19 November, 2024
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I consiglieri di minoranza del comune di San Giovanni Suergiu Eloise Carboni, Valentina Cuccu, Antonio Fanni e Claudio Pistori, in riferimento alla delibera N. 15 del 29/07/2016, chiedono che venga temporaneamente sospesa l’attività di accertamento dei pagamenti ICI 2011, per poter dar mandato agli uffici di aggiornare i dati in loro possesso, evitando forti disagi ai cittadini ed inutili sprechi per il Comune.

«In merito a tale delibera – scrivono i 4 consiglieri di minoranza in una nota -, abbiamo riscontrato numerose lamentele da parte di cittadini che si sono visti recapitare un avviso di pagamento del 2011, nella maggior parte dei casi già pagato. Sottolineando il fatto che non viene messo in discussione il principio con cui il Comune effettua l’accertamento sui tributi, ma viene contestata la modalità con cui questi accertamenti vengono effettuati, poiché è chiaro che dalle richieste di annullamento del versamento dovuto, effettuate dai cittadini, i dati sugli utenti del data base del Comune non sono aggiornati.»

«Ciò però, come già sottolineato, sta creando notevoli disagi ai cittadini, agli anziani residenti nelle frazioni costretti ad un inutile viaggio oltre che a dover fare ore di fila per certificare il pagamento già effettuato – aggiungono i 4 consiglieri di minoranza -. In alcuni casi invece, ci si ritrova obbligati a dover pagare una seconda volta, in caso di smarrimento della ricevuta dell’avvenuto pagamento.»

«Da sottolineare – concludono Eloise Carboni, Valentina Cuccu, Antonio Fanni e Claudio Pistori – l’inutile spesa di raccomandate che il Comune, già con le casse vuote, sostiene per spedire senza criterio gli accertamenti suddetti.»

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L’istituto superiore “Falcone e Borsellino” di Palau si è classificato al primo posto nel concorso nazionale riservato agli istituti di istruzione secondaria, indetto dal ministero dell’Istruzione, dalla Società italiana di fotogrammetria e topografia e dal Consiglio nazionale dei geometri, precedendo nella graduatoria di merito l’istituto geometri “Quarenghi” di Bergamo e il “Filippo Juvara” di Siracusa.

L’istituto “Falcone e Borsellino” ha ottenuto il prestigioso riconoscimento con il progetto “Cave romane di Capo Testa”, che ha visto gli studenti cimentarsi in tutte le diverse fasi progettuali (con particolare riferimento agli aspetti topografici): dall’analisi storico-archeologica dei siti, alle operazioni di rilevamento topografico con l’utilizzo di laser scanner e Gps, passando per l’analisi dei dati raccolti per la predisposizione di un articolato intervento di riqualificazione e fruibilità dell’area del Comune di Santa Teresa.

Ed è proprio all’amministrazione comunale di Santa Teresa che è stato donato il progetto preliminare che, se realizzato, consentirà attraverso un sistema di passerelle e camminamenti, la piena accessibilità delle cave sul mare di Capo Testa, dove al tempo della Roma imperiale veniva estratto e lavorato il granito (sono ancora ben visibili giganteschi monoliti, colonne semilavorate, capitelli ed elementi architettonici di vario genere) per essere poi imbarcato per il porto di Ostia.

Studenti e docenti dell’istituto gallurese saranno dunque premiati il prossimo 8 novembre a Cagliari, in apertura della sessione inaugurale della conferenza nazionale delle associazioni scientifiche per le informazioni territoriali e ambientali (Asita) che si terrà al centro congressi della Fiera campionaria dall’8 al 10 novembre.

Il successo dell’istituto superiore di Palau è il primo significativo risultato dell’intesa sottoscritta a suo tempo tra i comuni di Santa Teresa, Palau, Arzachena, Luogosanto e La Maddalena con la Società italiana di fotogrammetria e topografia (Sifet) e il dipartimento di topografia e fotogrammetria della Facoltà di Ingegneria di Cagliari per la sperimentazione di nuove tecnologie e tecniche nell’ambito della geomatica.

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Si sono appena conclusi gli “Stati generali del Sud”, la due giorni organizzata da Regione Campania e Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) presso il Teatro San Carlo di Napoli e dedicata all’analisi della gestione dei rifiuti nel Mezzogiorno, con particolare riferimento alle possibilità di miglioramento della raccolta differenziata di carta e cartone.

