17 August, 2024
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Chi ha visto sfilare per le vie del centro un corteo festoso di ragazzi con le bandiere europee il 30 di settembre deve essersi un po’ sorpreso. Si trattava del secondo appuntamento con la Giornata Europea delle Lingue a Carbonia, celebrata dal Liceo ‘Gramsci Amaldi’ con una passeggiata a piedi e in bicicletta dei ragazzi delle prime classi del Liceo Scientifico e Scientifico-Sportivo, Linguistico e Classico, con le bandiere europee, cartelloni e altro preparati dagli stessi ragazzi a simboleggiare le diverse lingue. Dal 2001 il Consiglio d’Europa ha stabilito che il 26 settembre venga celebrata la Giornata Europea delle Lingue da scuole e associazioni, con l’intento di promuovere e incoraggiare lo studio delle lingue, comprese quelle minoritarie come il Sardo, con vari tipi di manifestazioni e iniziative, che durano per diversi giorni da settembre a ottobre. L’evento era previsto nell’ambito dal progetto POF ‘Lingua Viva per la città’, che si propone di potenziare lo studio delle lingue straniere come strumento non solo di arricchimento culturale di educazione alla diversità linguistica e alla multiculturalità, ma anche come strumento di  promozione turistica  per il nostro territorio. Purtroppo, nonostante la grande ricchezza storica, archeologica e ambientale, il Sulcis è ancora poco conosciuto all’estero e perciò poco sfruttato come meta turistica. L’uso delle lingue straniere in vari campi, potrebbe contribuire notevolmente a far conoscere la nostra città e il territorio circostante e a sviluppare diverse attività economiche legate al turismo, dal commercio alla ricettività, dall’informazione e divulgazione culturale agli scambi internazionali a vari livelli, che potrebbero attirare turisti anche oltre il periodo estivo. A questo punto, la scuola rivestirebbe un ruolo fondamentale nella formazione di nuove figure professionali specializzate che potrebbero contribuire concretamente allo sviluppo del nostro territorio e al superamento dell’isolamento.

Ecco perché il Comune ha patrocinato la manifestazione. Anzi, facendoci una graditissima sorpresa, la sindaca Paola Massidda con entusiasmo spontaneo e fuori dal protocollo ha simpaticamente salutato i ragazzi, che hanno formato un festoso e chiassoso girotondo nella Piazza Roma, il cuore della città. Alla festa si è unita anche l’assessore della Cultura Emanuela Rubiu. Si auspica che nei prossimi mesi si possa avviare una collaborazione più stretta e attiva con il Comune per consentire la realizzazione di audio-guide e brochure o altro materiale informativo realizzato dagli studenti in Inglese, Francese e Spagnolo o per i Musei cittadini o per altri luoghi o percorsi di interesse turistico e culturale della città. Tra le bandiere europee compariva naturalmente la nostra bella bandiera dei Quattro Mori, a rappresentare la lingua sarda, riconosciuta come minoranza linguistica da salvaguardare e mantenere viva, come espressione della nostra specificità culturale.

Lo spirito della manifestazione vuole essere inoltre di incoraggiamento al senso di unità europeo e alla sensibilizzazione nei confronti della diversità linguistica e dell’integrazione culturale, particolarmente in questo periodo, in cui anche la nostra città è coinvolta dal fenomeno della migrazione e dell’accoglienza di profughi provenienti da paesi in guerra o afflitti da carestie e persecuzioni politiche. Purtroppo l’atteggiamento di alcuni paesi europei nei confronti dei paesi svantaggiati e dell’accoglienza dei profughi e rifugiati, insieme alla cosiddetta Brexit, sembrano rinnegare i principi costitutivi della stessa Unione Europea; ciò non toglie che nel corso di vari decenni il cammino verso l’unità dell’Europa abbia portato vantaggi notevoli agli scambi culturali specie dei giovani, che pertanto vanno educati ad una cultura disponibile e aperta verso quelle degli altri paesi dell’Unione. Solo in questo modo e con la fattiva collaborazione delle istituzioni, il sogno dei padri fondatori dell’allora Comunità Europea espresso nel Trattato di Roma del 1957, potrà essere veramente realizzato a beneficio di tutti i cittadini europei. Ma ciò deve passare attraverso la preservazione delle diversità culturali e linguistiche, nonché territoriali.

