18 August, 2024
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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha presentato oggi alla stampa il futuro direttore generale dell’Azienda unica Fulvio Moirano ed il nuovo direttore generale dell’Aou sassarese Antonio D’Urso, ed ha esposto a grandi linee quelli che saranno i programmi della Asl: L’Ats nasce per dare tutela al sistema sanitario e «gli obiettivi primari che cercheremo di realizzare sono la riduzione dei tempi d’attesa per le prestazioni sanitarie e l’offerta di una capillarità di servizi che garantisca la prossimità dei territori». L’incontro si è svolto nella sede della Asl regionale, alla presenza del rettore dell’Ateneo di Sassari, Massimo Carpinelli, del direttore generale dell’assessorato Sanità, Giuseppe Sechi, dei commissari uscenti delle aziende sassaresi, Giuseppe Pintor e Agostino Sussarellu. Il manager ligure Fulvio Moirano si è insediato alla guida della Asl 1 di Sassari ma prenderà in mano il timone della Sanità sarda il 1° gennaio 2017, quando l’Azienda per la tutela della salute sarà una realtà operativa.
L’assessore Arru ha ringraziato i commissari uscenti ed ha parlato dei programmi della Asl unica.

Palazzo della Regione 3 copia

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«Purtroppo siamo stati facili profeti: non solo la nuova legge edilizia non ha prodotto risultati, ma ha concorso in modo significativo all’ulteriore affossamento del settore». Lo afferma il consigliere regionale dei riformatori Michele Cossa commentando i dati pubblicati da Confartigianato Edilizia sull’andamento del settore.

«Un approccio ideologico e anacronistico ha bloccato i piccoli interventi consentiti dal piano casa, senza velocizzare le pratiche e senza semplificare alcunché, gettando nella disperazione migliaia di famiglie di piccoli imprenditori e piccoli artigiani – aggiunge Michele Cossa – Non sarà certo una legge bandiera come quella sulla semplificazione – che contiene norme programmatiche di scarsa utilità – a ribaltare la situazione, ma scelte coraggiose che non criminalizzino l’attività imprenditoriale. Regole chiare, che lascino poco spazio a improvvisazione e interpretazioni di comodo. Insomma, tutto il contrario della legge edilizia vigente.»

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Marco Foddi copia

Il Carbonia vince la terza partita consecutiva e conserva il primato solitario in classifica con 9 punti in 3 partite, 7 reti segnate, nessuna subita. Un goal per tempo, Daniele Contu alla mezz’ora del primo tempo e Marco Foddi allo scadere, hanno chiuso i conti anche con il Selargius e la squadra di Andrea Marongiu continua a volare in questo straordinario avvio di stagione. Il ruolino di marco del Carbonia è sorprendente, soprattutto per la tranquillità con la quale ottiene i risultati e, soprattutto, per la solidità difensiva. Le partenze di Fabiano Todde e Nicola Boi avevano sollevato qualche dubbio sulle prospettive del reparto che lo scorso anno aveva fatto la differenza per quasi tutta la stagione, ma in questo avvio di stagione la squadra ha saputo stupire tutti, subendo un solo goal nel match di ritorno dei 16esimi di Coppa Italia con la Monteponi, ininfluente per la qualificazione dopo il 3 a 0 esterno, e tenendo la porta di Daniele Bove inviolata nelle prime tre partite di campionato.

Alle spalle del Carbonia in classifica ci sono ben quattro squadre, Guspini Terralba, San Marco Assemini ’80, Sant’Elena e Samassi, tutte distanziate di due punti, a tre lunghezze Arbus e Frassinetti Elmas. Nuova amarissima sconfitta per la Monteponi di Titti Podda, la seconda consecutiva, prima interna, 1 a 2 con la Tharros, e terza sconfitta consecutiva per il Carloforte sul campo della San Marco Assemini ’80, con il pesante punteggio di 3 a 0. La classifica del Carloforte di Tony Poma, come quella del Siliqua, battuto in casa dal Sant’Elena, comincia a farsi preoccupante, anche perché il calendario domenica prossima la opporrà all’ambizioso Samassi.