Istituzione di strutture nazionali di controllo; monitoraggio costante; miglioramenti strutturali; informazione e formazione; gestione efficace ed efficiente delle gare d’appalto; progetti pilota e di ricerca sono alcuni dei 10 punti emersi come risultato finale di un dibattito durato due giorni tra istituzioni, imprese e addetti ai lavori con l’obbiettivo di proporre soluzioni concrete ai problemi che tutt’oggi si riscontrano nel Sud Italia.

Base di partenza della discussione lo studio “Potenzialità e ostacoli della raccolta differenziata nel Mezzogiorno” realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile che riscontra una situazione di stallo in cinque regioni del Sud (Puglia, Basilicata, Molise, Calabria e Sicilia), dove troviamo ben 22 province con una raccolta differenziata complessiva al di sotto del 35%.

«Il ritardo non è dovuto a problemi di una singola filiera (essendo riscontrabile in tutti i comparti: dalla frazione organica passando per carta e cartone fino a vetro e plastica) ma piuttosto a difficoltà nell’organizzazione e nella gestione della raccolta differenziata in quanto tale – afferma Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile -. Il rallentamento in queste cinque regioni e 22 province del Sud è talmente rilevante e il trend degli ultimi 10 anni così lento che senza un cambio di passo sarebbe estremamente arduo per l’Italia  rispettare gli obiettivi del nuovo pacchetto di direttive Europee sui rifiuti e la circular economy  e cioè il raggiungimento, entro il 2025, di un tasso di riciclo dei rifiuti urbani pari al 60% e dell’80% per alcuni rifiuti da imballaggio.»

I ritardi al Sud sono oggettivi ma disomogenei. Sia i dati del 2015 che quelli dell’anno in corso, infatti, confermano almeno per la raccolta di carta e cartone, che i risultati sono positivi.

«Le famiglie del Sud stanno dimostrando di essere pronte e disponibili a contribuire al successo della raccolta differenziata nelle loro regioni: lo dimostrano i dati della raccolta di carta e cartone che nei primi otto mesi dell’anno registrano una crescita del 10% (il doppio rispetto allo stesso periodo del 2015)”, dichiara Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco –. Il potenziale è ancora enorme: parliamo di ulteriori 600mila tonnellate annue di materiali che ancora finiscono nell’indifferenziata, che si tradurrebbero in un guadagno per i Comuni di oltre 110 milioni di euro/anno tra corrispettivi economici riconosciuti da Comieco e minori costi di smaltimento. Per aiutare i comuni con deficit di raccolta a migliorare le proprie performance dal 2014 Comieco mette a disposizione due importanti fonti di finanziamento e di consulenza grazie ai circa 13 milioni di euro stanziati con il Banco Anci-Comieco e il Piano per l’Italia del Sud.»

L’obiettivo, pienamente raggiunto in questi due giorni di aperto confronto con amministratori, istituzioni e operatori del settore, è stato quello di individuare le strategie più efficaci per risollevare le sorti di alcune realtà nel Meridione necessarie per produrre un cambio di passo.

La raccolta di carta e cartone può rappresentare un importante fattore di traino di questo sviluppo perché attorno ad essa si sta consolidando quel patto civico tra gli enti locali e i settori industriali di impiego. Gli uni chiamati ad attuare efficaci politiche territoriali sotto il profilo dei servizi di raccolta, gli altri, operanti attraverso le rispettive filiere del recupero e del riciclo, tenuti a garantire il ritiro di quanto raccolto e l’impiego delle materie seconde nei propri cicli produttivi.

Per lo sviluppo di queste potenzialità la proposta scaturita dalla prima edizione degli Stati Generali del Sud è, dunque, quella di:

1. Attribuire rilevanza nazionale al ritardo delle Regioni del Sud attraverso una struttura nazionale dedicata al recupero di tali ritardi nella gestione dei rifiuti;

2. Effettuare un monitoraggio dei piani di gestione dei rifiuti urbani nelle Regioni del Sud ed elaborare indicazioni e indirizzi unitari ed efficaci attivando sistemi di rilevazione mensile dei dati di gestione dei rifiuti per ciascun comune;

3. Migliorare l’utilizzo dell’impiantistica esistente per il trattamento delle frazioni dei rifiuti urbani raccolte separatamente e per la sua integrazione con potenziamenti e nuovi impianti;

