Nuovo appello di Mariagrazia Cucinotta contro la chiusura del Museo del bisso di Chiara Vigo.
[bing_translator]
Il 30 luglio scorso arrivò a Sant’Antioco per sostenere Chiara Vigo a difesa del Museo del bisso, da anni ospitato nei locali del Monte Granatico, dai quali il comune di Sant’Antioco ha deciso di sfrattarla per problemi strutturali, in particolare all’impianto elettrico, non a norma. Oggi, a distanza di una settimana dall’avvenuto sfratto che ha avuto una vasta eco a livello regionale e nazionale, l’attrice Mariagrazia Cucinotta, da tempo impegnata in una petizione on line a favore del mantenimento dei locali del museo, è scesa nuovamente in campo contro la decisione del comune di Sant’Antioco.
Lo ha fatto con un video appello pubblicato su change.org , di seguito il testo integrale:
Salviamo l’ultimo Maestro di Bisso Marino: Chiara Vigo
In Sardegna, nel Sulcis, da sempre vive una donna singolare: Chiara Vigo, depositaria di un antico sapere detenuto dalla notte dei tempi dalla sua famiglia e legato ad una fibra unica e rara, il Bisso di Mare. Queste conoscenze ancestrali Chiara Vigo le mantiene in vita senza scopo di lucro e da anni raccoglie via via i suoi preziosi manufatti nel Museo di Montegranatico in un edificio messo a disposizione dal comune di Sant’Antioco: per volere del Maestro è aperto a tutti a ingresso gratuito.
Le sue opere in Bisso che non hanno quotazioni di mercato in quanto il Bisso non si può né vendere né comprare ma solo cedere per donazione: sono presenti in moltissimi musei ed università del mondo per volontà dei loro direttori che conoscono ed apprezzano il valore dell’arte millenaria di Chiara Vigo.
In un universo dominato quasi totalmente dal mercato e dalle ferree leggi dell’economia, questa particolarità rende estranea Chiara Vigo al suo stesso territorio e in certo senso la esilia dalla comunità del suo paese. Per il giuramento secolare che vincola le donne della sua famiglia a non vendere le opere in Bisso della loro creatività, Chiara Vigo non commercializza la sua arte e da sempre vive in condizioni di ristrettezze economiche e di indigenza.
Per affrontare decorosamente il suo impegno per le future generazioni Chiara Vigo merita non solo di poter disporre di uno spazio permanente a titolo gratuito quale è Montegranatico di Sant’Antioco, ma anche di essere tra i fruitori della Legge Bacchelli.
Premettendo che nel 2005 il comune di Sant’Antioco (Carbonia/Iglesias) aveva concesso a Chiara Vigo il comodato d’uso gratuito dell’immobile comunale di Montegranatico da lei trasformato nel Museo del Bisso, incredibilmente il 23 dicembre 2015 il comune ha emesso una ordinanza di sfratto esecutivo ed immediato, invocando “presunti motivi di sicurezza dell’impianto elettrico e dell’impianto strutturale“.
Il Museo del Bisso, visitato annualmente da migliaia di turisti, vanto culturale della Sardegna e dell’Italia non deve chiudere!
Mariagrazia Cucinotta
La petizione, alle 20.32 di oggi, 6 ottobre 2016, ha già ricevuto 18.427 firme.
NO COMMENTS