19 November, 2024
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Giovedì 27 ottobre, alle ore 19.00, al teatro Electra, si terrà il nuovo incontro della Scuola Civica di Storia di Iglesias.
Il dottor Sebastiano Forteleoni terrà una conversazione intitolata: “L’ufficiale e la prostituta: un tragico incontro”. Commento musicale al pianoforte a cura del maestro Marcello Melis. Parteciperanno Luis e Karen Signoretti, ballerini di tango argentino.

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La IV commissione del Consiglio regionale, presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha svolto ad Olbia, alla presenza dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, una serie di audizioni sull’emergenza idrica della Gallura.

L’incontro si è aperto con l’intervento del presidente della Confcommercio, Tommaso Todde, che a nome del “Tavolo delle associazioni della Gallura – (Tag)”, al quale aderiscono le organizzazioni delle imprese, della cooperazione e dei lavoratori (Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Agci, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Cgil, Cisl e Uil) ha illustrato la situazione di emergenza che  vive il Nord Est dell’isola e che comporta una serie di restrizioni nell’erogazione dell’acqua, con ripercussioni negative sugli usi civili ma soprattutto con forti penalizzazioni per le attività agricole e l’allevamento del bestiame. «Non dimentichiamo inoltre – ha spiegato Todde – che il 70 per cento dei turisti che soggiornano in Sardegna è ospitato nelle strutture ricettive del Nord dell’Isola ed è facile immaginare quali implicazioni potranno derivarne al comparto se non si risolverà il problema dell’acqua».

Il portavoce del Tag ha quindi ricordato come il tema della carenza idrica sia destinato a rappresentare un problema anche nel futuro e nel merito degli interventi urgenti, Tommaso Todde, ha mostrato perplessità per le ipotizzate connessioni tra i diversi bacini («i nostri bacini sono ormai ridotti a pozzanghere ed è inutile collegarli tra loro») ed ha affermato che non sono da escludere «soluzioni adeguate agli usi civici che alleggeriscano le quote di prelievo dai bacini». «In tutti i Comuni – ha concluso il portavoce delle associazioni – si avverte il problema dell’acqua, sia per quanto attiene le attività produttive e quelle agrozootecniche, dalle quali è partito l’allarme con la richiesta dello stato di calamità naturale».

Le difficoltà del mondo delle campagne sono state dunque  rappresentate nello specifico da Giovanni Canu (Cia), Ermanno Mazzetti (Coldiretti) e Matteo Luridiana (Confagricoltura) che hanno ribadito, nel corso dei rispettivi interventi e in rappresentanza delle proprie associazioni, l’urgenza di interventi adeguati alla gravità e alla complessità della situazione.

Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha richiamato l’attenzione della Regione «su una delle questioni più urgenti che riguardano la Gallura» ed ha salutato con favore la compattezza e l’unità del territorio nel chiedere risposte all’emergenza idrica, mentre i primi cittadini di Monti (Emanuele Mutzu), di Oschiri (Piero Sircana), di Berchidda (Andrea Nieddu) e di San Teodoro (Domenico Mannironi) hanno suggerito una serie di interventi di carattere tecnico, come la realizzazione dello sbarramento sul rio Seleme (tra Monti e Alà dei Sardi) e l’allargamento del compendio irriguo della piana di Chilivani, nonché l’approvvigionamento anche dal Coghinas e non solo dal Liscia dei Comuni che vanno da Oschiri fino a Monti.

Il presidente del consorzio di bonifica, Marco Marrone, ha affermato con nettezza che l’ente non è più in grado di garantire le fornitura dell’acqua e il direttore Giosuè Brundu ha illustrato nel dettaglio il piano che consentirebbe di recuperare 20 milioni di metri cubi d’acqua con un esborso finanziario  di 20 milioni di euro. Il primo intervento è quello sul Rio Padrongianus, con un prelievo all’altezza del Ponte Loddone, per poi immettere la risorsa idrica nella rete del consorzio così da poterla riconnettere al distretto “Olbia nord” e “Olbia Sud”. Una ulteriore proposta riguarda  l’area di Monte Tova dove si recupererebbero sette milioni di metri cubi di risorsa idrica con un esborso di otto milioni di euro. Il concetto chiave della proposta del consorzio verte sull’affermazione che «la risorsa idrica è abbondante a valle della diga del Liscia ed è lì che bisogna realizzare gli interventi di breve e medio periodo».