Ancora una volta la passeggiata per le vie della città intendeva incoraggiare la mobilità sostenibile, l’attività fisica e lo sport, promossi dall’Unione Europea nella precedente settimana di settembre, la European Week of Sustainable Mobility, regalando ai ragazzi il piacere di camminare all’aria aperta per le vie della città. Purtroppo, la bicicletta continua ad essere poco usata come mezzo di trasporto urbano a Carbonia e gli adolescenti sono in genere restii ad usarla. Un incoraggiamento potrebbe essere dato dalla presenza di rastrelliere nelle scuole e nei punti di ritrovo dei giovani, ma anche dal completamento delle piste ciclabili e dalla messa in sicurezza dei punti più pericolosi, come incroci e rotonde, dove non esistono attraversamenti sicuri e ben segnalati. Ma molto resta da fare anche per l’educazione degli automobilisti al rispetto dei ciclisti e delle piste ciclabili, spesso usate  come parcheggio. Nel percorso lungo le vie cittadine la sicurezza dei partecipanti al corteo è stata garantita anche quest’anno dalla presenza degli agenti e delle auto della Polizia locale e della Polizia di Stato, che hanno  accompagnato il corteo degli studenti e dei docenti chiudendo il traffico al loro passaggio, perciò a loro va il nostro caloroso ringraziamento.

Nota un po’ triste. L’allegro corteo  ha popolato e dato vita al centro cittadino attirando l’attenzione dei  passanti incuriositi e dei negozianti di una via Gramsci quasi deserta, ormai  popolata a causa della pesante crisi economica, che ha portato alla chiusura di buona parte dei negozi. Il messaggio è, dunque, rivolto anche alla città, in particolare agli amministratori, affinché si occupino della valorizzazione dello studio delle Lingue in una più ampia prospettiva di lavoro e di attenzione ai giovani, per cercare di frenarne la continua emigrazione che ormai da decenni sta svuotando la Sardegna e la nostra città in particolare.

L’evento è presente sul sito ufficiale della Giornata Europea delle Lingue con il seguente link e prossimamente una o più foto saranno presenti nella Picture Gallery 2016

E’ possibile votarlo fino al 20 ottobre cliccando su VOTE.

Rosa Maria Marongiu

Gruppo grande con biciGIROTONDO CON TORRE Gruppo con ASSESSORE RUBIU Ritorno in via Roma SALUTO della Sindaca20161010_211854 Arrivo in Piazza Roma

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Consiglio regionale 1 copia

Il Consiglio regionale ha approvato stamane i primi nove articoli del D.L n. 254 “Norme sulla qualità della regolazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi”.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito, il presidente ha comunicato che, per effetto dell’ordinanza del Gip del Tribunale di Oristano, sono venute meno le cause che avevano determinato la sospensione del consigliere Antonello Peru (FI) il quale, pertanto, riprende il suo posto all’interno dell’Assemblea. Contestualmente è cessato dalle funzioni sostitutive Giancarlo Carta, sempre di Forza Italia.

Il Consiglio ha quindi iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la discussione degli articoli del Dl n. 254 “Norme sulla qualità della regolazione e di semplificazione dei procedimenti amministrativi”.

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, sull’ordine dei lavori, ha ricordato di aver consegnato ai capigruppo la bozza di una proposta di legge sulla ricapitalizzazione della Sogeaal di Alghero ed ha sollecitato una nuova riunione della conferenza, al termine dei lavori, per capire orientamento dei gruppi consiliari per quanto riguarda l’applicazione della procedura accelerata prevista dall’art. 102 del regolamento.

Il presidente Ganau ha assicurato che la richiesta sarà tempestivamente esaminata dai capigruppo alla fine dei lavori del Consiglio.

Successivamente l’Aula ha iniziato il dibattito sull’art 1 (Norme generali e programmazione delle attività di semplificazione) del Dl 254, che è stato approvato.

Sull’art. 3 (legge regionale annuale di semplificazione), il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha parlato di una norma «che appare inutile perché crea appesantimento nel sistema e in particolare nella parte in cui dice che la Giunta presenta ogni anno un disegno di legge sulla semplificazione, è un passaggio che dovrebbe essere implicito nel testo, proprio per semplificare».

Un altro consigliere di Forza Italia, Ignazio Locci ha dichiarato che «in questa materia è più saggio non introdurre nuove norme ed applicare quelle esistenti, con adeguamenti automatici a quelle di nuova approvazione ed una forte attenzione, questo è davvero il tema centrale, alle esigenze reali dei cittadini».

Salvatore Demontis, del Pd, ha chiarito che «la finalità della legge è quella di valutare l’incidenza delle leggi regionali rispetto al panorama nazionale ed europeo, una sorta di valutazione comparata che tende a rendere efficace in modo permanente .l’intervento di semplificazione».

Marco Tedde, vice capogruppo di Forza Italia, ha espresso una valutazione negativa sulla legge perché, ha sostenuto, «la semplificazione è prima di tutto un grande processo culturale cui deve partecipare, a pieno titolo, il Consiglio regionale, che invece viene messo da parte».

Il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci ha affermato che la posizione del suo gruppo «non è di retroguardia ma punta invece a migliorare l’efficacia dell’azione amministrativa, mentre la proposta della Giunta si ispira a qualche altra legge regionale ma manca l’obiettivo della modernizzazione della macchina amministrativa della Regione».

