19 November, 2024
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La Presidenza della Regione ha pubblicato la graduatoria relativa al bando per la presentazione di proposte progettuali per la selezione degli interventi in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e collaborazione internazionale per l’anno 2016.
La finalità del bando è quella di promuovere la realizzazione di iniziative di cooperazione dirette a:
– favorire un impatto socio economico di lungo periodo sui territori di intervento con ricadute anche sul territorio regionale;
– favorire la creazioni di reti tra attori capaci di facilitare percorsi di internazionalizzazione;
– sostenere le politiche di decentramento e il rafforzamento della governance a livello locale e democratizzazione delle autonomie locali dei Paesi partner;
– favorire la creazione di cornici istituzionali tra i territori;
– favorire la complementarietà e le sinergie con l’azione di cooperazione internazionale attuata dal Governo italiano nelle medesime aree geografiche e tematiche;
– favorire la valorizzazione degli immigrati attraverso il loro inserimento socio-economico nel territorio sardo e la promozione di possibili percorsi di rientro nei paesi di provenienza;
– promuovere azioni di educazione alla cittadinanza mondiale.

Palazzo della Regione 3 copia

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Sede Provincia via Mazzini

Si è tenuto nella sede dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, un tavolo per la verifica sullo stato di attuazione dei progetti del Piano Sulcis con i fondi FSC 2007-2013 a cui ha partecipa l’Ufficio di coordinamento del Piano Sulcis, l’ex provincia di Carbonia Iglesias, l’assessorato dell’Industria, l’assessorato degli Enti locali, l’assessorato della Pubblica istruzione, i comuni della provincia più direttamente interessati e le direzioni scolastiche.

«Dall’incontro è emerso – si legge in una nota – che degli 8 interventi previsti sul programma potenziamento delle dotazioni per lo sviluppo delle competenze (5 milioni di euro) nelle scuole per l’istruzione superiore nel territorio 7 sono andati in appalto entro la data del 30 giugno 2016 mentre per una è atteso l’appalto entro il 31 dicembre 2016. Nello specifico, si individuano nella filiera agro-alimentare e del turismo, le proposte progettuali degli istituti “Cesare Beccaria” di Carbonia, Santadi e Villamassargia per l’agroalimentare e l’istituto “Cristoforo Colombo” di Carloforte; quelle dei licei artistici “Remo Branca” di Iglesias e “Emilio Lussu” di Sant’Antioco, come opportunità di rilancio in chiave moderna dell’artigianato locale; nelle filiere della sostenibilità e risanamento ambientale, si inseriscono i progetti degli istituto “Giovanni Maria Angioj” di Carbonia e istituto “Enrico Fermi” di Iglesias; per quanto riguarda i servizi al territorio e di nuove figure professionali, gli istituti IPSIA “G. Ferraris” di Iglesias e IPIA “Emanuela Loi” di Carbonia e Sant’Antioco.»

«Gli altri interventi riguardano le infrastrutture e più precisamente la “Valorizzazione dei luoghi” e il “Supporto agli insediamenti produttivi”:

• Valorizzazione dei luoghi, importo complessivo di 5 milioni di euro. Gli interventi per la realizzazione delle piste ciclabili (Sant’Anna Arresi-Porto Pino, San Giovanni Suergiu-Sant’Antioco e San Giovanni Suergiu-Tratalias) si trovano in avanzata fase di progettazione o di appalto. Il comune di Sant’Anna Arresi ha espletato l’appalto, mentre l’ex Provincia di Carbonia Iglesias andrà a stipulare il contratto per la realizzazione della pista entro il mese di ottobre. E il comune di Tratalias effettuerà l’appalto di competenza entro la fine dell’anno.

• Il completamento dell’impianto di smaltimento delle acque reflue dell’Ostello della Gioventù di Iglesias è in fase di realizzazione ed i lavori dovrebbe essere conclusi entro il mese di novembre.

• Supporto insediamenti produttivi. (5 milioni di euro) Per entrambi gli interventi ricadenti nelle aree PIP (Sant’Anna Arresi e Tratalias) il progetto definitivo è stato approvato e il comune di Sant’Anna Arresi ha anche effettuato l’appalto. Sono in fase di consegna  all’impresa i lavori per la realizzazione del 1° lotto della strada periportuale dell’area industriale di Portoscuso e si prevede la conclusione degli stessi entro il mese di novembre.