Sugli altri campi, bella impresa della Frassinetti Elmas sul campo del Quartu 2000, 1 a 0, al pari di quella dell’Arbus a Seulo, con l’identico punteggio di 1 a 0. Al Guspini Terralba il derby con la Villacidrese, 2 a 0, e netta vittoria del Samassi sul Barisardo, 3 a 1.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, bella vittoria del Cortoghiana sul Gergei, 2 a 1, e pareggi per 1 a 1 tra Fermassenti e Domusnovas, Andromeda e Atletico Narcao. Sconfitta casalinga per il Villaperuccio con il Gonnosfanadiga, 2 a 1, e nette vittorie interne per la Libertas Barumini sul Senorbì (3 a 1), per il Villamar sul Seui Arcueri (3 a 1) e, infine, per il Sadali sul Guasila (3 a 0).

Nel girone C del campionato di seconda categoria, infine, vittorie casalinghe per il Santadi sull’Acquacadda (5 a 1), l’Isola di Sant’Antioco sull’Is Urigus (3 a 1), il Musei sull’Iglesias ( 2 a 0), il Teulada sull’Antiochense (3 a 2), il Perdaxius sul Gonnesa (2 a 1). Impresa esterna, infine, per l’Atletico Masainas a Bacu Abis, 3 a 1.

 

 

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«Non abbiamo nessuna intenzione di assistere in silenzio mentre lo Stato abbandona gradualmente le zone periferiche della Sardegna. Dopo le scuole e i presidi delle forze dell’ordine cancellati secondo quella fredda logica della razionalizzazione, adesso è il turno dell’Inps. Il timore, sempre più fondato ed espresso chiaramente anche dal Comitato dei dipendenti dell’Istituto nazionale della previdenza sociale, è che l’Inps chiuda o ridimensioni alcuni uffici periferici. Come se non fossero sufficienti i tagli al personale prodotti in questi anni, che costringono i cittadini a file estenuanti.»

Lo ha detto Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Pretendiamo non soltanto che si rinunci al folle disegno di chiusura degli uffici, ma anche che si avvii un processo di potenziamento di quelli attualmente in attività, rafforzando il personale e garantendo agli utenti servizi puntuali ed efficienti. E la Giunta non si limiti alle sole “rassicurazioni” ma metta in campo azioni concrete facendo tutto il possibile per evitare simili scenari. I servizi al cittadino nelle piccole città e nei Comuni periferici della Sardegna sono sempre meno. La Giunta – ha concluso Ignazio Locci – si opponga con forza a uno Stato palesemente in fuga.»

Ignazio Locci 2 copia

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In Sardegna, alla fine dello scorso giugno, erano 18.442 le imprese che si occupavano di costruzioni: quelle artigiane erano 10.559 (il 57,3%). Queste ultime, negli ultimi 12 mesi hanno registrato una flessione del 3%, con la relativa perdita di 328 aziende (saldo tra aperture e chiusure). Un calo senza eguali in Italia) è stato registrato dall’occupazione: tra tutte le imprese del comparto (edili, impiantisti, installatori, progettisti e servizi) si è passati dalle 67.101 unità del 2008 alle 31.494 del 2016: -53,1%, più che un dimezzamento della forza lavoro. Solo nell’ultimo anno, tra diretti e indiretti, si sono persi oltre 6.500 posti di lavoro.

«Dal 2008 il comparto dell’edilizia ha perso 36mila posti di lavoro. E’ come se dicessimo che in una città grande come Nuoro, tutti, neonati e ultracentenari inclusi, avessero perso il posto. L’occupazione è stata letteralmente dimezzata: in Italia non esiste un dato peggiore di quello registrato in Sardegna

E’ cruda e diretta l’analisi di Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna, sullo stato delle Costruzioni nell’Isola.