Per Antonio Gaia (Cps) il giudizio sulla legge è favorevole ed anche l’articolo in esame è positivo; tuttavia, ha suggerito, «sarebbe bene approfondire la parte delle competenze che spettano al Consiglio e, ai fini pratici, quella relativa all’elenco dei beni sottoposti a vincolo per eliminare inutili contenziosi». Sarebbe perciò utile, ha concluso, una breve sospensione della seduta.

La richiesta è stata accolta.

Alla ripresa dei lavori il consigliere Salvatore Demontis, del Pd, ha proposto un emendamento orale di chiarimento su art. 3, con cui si assegna alla Giunta il compito di predisporre annualmente un non un nuova legge ma l’aggiornamento della stessa, ai fini della semplificazione normativa.

L’emendamento orale non è stato accolto.

Il Consiglio ha poi approvato l’art. 3 nella stesura originaria

Sull’art. 4 (strumenti per il miglioramento della qualità di regolazione) il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci ha osservato che «lasciare la questione unici in mano alla Giunta è sbagliato, perché è un compito che spetta al Consiglio ed è un tema che merita di essere approfondito; occorre piuttosto riflettere che sugli strumenti con i quali si vorrebbe fare fronte a questo così ampio intervento di revisione periodica»

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha segnalato che «il testo prevede anche forme di partecipazione democratica ma poi non indica alcuno strumento concreto per rendere effettivo questo diritto; in definitiva tutta la prima parte del testo appare inutile e con un carico eccessivo di ovvietà»

Alessandra Zedda, vice capogruppo di Forza Italia ha detto che «sembra una norma sulla filosofia del diritto; piuttosto, come ha ricordato l’apposita commissione del nostro Consiglio, ci sono molte leggi non applicate, anche di buona qualità».

Il relatore Salvatore Demontis, del Pd, per dichiarazione di voto, ha ribadito la sua posizione favorevole, riconoscendo che il consigliere Pittalis ha ragione sulla mancanza di strumenti di partecipazione democratica «ma solo perché è in preparazione una legge organica e si preferito rinviare la disciplina della materia a quella sede; il passaggio nel testo in esame è rimasto per una svista e può essere cancellata con un emendamento orale». Per quanto riguarda gli strumenti, ha concluso, «sono quelli delle comuni buone pratiche amministrative, affidati all’azione della Giunta perché ha una visione più complessiva del panorama normativo».

Il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha criticato la formulazione dell’articolo, a suo avviso «quanto meno bizzarra, dove dice in sostanza che la chiarezza dei testi normativi viene imposta dalle legge ma non è così; la chiarezza normativa è frutto del lavoro degli uomini e in molti casi dal buon senso, sotto questo profilo il risultato raggiunto non è certo esaltante».

Successivamente il Consiglio ha approvato l’art. 4 e, a seguire, anche l’art. 5 (disegno di legge per la riduzione del numero delle leggi). Sull’art. 6 (Chiarezza del testo e tecnica legislativa), il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha definito la norma in esame «l’emblema dell’inutilità quando dice che la Giunta adotta standard di chiarezza legislativa a livelli nazionali ed europei; se questa è la finalità bisogna aggiungere, semmai, la necessità di investire in formazione e conoscenza»

Il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci ha affermato che «è preoccupante sentirci costretti a dire che dobbiamo scrivere le leggi in modo semplice, sia nel linguaggio che soprattutto nel contenuto; basterebbe leggere le delibere degli assessorati, spesso incomprensibili, per rendersi conto che c’è davvero da preoccuparsi».

Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, firmatario di una proposta di soppressione dell’articolo, ha detto che il testo è in larga parte scontato, ripetitivo ed inutile; il nostro compito è renderci conto dei bisogni reali dei cittadini e delle imprese e, in generale, di lavorare per miglioramento del rapporto della comunità con la politica e le istituzioni».

Dopo l’on. Rubiu ha preso poi la parola l’on. Marco Tedde (Forza Italia) secondo cui «quella dell’articolo 6 è una norma psichedelica: sono convinto che l’assessore Demuro, per la stima che ho dei suoi studi, non abbia preso parte alla stesura di questo testo normativo». 

Per l’on. Mario Floris (Uds) «sarebbe interessante capire perché il potere legislativo nell’articolo 6 passa dal Consiglio alla Giunta. Cosa vuol dire questo articolo? Assolutamente nulla».

L’on. Attilio Dedoni (Riformatori) è intervenuto per dichiarazione di voto affermando che «questo articolo è in piena contraddizione con il testo della legge. Altro che semplificazione: è del tutto evidente che le norme devono essere ben scritte e devono essere chiare. Sopprimere l’articolo 6 è il minimo».

L’articolo 6 è stato invece mantenuto in vita a seguito del voto dell’Aula.

