17 August, 2024
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Auditorium 2 

Cala il sipario sull’“Autunno musicale del Conservatorio”, la rassegna pensata per dare agli studenti dell’istituzione musicale cagliaritana la possibilità di mostrare davanti a un pubblico le capacità acquisite nell’ultimo anno di corso.

Domani, giovedì 13 ottobre, alle 18.00, nell’Auditorium del Conservatorio (in piazza Porrino) si esibiranno gli studenti di Pianoforte dei docenti Gabriella Artizzu, Aurora Cogliando e Stefano Figliola. Il programma della serata spazierà da W.A. Mozart a Schubert, passando per F. Mendhelsson e F. Chopin.

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La Giunta regionale ha aperto un nuovo confronto con lo Stato per la riassegnazione delle risorse destinate alle Province che – sottolinea in una nota -, «è completamente estraneo alla vertenza entrate, chiusa da mesi con l’approvazione delle norme di attuazione in Commissione paritetica Stato-Regione. Un risultato definitivo e senza precedenti, che ha permesso il riconoscimento di tutto quanto richiesto e che non lascia in sospeso nessuna questione. Lo precisa la Giunta, sottolineando che qualunque interpretazione in senso contrario non risponde a verità e rischia di prestarsi a interpretazioni strumentali».
«Quella aperta con lo Stato – prosegue la nota – è invece una vera e propria Vertenza Province che, basandosi sulla certezza che in Sardegna (Regione a Statuto speciale che ha già approvato la legge di riordino degli enti locali) le funzioni delle Province saranno esercitate dalla Regione, rivendica alle casse della Sardegna le quote che sarebbero spettate alle Province stesse. Di questo si sta parlando in questi giorni, e su questo si è aperto il confronto con lo Stato: è fondamentale fare chiarezza per evitare di sovrapporre argomenti che non c’entrano nulla e generare confusione anche fra i cittadini sardi, ai quali va invece ricordato e ribadito che questa Giunta ha chiuso per sempre la Vertenza Entrate che si trascinava da dieci anni.»
Assessorato Enti locali 2 copia

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Centro direzionale Asl 7 Carbonia A

Si terrà domani, giovedì 13 ottobre, alle ore 11.00, presso la sala conferenze della sede centrale della Asl di Carbonia (primo piano via Dalmazia), la presentazione della nuova unità mobile di raccolta sangue della Asl 7.

Il mezzo, che per l’inaugurazione sosterà sul piazzale antistante la sede della Asl, è dotato delle più moderne tecnologie; sarà in grado di garantire – insieme ai centri trasfusionali di Carbonia e Iglesias e al prezioso sostegno delle Associazioni – la copertura su tutto il territorio provinciale, rispondendo così a qualsiasi esigenza di raccolta.

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Franco Marras foto

Franco Marras è il nuovo presidente delle Acli della Sardegna. È stato eletto ad Oristano dal Consiglio regionale dell’Associazione. Succede a Fabio Meloni, entrato a far parte da alcuni mesi dell’ufficio di presidenza nazionale.

«Guidare le Acli, soprattutto in una fase così delicata, è un compito non facile ma che mi riempie di orgoglio e responsabilità – ha detto il neo presidente -. Voglio prima di tutto ringraziare Fabio Meloni per l’ottimo lavoro svolto in questi anni ed il Consiglio per la fiducia che ha scelto di accordarmi e che spero di ricambiare aiutando le Acli a radicarsi sempre di più nella nostra regione. C’è sempre bisogno di Acli e di un’associazione nata con l’obiettivo di stare dalla parte dei più deboli. Lo dicevo prima come semplice iscritto lo dico con più forza oggi assumendo un impegno che deve guardare con sempre maggiore attenzione a chi sta indietro, a chi vive con maggiori difficoltà le problematiche e i cambiamenti di questi anni. La nostra associazione è da sempre un punto di riferimento costante per i cittadini e per le istituzioni. È presente nel territorio ed offre servizi di grande importanza ed utilità che devono continuare ad essere uno dei nostri punti di forza e di orgoglio. Dobbiamo far valere sempre di più la nostra cultura della solidarietà rimanendo al passo coi tempi e intercettando i bisogni e le esigenze di tutti. Il mio obiettivo principale sarà proprio cercare di far sì che le Acli della Sardegna facciano sentire la propria presenza nella nostra società e diano un sempre maggior contributo alla crescita sociale e allo sviluppo della nostra isola. Siamo consapevoli di essere portatori di una grande tradizione da difendere ma anche di avere grandi risorse umane e tutti gli strumenti necessari per proporre progetti innovativi per il terzo settore. La nostra vera sfida – ha concluso Marras – è proprio questa: riuscire a mantenere inalterati i principi e i valori da cui sono nate le Acli ma adeguando le modalità di intervento alle esigenze del nostro presente e cercando di essere pronti per il futuro.»