4.  Puntare su raccolte differenziate di qualità;

5. Attuare una campagna informativa e formativa straordinaria per il Sud coordinata e con fondi sia del Governo che delle Regioni;

6.  Prevedere un pacchetto di progetti pilota per incrementare le raccolte differenziate al Sud;

7.  Prevedere nelle gare per l’assegnazione della gestione dei rifiuti criteri di aggiudicazione stringenti e obbligatori per realizzare livelli avanzati di RD;

8.  Promuovere con le Università del Mezzogiorno progetti di ricerca per lo sviluppo della circular economy al Sud e incubatori di start up in materia;

9.  Proporre al Presidente della Repubblica di istituire o patrocinare un premio annuale in ogni Regione del Mezzogiorno per il primo Comune campione nel riciclo dei rifiuti;

10. Prevedere commissari ad acta che a livello regionale predispongano programmi operativi da imporre ai soggetti gestori delle raccolte capaci di assicurare il ritiro e l’avvio al riciclo dei rifiuti raccolti separatamente.

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Il Sardaigne Historic Rally è giunto all’ultimo metro. Oggi si svolgeranno le ultime due prove speciali, in Gallura, poi ci sarà spazio solo per la festa finale. Il programma della giornata è la degna conclusione di questa manifestazione altamente spettacolare che ha visto in gara alcuni tra i più abili piloti degli anni Ottanta, alla guida di vetture d’epoca perfettamente tenute, ancora velocissime, leggendarie saette traslate da un passato sportivamente lontano, fino ai tempi nostri: icone automobilistiche la cui grandezza le proietta ormai fuori dal tempo, dalle mode, dagli ultimi supporti tecnologici.

Stamattina alle 9,24 è iniziata la penultima prova speciale del rally vintage organizzato dai due ex piloti, il sardo Vittorio Carlino e il corso Yves Loubet: si passerà in località La Prugnola, ad Arzachena. Poco dopo, ultimissima prova, quella di San Giacomo, tra Arzachena e Olbia. Intorno alle 11.00, è previsto il riordino nel waterfront di Olbia, per un attesissimo saluto al capoluogo gallurese. Infine, l’ultima sfilata fino a Palau, per la premiazione e i saluti di rito. Il vincitore salirà sul podio intorno alle 12,30.

E dopo la clamorosa tappa di ieri, il primo posto in classifica generale e la vittoria finale ha un favoritissimo, che risponde al nome del francese Philippe Gache. Nella quarta tappa, quella di ieri sul Monteacuto, il leader provvisorio della classifica generale era Jean Francois Berenguer, con Gache secondo con un distacco piuttosto ridotto. Durante la penultima prova speciale, però, la Opel Manta di Berenguer ha avuto problemi al motore: qualcosa si è rotto, e Berenguer ha dovuto alzare bandiera bianca. Gache, che guida una Mazda, ne ha ovviamente approfittato ed oggi dovrà solo gestire il vantaggio che detiene sul secondo in classifica Anto Wan. Per Gache, insomma, la vittoria è vicina, ma trattandosi di una gara con le auto d’epoca e avendo a che fare con le strade galluresi, non esistono finali già scritti e le sorprese sono realmente dietro ogni curva.

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Il Consiglio comunale di Carbonia si riunirà in seduta straordinaria e urgente lunedì 24 ottobre, alle 8,30, presso i locali del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Sirai di Carbonia, per protestare contro il trasferimento presso l’ospedale CTO di Iglesias.

«Saranno presenti tutti i sindaci del territorio che aspettavano di essere ascoltati sul tema dall’assessore regionale Luigi Benedetto Arru il giorno 26 – dice il sindaco di Carbonia, Paola Massidda -. Il Commissario straordinario della Asl 7 ha ufficializzato giovedì per lo stesso giorno, l’avvio del ventilato trasferimento del Reparto. Si tratta di una straordinaria coincidenza, o a chi decide della nostra salute interessa poco sentirci? Tutti i cittadini, tutti, sono invitati caldamente a partecipare per difendere la nostra salute e sicurezza. I sindaci da soli fanno poco.»