• Recupero padiglioni biciclette come laboratori artigianali e showroom. (1,25 milioni di euro) Il comune di Carbonia ha in fase di consegna i lavori all’impresa aggiudicataria.

• Strade. 20 milioni di euro.

  • S.P. 73 (1 milione di euro) Il comune di Sant’Anna Arresi ha consegnato i lavori all’imprese che ha provveduto ad aprire il cantiere; la conclusione dei lavori è prevista per febbraio 2017.
  • S.P. 77 (3 milioni di euro)  Dopo la revoca al comune di San Giovanni Suergiu, la Regione ha individuato quale nuovo soggetto attuatore l’ex provincia di Carbonia Iglesias che sta provvedendo alla realizzazione del progetto.
  • S.S. 195 Sulcitana – Adeguamento strada collegamento S.G.Suergiu-Giba SS 293 di “Giba” – Messa in sicurezza Giba Nuxis. (16 milioni di euro)  ANAS ha bandito l’appalto integrato complesso e prevede la conclusione dell’appalto entro il 31 dicembre 2016.
  • Ponte e circonvallazione Sant’Antioco, 57,5 milioni di euro. ANAS ha bandito l’appalto integrato complesso e prevede la conclusione dell’appalto entro il 31 dicembre 2016.
  • Porto industriale di Portovesme, 15,7 milioni di euro. Appalto in corso di aggiudicazione. Procedura conclusa entro metà novembre.»

«Il 25 ottobre – conclude la nota -, presso l’assessorato regionale dell’Ambiente, si terrà la procedura di scoping (una prevalutazione di impatto ambientale) dello studio di fattibilità/progetto preliminare dell’interconnessione della dighe di Monte Pranu e Punta Gennarta con il sistema idrico regionale, via diga del Cixerri. Il programma è finanziato con 60 milioni di euro del nuovo patto per la Sardegna.»

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, è intervenuta stamane in 2ª commissione sui problòemi della società Ati-Ifras.

«Pubblicazione del bando internazionale entro la fine dell’anno ed in attesa dell’espletamento delle procedure di gara,  sarà garantita la continuità reddituale per i 353 ex Lsu e per i 103 lavoratori in carico all’Ati-Ifras per il tramite degli accordi riguardanti, in particolare, gli ex Rockwool ed Italcementi». È questo l’impegno assunto dall’assessore del Lavoro, che segue quello assunto sull’argomento dai capigruppo consiliari nell’incontro avuto mercoledì scorso con la delegazione dei lavoratori negli uffici della presidenza.

Virginia Mura ha quindi ripercorso le tappe della intricata vicenda che a partire dal 2001 ha portato all’affidamento all’Ati-Ifras, per il tramite di una convenzione con la Regione,  dei servizi e delle attività necessarie per la realizzazione di un piano pluriennale finalizzato alla stabilizzazione occupazionale dei lavoratori socialmente utili, individuati dal progetto interministeriale “Parco geominerario storico ambientale della Sardegna”.

L’assessore del Lavoro non ha nascosto le criticità nel frattempo emerse (assenza di progetti e piani dettagliati delle attività da svolgere; assenza della direzione lavori e della contabilità delle opere; spese generali e utile al 35% sul costo delle attività) ed ha illustrato i possibili interventi a tutela dei lavoratori («è questo il nostro principale obiettivo») tra i quali si evidenziano l’accompagnamento alla pensione (126 lavoratori hanno età compresa tra i 60 e 65 anni) ed altre misure di accesso volontario quali il bonus occupazionale, gli incentivi all’autoimpiego e la formazione.

La commissione ha inoltre approfondito il tema relativo ai fondi (26 milioni per il 2017 e 25 milioni per il 2018) stanziati con la legge di stabilità regionale (L.R. 5\2016, articolo 4) che limitano la spesa solo a beneficio dei 353 ex Lsu. Sul punto il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha preannunciato la presentazione di un emendamento in sede di assestamento del bilancio che estende l’impiego delle risorse per gli interventi di politica attiva del lavoro a favore di tutti i 502 lavoratori dell’Ati-Ifras.

