Il piano di riorganizzazione dei servizi sanitari nel Sulcis Iglesiente divide le forze politiche anche al loro interno.
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Il piano di riorganizzazione dei servizi sanitari nel Sulcis Iglesiente divide le forze politiche anche al loro interno. Sulla chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Sirai di Carbonia ed il suo trasferimento al Cto di Iglesias, annunciato ufficialmente ieri dal commissario straordinario Antonio Onnis e programmato per le giornate di domani e giovedì, il Partito Democratico è diviso, come hanno confermato ieri le dichiarazioni dell’ex sindaco di Carbonia Giuseppe Casti e del sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo.
E’ diviso anche il quadro dirigente di Sinistra Ecologia Libertà. L’altro ieri sul trasferimento del reparto è intervenuto Gianluca Tocco, segretario cittadino iglesiente di Sinistra Ecologia Liberà che ha ricordato di aver «votato l’ordine del giorno elaborato da tutte le parti politiche in Consiglio comunale ad Iglesias in cui si chiede all’assessore regionale Arru di rispettare gli impegni presi coi cittadini iglesienti e del territorio. Non sono mai stato campanilista, ma ora rivendico i diritti dei miei concittadini. Per questo – ha aggiunto Gianluca Tocco -, chiedo ai rappresentanti del mio partito Sinistra Ecologia e Libertà di vigilare ed assicurare che gli impegni presi nei confronti dei cittadini iglesienti e sulcitani vengano rispettati».
Ieri sulla vicenda sono intervenuti il coordinamento cittadino di Carbonia di Sinistra Ecologia Libertà e lo stesso Luca Pizzuto, consigliere regionale e segretario regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, che concordano sulla necessità di rivedere la scelta fatta.
«Il coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia Libertà ha partecipato e notato la forte presenza dei sindaci e sindache del territorio alla riunione del Consiglio comunale straordinario fuori dal presidio ospedaliero Sirai per chiedere il mantenimento del punto nascite a Carbonia – si legge in una nota -. Anche noi come. Sinistra Ecologia Libertà Carbonia chiede ai sindaci e le sindache che ora mostrano contrarietà a questo provvedimento di impegnarsi per la riconvocazione della conferenza sociosanitaria al fine di ridiscutere la decisione presa qualche mese fa, con l’unico voto contrario dell’ex sindaco di Carbonia.»
«Il mantenimento del punto nascite a Carbonia – conclude il coordinamento cittadino di SEL Carbonia – è fondamentale per la sicurezza delle donne e nascituri al momento del parto e nel periodo immediatamente successivo, in quanto in caso di emergenza, a Carbonia, sono presenti reparti e specialisti che possono intervenire.»
«Sono comprensibili le preoccupazioni e le proteste per lo spostamento del punto nascite di nascite – ha aggiunto l’on. Luca Pizzuto, consigliere regionale e segretario regionale di Sinistra Ecologia e Libertà – ma è bene ricordare che questa scelta è stata determinata da una vocazione nella conferenza socio sanitaria territoriale dove i sindaci a larghissima maggioranza si sono espressi per lo spostamento del punto nascita. Se si vuole realmente modificare questa scelta – ha concluso Luca Pizzuto – è importante che quei sindaci che oggi manifestano contrarietà facciano convocare al più presto una conferenza socio-sanitaria per modificare la scelta fatta in passato.»
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