   

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Venerdì 14 ottobre, presso la sede del circolo Velio Spano in via Cagliari n. 173, ad Assemini, alle ore 19.00, verrà inaugurata la libreria comunitaria  “Sa Mata”.

L’Associazione Culturale “Sa Mata, l’albero delle idee” in collaborazione con il circolo arci Velio Spano,  ha portato a termine una raccolta di volumi per dare vita a una libreria comunitaria aperta a tutti. «Tanti i libri donati che nessuno leggeva o voleva più – dichiara Veronica Matta, presidente di “Sa Mata” – volumi vecchi (che probabilmente hanno alleggerito la libreria di qualche privato) ma anche nuovi da parte di coloro che avevano voglia di partecipare ad una bella iniziativa come questa. Stiamo organizzando un progetto di scrittura creativa – aggiunge la presidente di Sa Mata – con l’intenzione di creare una collana titolata “I Romanzi della Velio Spano” contenente i lavori concepiti durante il laboratorio, e successivamente di pubblicarla. Tengo a precisare – dichiara l’ideatrice dell’iniziativa – che tutti soci e non del circolo Velio Spano, possono usufruire della libreria».

In questi mesi la raccolta ha dato i primi frutti e «ad oggi i libri a disposizione dei soci sono circa 300» dice Simone Rivano, uno dei soci del circolo Arci Velio Spano. Attualmente la fruizione e lo scambio dei volumi raccolti e timbrati dall’associazione “Sa Mata” è possibile solamente presso la nostra sede che intende diventare un luogo di interesse culturale aperto a tutta la comunità. Da un’idea nata di alcuni artisti locali (Rosaria Straffalaci e Angelo Aresu), la libreria è stata realizzata con il recupero di materiali di riciclo (cassette di orto frutta e pancali), immersa nel verde e incorniciata in un vero e proprio orto verticale. La libreria comunitaria ospita diversa tipologie narrative, dall’arte,  alla storia, alla natura, all’informazione, alla musica, alla narrativa, ai fumetti.

Alle ore 19.30 ospite d’onore sarà Franco Mannoni con il suo libro Se ascolti il vento; il suo romanzo di debutto, edito da Arkadia, verrà presentato da Veronica Matta e Claudia Sarritzu.

  14572836_1720596688265211_6322640730447144694_nLOCANDINA LIBRERIA COMUNITARIA DEFINITIVA

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Fra i tanti giovani cresciuti nel calcio sulcitano, Giorgio Melis è l’unico ad avere raggiunto, nell’arco della carriera, il prestigioso traguardo del duplice esordio in serie A sia da calciatore sia da allenatore.

Nato a Carbonia il 2 marzo 1958, Giorgio Melis ha mosso i primi passi nel settore giovanile cittadino, distinguendosi nel ruolo di terzino destro, da dove è approvato alla Primavera del Cagliari. In maglia rossoblu ha raggiunto la prima quadra, facendo il suo esordio in serie B nella stagione 1977/78, sotto la guida di Lauro Toneatto. Collezionò 7 presenze e l’estate successiva venne ceduto in prestito, per completare la sua maturazione, all’Almas Roma, in serie C2, dove giocò da titolare ben 32 partite. Rientrato al Cagliari, in serie A, ebbe la soddisfazione di esordire nella massima categoria del calcio italiano.

Da Cagliari, la carriera di Giorgio Melis è proseguita al Matera, in serie C1 e C2. Con la maglia della squadra lucana, disputò ben tre campionati, con 91 presenze e 2 goal. Nell’estate del 1983, con il Carbonia di Checco Fele in C2, tornò nella sua città, accolto con grande entusiasmo dai tifosi.

Nel “suo” Carbonia Giorgio Melis disputò 4 campionati di C2, raggiungendo sempre la salvezza, perché alla vigilia della stagione dell’amara retrocessione (1987/88), passò alla Sguotti, dividendosi tra calcio e lavoro. Ma il distacco dal Carbonia durò solo una stagione, perché l’anno successivo, nel campionato Interregionale, Elvio Salvori lo volle con sé, gli affidò la fascia di capitano e con Carlo Pusceddu formò una coppia di centrali, nel modulo a zona, pressoché insuperabile.