L’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, nel corso del suo articolato intervento a conclusione delle audizioni della commissione, ha più volte fatto riferimento alla proposta avanzata dal consorzio di bonifica ed ha mostrato favore per l’ipotesi sbarramento sul Rio Seleme e per l’intervento immediato sul Rio Padrongianus («impegnando due milioni di euro si recupererebbero subito sei milioni di metri cubi d’acqua») ma ha specificato che non essendo disponibili le risorse finanziarie «tutte le iniziative dovranno essere realizzate con una rimodulazione delle poste del bilancio regionale». «Ci serve recuperare 13 milioni di metri cubi dal Liscia – ha spiegato Maninchedda – e tra gli interventi a medio termine sono ricompresi quelli a Monte Tova (con il recupero di una condotta dismessa di Abbanoa) e Serra Alveghes (interconnessione con distretto Olbia Nord e Olbia Sud) quantificati complessivamente in circa 18 milioni di euro». L’assessore ha dunque insistito sull’individuazione delle priorità e sulle logiche che sottendono alle scelte strategiche («assumiamoci tutti la responsabilità di spostare finanziamenti dalle opere in evidente ritardo a favore di quelle immediatamente realizzabili e più urgenti») nonché sull’esigenza di creare la cosiddetta “ridondanza” tra gli invasi del Nord Sardegna («ci si potrà così approvvigionare dal Coghinas o dal Liscia a seconda delle condizioni»). Un accento particolare è stato inoltre posto sulla carenza di manutenzioni nelle reti idriche («senza interventi, nel giro di pochi anni, il nostro sistema infrastrutturale è invecchiato in maniera incredibile») e sulle opportunità che deriveranno alla Gallura dai fondi del “Patto per la Sardegna” siglato di recente col governo Renzi («le amministrazioni comunali non dimentichino però l’emergenza idrica nei tavoli della programmazione territoriale»).

«Olbia è in emergenza come nessuno e non c’è disattenzione verso i problemi della Gallura – ha concluso l’assessore –  noi, dunque, ci saremo rispetto alle sue esigenze, con la Giunta e col Consiglio regionale, pronti a ricercare le soluzioni più adeguate nel breve e nel medio periodo, attraverso la rimodulazione dei fondi stanziati nel bilancio regionale a favore dell’emergenza idrica.» 

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Il Cagliari Calcio giocherà il prossimo campionato in uno stadio provvisorio, i lavori del nuovo stadio al via a inizio 2018. E’ quanto è emerso ieri pomeriggio, nella sala conferenze de L’Unione Sarda, a Cagliari, nei lavori del corso di aggiornamento professionale degli iscritti all’Ordine dei giornalisti dal titolo “Sport e spettacolo. Sicurezza, comfort e qualità negli stadi. Il nuovo impianto del Cagliari calcio”, organizzato dall’Unione giornalisti sportivi sardi (USSI) e dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna. L’evento rientrava nel programma di formazione obbligatoria, coordinato dall’Ordine dei giornalisti, previsto per gli iscritti ed ha assegnato 4 crediti.

Sono intervenuti il presidenti dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi; l’ing. Gaetano Attilio Nastasi, presidente dell’ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari; l’ing. Sandro Catta, responsabile della scuola di formazione dell’ordine degli ingegneri di Cagliari, il consigliere di amministrazione del Cagliari Calcio Stefano Signorelli ed il presidente dell’Ussi Sardegna Mario Frongia.

Dopo una breve introduzione di Mario Frongia e l’intervento di Francesco Birocchi, l’ing.Gaetano Attilio Nastasi ha esposto le linee guida della nuova legge sulla costruzione degli stadi che, rispetto al passato, prevedono l’inserimento nelle progettazioni di un’area commerciale, condizione necessaria e indispensabile per rendere l’investimento sostenibile. Il discorso è scivolato rapidamente sul progetto per il nuovo stadio del Cagliari che la società guidata dal presidente Tommaso Giulini ha previsto sulla stessa area dello stadio Sant’Elia.

A spiegare le caratteristiche del nuovo stadio è stato il consigliere d’amministrazione e responsabile dell’Area Strutture Stefano Signorelli. La condizione ancora necessaria per procedere con il progetto è l’approvazione da parte del comune di Cagliari della variante urbanistica, perché oggi lo stadio Sant’Elia si trova in un0area ad esclusiva destinazione urbanistica sportiva.