La convocazione del Consiglio comunale al Sirai è stata decisa ieri durante la riunione del Consiglio comunale di Carbonia, pure riunito in seduta straordinaria, dopo l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno proposto dal consigliere comunale del Patto Civico Daniela Garau, che impegna il sindaco Paola Massidda, la Giunta ed il Consiglio comunale, affinché promuovano con urgenza presso tutti gli organi competenti, ivi compreso il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta e l’Unione dei Comuni del Sulcis, qualunque tipo di azione e/o protesta volta ad evitare la chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale Sirai di Carbonia. Il tutto, con il coinvolgimento dei sindaci e degli amministratori del territorio. Sulla materia si è sviluppato un ampio dibattito, nel corso del quale il sindaco Paola Massidda ha ricordato tutti gli interventi fin qui fatti per evitare la chiusura del reparto, sottolineando il pericolo di una scelta simile, considerato che il trasferimento di tutte le attività di ginecologia, ostetricia e sala parto viene fatto al Cto di Iglesias, dove mancano i servizi necessari nei casi di emergenza.

L’ex sindaco, Giuseppe Casti, ha sottolineato che il comune di Carbonia ha espresso sempre parere contrario alla chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale Sirai di Carbonia, contrariamente a quanto hanno fatto tutti gli altri sindaci dei comuni del territorio, anche quelli che oggi sono contrari e per protesta si sono dimessi dagli incarichi nell’assemblea dei sindaci della Asl 7, che hanno approvato la proposta fatta a suo tempo dal commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis.

Il commissario straordinario giovedì ha diffuso “un avviso importante per le future mamme e i bambini”, con il quale ha annunciato il trasferimento del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dal Presidio Ospedaliero Sirai di Carbonia al Presidio Ospedaliero CTO di Iglesias.

«Dal prossimo 26 ottobre (2016) – si legge nell’avviso rivolto alle mamme e ai bambini – tutte le attività di Ginecologia, Ostetricia e Sala parto saranno trasferite al CTO di Iglesias. Contestualmente andranno a operare nella stessa struttura anche i Pediatri della Neonatologia. Tutti i medici, le ostetriche e il personale infermieristico dell’Ospedale Sirai che avete conosciuto in questo periodo, proseguiranno la loro attività nel nuovo Reparto di Iglesias – conclude l’avviso rivolto alle mamme e ai bambini – dotato di ambienti di degenza più confortevoli e di spazi più ampi per il Nido.»

 

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Il Consiglio comunale di Carbonia, riunito questa sera in seduta straordinaria, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno proposto dal consigliere comunale del Patto Civico Daniela Garau, che impegna il sindaco Paola Massidda, la Giunta ed il Consiglio comunale, affinché promuovano con urgenza presso tutti gli organi competenti, ivi compreso il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta e l’Unione dei Comuni del Sulcis, qualunque tipo di azione e/o protesta volta ad evitare la chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale Sirai di Carbonia. Il tutto, con il coinvolgimento dei sindaci e degli amministratori del territorio. Sulla materia si è sviluppato un ampio dibattito, nel corso del quale il sindaco Paola Massidda ha ricordato tutti gli interventi fin qui fatti per evitare la chiusura del reparto, sottolineando il pericolo di una scelta simile, considerato che il trasferimento di tutte le attività di ginecologia, ostetricia e sala parto viene fatto al Cto di Iglesias, dove mancano i servizi necessari nei casi di emergenza.

L’ex sindaco, Giuseppe Casti, ha sottolineato che il comune di Carbonia ha espresso sempre parere contrario alla chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale Sirai di Carbonia, contrariamente a quanto hanno fatto tutti gli altri sindaci dei comuni del territorio, anche quelli che oggi sono contrari e per protesta si sono dimessi dagli incarichi nell’assemblea dei sindaci della Asl 7, che hanno approvato la proposta fatta a suo tempo dal commissario straordinario della Asl 7.

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L’ing. Giuseppe Baghino succederà all’ing. Giacomo Guadagnini al vertice della Somica, la società in house del comune di Carbonia, con gli incarichi di consigliere e presidente del Consìglio di Amministrazione nonché di direttore. Lo ha annunciato il sindaco Paola Massidda, nel corso del dibattito sull’ordine del giorno proposto dal consigliere del Partito dei Sardi Ivonne Fraternale, sulle condizioni e le prospettive future della Somica. Giuseppe Baghino, originario di Sant’Antioco, è stato individuato dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle che proporrà la sua nomina in occasione della prossima riunione del Consiglio comunale che sarà chiamato a ratificarla con un voto che, visti i numeri, dovrebbe essere favorevole a larga maggioranza.