Nella stagione 1988/89 il Carbonia sfiorò la promozione, disputando uno straordinario girone d’andata, mentre l’anno successivo la situazione economica divenne insostenibile e, dopo una sofferta salvezza, maturò il fallimento della società Giorgio Melis concluse lì la sua lunga e prestigiosa carriera di calciatore (con il Carbonia ha disputato complessivamente 168 partite, realizzando 3 reti) e iniziò subito quella di allenatore.

Anche in panchina Giorgio Melis ha bruciato le tappe, facendo il suo esordio con il Carloforte. Ha guidato poi Pula, Fermassenti, Selargius e Sant’Antioco, quindi l’approdo alla Primavera del Cagliari, che ha guidato per dieci anni, raggiungendo per ben due volte i play-off scudetto e nel 2010 il presidente Massimo Cellino, che già qualche anno prima aveva anticipato in un’intervista su L’Unione Sarda «un giorno il Cagliari sarà guidato da un allenatore sardo, il suo nome è Giorgio Melis», gli ha affidato la prima squadra per le ultime cinque partite del campionato di serie A, insieme all’amico e collega Gianluca Festa, dopo l’esonero di Massimiliano Allegri.

Nonostante i discreti risultati (2 a 2 all’esordio casalingo con il Palermo, poi 0 a 0 a Napoli, 2 a 2 casalingo con l’Udinese, unica sconfitta per 2 a 1 sul campo della Roma e 1 a 1 casalingo con il Bologna), a fine stagione Massimo Cellino ha affidato la prima squadra a Pierpaolo Bisoli, e Giorgio Melis, raggiunto un altro grande traguardo con la laurea di allenatore di prima categoria al Supercorso di Coverciano, è ritornato al settore giovanile rossoblu, alla guida degli allievi nazionali.

La sua esperienza nei quadri tecnici del Cagliari è durata ben 14 anni consecutivi. Nell’estate 2015 ha avuto una breve e poco fortunata esperienza al Tortolì, nel campionato di Eccellenza, conclusa già nel mese di ottobre con le dimissioni, dopo tre sconfitte consecutive.

Da alcuni anni cura la scuola calcio della Polisportiva Rosmarino di Carbonia.

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Carbonia Calcio 1988-89

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Il Municipio di Iglesias copia

Si terrà il 14 ottobre, dalle ore 17.30, presso la Sala Remo Branca di Piazza Municipio, a Iglesias, l’evento “20 Anni di SVE: Testimonianze e racconti sul Servizio Volontario Europeo”, inserito nel quadro delle iniziative promosse dall’Agenzia Nazionale dei Giovani in occasione dei primi 20 anni del Servizio Volontario Europeo, esperienza di volontariato internazionale rivolta ai giovani  dai 17 ai 30 anni che dal 1996 arricchisce il bagaglio dei giovani europei da un punto di vista sociale, culturale ma anche professionale.

Gli operatori del Centro Eurodesk Iglesias, sportello informativo del comune di Iglesias che si occupa di informare, promuovere e orientare i giovani sui programmi e le centinaia di opportunità di mobilità all’estero promosse dall’Unione europea e  dal Consiglio d’Europa, illustreranno le opportunità di mobilità offerte dal Programma Erasmus+  rivolte ai giovani, studenti e non: ai progetti infatti possono partecipare tutti i giovani, al di là del proprio background sociale e  dei titoli di studio.

All’incontro interverranno ex volontari europei e ragazzi che hanno partecipato a programmi di mobilità nel 2016, i quali porteranno le loro testimonianze e racconteranno le loro esperienze attraverso filmati, foto e racconti.

Durante l’evento verrà inoltre presentato il Gioco/Concorso Time to Move “Aiuta Alex”,  rivolto ai ragazzi fra i 13 ed i 30 anni, attraverso il quale i partecipanti avranno la possibilità di vincere un iPad mini.