Porto Flavia 1 colore copia

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Il Consiglio comunale di Carbonia si riunisce questa sera, alle 17.30, in seduta straordinaria, per l’esame di un nutrito ordine del giorno che prevede ben 11 punti:

1. Interrogazioni, Interpellanze.
2. Mozione: “Doppia preferenza di genere”.
3. Mozione: “Impiego lavorativo dei percettori di sussidi comunali”.
4. Mozione: “Baratto Amministrativo”.
5. Mozione: “Stabilizzazione LSU”.
6. Mozione: “Lavoratori in utilizzo”.
7. Adesione al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia (PAES).
8. Variazione al Bilancio di Previsione 2016-2018 e Applicazione Avanzo di Amministrazione.
9. Ratifica Deliberazione della Giunta comunale n. 121 del 23/08/2016 “Variazione di Bilancio di Previsione 2016-2018″, adottata in via d’urgenza dalla Giunta Comunale ai sensi degli artt. 42 e 175 del T.U. 267/2000.
10. Ratifica Deliberazione di G.M. n. 140 del 03/10/2016 “Variazione di Bilancio di Previsione 2016-2018”, adottata in via d’urgenza dalla Giunta Comunale ai sensi degli artt. 42 e 175 del T.U. 267/2000.
11. Progetto “Riqualificazione Urbana Quartiere E. Montuori”. Lavori di Ristrutturazione e Rifunzionalizzazione dell’ex Scuola Via Dante in Comunità Integrata per Anziani e Centro Integrazione Migranti. Approvazione Variante al PUC ai sensi dell’art. 1 L.R. n. 32 del 31/07/1996.

Stamane, intanto, i 33 lavoratori della Somica si sono riuniti in assemblea con le loro rappresentanze sindacali nella sala polifunzionale di piazza Roma, per chiedere un incontro all’Amministrazione comunale guidata da Paola Massidda, nel quale discutere del loro futuro.

Nuovo Consiglio comunale di Carbonia 1 copia

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Non si placano le polemiche sul trasferimento del Punto nascite dall’ospedale Sirai di Carbonia all’ospedale Cto di Iglesias. Ad intervenire sull’argomento oggi è il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci che definisce quella adottata «una scelta folle che auspichiamo venga scongiurata».

«Disagi per le future mamme di Carbonia e del Sulcis e mobilità passiva destinata a crescere – sottolinea Ignazio Locci -. Dal 26 ottobre tutte le attività di Ginecologia, Ostetricia e Sala parto (e con esse anche il personale medico e infermieristico) saranno trasferite dal Sirai di Carbonia al Cto di Iglesias, per volontà della dirigenza della Asl 7, sorda alle innumerevoli richieste dai noi avanzate nei mesi scorsi ed alle legittime rivendicazioni di associazioni e cittadini. Da mesi sosteniamo l’inutilità di una decisione che, per innumerevoli ragioni, non potrà che creare danno ai cittadini del Sulcis, alimentando la mobilità passiva verso gli ospedali del capoluogo. Ormai è chiaro che la volontà della Giunta regionale e della dirigenza della Asl 7, suo braccio armato, è quella di smantellare i servizi del Sulcis a vantaggio delle strutture sanitarie di Cagliari. Ma sappiano, Arru e compagnia, che non resteremo a guardare mentre portano avanti il loro piano scellerato.»

«Una decisione talmente immotivata e strumentale, che lascia sgomenti – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco -. Così come lascia di stucco l’avviso diramato dalla Asl 7 in merito al trasferimento, rivolto a future mamme e bambini, nel quale si sottolinea che presso il Cto di Iglesias sono presenti “ambienti di degenza più confortevoli e spazi più ampi per il nido”. Ciò che però viene omesso è che sempre al Cto mancano i servizi di Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia H24 e Centro trasfusionale. Come dire: facciamo nascere i bambini in ambienti “più confortevoli” ma pazienza se malauguratamente dovessero insorgere complicazioni che richiedono Rianimazione o qualsiasi altro servizio. Una follia di cui non si riesce a capire la ratio. E se questo non fosse sufficiente per evidenziare quanto tale decisione sia sbagliata, oltreché impopolare ed osteggiata dai cittadini e dalla politica, indipendentemente dall’appartenenza, si aggiunga che per i residenti nel Sulcis e nel Basso Sulcis, l’ospedale di Carbonia è sempre stato un punto di riferimento anche per la sua centralità: facilmente raggiungibile da tutti (compresi i cittadini di Iglesias).»