La decisione della maggioranza è stata fortemente contestata dalla minoranza, in particolare dai consiglieri Ugo Piano capogruppo di Carbonia Possibile e Fabio Usai capogruppo del Partito dei Sardi, che hanno rimarcato in particolare il mancato ricorso ad un bando ad evidenza pubblica (come peraltro fece la maggioranza di centrosinistra, allora guidata dal sindaco Tore Cherchi, quando scelse l’ex assessore Giacomo Guadagnini) e la provenienza del prescelto che non è di Carbonia. Dure la repliche dell’assessore competente Gian Luca Lai e del capogruppo del Movimento 5 Stelle Manolo Cossu che hanno sottolineato come l’incarico sia assolutamente fiduciario. Il sindaco, da parte sua, ha detto che sono state valutate anche le ipotesi di professionisti di Carbonia che però, per varie ragioni, non erano disponibili ad assumere l’incarico.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Manolo Cossu ha rassicurato anche i 33 lavoratori che stamane avevano manifestato in sala consiliare, chiedendo garanzie per il loro futuro, che nessun lavoratore verrà licenziato.

Il Consiglio comunale, al termine del dibattito ,ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno.

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L’assessorato degli Enti locali ha pubblicato il primo elenco dei Comuni sardi che accedono al finanziamento, relativo al bando 2015 per i Piani di riqualificazione urbana (PRU). L’importo totale di un milione 475mila euro è stato suddiviso per le otto Province che erano ancora attive sino all’entrata in vigore della legge di riordino degli enti locali n. 2/2016. Le due province che riceveranno maggiori risorse sono quella di Cagliari e Carbonia Iglesias, 280.000 euro a testa. Le altre province riceveranno i seguenti finanziamenti: provincia del Medio Campidano 205mila, provincia di Nuoro 130mila, provincia dell’Ogliastra 115mila, provincia di Olbia Tempio 170mila, provincia di Oristano 120mila, provincia di Sassari 175mila.
«Complessivamente – spiega l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – questo bando ha messo a disposizione 20 milioni di euro: il 70 per cento è riservato ai Programmi integrati, il 30 per cento ai PRU. Non tutti i Comuni hanno partecipato, ma questo primo intervento consentirà a 40 di loro di valorizzare i propri centri storici. In questo caso, come in altre politiche della Regione, viene prestata particolare attenzione ai piccoli Comuni della Sardegna. Con le risorse della legge 29 viene rimessa in moto anche l’economia locale legata alla valorizzazione dell’edificato senza ulteriore consumo di suolo.»
I Comuni potevano presentare istanza soltanto per una delle tipologie d’intervento previste dal bando (Programma Integrato o Piano di Riqualificazione Urbana), con una richiesta finanziaria massima che doveva essere proporzionale alle risorse destinate a ciascuna Provincia e al numero di Comuni in essa presenti, sulla base di quanto stabilito dalla legge regionale n. 29/1998 (Tutela e valorizzazione dei centri storici della Sardegna). Gli enti locali erano stati suddivisi in due categorie: piccoli e grandi Comuni. Nei Piani di Riqualificazione Urbana sono finanziabili le opere infrastrutturali pubbliche fino al 60 per cento delle spese a carico del Comune.
Questa è la suddivisione dei finanziamenti per singola Provincia:
Provincia di Cagliari: ammessi sei piccoli Comuni (Burcei, Donori, Gesico, Nurallao, San Basilio e Villanovatulo).
Provincia di Carbonia Iglesias: ammessi un piccolo Comune (Villaperuccio) e due grandi Comuni (Carbonia e Portoscuso).
Provincia del Medio Campidano: ammessi due piccoli Comuni (Las Plassas e Siddi) e due grandi Comuni (Guspini e Serrenti).
Provincia di Nuoro: ammessi cinque piccoli Comuni (Desulo, Noragugume, Onanì, Sindia e Tiana) e un grande Comune (Orgosolo).
Provincia dell’Ogliastra: ammesso un piccolo Comune (Elini).
Provincia di Olbia Tempio: ammessi un piccolo Comune (Bortigiadas) e due grandi Comuni (Buddusò e Palau).
Provincia di Oristano: ammessi otto piccoli Comuni (Asuni, Baradili, Bidonì, Nughedu Santa Vittoria, Ollastra, Siamaggiore, Simala e Siris) e tre grandi Comuni (Arborea, Cabras e Santa Giusta).
Provincia di Sassari: ammessi quattro piccoli Comuni (Bultei, Illorai, Nula e Santa Maria Coghinas) e due grandi Comuni (Ittiri e Sassari).
«Il nostro Assessorato – conclude l’assessore Erriu – prosegue il lavoro per chiudere l’elenco dei Comuni che potranno accedere ai finanziamenti per i Programmi integrati.»