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Sull’onda dell’entusiasmo creato dalla qualificazione nei 16esimi di Coppa raggiunto nel doppio confronto con la Monteponi (3 a 0 a Iglesias, 0 a 1 a Carbonia) e il primato solitario nella classifica del campionato appena iniziato scaturito dalle vittorie conquistate contro Villacidrese e Carloforte, il Carbonia torna in campo mercoledì pomeriggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” per la partita di andata degli ottavi di finale della Coppa Italia, contro il Siliqua (inizio ore 15.00). Contrariamente al Carbonia, dopo aver eliminato il Carloforte nei 16esimi di Coppa Italia (4 a 2 a Carloforte, 0 a 1 a Siliqua), è partito con il piede sbagliato in campionato, con due sconfitte e l’ultimo posto in classifica, condiviso proprio con il Carloforte, ancora a quota 0.

Andrea Marongiu ritrova Giuseppe Corona che a Carloforte ha scontato la giornata di squalifica inflittagli dal giudice sportivo per l’espulsione rimediata nella partita d’esordio con la Villacidrese e vuole continuare a vincere, possibilmente senza subire goal. In quattro partite la squadra ha realizzato 8 reti, subendone solo una, quando peraltro contava poco, nel match di ritorno di Coppa con la Monteponi, dopo il 3 a 0 dell’andata.

Le altre sette partite dell’andata degli ottavi di Coppa Italia sono le seguenti: Selargius-Seulo 2010, Quartu 2000-Frassinetti Elmas, Samassi-Guspini Terralba, Macomerese-Dorgalese, Sorso 1930-Stintino, Bonorva-Usinese (inizio ore 16.30) e Sef Tempio- Sporting Siniscola.

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Consiglio regionale 16

Il Consiglio regionale ha approvato il D.L n. 254 sulle “Norme sulla qualità della regolazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi”.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha proseguito l’esame del Dl n. 254 (“Norme sulla qualità della regolazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi”) con la discussione dell’art. 10 (pubblicazione in formato aperto di testi legislativi ed atti amministrativi) e degli emendamenti.

All’art. 10 (Pubblicazione dei testi coordinati delle leggi regionali in formato aperto) è stato presentato l’emendamento sostitutivo totale n. 17, con parere favorevole della commissione e della Giunta, con cui si prevede che «il sistema Regione pubblichi in formato aperto sui propri siti istituzionali atti e documenti non coperti da segreto o altro divieto di divulgazione».

Il relatore Salvatore Demontis (Pd) ha presentato una proposta di emendamento orale per correggere un refuso materiale nel testo dell’emendamento all’emendamento n, 24 che modifica l’emendamento n.17, da cui saranno eliminate le parole “o comunque”; la proposta è stata accolta.

Dopo una breve sospensione, il Consiglio ha approvato sia l’emendamento orale che l’emendamento n. 17.

Soppresso l’art.11, l’Aula ha esaminato l’art.12 (Obbligo della relazione tecnica sulla quantificazione degli oneri finanziari), che è stato approvato.

In sede di discussione generale dell’art.13 (Azioni e obiettivi della semplificazione amministrativa) il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci ha definito i principi ed obiettivi contenuti nel testo «piuttosto scontati e privi di un riscontro coerente nella legge, fatto che determina non poche contraddizioni e problemi applicativi; sarebbe meglio stralciare la prima parte e trasformarla in un regolamento, adesso è tardi per farlo ma sarebbe stata la strada giusta».

La vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda ha sostenuto che « i ripetuti richiami all’efficacia ed alla trasparenza sono inutili, il problema è che le norme devono essere concretamente applicate, facilitando l’accesso alla pubblica amministrazione da parte di cittadini ed imprese».

Messo ai voti, l’art.13 è stato approvato, assieme al 14 bis (Programma di riduzione e misurazione degli oneri amministrativi). Sull’art.15 (Termini dei procedimenti amministrativi) il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci ha sottolineato che «la legge assegna alla Giunta complessivamente circa 300 giorni di tempo per dire entro quali termini si devono concludere certe tipologie di procedimenti; noi speravamo che fosse un lavoro già fatto, perché così sembra la replica del comportamento eccessivamente discrezionale di certi uffici pubblici proprio in materia di termini».

Il relatore Salvatore Demontis (Pd) ha chiarito che «il tempo a disposizione della Giunta è legato alla complessità ed all’importanza del procedimento, facendo attenzione al miglioramento del rapporto fra cittadino e pubblica amministrazione, prevedendo tempi certi per i procedimenti e sanzioni per chi sbaglia».

La capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda ha criticato la legge che, a suo avviso, «con questi appesantimenti rischia di non andare da nessuna parte; stiamo votando una legge di cui non conosciamo nemmeno il momento dell’applicazione, producendo aria fritta».