Il nuovo stadio sarà una vera e propria bomboniera capace di 21.000 posti a sedere, tutti al coperto, eventualmente modulabili in aumento in futuro. L’investimento dovrebbe aggirarsi intorno ai 40 milioni di euro. L’altezza delle strutture resterà invariata rispetto a quella del Sant’Elia. I lavori dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2018 e richiedere circa 3 anni. Nella fase transitoria, il Cagliari giocherà in uno stadio provvisorio che verrà realizzato a fianco del Sant’Elia, in una delle aree parcheggio. Verranno utilizzate le infrastrutture dello stadio di Is Arenas ma per l’intervento saranno ugualmente necessari circa 10 milioni di euro, investimento che la società non riuscirà sicuramente ad ammortizzare nei 2-3 anni di utilizzo, ragion per cui – ha sottolineato Stefano Signorelli, la società sta cercando sponsor per la copertura almeno parziale della spesa. Per lo stadio provvisorio sono state valutate anche altre aree cittadine ma alla fine il Cagliari Calcio ha deciso di restare nell’area del Sant’Elia, in modo da consentire ai tifosi di seguire passo passo lo stato di avanzamento dei lavori del nuovo stadio.

Il nuovo stadio porterà quasi certamente il nome di uno sponsor, sulla falsariga di quanto fatto da altre società in campo nazionale ed internazionale, vedi l’Emirates Stadium dell’Arsenal che ha consentito al Club inglese di coprire la metà dell’investimento, stessa strada seguita dalla Juventus che ha già incassato 75 milioni di euro anche se non ha ancora intitolato lo stadio al nuovo sponsor.

«Non possiamo pensare di ricavare quelle stesse cifre – ha concluso Stefano Signorelli – ma se anche riuscissimo a ricavare 10-15 milioni di euro, quelle somme verrebbero destinate a rinforzare la squadra e quindi a dare soddisfazioni sempre maggiori si tifosi rossoblu.»

Il treno per la costruzione del nuovo stadio del Cagliari Calcio è partito, per non fermarlo ora è necessario attendere il via libera del comune di Cagliari alla variante urbanistica sulle aree interessate alla realizzazione del progetto.

Nel corso dei lavori del corso è stata consegnato il Premio Ussi 2016 a Francesca Deidda, quinta classificata con la squadra azzurra alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel nuoto sincronizzato.

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E’ stato presentato stamane, a Iglesias, il piano di trasferimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia dal Sirai di Carbonia al Cto di Iglesiis. Il nuovo reparto, diretto dal dott. Enea Atzori, ha spiegato il commissario straordinario Antonio Onnis, garantisce maggiori servizi, tecnologie all’avanguardia e, soprattutto, grande attenzione alle donne, alle mamme e ai neonati, anche sul fronte dell’umanizzazione: conta 22 posti letto totali suddivisi tra ginecologia e ostetricia (stanze da 2 letti con bagno privato), 1 blocco operatorio e 1 blocco parto; prestano servizio 13 medici. Contestualmente andranno a operare nella stessa struttura anche i pediatri della Neonatologia, diretti dal dott. Mario Bandiera.

«L’U.O. di Ostetricia e ginecologia della ASL 7 ha sviluppato negli anni pratiche diagnostiche, terapeutiche e assistenziali relative al percorso nascita, dalla fase preconcezionale, alla gravidanza, parto e puerperio, con particolare attenzione alle gravidanze a rischio per patologie materne e/o fetali. E’ forte l’impegno profuso da tutti per soddisfare i bisogni di umanizzazione dell’evento nascita e di contenimento dei parti operativi – si legge nella nota di presentazione del piano di trasferimento -. Tutto il personale si adopera per offrire un ambiente confortevole e tranquillo nel rispetto delle esigenze della donna per far vivere con consapevolezza e serenità il momento della nascita, con accanto il partner o altra persona gradita. Viene effettuato il Rooming-in, esteso alle 24 ore che favorisce la relazione madre-neonato fin dai primi momenti di vita e l’allattamento al seno. In quest’ottica il personale del nido collabora con le ostetriche per fornire un adeguato supporto e sostegno all’allattamento al seno. E’ prevista  l’attivazione della partoanalgesia, un procedura molto gradita e attesa dalle mamme del Sulcis -Iglesiente che potranno finalmente affrontare il parto naturale senza dolore, in piena sicurezza e con un’assistenza qualificata e continua.»

