madre-neonato fin dai primi momenti di vita e l’allattamento al seno. In quest’ottica il personale del nido collabora con le ostetriche per fornire un adeguato supporto e sostegno all’allattamento al seno. E’ prevista l’attivazione della partoanalgesia, un procedura molto gradita e attesa dalle mamme del Sulcis -Iglesiente che potranno finalmente affrontare il parto naturale senza dolore, in piena sicurezza e con un’assistenza qualificata e continua.»
«Nonostante alcuni comprensibili scetticismi iniziali da parte degli utenti – ha aggiunto il dottor Onnis -, la scelta di concentrarsi su un unico punto nascita all’interno della nostra ASL, si è dimostrata del tutto adeguata: grazie al raggiungimento dei 500 parti nel 2015 infatti si è potuta garantire la presenza del punto nascita nel nostro territorio (altrimenti destinato alla chiusura). L’equipe dell’Unità operativa che lavora in maniera unita e coesa inoltre, risponde alle aspettative diverse e complesse dei genitori: viene garantita la sicurezza prima di tutto; ma anche la naturalità dell’evento, la corretta comunicazione, la capacità di rispondere a eventuali emergenze e l’accoglienza del reparto. Il numero crescente di mamme che decidono di partorire nel nostro territorio corrisponde dunque anche alla costruzione di percorsi diversi capaci di dare risposta a diverse esigenze.»
Alla conferenza stampa hanno partecipato dirigenti della Asl 7, il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Mauro Usai, assessori e consiglieri comunali, che hanno salutato positivamente l’avvio del trasferimento del reparto dal Sirai al Cto.
Dal 26 ottobre, tutte le donne che hanno necessità di un ricovero ospedaliero nel reparto di Ginecologia e Ostetricia devono recarsi al CTO di Iglesias. Il reparto di Carbonia, infatti, continuerà l’attività in contemporanea nella giornata del 26 solo per le degenti presenti. La massima concentrazione di uomini e mezzi per la giornata del 26 ottobre: le pazienti del reparto insieme ai loro piccoli saranno trasferite su ambulanze medicalizzate attraverso un percorso protetto extraurbano che garantisca la massima sicurezza durante il trasferimento. Il presidio ospedaliero di Carbonia sarà dotato di un ambulatorio ostetrico per la gestione di eventuali emergenze e urgenze.
I trasferimenti prevedono il necessario coinvolgimento degli stakeholder istituzionali e non (Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine, associazioni di volontariato, organi di stampa, ecc.) affinché la cittadinanza sia informata tempestivamente dei cambiamenti in atto; il sistema sarà anche supportato da adeguata segnaletica interna ed esterna al presidio e dalla modifica del sistema di transito e sosta auto all’interno dell’area ospedaliera.
La conferenza stampa si è tenuta un paio d’ore dopo che al Sirai di Carbonia, il Consiglio comunale di Carbonia e i sindaci di numerosi comuni del Sulcis hanno manifestato contro la chiusura del reparto del Sirai di Carbonia e mercoledì incontreranno l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, al quale esporranno tutte le loro preoccupazioni e chiederanno di sospendere il trasferimento del reparto al Cto e di rivalutare la decisione. Contestualmente hanno deciso di presentare una denuncia cautelativa per quel che potrà accadere alle donne che andranno a partorire a Iglesias, dove non sono presenti i servizi dell’emergenza-urgenza.
Al riguardo, il commissario straordinario ha sottolineato che i parti complicati sono stati sempre trasferiti a Cagliari e, comunque, ha ribadito che il reparto opererà in totale sicurezza al Cto di Iglesias.
Il commissario straordinario ha anche rilanciato il progetto dell’ospedale unico che sarebbe realizzabile con un investimento di 93 milioni di euro e sarebbe la soluzione ottimale per dare risposte ai cittadini di tutto il territorio. Ospedale che verrebbe localizzato in territorio del comune di Villamassargia, piò o meno a metà strada tra Carbonia e Iglsias.
Vediamo ora le interviste realizzate stamane con il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, e con il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Cto di Iglesias, Enea Atzori.
Pubblichiamo anche due brani degli interventi fatti dal commissario Onnis e del sindaco Gariazzo nel corso della conferenza stampa.
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