«Anche se la frittata è ormai fatta, chiediamo ancora una volta ad Arru e alla dirigenza Asl 7 di ritornare sui loro passi. Reclamiamo l’impegno del sindaco di Carbonia Paola Massidda (anche in virtù della mozione presentata dalla consigliera Daniela Garau ed approvata all’unanimità dal Consiglio) e di medici e infermieri del Sirai di Carbonia, al fine di scongiurare (o quantomeno ridimensionare) un’azione che è destinata a creare danni macroscopici. Confidiamo, infine, nel buon senso di Fulvio Moirano, neo manager della Asl unica della Sardegna, affinché (almeno lui!) si renda conto che scegliere il Cto di Iglesias come unico punto nascite per una popolazione di 120mila abitanti (di cui buona parte di Carbonia e del Basso Sulcis) – conclude Ignazio Locci -, è una scelta folle, arbitraria, dettata soltanto da un disegno politico perverso.»

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Il Movimento Sardegna Zona Franca si schiera per il No al referendum in programma il 4 dicembre 2016 sulla Riforma Costituzionale.

«Il Movimento Sardegna zona franca si schiera per il NO ad una riforma che – dice l’avv. Francesco Scifo, segretario politico del Movimento – è inutile, in primo luogo perché dopo l’approvazione del Trattato di Lisbona, avvenuta nel 2009, la Carta è stata retrocessa a normativa secondaria di quint’ordine, rispetto ai Trattati Europei, ai regolamenti, alle Direttive dell’Unione Europea, nonché alle norme della BCE e una modifica dell’assetto costituzionale comporterà solo l’ulteriore svalutazione di un sistema normativo un tempo primario; in secondo luogo, una riforma pasticciata, perché è strutturata in modo da accrescere i conflitti tra poteri dello Stato, data l’incertezza e la poca chiarezza della formulazione delle norme che la compongono. Infine, democraticamente inopportuna – conclude Francesco Scifo -, perché votata e decisa da parlamentari eletti con una legge elettorale dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale.»

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Domani, sabato 22 ottobre, presso la sala della Fondazione di Sardegna, via San Salvatore D’Horta, 2. Cagliari, si terrà il convegno: “Istruzione, sviluppo, crisi delle rappresentanze”. 

I lavori si apriranno alle ore 9.00 con i saluti del presidente della Fondazione di Sardegna on. Antonello Cabras. La presentazione sarà a cura dell’on. Giorgio Carta, Coordinatore della Sezione sarda dell’associazione degli ex parlamentari della Repubblica.

I relatori saranno: prof. Pietro Ciarlo, ordinario di Diritto Costituzionale; la prof.ssa Maria del Zompo, rettore dell’Università di Cagliari; il dr.Francesco Feliziani, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale; prof. Gaetano Quagliariello, senatore; prof. Raffaele Paci, Vice Presidente della Giunta regionale.

Interverranno inoltre numerosi rappresentati delle istituzioni e delle forze politiche e sociali.

Il convegno è patrocinato dalla Fondazione di Sardegna e dal presidente del Consiglio regionale della Sardegna

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Trentatré secondi. Tanto è il distacco tra Jean Francois Berenguer, nuovo leader della classifica generale, e il secondo, Philippe Gache. La lotta per vincere la prima edizione del Sardaigne Historic Rally sembra ormai un privilegio riservato a questi due fortissimi piloti francesi. Berenguer, alla guida della sua Opel Manta, ieri nelle prove speciali del Sinis e del Grighine ha messo la freccia e sorpassato il rivale Gache che, sin dalla prima tappa, è sempre stato il leader della gara. Ieri Gache è stato tradito dalla sua Opel Mazda: mentre era impegnato in una delle due prove speciali del pomeriggio, ha sentito rumori non ordinari provenire dal cambio dell’auto. Poco dopo, il cambio si è rotto e Gache ha perso molti preziosi secondi a causa del problema meccanico e ha dovuto lasciare a Berenguer la leadership assoluta. Tuttavia, Gache oggi partirà regolarmente e darà battaglia sul Monte Acuto. Stamattina e questo pomeriggio, infatti, sono previste le prove speciali più veloci e spettacolari dell’intero percorso del Sardaigne Historic Rally: sono ben sei e si svolgeranno nei territori di Buddusò, Pattada, Bitti, Alà dei Sardi e Padru. Uno spettacolo incredibile con le auto d’epoca più veloci del mondo che si contenderanno la vittoria lungo le strade della Sardegna. Un’atmosfera d’altri tempi che potrà essere apprezzata in pieno da tutti gli appassionati grazie a una organizzazione predisposta ad hoc dai due ex piloti Vittorio Carlino e Yves Loubet che hanno voluto restituire agli spettatori le stesse sensazioni che si vivevano attorno alle gare di rally negli anni d’oro di questo sport, negli anni Settanta e Ottanta.