A rivelare la gravità della situazione del comparto in Sardegna è il Dossier “La difficile ripartenza”, elaborato dell’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato, che ha analizzato una serie di dati, provenienti da fonti diverse, dal 2008 a oggi.

L’intero comparto del “Sistema Casa” della Sardegna, che include tutte le tipologie d’imprese (artigiane e non) delle costruzioni, dell’impiantistica, dell’installazione, della progettazione e dei servizi connessi, alla fine del secondo trimestre 2016 assommava 22.701 imprese, in calo dello 0,8% rispetto al 2015. Di queste ben 13.612 (il 60%) erano imprese artigiane, anche queste in contrazione, nello stesso periodo, del – 2,5%.

A livello territoriale, tra le imprese artigiane edili, è forte il calo in provincia di Oristano: – 4,2% (saldo aperture/chiusure di – 43 imprese). Seguono Cagliari con – 3,1% (-109), Nuoro con – 2,8% (- 63) e Sassari con – 2,7% (- 113).

Notizie positive, al contrario, arrivano dal valore aggiunto e dalle compravendite, dopo la debacle registrata nel picco della crisi.

Nel primo caso, i dati del 2008 registrarono oltre 2 miliardi e mezzo di giro d’affari (2.456 milioni di euro). Calarono drasticamente nel 2013 superando di poco il miliardo e mezzo (1.674 milioni) registrando una perdita secca di 782 milioni di euro. Nel 2014 la piccola ripresa toccando quota 1 miliardo e 811 milioni di euro. In ogni caso la variazione negativa tra il 2008 e 2014 è stata di 644 milioni di euro e una perdita percentuale del 26,2%.

Nel mercato della vendita e acquisto degli immobili, dopo i fasti del 2008 anno nel quale si 17.888 contratti, arrivò lo sprofondo del 2014 con appena 9.427 registrazioni (- 8.461). L’anno successivo (2015) tornarono sopra quota 10mila (10.182). In ogni caso tra il 2008 e il 2015 la variazione si è attestata sul – 7.706 ovvero -43,1%.

«Dal 2008, la lunga crisi che ha colpito il settore non concede tregua, specialmente ai piccoli imprenditori – aggiunge Meloni – i timidi segnali di una frenata della recessione, registrati nel 2015, non hanno trovato il seguito auspicato e il 2016 che doveva essere l’anno della ripartenza e della svolta, in realtà, sta diventando l’anno dell’occasione mancata. L’edilizia sarda sta ancora sperimentando una devastante caduta del tessuto produttivo, con una fuoriuscita dal mercato di migliaia di imprese e di lavoratori, la crisi ha infatti penalizzato, in particolare, le imprese più strutturate, quelle con dipendenti. In Sardegna ci troviamo di fronte al rischio di una “desertificazione” progressiva, che deve essere contrastata con forza, per evitare un indebolimento del sistema che avrà ripercussioni su qualunque futura possibilità di ripresa.»

Per l’Associazione Artigiana ci sono delle soluzioni praticabili

Una delle chiavi per la ripresa è sotto i nostri occhi: sta nella ristrutturazione e nella riqualificazione energetica di oltre 90mila immobili e abitazioni vecchie e in cattive condizioni – continua Meloni – tale segmento di mercato è infatti l’unico ad aver registrato un incremento nel corso degli anni, soprattutto grazie agli incentivi fiscali rafforzati che, come è stato annunciato dal Governo, saranno riconfermati.»

C’è anche una forte attesa per la prossima Legge Urbanistica e la stabilizzazione del Piano casa.