Al termine della discussione l’art 15 è stato approvato. A seguire, il Consiglio ha votato con esito positivo anche gli articoli n.16 (Celerità delle attività istruttorie), 17 (sospensione dei procedimenti amministrativi), 18 (Riduzione dei termini per le imprese certificate), 19 (violazione dei termini procedimentali e responsabilità), 20 (rapporto su raggiungimento degli obiettivi) e 21 (responsabilità della correttezza e della celerità dei procedimenti).

Sull’art 22 (Indennizzo e danno da ritardo) il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci ha detto che «sarebbe una buona norma se non fosse che la commissione Bilancio ha rilevato che non c’è copertura finanziaria e questo è un problema che non si può tenere aperto, quanto meno per quantificare le risorse necessarie, altrimenti non avremmo nemmeno i soldi per indennizzare qualcuno che ne ha diritto».

Subito dopo il Consiglio ha approvato l’art.22 e, a seguire, anche gli articoli 22bis (Obbligo di astensione per conflitto di interessi), 23 (Comunicazione telematica) e 24 (Comunicazione tra le pubbliche amministrazioni del sistema Regione).

Sull’art 25 (Conferenza di servizi in via telematica), il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha proposto, su suggerimento uffici, una modifica del testo riguardante la centrale di committenza, «tenendo presente che molti Comuni a bassa densità di popolazione si sono uniti per poter garantire una serie di servizi ma la materia è regolata da nuova norma nazionale che necessita di decreti attuativi; uffici consigliano un approfondimento tecnico», per cui si rende necessaria una sospensione della seduta.

Il presidente Ganau ha comunicato che è opportuno accantonare l’articolo per riprendere il suo esame in un secondo momento.

Il Consiglio ha quindi approvato l’art. n.26 (Rapporto con la legge 241/90 e con le leggi speciali) ed il n.28 (Sportello unico per le attività produttive e per l’attività edilizia – Suape).

Riprendendo l’esame dell’art 25, dopo una breve sospensione, il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha spiegato che la modifica consiste nel rinviare la data di applicazione della nuova norma nazionale, in modo da consentire ai Comuni non capoluogo di provincia di garantire i servizi alle rispettive comunità.

Il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci ha affermato di non aver niente da dire sulla correzione, ricordando però che «è la quarta volta che proroghiamo la funzione di stazione appaltante per i piccoli Comuni e su questo c’è un grave ritardo della Giunta su Piani strategici che dovevano essere adottati in attesa di perfezionare le Unioni Comuni per raggiungere una popolazione di almeno a 10.000 abitanti; il dato vero è che alla fine dell’anno siamo ancora fermi».

Al termine della discussione l’art. 25 è stato approvato con l’integrazione contenute nell’emendamento orale del capogruppo del Pd Pietro Cocco.

In sede di discussione generale sull’art. 28bis (Progetti speciali), il consigliere del Psd’Az Christian Solinas ha dichiarato in modo critico che «da una parte si riempiono pagine con leggi che il giorno della loro entrata in vigore non sono applicabili e dall’altra si crea nuovo precariato per fornire supporto agli Enti locali; un provvedimento con queste caratteristiche dovrebbe essere ritirato».

Subito dopo il Consiglio ha votato l’art. 28 bis.

L’Aula è poi passata all’esame dell’art. 29 “Procedimento unico” che è stato approvato. Via libera in rapida successione anche agli articoli 30 “Presentazione delle dichiarazioni autocertificative”, 31 “Verifica formale della dichiarazione autocertificativa” e 32 “Procedimenti in autocertificazione”.

Il presidente Ganau ha quindi aperto la discussione sull’articolo 33 “Attività istruttoria del SUAPE”. E’ intervenuto il consigliere di Sel Eugenio Lai per annunciare il ritiro dell’emendamento aggiuntivo n.19. Si è poi passati alla votazione dell’articolo 33 che è stato approvato.

Disco verde, per alzata di mano e senza discussione, anche per gli articoli 34 “Chiarimenti sulle normative tecniche”, 35 “Conferenza di servizi nel SUAPE”, 36 “Ultimazione dei lavori e agibilità”,  37 “Collaudo di impianti produttivi” , 38 “Deroghe ed esclusioni “, 39 “Attività consultiva“, 40 “Oneri istruttori e tariffe”, 41 “Agenzie per le imprese”,  42 “Ufficio regionale SUAPE”, 43 “Semplificazione in materia di autorizzazione unica ambientale”, 44 “Digitalizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi in materia ambientale” e 46 “Semplificazione delle procedure di deposito per le opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso e a struttura metallica” mentre l’articolo 45, previsto nel DL della Giunta, era stato soppresso in Commissione.