Sull’articolo 6 bis “Sviluppo delle politiche di genere e revisione del linguaggio amministrativo”  l’on. Annamaria Busia (Cd) ha detto che «in altre regioni si è favorito un linguaggio adeguato e corretto rispetto ai generi e alle sue differenze. Anche un linguaggio soltanto al maschile è una forma di discriminazione mentre il termine ministra o assessora strappa un sorrisino sempre ironico. Il linguaggio va adeguato anche nelle nostre norme, dunque, perché serve a mutare le regole di una società favorendo la soluzione delle problematiche femminili».

Le osservazioni sono state condivise anche dall’on. Rossella Pinna (Pd): «Non è un capriccio delle consigliere regionali che hanno presentato questa norma ma un’esigenza reale che si sta affacciando nella nostra società. D’altronde, le parole sono il mezzo con il quale rivestiamo i nostri pensieri e li rendiamo disponibili agli altri. Anche il linguaggio che usiamo deve esprimere la nuova realtà di un’identità di genere che deve toccare anche il campo amministrativo e legislativo».

Anche l’on. Alessandra Zedda (Forza Italia) si è detta a favore: «E’ un atto di civiltà questa norma, l’unica per la quale voterò a favore di questa prima parte di una legge che non convince, a dir poco, perché è astrusa».

L’articolo 6 bis è stato approvato.

Sull’articolo 7 “Testi unici” è stato presentato un emendamento soppressivo parziale a firma Rubiu e più. L’emendamento è stato respinto e l’articolo 7, invece, approvato.

L’articolo 8 “Analisi tecnico-normativa”  è stato messo in discussione e ha preso la parola l’on. Tedde (Forza Italia), che ha detto: «Vedo che quanto stabilito dall’articolo 6 viene ribadito nell’articolo 8. Non si capisce perché questa discriminazione tra Giunta e Consiglio».

Per l’on. Demontis «la minoranza ha detto finora che i principi sono pleonastici ma l’on. Marco Tedde ha appena ricordato che anche i consiglieri regionali talvolta hanno bisogno di un sostegno in sede di scrittura delle norme».

L’articolo 8 è stato approvato.

Gli emendamenti 8, 1 e 23 sono stati presentati a valere sull’articolo 9. L’on. Pietro Pittalis (Forza Italia) ha ironizzato sul “ricorso nelle norme alla lingua inglese con incisi come “digital first”, se non ho letto male” e ha presentato un emendamento orale secondo cui sono irricevibili i disegni di legge senza relazione. «Possiamo ipotizzare una cogenza a fronte della mancanza delle relazioni? Colleghi del Consiglio, abbiate un sussulto di dignità, ormai siete consegnati al renzismo autoritario. Imponiamo almeno alla Giunta che faccia fino in fondo il suo dovere».

A seguito dei rilievi l’on. Demontis ha chiesto al presidente del Consiglio una breve sospensione. Dello stesso parere anche l’on. Francesco Agus, presidente della Prima commissione. Il presidente Ganau ha sospeso i lavori per consentire alla maggioranza di elaborare un emendamento. Alla ripresa, l’on. Demontis, relatore di maggioranza, ha detto: «Abbiamo accolto il suggerimento del consigliere Pittalis ma non possiamo andare oltre una certa formulazione per non invadere il campo del regolamento d’Aula, che ha forza maggiore rispetto alla legge ordinaria».

Il testo dell’articolo 9 è stato approvato dall’Aula e così l’emendamento all’emendamento 23, che sostituisce il termine “digital first” con “principio della priorità digitale” e l’emendamento aggiuntivo 1.

Il presidente Ganau ha sospeso la seduta, che riprenderà alle 16.30 e ha convocato la conferenza dei capigruppo.

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Dal 30 settembre al 6 ottobre scorso, col contributo della facoltà di Biologia e farmacia dell’ateneo, si è svolto a Porto Pino il campo scuola naturalistico del corso di laurea in Scienze naturali (classe Scienze e tecnologie ambiente e natura). Il campo, ha potuto usufruire delle strutture delle ex batterie di difesa costiera di Candiani (Sant’Anna Arresi).

L’Università e in particolare il gruppo guidato da Valeria Marina Nurchi (coordinatore corso laurea Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura), proseguono nel tessere una tela proficua con le istituzioni e il territorio. Infatti, il campo si tiene grazie al Progetto Life Natura Soss Dunes (Safeguard and management Of South-western Sardinian Dunes A project for the pilot area of Porto Pino), con un accordo di partenariato tra il comune di Sant’Anna Arresi, rappresentato dal sindaco Teresa Pintus e dal project manager Emanuele Figus e il Coastal and marine geology group dell’Università di Cagliari, coordinato scientifico Sandro De Muro.