«Una spinta alla ripresa del settore potrebbe, e dovrebbe arrivare dalla prossima legge urbanistica regionale che è assolutamente necessario approvare entro dicembre in concomitanza con il termine del secondo Piano Casa – sottolinea ancora Giacomo Meloni – per questo siamo in attesa di poterla visionare, pronti a collaborare con l’assessorato dell’Urbanistica con proposte, suggerimenti e miglioramenti. Per questo abbiamo comunicato all’assessore Cristiano Erriu questa nostra disponibilità chiedendo, contestualmente, un incontro. In ogni caso siamo molto preoccupati per l’approvazione visto e considerato che nessuno sembra parlare più della legge e mancano circa 2 mesi e messo alla fine dell’anno.»

Sulla nuova legge per la semplificazione normativa e l’istituzione del SUAPE (Sportello Unico Attività Produttive dell’Edilizia), l’associazione esprime un cauto apprezzamento.

«Prima di esprimere qualsiasi giudizio in merito, attendiamo di analizzare bene la Legge per capire come potrebbe andare a influire sulle imprese – sottolinea Giacomo Meloni – però è innegabile che vada verso ciò che la nostra Associazione ha sempre combattuto: il taglio dei lacci burocratici. E’ assolutamente importante rispettare le normative però dobbiamo evitare che il cantiere si trasformi in un mero contenitore di burocrazia. E’ necessario che le aziende vengano liberate da normative astruse e da regole spesso in contrasto tra loro. Ci auguriamo che sia questa la strada che Giunta e Consiglio hanno deciso di percorrere.»

Sul Codice degli Appalti è invece ancora buio quasi totale.

«Su questo passaggio c’erano e ci sono tantissime aspettative ma la riforma si compirà solo ed esclusivamente con l’emanazione di tutti i decreti a corredo e con l’emanazione delle “soft law”, ovvero gli strumenti innovativi di regolazione che si riferiscono a prassi e procedure”. «Lo attendiamo con ansia-   conclude Meloni – perché abbiamo rilevato che, tra i motivi della contrazione del numero delle procedure di gara e delle attuali “complicazioni” negli affidamenti delle gare stesse (inviti a centinaia di imprese), vi è l’incertezza procedurale e la vacanza di regole sulla fase esecutiva del contratto stante l’abrogazione di parte del Regolamento di esecuzione e attuazione del precedente codice. Tutto questo lo abbiamo già comunicato, a livello Nazionale, al Presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone.»

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Il Cagliari non si ferma più, dopo le due vittorie consecutive con Sampdoria e Crotone (seguite alla netta sconfitta subita dalla capolista Juventus), ha espugnato San Siro ed ora è sesto in classifica in condominio con il Chievo, in Zona Europa.

La squadra di Massimo Rastelli ha sofferto nel primo tempo, forse frenato dal nome degli avversari che hanno sciupato un rigore concesso generosamente dal direttore di gara Paolo Valeri, con il capocannoniere Mauro Icardi, evidentemente nervoso per la contestazione subita dai tifosi per le cose scritte nella sua autobiografia, ma nella ripresa si è scatenato proprio quando la squadra nerazzurra è riuscita a sbloccare il risultato con un goal del portoghese Joao Mario, all’11’. Qualche minuto prima il Cagliari aveva sfiorato il goal del vantaggio con Federico Melchiorri e Marco Sau, sui quali aveva compiuto due autentici miracoli Samir Handanovic.

Il portiere dell’Inter ha compiuto un altro miracolo su una splendida conclusione di Davide Di Gennaro, poi Frank De Boer ha sostituito Éver Banega con Assane Gnoukouri, e Massimo Rastelli ha risposto con Marco Borriello al posto di Marco Sau. Al 23′ Mauro Icardi ha sprecato l’occasione per chiudere la partita, ultimo squillo dell’Inter, da lì in avanti surclassato dal Cagliari che ha pareggiato al 26′ con Federico Melchiorri ed ha poi avuto altre due opportunità per portare il Cagliari in vantaggio. Ma l’attaccante rossoblu ha impiegato poco per mettere la firma sulla sua prima doppietta in serie A (a 29 anni), con la collaborazione di Samir Handanovic, uscito a vuoto al 40′ sugli sviluppi di un corner.