«Nonostante alcuni comprensibili scetticismi iniziali da parte degli utenti – ha aggiunto il dottor Onnis -, la scelta di concentrarsi su un unico punto nascita all’interno della nostra ASL, si è dimostrata del tutto adeguata: grazie al raggiungimento dei 500 parti nel 2015 infatti si è potuta garantire la presenza del punto nascita nel nostro territorio (altrimenti destinato alla chiusura). L’equipe dell’Unità operativa che lavora in maniera unita e coesa inoltre, risponde alle aspettative diverse e complesse dei genitori: viene garantita la sicurezza prima di tutto; ma anche la naturalità dell’evento, la corretta comunicazione, la capacità di rispondere a eventuali emergenze e l’accoglienza del reparto. Il numero crescente di mamme che decidono di partorire nel nostro territorio corrisponde dunque anche alla costruzione di percorsi diversi capaci di dare risposta a diverse esigenze.»

Alla conferenza stampa hanno partecipato dirigenti della Asl 7, il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Mauro Usai, assessori e consiglieri comunali, che hanno salutato positivamente l’avvio del trasferimento del reparto dal Sirai al Cto.

Dal 26 ottobre, tutte le donne che hanno necessità di un ricovero ospedaliero nel reparto di Ginecologia e Ostetricia devono recarsi al CTO di Iglesias. Il reparto di Carbonia, infatti, continuerà l’attività in contemporanea nella giornata del 26 solo per le degenti presenti. La massima concentrazione di uomini e mezzi per la giornata del 26 ottobre: le pazienti del reparto insieme ai loro piccoli saranno trasferite su ambulanze medicalizzate attraverso un percorso protetto extraurbano che garantisca la massima sicurezza durante il trasferimento. Il presidio ospedaliero di Carbonia sarà dotato di un ambulatorio ostetrico per la gestione di eventuali emergenze e urgenze.

I trasferimenti prevedono il necessario coinvolgimento degli stakeholder istituzionali e non (Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine, associazioni di volontariato, organi di stampa, ecc.) affinché la cittadinanza sia informata tempestivamente dei cambiamenti in atto; il sistema sarà anche supportato da adeguata segnaletica interna ed esterna al presidio e dalla modifica del sistema di transito e sosta auto all’interno dell’area ospedaliera.

La conferenza stampa si è tenuta un paio d’ore dopo che al Sirai di Carbonia, il Consiglio comunale di Carbonia e i sindaci di numerosi comuni del Sulcis hanno manifestato contro la chiusura del reparto del Sirai di Carbonia e mercoledì incontreranno l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, al quale esporranno tutte le loro preoccupazioni e chiederanno di sospendere il trasferimento del reparto al Cto e di rivalutare la decisione. Contestualmente hanno deciso di presentare una denuncia cautelativa per quel che potrà accadere alle donne che andranno a partorire a Iglesias, dove non sono presenti i servizi dell’emergenza-urgenza.

Al riguardo, il commissario straordinario ha sottolineato che i parti complicati sono stati sempre trasferiti a Cagliari e, comunque, ha ribadito che il reparto opererà in totale sicurezza al Cto di Iglesias.

Il commissario straordinario ha anche rilanciato il progetto dell’ospedale unico che sarebbe realizzabile con un investimento di 93 milioni di euro e sarebbe la soluzione ottimale per dare risposte ai cittadini di tutto il territorio. Ospedale che verrebbe localizzato in territorio del comune di Villamassargia, piò o meno a metà strada tra Carbonia e Iglsias.

Vediamo ora le interviste realizzate stamane con il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, e con il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Cto di Iglesias, Enea Atzori.

Pubblichiamo anche due brani degli interventi fatti dal commissario Onnis e del sindaco Gariazzo nel corso della conferenza stampa.

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Sospensione immediata della nota sui turni di lavoro festivi e infrasettimanali, d’intesa con i direttori generali delle aziende ospedaliera e Brotzu e con il commissario della ASL di Cagliari. E’ la decisione assunta dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, comunicata ai rappresentanti sindacali questo pomeriggio, durante l’imponente manifestazione di protesta messa in atto da diverse centinaia di lavoratori della sanità davanti all’assessorato regionale della Sanità, in via Roma, alla quale si riferiscono le fotografie allegate.