Oggi quindi la grande tappa del Monte Acuto, preludio per il finale in Gallura, previsto per domani, quando si svolgeranno le ultime prove speciali tra Arzachena ed Olbia e la premiazione e la festa finale, a Palau.

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Stravagante, irriverente, provocatorio, in alcuni momenti mistico. A centocinquant’anni dalla nascita il Conservatorio di Cagliari celebra il compositore e pianista Erik Satie con “Modernità, modernismo e avanguardie: le arti perfomative del ‘900 e Satie”. Da domani, venerdì 21 ottobre, al 14 dicembre, cinque appuntamenti tra musica, teatro, conferenze, ricorderanno uno dei personaggi più controversi dell’inizio del secolo scorso, e aiuteranno anche a ripercorrere gli anni delle avanguardie, che segnarono la rottura col passato.

Ideata da Aurora Cogliando, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, la rassegna si apre domani alle 18.30 negli spazi dell’Auditorium (in piazza Porrino a Cagliari) con un concerto di docenti e studenti del Conservatorio, le cui note condurranno dal tardo Romanticismo sino agli anni in cui visse Satie. Saranno proposte in particolare musiche di Stravinsky, Villa Lobos, Rachmaninov, Debussy, Granados, che vedranno protagonisti i pianisti Francesca Ugas, Francesco Ghiglieri, Gabriele Carta, Stefano Figliola ed il soprano Tiziana Capasso.

Il 28 ottobre, alle 18.00, nell’aula magna del Conservatorio si prosegue con una conferenza-concerto dal titolo “Erik Satie e la Parigi della belle époque. Un racconto per suoni e immagini”. Relatore sarà il docente Mario Carraro, che eseguirà anche alcuni brani di Satie. Voce: Tatiana Shyhina.

Venerdì 11 novembre la rassegna entra ancor più nel cuore del ‘900: alle 20 nell’Auditorium del Conservatorio, Matteo Amat di Sanfilippo (violino), Antonio Luciani, Lorenzo Marilotti (pianoforte) e il soprano Paola Spissu si misureranno con partiture di Busoni, Ravel, Poulenc, Ligeti. Un concerto imperdibile, che vedrà eseguire per la prima volta a la Sonata per violino e pianoforte di Busoni.

Ancora una conferenza il 23 novembre quando, alle 20.00, nell’aula magna del Conservatorio, Laura Quattrini, docente di Storia della musica, parlerà di “Musica per il teatro e musica per il cinema nella Francia degli anni ’20”: sarà un’occasione per conoscere, ad esempio, costumi e scenografie ideati da Pablo Picasso per gli spettacoli del tempo, o le musiche per film scritte dallo stesso Satie su testi di Jean Cocteau, scrittore, drammaturgo, poeta la cui fama si sparse in tutto il mondo.

Il 14 dicembre, alle 20.00, nell’Auditorium del Conservatorio, gran finale con “Tout Satie”, spettacolo teatrale  che vedrà protagonista l’attore Carlo Porru, che firma anche la regia. Nato da un’idea di Aurora Cogliandro, “Tout Satie” vedrà in scena anche l’attrice Stefania Deiana. Le musiche saranno eseguite dal vivo dall’ensemble di fiati Palestrina, diretto da Mario Frezzato.

L’ingresso è libero.

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Il Governo ha assegnato 78 milioni ai comuni sardi per la riqualificazione delle periferie.

«I Comuni sardi “sbancano” il bando del governo Renzi per la riqualificazione delle periferie. Tutti i progetti presentati dalle amministrazioni della Sardegna sono stati infatti ammessi al finanziamento e così i nostri Enti locali avranno a disposizione complessivamente 78 milioni di euro per riammodernare aree e quartieri, rendendo le nostre città più vivibili e sicure – commenta Gavino Manca, consigliere regionale del Partito Democratico -. Non ho timore a definire la notizia un risultato straordinario che dimostra una volta di più, l’attenzione del Governo italiano e del suo presidente, Matteo Renzi, per le vicende della nostra Sardegna, se è vero come è vero che ai Comuni dell’Isola sono state assegnate oltre il 3.75% del totale delle risorse a disposizione (oltre due miliardi di euro) con una percentuale per abitante, quindi,  ben al di sopra della media italiana.»

Gavino Manca