L’uno-due del Cagliari è risultato una botta terribile per un’Inter allo sbando e la partita nei minuti finali non ha avuto storia. Il Cagliari ha centrato la terza vittoria consecutiva ed ora i tifosi sognano ad occhi aperti. Tra sei giorni al Sant’Elia arriverà la Fiorentina, il mercoledì successivo la squadra rossoblu giocherà all’Olimpico con la Lazio. Il Cagliari ha già messo insieme tanti punti preziosi per la salvezza ma la squadra vista nelle ultime tre giornate può puntare a traguardi sicuramente più ambiziosi.

Massimo Rastelli 2 bisFederico Melchiorri 2

 

 

 

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Grande esordio casalingo per la VBA/Olimpia Sant’Antioco nella B1 di volley maschile 2016/2017, impostasi con il netto punteggio di 3 set a 0 sulla matricola Granaio Concorezzo (25-19, 25-22, 25-22).

La squadra di coach Graziano Longu, debuttante in B1, ha dominato la partita dall’inizio alla fine, con una prestazione brillante che fa ben sperare per una stagione che deve riscattare le tante amarezze di quella appena passata, “salvata” dalla formula del campionato che non prevedeva retrocessioni.

La VBA/Olimpia è scesa in campo con un sestetto formato dal palleggiatore Riccardo Muccione e Mirco Dalmonte, Nicola Muccione e Michele Crusca in ricezione, i centrali Michele Deserio e Valeriano Usai e il libero Simone Mocci. Graziano Longu non ha rischiato Luca Genna, non ancora recuperato al 100%.

La VBA/Olimpia è scattata subito avanti ed ha respinto tutti i primi tentativi di reazione della squadra ospite, alla quale non sono bastate l’esperienza di Vecchiato e le ottime prestazioni a muro dei centrali.

Nella VBA/Olimpia hanno brillato Michele Crusca (ottimo in tutti i fondamentali), Mirco Dalmonte (top scorer dell’incontro con 16 punti) e il giovanissimo libero Mocci. Una delle armi vincenti si è rivelata la battuta, con 10 ace, arrivati a segnare il solco decisivo tra le due squadre in tutti e tre i set.

La squadra avrà modo di festaggiare l’esordio vincente fino a domani, quando riprenderà la preparazione in vista della prima trasferta, in programma domenica prossima sul campo della Bocconi Sporteam, battuta solo al tie break sul campo del Cus Insubria Volley Varese (25-22 23-25 23-25 28-26 15-12).

VBA Olimpia Sant’Antioco: Dalmonte 16, Crusca 14, Usai 10, Deserio 6, Muccione Nicola 4), Muccione Riccardo 4, Mocci L, Genna. n.e.: Longu F., Longu A., Granara, Meleddu, Puggioni. Coach: Graziano Longu.

Granaio Concorezzo: Cremona 11, Milani 9, Vecchiato 8, Fumagalli 7, Ravasi 4, Devincenzo 3, Porta (L), Speziale, Costa, Asnaghi, Schmidt, Fracasso, Demaria. Coach: Claudio Gervasoni.

Sugli altri campi, la Meridiana Olbia ha superato lo Yaka Volley Malnate Varese per 3 set a 1 (25-20 20-25 25-15 25-23) e la Pallavolo Sarroch ha espugnato il campo del Volley Segrate al tie-break (15-25 19-25 25-22 25-22 6-15), mentre la Silvio Pellico Sassari è stata travolta sul campo dei Diavoli Rosa Brugherio per 3 a 0 (25-15 25-15 25-14).