«Direttori e commissario hanno preso quel provvedimento dopo ben due pareri dell’Aran – ha ricordato Arru -, pareri sui quali non sono politicamente d’accordo. Daremo massimo supporto alle direzioni delle aziende e valutiamo se ritirare del tutto le note inviate nei giorni scorsi. Solleverò il problema a livello nazionale – ha detto ancora Arru – perché si tratta di una questione estremamente delicata e di livello sovraregionale.»

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Dal 30 ottobre al 18 dicembre nello storico Teatro Electra di Iglesias torna il “Festival internazionale di musica da camera”, attesissimo appuntamento culturale dell’autunno iglesiente, che quest’anno giunge alla XVIII edizione.

Dopo un preludio estivo che tra giugno e luglio ha animato la piazza Municipio, stavolta saranno proposti al pubblico cinque appuntamenti (ogni spettacolo comincia alle 20), che come da tradizione porteranno in città artisti di altissimo livello nazionale e internazionale: dalla star del violino Anna Tifu, all’eclettico pianista Romeo Scaccia, passando per il duo pianistico, richiestissimo in tutto il mondo, composto da Roberto Metro ed Elvira Foti, sino al sardo Fabio Furìa, compositore e bandoneonista considerato dalla critica tra i maggiori bandoneonisti d’Europa, e anche direttore artistico di questo festival, organizzato dall’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias.

Ad aprire il sipario sull’edizione 2016 della manifestazione sarà, domenica 30 ottobre, un concerto dal titolo “Opera experience”: lo straordinario trio di solisti composto da Giuseppe Nova (flauto), Rino Vernizzi (fagotto) e Giorgio Costa (pianoforte) proporrà un escursus attraverso il ricco patrimonio operistico italiano, spaziando dal “Barbiere di Siviglia” di G. Rossini, alla parafrasi sull’opera di Bellini “La sonnambula”, sino a opere di G. Verdi come “La Traviata” o “Il Nabucco”, per finire con P.  Mascagni e la sua “Cavalleria rusticana”.

Domenica 6 novembre sarà la volta di “Clarinetto e pianoforte tra ‘800 e’900”, concerto del duo formato da Claudio Mansutti (clarinetto) e Federica Repini (pianoforte) che proporrà una serata incentrata sulle note, tra gli altri, del “Fantasiestucke per clarinetto e pianoforte”, scritto da R. Schumann in uno dei più fertili periodi della sua vita, o della “Sonata in re per clarinetto e pianoforte” di Nino Rota. Il 20 novembre musica per pianoforte a quattro mani con Roberto Metro ed Elvira Foti che saranno protagonisti di una serata intitolata “Bene, bravi, bis!”: in programma musiche, tra gli altri, di J. Strauss jr., J. Offenbach, G. Rossini, V. Monti.

Domenica 4 dicembre arrivano il violinista Franco Mezzena e il pianista Stefano Giavazzi protagonisti della serata intitolata “Intrecci di corde”, tutta costruita sulle note di L. V. Beethoven e M. Ravel.

Il 18 dicembre per il gran finale arriva l’Anna Tifu quartet con il concerto “Contemporary tango”: sul palco ci sarà una formazione composta da pezzi da novanta (Anna Tifu, al violino, Fabio Furìa al bandoneon, Romeo Scaccia al pianoforte, Giovanni Chiaramonte al contrabbasso) che condurrà il pubblico in un inusuale viaggio nella storia del tango, proponendo un’interessante sintesi tra il mondo sonoro del jazz e quello del tango nuevo.

Il “Festival internazionale di musica da camera” pensa anche alle scuole, convinto com’è della necessità di diffondere anche tra i più giovani la cultura musicale. Per questo sono state organizzate tre le repliche mattutine (tutte alle 10.30) pensate come delle vere e proprie lezioni- concerto. Lunedì 7 novembre si comincia con il duo composto da Claudio Mansutti e Federica Repini e la replica di “Clarinetto e pianoforte tra ‘800 e’900”. Lunedì 21 novembre si ripropone il concerto di Roberto Metro ed Elvira Foti “Bene, bravi, bis!”. L’ultimo concerto, “Intrecci di corde” con Franco Mezzena e Stefano Giavazzi, è in programma il 5 dicembre.