Le attività del Campo scuola naturalistico 2016 tenutosi al comprensorio di Educazione ambientale delle ex batterie di difesa costiera di Candiani hanno comportato esercitazioni di terreno su geografia fisica e cartografia, morfodinamica, geologia, botanica sistematica e ambientale, ecologia animale, ornitologia e monitoraggio ambientale. Un processo virtuoso che permetterà di implementare la conoscenza multidisciplinare del “SIC ITB040025, promontorio, dune e zona umida, di Porto Pino”. In particolare, gli studenti sono stati impegnati in attività che prevedono esercitazioni di terreno sulle tematiche: Geografia fisica e Cartografia: cartografia tematica, processi, forme, depositi litorali ed eolici e depositi transizionali (curata da docenti e ricercatori, Sandro De Muro e Carla Buosi); Zoologia: ornitologia (Susanna Salvadori e Sergio Nissardi, Carla Zucca); Geologia: stratigrafia del Mesozoico e sedimentologia delle piattaforme carbonatiche; sedimenti eolici di età quaternaria; deformazioni tettoniche di età terziaria del promontorio (Luca Costamagna); Botanica ambientale: analisi della vegetazione rupicola costiera in relazione agli assetti geomorfologici con particolare attenzione alla vegetazione caratterizzata da Pinus halepensis e Quercus calliprinos (Maria Caterina Fogu, Gianluca Iiriti); Ecologia animale con attività di monitoraggio ambientale in una laguna costiera (Pierantonio Addis, Marco Secci, Francesco Palmas, Daniela Loddo); Botanica Sistematica con studi di biologia della conservazione in situ ed ex situ, raccolta del germoplasma e rilevamento fenologico e rilevamento demografico (Donatella Cogoni, Giuseppe Fenu, Maria Silvia Pinna, Marco Porceddu). Le attività preparatorie per le esperienze in campo si sono svolte presso il comprensorio di educazione ambientale. Il comprensorio è dotato di sala didattica, foresteria per studenti e docenti ed è costituito delle ex batterie di difesa costiera di Candiani, opportunamente ristrutturate dal comune di Sant’Anna Arresi e destinate a educazione e formazione su tematiche ambientali a tutti i livelli. La struttura è in rete con l’Osservatorio coste e ambiente naturale sottomarino Oceans di Punta Sardegna (Palau).

In base all’accordo quadro, il comprensorio di Candiani è base stabile per il campo naturalistico del corso di laurea triennale e magistrale della classe di Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura. «Gli studenti possono svolgere gratuitamente attività sul campo in uno dei contesti naturali del Mediterraneo caratterizzati dalla presenza di estese e straordinarie aree sic (siti di interesse comunitario), che – spiega la professoressa Nurchi – spaziano tra ambienti marini, sistemi di spiagge e dune, promontori aree pedemontane e montane. Un’attività che rappresenta una palestra formidabile per la formazione della futura classe dirigente nel campo delle tematiche ambientali».

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SAMSUNG CAMERA PICTURES

Nuovo appuntamento con i concerti domani, mercoledì 12 ottobre, per il V Festival pianistico del Conservatorio, dedicato quest’anno alla figura di Ferruccio Busoni nel 150° anniversario dalla nascita.

Alle 18.30 nell’Auditorium dell’istituzione musicale di Cagliari (in piazza Porrrino) si terrà un concerto della pianista russa Nina Krokos. Il programma della serata sarà incentrato su musiche di Bach/Busoni, Beethoven e Schumann.

Nato da un progetto di Stefano Figliola, docente di pianoforte al Conservatorio di Cagliari, il Festival pianistico è organizzato dai Dipartimenti “Strumenti a Tastiera” e “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, in collaborazione col Dipartimento di “Musiche d’insieme”.

Nina Krokos, nata a Belgorod (Russia), ha iniziato a studiare pianoforte all’età di 5 anni nella scuola musicale di Belgorod. Nel 2004, si è trasferita in Italia dove ha proseguito gli studi presso l’Accademia Internazionale di Musica J.S. Bach  di Olbi , sotto la guida del M° Stella Sanna. Ha vinto i concorsi di Macomer, Berchidda, Sassari e l’Hyperion di Roma. Ha partecipato a corsi estivi di Todi e al corso di interpretazione musicale a Norcia. Si è laureata alla Triennale di Pianoforte con la lode, ha già tenuto diversi recital pianistici e attualmente prosegue gli studi al Biennio del Conservatorio di Cagliari Pierluigi da Palestrina sotto la guida di M° F. Giammarco.

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Dopo l’anteprima di sabato 8 ottobre, l’VIII edizione del Carbonia Film Festival prende il via mercoledì 12 ottobre, presso il Cine-Teatro Centrale in Piazza Roma.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 18.00, all’ingresso del Cine-Teatro Centrale, sarà inaugurata la Mostra Narrativa “Questa terra non è la mia terra” di Lorena Canottiere, illustratrice di fama internazionale ed autrice del manifesto del Festival.

«Verdad, Henry, Nadia, Davide sono quattro personaggi in cerca di una terra dove potersi sentire a casa, che non li scacci, non li ferisca. Una terrache non esiste in alcuna mappa. Ciascuno di loro lo capirà (nonostante le differenti storie, origini e contesti storici) quando la vedranno in un luogo che non ha nulla di geografico: l’altro. L’unica meta che permetta di rispecchiare le proprie debolezze e che abbia il potere di accoglierci nonostante tutto… sempre che la si trovi.»