VBA:Olimpia 2016-2017

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Il Carbonia difende il primato solitario ospitando il Selargius, alle 16.00, al Comunale “Carlo Z0boli” (dirige Luca Mocci di Oristano), per la terza giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale. La squadra di Andrea Marongiu ha iniziato la stagione col piede giusto sia in campionato sia in Coppa Italia e intende confermarsi ma il Selargius è avversario da rispettare.

La Monteponi, reduce dalla pesante sconfitta di Arbus, 

cerca il riscatto sul proprio campo contro la Tharros (dirige Marco Ambu di Cagliari) mentre il Carloforte, ancora a secco di punti, rende visita alla matricola San Marco Assemini ’80 (dirige Alessio Pusceddu di Oristano).

Completano il programma le seguenti partite: Guspini Terralba – Villacidrese, Quartu 2000 – Frassinetti Elmas, Samassi – Barisardo, Seul 2010 – Arbus e Siliqua – Sant’Elena.

Stefano Demontis D

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Si è concluso con grandi emozioni il Premio Andrea Parodi 2016. A vincere sono stati i Pupi di Surfaro, mentre il Premio della critica è andato a Domo emigrantes e Mau Mau a pari merito.

Ai Domo emigrantes anche la miglior musica e il miglior arrangiamento, ai Pupi di Surfaro la miglior interpretazione. Ex aequo il miglior testo per Claudia Crabuzza e Mau Mau.

La menzione della giuria critica internazionale va ai Parafonè, quella della Fondazione Parodi per la miglior interpretazione dei brani di Andrea Parodi ai Mau Mau. Il Premio dei concorrenti, infine, ai Pupi di Surfaro, così come quello della giuria dei bambini in sala.

Erano in garà nell’unico Premio italiano dedicato alla world music: Paolo Carrus & Manuela Mameli Quartet (brano “Sa stella”, lingua sarda), Claudia Crabuzza (brano “L’altra Frida”, lingua algherese), Domo Emigrantes (brano “Leucade”, lingua salentina), Lamorivostri (brano “Lamorivostri”, lingua calabrese), Mau Mau (brano “8.000 km”, lingua piemontese), Parafone’ (brano “Amistà”, lingua calabrese, arabo-egiziana), Pupi di Surfaro (brano “Li me paroli”, lingua siciliana, italiana, inglese), Il tempo e la voce (brano “Meravigliusa-menti”, lingua siciliana medievale), Vesevo (brano “O ‘ Rre Rre“, lingua napoletana). 

Un cast di altissimo livello ha animato la nona edizione della manifestazione, dal 13 al 15 ottobre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale di Piazza Dettori, con la direzione artistica di Elena Ledda e, alla conduzione, Ottavio Nieddu.

Ospite d’onore della serata finale è stata un nome leggendario della musica di oggi come Al Di Meola, che ha ricevuto il Premio Albo d’oro. Non ha voluto mancare alla manifestazione che ogni anno ricorda Andrea Parodi, dopo l’avventura con i Tazenda, era diventato un personaggio di rilievo nella scena world music internazionale. Di Andrea Parodi ricorre lunedì il 17 ottobre il 10° anniversario della scomparsa.

Con lui, Di Meola aveva intrecciato una intensa collaborazione, con molti concerti e con il disco “Midsummer Night in Sardinia” del 2005. I quell’occasione aveva dichiarato: «La voce di Andrea Parodi, unica, genera emozioni che toccano le più nascoste profondità dell’animo. Penso che Andrea sia una delle voci più importanti e originali del nostro tempo!». Al Di Meola è salito sul palco di Cagliari con il chitarrista Peo Alfonsi, che suonava all’epoca con Parodi ed ora è in tour con lui da diversi anni. I due hanno stregato il pubblico, ma non da meno sono stati gli altri ospiti della serata: il Trio Correnteza (Cristina Renzetti alla voce, Gabriele Mirabassi al clarinetto e Roberto Taufic alla chitarra) e Alessia Tondo con Massimo Donno.