«Nonostante i tagli ai finanziamenti continuiamo a lavorare, insieme alle amministrazioni locali, per la qualificazione culturale di un territorio in difficoltà come quello del Sulcis – dice Fabio Furìa -. Per noi, inoltre, è importante la formazione del pubblico e delle nuove generazioni. Senza un pubblico preparato e consapevole.»

 

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«L’impegno della Giunta per la ricapitalizzazione totale della Sogeaal utilizzando la novità del decreto Madia è un fatto positivo e concorre ad una strategia di salvataggio dell’aeroporto di Alghero. A questo proposito occorre valutare anche la possibilità di supportare le politiche di sostegno alle compagnie low-cost correlate.»

Lo ha detto il senatore del PD Silvio Lai a margine della riunione con i sindaci e i consiglieri regionali convocata stamane negli uffici di Sassari della Regione con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau.

«Occorre tuttavia essere consapevoli che, con la norma Madia, si sta percorrendo una strada inesplorata e non certa anche sul piano dei tempi, i quali che devono essere compatibili con il codice civile e la responsabilità di chi deve apporre le firme. Per questo è necessario mantenere come via maestra quella della privatizzazione, l’unica certa e conosciuta sul piano giuridico, compatibile con i tempi a disposizione. Tutto il territorio – ha concluso Silvio Lai – è unito e consapevole che solo un’ampia e leale collaborazione tra i livelli istituzionali può consentire di raggiungere il risultato che tutti auspichiamo.»

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Ignazio Ganga è il nuovo segretario generale della Cisl sarda. E’ stato eletto con 88 voti (96 presenti, 7 schede bianche e una nulla). Subentra ad Oriana Putzolu, passata alla presidenza dell’Anolf.

Ignazio Ganga ha detto che «l’Isola ha bisogno di una scossa e l’ordinaria amministrazione non basta più», e ha confermato l’impegno a fare tutti gli sforzi possibili «per rilanciare l’idea di una grande occasione di riscatto e di riequilibrio di quest’Isola, offrendo il nostro contributo per una nuova e possibile stagione di rinascita economica e sociale».

 

 

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I diritti dei minori e della famiglia: è questo il tema del 35º Convegno Nazionale che il 28/29 ottobre 2016 si svolgerà a Cagliari presso il Seminario Arcivescovile di via Monsignor Cogoni 9, organizzato dalla Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e la Famiglia – Sezione Sardegna.

Il messaggio chiave dell’evento consiste nello sviluppare il diritto del cittadino di minore età a crescere in una società inclusiva. L’intervento dei servizi di aiuto e della giurisdizione è orientato alla promozione dei diritti con un approccio alla cura dei legami e al superamento delle disfunzioni che generano pregiudizio.

L’obiettivo è coinvolgere culture e professionalità diverse che operano in un campo comune: magistrati minorili e di famiglia, togati e onorari; avvocati; responsabili delle organizzazioni e operatori del welfare, pubblici e del Terzo Settore (assistenti sociali, psicologi, pedagogisti, educatori, medici), professionisti a diverso titolo interessati ad approfondire queste tematiche: insegnanti, ricercatori, sociologi, economisti, giornalisti e operatori dell’informazione, operatori delle Forze dell’ordine.

È un incontro tra mondi diversi che hanno poche occasioni di approfondimento e confronto comune, pur essendo coinvolti a vari livelli attorno ad esperienze di vita di persone di minore età.

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L’Area ha avviato una procedura di mobilità volontaria per la copertura di posizioni vacanti all’interno del Sistema Regione ovvero mediante l’acquisizione in comando di personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni.
Questi i profili richiesti:
– un funzionario informatico esperto in e-commerce della P.A. – Consip e trattamento informatico della privacy digitale, nonché in applicazioni Cad (Codice dell’amministrazione digitale), categoria D, da destinare alla sede di Cagliari;
– due funzionari amministrativi categoria D esperti in materia di appalti e contrattualistica pubblica da destinare alla sede di Cagliari;
– un istruttore categoria C esperto in materia di paghe, previdenza e gestione economica del personale da destinare alla sede di Cagliari;
– tre istruttori amministrativi categoria C da destinare al Servizio gestione utenze di Carbonia.
La domanda dovrà pervenire entro il 25 novembre 2016.