Alle 20.30, due talenti del cinema e del teatro italiano, Vinicio Marchioni e Milena Mancini, leggeranno in prima nazionale assoluta “A Calais” di Emmanuel Carrère, un testo di straordinaria attualità di uno dei maggiori scrittori contemporanei:  

«Nella Giungla di Calais – l’inferno di fango e miseria dove sopravvivono a stento alcune migliaia uomini (ma anche bambini e donne) siriani, afghani esudanesi che, notte dopo notte, rischiano la vita pur di raggiungere l’Inghilterra – Carrère ci entra soltanto dopo averci girato attorno per giorni e rinuncia a descriverla: perché, dice, dopo non ci sarebbe più spazio per nient’altro. In compenso, descrive tutto il resto con quella lingua di incredibile fluidità che i lettori hanno imparato a conoscere e ad amare, e con il tono di  chi racconta senza giudicare, posando sempre sulla realtà uno sguardo che è insieme interno ed esterno, empatico e ironico – lo sguardo, pieno di dubbi, di chi si interroga costantemente anche su se stesso.»

Subito dopo il reading, è prevista la proiezione del film di apertura del Festival: After Spring di Steph Ching e Ellen Martinez (Stati Uniti, 2016, 101’)

«Con il conflitto siriano, giunto al suo sesto anno, milioni di persone continuano a essere sfollate. After Spring racconta la storia di ciò che succede a moltissimi di loro. Il film, prodotto dalla star televisiva americana Jon Stewart, ci immerge nell’insediamento di Zaatari in Giordania, il più grande campo profughi al mondo per rifugiati siriani, seguendo le storie due famiglie in fuga e degli operatori umanitari che ogni giorno lavorano per rendere vivibile un luogo nato per essere transitorio e che oggi si sta trasformando in una vera e propria città.»

Vinicio Marchioni_light

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Anche quest’anno il Banco di Sardegna sarà presente con un proprio stand al TTG Incontri, il più importante Salone internazionale del turismo, dell’accoglienza e del tempo libero organizzato in Italia, giunto alla 53° edizione e che si terrà dal 13 al 15 ottobre alla Fiera di Rimini.

Con 2.480 espositori e oltre 63.000 partecipanti nel 2015, TTG Incontri è un palcoscenico importantissimo per gli addetti ai lavori di un settore che da tre anni in Sardegna registra una costante crescita e che punta a sfruttare le enormi potenzialità di ulteriore sviluppo a vantaggio non solo degli stessi operatori dell’industria dei viaggi, ma dell’intero sistema economico isolano.

Per il Banco di Sardegna è fondamentale, anche in questa occasione, continuare a stare al fianco degli imprenditori e sostenerli per favorire la firma di accordi con i principali tour operator, per meglio commercializzare il prodotto turistico, per stimolare l’attivazione di nuovi business, per promuovere ancora di più l’immagine della Sardegna nel mondo.

Sede Banco di Sardegna Cagliari 3TTG

 

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Arrigo Miglio 1 copiaconvegno regionale presbiterale web

Saranno gli stati generali del clero sardo. Dal 12 al 14 ottobre, a distanza di 22 anni dall’ultimo appuntamento, delegazioni di preti di tutte le 10 diocesi sarde si incontreranno a  Orosei in una tre giorni di riflessione e di confronto sul tema «La formazione permanente dei sacerdoti». Un degli obiettivi dell’incontro – come si legge nell’invito  spedito agli oltre 800 preti presenti nell’isola – «è rinverdire il tessuto di relazioni tra le Chiese. La nostra gente sta conoscendo un notevole cambiamento nei suoi orientamenti culturali e spirituali, nella sua condizione socio-economica, nelle sue strutture ecclesiali». Dentro questi processi ci sono i preti: in numero ridotto, rispetto a qualche decennio addietro, con un’età media piuttosto avanzata, con poche  nuove vocazioni al sacerdozio. Sono attesi almeno 200 tra parroci e vice e circa 50 alunni del seminario regionale maggiore.

Tra i relatori del convegno, al quale parteciperanno tutti i vescovi sardi, sarà anche il vescovo Gualtiero Sigismondi, presidente della commissione CEI per il Clero e la vita consacrata, delegato per i Seminari d’Italia, che parlerà di «Formazione permanente del presbitero: aspetti teologici, spirituali ed esistenziali». Monsignor Mauro Maria Morfino terrà la relazione «Per una regola di vita del presbitero». Infine, l’intervento di don Mario Simula verterà sul tema «La vita del presbitero, tra missione pastorale e incombenze amministrative». A ogni relazione seguiranno momenti di confronto e di dibattito in aula.

I lavori, la cui sede sarà l’hotel Marina Beach, inizieranno mercoledì 12 ottobre, alle ore 18.00,, con il saluto di monsignor Arrigo Miglio, Presidente della Conferenza Episcopale Sarda, e di monsignor Mauro Maria Morfino, vescovo di Alghero-Bosa, Presidente della Commissione presbiterale regionale.