Grandi emozioni anche per la jam session finale, che ha visto coinvolti i musicisti ospiti insieme a quelli in giuria, come Elena Ledda, Riccardo Tesi, Mauro Palmas, Silvano Lobina, Andrea Ruggeri.

Il vincitore del concorso avrà diritto ad una bonus di 2.500 euro per spese musicali, che sarà erogato a copertura di costi di masterclass, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, entro un anno dallo svolgimento del festival. Il vincitore inoltre avrà la possibilità di esibirsi nella prossima edizione del Premio Andrea Parodi, al Festival European Jazz Expo di Cagliari, al Negro Festival delle Grotte di Pertosa (Campania) e a Folkest in Friuli.

Al vincitore del Premio della Critica sarà invece offerta la produzione di un videoclip professionale.

Gli oggetti d’arte del Premio Andrea Parodi 2016 saranno realizzati per l’occasione da Maria Conte.

Durante le serate non solo i concorrenti ma anche tutti gli ospiti hanno cantato un brano di Andrea Parodi. 

Le precedenti edizioni del Premio Andrea Parodi sono state vinte nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

Lunedì pubblicheremo l’album completo della serata finale del 9° Premio Andrea Parodi.

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La Dinamo travolge la matricola Brescia (96 a 73, primo tempo 51 a 37) nella terza giornata della regular season e riscatta subito la battuta d’arresto subita la scorsa settimana sul campo di Reggio Emilia.

La squadra lombarda, guidata da coach Andrea Diana, reggono il confronto solo nel primo quarto, chiuso avanti di un punto, 22 a 21, ma già nel secondo quarto la squadra di coach Federico Pasquini ha cambiato marcia, e con un parziale di 31 a 15 è andata al riposo sul 51 a 37. Al rientro dall’intervallo lungo Brescia ha provato a colmare il ritardo ma la risposta della Dinamo è stata immediata. Nell’ultima frazione la Dinamo dilaga, condotta dalle triple di Stipcevic e Darius Johnson Odom e dalle giocate di un ottimo Savanovic che chiude con 19 punti, 5/6 da due, 3 rimbalzi e 21 di valutazione. Grande prestazione anche per Brian Sacchetti, a referto con 7 punti, 9 assist e 8 rimbalzi, cifre che lo eleggono assistman del match e top per valutazione (25). Sfiora la doppia doppia Gabe Olaseni, per lui 11 punti e 8 rimbalzi in 22 minuti; 12 punti per Josh Carter e 13 per Trevor Lacey. Fondamentale l’apporto dalla panchina di Lollo D’Ercole e Diego Monaldi.

La Dinamo chiude il terzo quarto avanti di 13 punti, 71 a 58, e allunga ancora nell’ultimo quarto con un + 10 e chiude sul 96 a 73.

«Abbiamo fatto un’ottima partita, sono molto soddisfatto – ha commentato Federico Pasquini -. Siamo stati bravi a trovare energia offensiva nel secondo quarto e quindi a costruire anche una migliore difesa. Abbiamo fatto tre partite molto solide prima del triplice impegno che comincerà martedì, dobbiamo continuare su questa strada e i  segnali arrivati anche dalla panchina, da uomini come Lollo, Monaldi e Olaseni, che hanno fatto un’ottima gara, mi danno serenità. C’è da lavorare duro, è chiaro che ancora dobbiamo crescere su certi automatismi di squadra. Sappiamo che per fare la Coppa dobbiamo giocare in media ogni tre giorni – ha concluso il coach sassarese -, sono curioso di testare la reazione a questo tipo di impegno e di lavoro senza pause.»

La squadra biancoblu già domani si ritroverà in palestra per lavorare in vista del debutto in Basketball Champions League in agenda martedì al PalaSerradimigni, contro i polacchi dello Stelmet Zielona Gora.

Darius Johnson-Odom 4