Si è poi passati all’esame dell’articolo 47 “Semplificazione del procedimento di autorizzazione per le attività di noleggio autobus con conducente”. Il presidente Ganau dopo aver acquisito il parere favorevole da parte della Commissione e della Giunta sull’emendamento aggiuntivo n.3 ha messo in votazione articolo ed emendamento che sono stati approvati. L’emendamento n.3 introduce l’articolo 47 bis che disciplina le funzioni della Regione e degli enti locali in materia di energia. In particolare, la norma aggiuntiva stabilisce che: dopo la lettera e) del comma 2 dell’articolo 20 della legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 (Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali), è aggiunta la seguente: “e” bis) rilascio dei provvedimenti di autorizzazione per la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, con potenza termica installata inferiore ai 300 MW, gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, come definiti dalla normativa vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli impianti stessi, ai sensi dell’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 (attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità) e successive modifiche e integrazioni.

L’emendamento n. 3 abroga inoltre la lettera b) del comma 3 dell’articolo 21 della legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 (conferimento di funzioni e compiti agli enti locali) e il comma 3 dell’articolo 6 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3 (Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale).

Successivamente l’Aula ha approvato gli articoli 49 “Semplificazione di procedimenti per le attività esercitate in occasione di eventi temporanei”  e 50 “Attività commerciali temporanee”.

Sull’articolo 51 “Semplificazione di procedimenti nel settore del turismo”  il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha chiesto una breve sospensioni dei lavori che il presidente Ganau ha accordato.

Sull’articolo 51 “Semplificazione di procedimenti nel settore del turismo” è intervenuto l’on. Crisponi (Riformatori), che ha detto: «Da una lettura attenta della norma mi sorprende che si parli solo delle strutture ricettive e alberghiere. Si semplifica così soltanto l’attività di alcune categorie produttive e non di tutte. Per questo chiedo che si sospenda l’esame di questa norma». Favorevole anche il relatore di maggioranza, on. Demontis: l’esame dell’articolo 51 è stato sospeso.

Sull’articolo 51 bis “Semplificazione del procedimento per l’iscrizione nel registro degli esercenti le professioni turistiche” è stato approvato l’emendamento sostitutivo totale 25 (con parere favorevole della Giunta). A seguire, voto favorevole anche per l’articolo 51 bis e così l’articolo 51 ter “Abolizione della tassa di concessione regionale e altre tasse per il rinnovo annuale dell’autorizzazione, anche per gli esercizi di attività stagionale”.

All’articolo 51 quater “Semplificazione dell’attribuzione della categoria “lusso” agli alberghi classificati a cinque stelle” è stato presentato un emendamento soppressivo totale, il 16. La maggioranza ha suggerito un emendamento orale che rivede il concetto di albergo di lusso con un’autocertificazione ad avvio immediato, come illustrato dall’on. Annamaria Busia (Cd). L’on. Pietro Pittalis si è detto favorevole: «Chiamerei questa norma emendamento Briatore e mi fa piacere che lo abbiamo firmato anche i colleghi Pizzuto e Anedda».

Approvato anche l’articolo 51 quinquies “Riconoscimento e classificazione delle strutture ricettive di cui all’articolo 11 della legge regionale n. 5 del 2016”. A seguire sì anche all’articolo 51 sexies “Razionalizzazione della competenza in materia di sanzioni amministrative per attività di pesca senza il consenso del concessionario” e così all’emendamento 21.

Sull’articolo 52 “Inderogabilità della legge da parte di atti regolamentari e amministrativi”, l’on. Tedde ha chiesto alla Giunta e in particolare all’assessore Demuro «di non far rivoltare nella tomba Virga e Sandulli. E’ davvero aberrante quello che scrivete, una smania di semplificazione vi sta portando alla confusione: gli atti amministrativi e regolamentari non possono modificare la legge. Per anni verremo indicati come quelli che hanno approvato una norma lapalissiana».

Per l’on. Demontis «sarebbe bastato un emendamento soppressivo e invece nemmeno uno ne ha presentato l’on. Tedde». L’articolo 52 è stato respinto con voto elettronico.