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Grandvision

L’azienda GrandVision ha un’esperienza ultracentenaria nel settore dell’ottica e della produzione di occhiali. Il suo fondatore difatti aprì il primo negozio nel 1891 in Finlandia. La grande espansione si è avuta però negli anni ’90 a seguito dell’acquisto di importanti marchi e quindi della penetrazione in vari paesi europei. Essendo un gruppo in forte espansione e con tante nuove aperture ha anche bisogno di tante professionalità.

«Le risorse umane sono costantemente aggiornate e motivate al raggiungimento dei risultati comuni di crescita e miglioramento continuo. Grintose, energiche, determinate, con tanta voglia di crescere e imparare. Sono queste le persone inserite nell’organizzazione, perché da noi la passione è la più grande forma di talento.»

Questo è quello che pensa Grandvision del proprio personale. Sono circa 600 le assunzioni che il gruppo effettuerà nei prossimi mesi soprattutto di…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_grandvision.html .

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Andrea Parodi L1 copia

Il “Premio Andrea Parodi” si prepara ad accogliere per la sua unica data italiana una leggenda vivente della musica, Al Di Meola, che riceverà il Premio Albo d’oro e insieme ad altri grandi ospiti come Riccardo Tesi, Massimo Donno, Alessia Tondo ed il Trio Correnteza omaggerà il grande talento di Andrea Parodi, di cui ricorre il 10° anniversario della scomparsa (il 17 ottobre) proprio in prossimità del festival. Parodi, dopo l’avventura con i Tazenda, era diventato un personaggio di rilievo nella scena world music internazionale.

Un cast di altissimo livello, che, insieme ai finalisti del concorso fra i quali compaiono nomi altrettanto importanti, animerà la nona edizione della manifestazione, in programma dal 13 al 15 ottobre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale di Piazza Dettori, con anteprima il 12 al live-club Jazzino e vari appuntamenti collaterali.

La direzione artistica è affidata a Elena Ledda, mentre a presentare saranno Ottavio Nieddu e Gianmaurizio Foderaro.

Al Di Meola non ha voluto mancare alla manifestazione che ogni anno ricorda Andrea Parodi, un artista con cui il leggendario chitarrista aveva intrecciato una intensa collaborazione, con molti concerti e con il disco “Midsummer Night in Sardinia” del 2005, e di cui aveva detto: «La voce di Andrea Parodi, unica, genera emozioni che toccano le più nascoste profondità dell’animo. Penso che Andrea sia una delle voci più importanti e originali del nostro tempo!»Al Di Meola si esibirà accompagnato dal chitarrista Peo Alfonsi, che suonava all’epoca con Parodi ed ora è in tour con lui da diversi anni.

A contendersi la vittoria del Premio Andrea Parodi, l’unico in Italia riservato alla world music, saranno: Paolo Carrus & Manuela Mameli Quartet (brano “Sa stella”, lingua sarda), Claudia Crabuzza (brano “L’altra Frida”, lingua algherese), Domo Emigrantes (brano “Leucade”, lingua salentina), Lamorivostri (brano “Lamorivostri”, lingua calabrese), Mau Mau (brano “8.000 km”, lingua piemontese), Parafone’ (brano “Amistà”, lingua calabrese, arabo-egiziana), Pupi di Surfaro (brano “Li me paroli”, lingua siciliana, italiana, inglese), Il tempo e la voce (brano “Meravigliusa-menti”, lingua siciliana medievale), Vesevo (brano “O ‘ Rre Rre”, lingua napoletana). Non sarà invece presente Mela (brano “Story of Inconsequence”, lingua inglese) per indisponibilità.

Il programma completo:

Il 12 ottobre alle 21.30 il Jazzino (Cagliari, Via Carloforte 76) ospiterà l’anteprima del Festival, con un recital di Davide Casu.

Il 13 ottobre alle 20.30 ci sarà la prima esibizione dei finalisti (con il brano in gara ed un altro brano del proprio repertorio) e la proiezione del video live di Giuliano Gabriele Ensemble (Vincitore del Premio nel 2015).

Il 14 ottobre alle 20.30 la seconda esibizione dei finalisti, che proporranno il brano in gara e uno del repertorio di Andrea Parodi, del quale verrà anche proiettato un video. Nella serata ci sarà spazio anche per i primi due ospiti, Riccardo Tesi e Massimo Donno.

Il 15 ottobre, alle 20.30, prenderà avvio la serata finale, con l’esibizione dei concorrenti, che presenteranno il brano in gara. A seguire saliranno sul palco il Trio Correnteza, Alessia Tondo con Massimo Donno. Si passerà poi alla consegna del Premio Albo D’oro ad Al Di Meola e al suo set con Peo Alfonsi. Infine la proclamazione dei vincitori del Premio assoluto, del Premio della Critica e delle menzioni e l’ormai tradizionale jam session finale che coinvolgerà tutti gli ospiti, Elena Ledda e gli artisti presenti in giuria e in sala.