Cristiano Erriu

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha firmato oggi il decreto per la pubblicazione delle sottomisure 4.1, 4.2, 6.1 e “Pacchetto giovani” del Programma di sviluppo rurale (Psr). «Un primo slittamento – ha spiegato l’assessore Falchi – dei termini a fine settembre era stato richiesto da partenariato e consiglieri regionali per approntare al meglio i progetti e preparare la cantierabilità».
I bandi relativi alle sottomisure per il sostegno agli investimenti nelle aziende agricole (4.1), pertanto, verranno pubblicati entro il 7 novembre. Quelli destinati al sostegno della trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli (4.2) entro il 14 novembre. Per gli aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali dei giovani agricoltori (6.1 e “Pacchetto giovani”) i bandi verranno pubblicati entro il 21 novembre. Pochi giorni dopo decorreranno rispettivamente i termini per la presentazione delle domande: dal 10 novembre per la 4.1, dal 17 novembre per la 4.2 e dal 23 novembre per le restanti sottomisure.

«Bandi più accessibili – aggiunge l’assessore dell’Agricoltura -. I bandi erano predisposti per l’avvio già dal mese luglio ma abbiamo preferito accogliere le richieste di slittamento della presentazione delle domande provenienti da più parti, anche dalla Quinta commissione. Nel frattempo, dopo le continue interlocuzione avviate da mesi con la Commissione europea, a agosto abbiamo ottenuto il via libera da Bruxelles per apportare alcune modifiche strategiche al PSR sostenute più volte dal partenariato. Per questo motivo abbiamo deciso di sospendere i bandi e avviare il comitato di sorveglianza per apportare tali cambiamenti alle misure. La procedura è in corso di definizione e le tempistiche previste dal decreto odierno consentiranno l’uscita dei bandi così modificati in modo da garantire migliori condizioni di accesso, più favorevoli a tutti i possibili beneficiari. Non bisogna tacere comunque la grande preoccupazione per le gravi difficoltà che hanno rallentato l’implementazione del nuovo sistema SIAN su scala nazionale. La nuova procedura per uniformare i bandi in tutta Italia, concordata con AGEA nei mesi di marzo, sta causando problemi in tutte le Regioni e creando serie preoccupazioni sullo stato di avanzamento e spesa del PSR. Il problema – conclude l’assessore Falchi – è oggetto di attenzione da parte sia del Ministero sia del nuovo Commissario AGEA, ma da interlocuzioni più rassicuranti dell’ultima settimana, sembra che il problema sia in via di risoluzione.»

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Il comune di Carbonia ha pubblicato i bandi per la concessione in uso gratuito di due immobili. Si tratta del Centro polivalente, situato in piazza Primo Maggio e della Sala prove musicali, situata a Is Gannaus

L’Amministrazione comunale intende destinare queste strutture, nello stato di fatto e di diritto, ad un utilizzo gratuito in favore delle associazioni con facoltà di libero godimento, al fine di promuovere lo sviluppo di progetti legati al mondo dell’associazionismo in coerenza con le linee strategiche dell’Amministrazione comunale, previa valutazione del progetto presentato.

Le associazioni dovranno avere esperienza pregressa in attività nel campo musicale e nel campo ludico/educativo per minori, aventi sede e operanti nel territorio del comune di Carbonia.

La documentazione è pubblicata nell’albo pretorio on line del comune di Carbonia e, sempre sul sito www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Bandi e Concorsi- Altri Bandi. I documenti sono reperibili, inoltre, presso gli Uffici del Servizio Sociale in via XVIII Dicembre (sede ex Tribunale), dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00

La documentazione dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 21 novembre 2016 attraverso una delle seguenti modalità:

– a mano o tramite raccomandata A/R presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia (Piazza Roma 1, 09013 Carbonia);

– tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: comcarbonia@pec.comcarbonia.org

Piazza 1° Maggio Carbonia