Approvato l’articolo 53 “Norma transitoria per gli enti locali”  mentre per l’articolo 51, che era stato sospeso in precedenza, il presidente ha disposto una breve sospensione prima del voto. L’on. Demontis ha illustrato un emendamento in Aula e ha chiesto che il testo sia armonizzato in sede di coordinamento normativo finale. L’Aula ha approvato sia l’articolo 51 che l’emendamento aggiuntivo orale.

Approvata anche la tabella allegato A e poi la legge con le modifiche approvate dal Consiglio.

L’on. Busia ha dichiarato il suo voto favorevole alla legge, «un testo assolutamente innovativo che riordina la materia amministrativa e la semplifica».

Contraria invece l’on. Alessandra Zedda: «Una legge per nulla innovativa, che non darà benefici e che non potrà essere applicata. Dei nostri dubbi manco uno ne avete accolto, se non in occasione della mostruosità dell’articolo 53».

Anche l’on. Marco Tedde (FI) ha annunciato il suo no: «La famosa semplificazione vorreste ottenerla con 52 articoli, mi sembra tutto chiaro: non semplificate ma complicate».

Di parere opposto il  relatore di maggioranza Salvatore Demontis secondo il quale si tratta di una legge di grande portata che avrà effetti positivi per la Regione. «Saranno garantiti tempi certi per i procedimenti amministrativi ribaltando il rapporto cittadini-amministrazione a favore dei primi – ha detto Demontis – altro elemento qualificante è l’estensione del Suap allo sportello unico per l’edilizia. In questo modo gli interventi potranno iniziare immediatamente a seguito della presentazione di un’autocertificazione o dopo 20 giorni se è previsto un permesso a costruire. E’ uno strumento molto più efficace delle deroghe in materia urbanistica finora approvate».

Giudizio condiviso da Luigi Lotto (Pd): «Questa legge caratterizzerà questa legislatura. Un risultato ottenuto grazie anche all’atteggiamento sostanzialmente positivo della minoranza che ha consentito di approvarla in tempi rapidi».

Il consigliere Giovanni Satta (Uds) ha annunciato la sua astensione: «Stiamo approvando una legge di riforma attesa dai sindaci. Si poteva però fare di più e aspettare di capire che sorte avrà la legge Madia».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha messo in votazione il testo finale della legge che è stato approvato con 31 voti a favore e 7 contrari. Il Consiglio si riunirà martedì prossimo alle 16.00.

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Serata di grande interesse alla Chiesa di Scientology della Sardegna: in scena la conferenza “L’Imbarazzo della Scienza” che ha messo in luce quei punti del mondo della salute mentale che risultano essere definitivamente imbarazzanti. Come ogni anno, il 10 ottobre ricorre la Giornata Internazionale per la Salute Mentale e con ospiti provenienti dall’ambiente politico, medico, del volontariato e della religione, è stato dimostrato un fatto imbarazzante: nella salute mentale il protocollo è troppo spesso al primo posto, l’individuo che necessita di cure viene dopo.

Gli interventi sono stati incentrati su quanto l’approccio umano nel trattamento dei disagi di natura mentale, sia il primo e fondamentale elemento dal quale non si può prescindere. Storie quali la psichiatra che si occupa di 350 pazienti al giorno; il degente del reparto psichiatrico al quale nessuno si deve avvicinare; la pillola dei terroristi, il captagon, che fu inventato 1961 da psichiatri e utilizzata per 25 anni per la cura dei bambini ipercinetici (oggi iperattivi); il malato al quale non viene non viene fatta la diagnosi personalizzata per dare spazio a quella preconfezionata proveniente dal mondo dell’alta finanza piuttosto che dalla sala di un medico intenzionato a risolvere la situazione che affligge il povero individuo, hanno messo a nudo un sistema sull’orlo dell’imbarazzante figura di chi ha messo il profitto prima della missione, aborto di una società dal titolo “mors tua vita mea”.La conclusione è stata ovvia e sulle parole di L. Ron Hubbard si è conclusa con un “un nuovo 1789 sta arrivando”, ovviamente in termini di spiritualità e umanità perché “psiche” sia riconosciuta per ciò che è: l’anima e il prendersi cura della stessa diventi compito esclusivo di coloro che intendono occuparsi delle faccende spirituali, non di chi con la chimica vuole ridurre lo spirito umano ad essere piccolo come l’atomo.