EVENTI COLLATERALI

Il 14 ottobre nella Sala Conferenze Search (in Largo Carlo Felice 2), alle 10.00, si terrà un seminario sui diritti degli artisti interpreti ed esecutori a cura di Andrea Marco Ricci, Membro del Consiglio di Amministrazione del Nuovo IMAIE. Alle 11.30 sarà la volta di una conferenza sul contratto di edizioni musicali curata da Maria Grazia Maxia. Alle 17.30 toccherà alla presentazione del libro autobiografico “Una vita a bottoni” (Squilibri editore) di Riccardo Tesi, che sarà affiancato da Andrea Del Favero e Francesco Pintore.

Il 15 ottobre, sempre alla Sala Conferenze Search, alle 10.30 prenderà il via la giornata di studi “La musica che girerà intorno. Immaginare la World Music fra vent’anni”, a cura di Jacopo Tomatis, realizzata in collaborazione con Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio.

Si tratta della 2ª edizione del dibattito internazionale sulla World Music. Interverranno: Ciro De Rosa, Dario Zigiotto, Thorsten Bednarz, Riccardo Tesi, Marco Lutzu e Ignazio Macchiarella. Accesso libero e gratuito.

Premi per gli artisti

Il vincitore del concorso avrà diritto ad una bonus di 2.500 euro per spese musicali, che sarà erogato a copertura di costi di masterclass, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, entro un anno dallo svolgimento del festival. Il vincitore inoltre avrà la possibilità di esibirsi nella prossima edizione del Premio Andrea Parodi, al Festival European Jazz Expo di Cagliari, al Negro Festival delle Grotte di Pertosa (Campania) e a Folkest in Friuli.

Al vincitore del Premio della Critica sarà invece offerta la produzione di un videoclip professionale.

Gli oggetti d’arte del Premio Andrea Parodi 2016 saranno realizzati per l’occasione da Maria Conte.

Giurie

Giuria tecnica (Premio assoluto): Elena Ledda, Riccardo Tesi, Gabriele Mirabassi, Alessia Tondo, Peo Alfonsi, Gino Marielli, Gigi Camedda, Cathrine Rysst, Kaballà, Gigi Marras, Silvano Lobina, Andrea Ruggeri, Gianluca Dessi’, Simone Pittau, Gisella Vacca, Lia Careddu, Marco Lutzu, Salvatore Corona, Annamaria Loddo, Michele Palmas, Dario Zigiotto, Gaetano d’Aponte, Andrea Del Favero.

Giuria critica: Flavia Corda, Giorgio Galleano, Franz Coriasco, Matteo Bruni, Tore Cubeddu, Francesco Pintore, Giacomo Serreli, Walter Porcedda, Piersandro Pillonca, Claudia Mura, Daniela Deidda, Marco Mangiarotti, Jacopo Tomatis, Ciro De Rosa, Felice Liperi, Juan Antonio Vázquez, Andrew Cronshaw, Thorsten Bednarz, Petr Doruzka, Duccio Pasqua, Valerio Corzani, Sergio Albertoni, Stefano Carboni, Claudio Agostoni, Simone Cavagnino, Monica Magro, Luigi Mameli, Andrea Marco Ricci, Maria Grazia Maxia.

Partner e sponsor

Il Premio Andrea Parodi è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (fondatore), la Fondazione di Sardegna, il Comune di Cagliari (che concede anche il patrocinio).

Partner del Premio sono: European Jazz Expo, Premio Bianca d’Aponte, Negro Festival, Folkest, Nuovo Imaie, Federazione degli Autori, Consorzio Cagliari Centro Storico, Jazzino – Jazz Club Cagliari, Boxoffice Sardegna.

Media Partners: Radio Rai Live 7, Radio Popolare, Radio Sintony, Unica Radio, Sardegna1, Tiscali, Il Giornale della Musica, BlogFoolk, Mundofonias.

Vincitori edizioni precedenti

2015 – Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio)

2014 – Flo (Campania)

2013 – Unavantaluna (Sicilia)

2012 – Elsa Martin (Friuli)

2011 – Elva Lutza (Sardegna)

2010 – Compagnia Triskele (Sicilia)

2009 – Francesco Sossio (Puglia)

Premio della critica

2015 – Marina Mulopulos (Grecia / Toscana)

2014 – Tamuna (Sicilia)

2013 – Francesca Incudine (Sicilia)

2012 – Elsa Martin (Friuli)

2011 – Elva Lutza (Sardegna)

2010 – Yasmin Bradi (Sardegna)

2009 – Dario Piga (Sardegna/Spagna)

STORICO PREMIO ALBO D’ORO

2015 – TOTORE CHESSA (Sculture di FRANCESCO CAU, Assemini)

2014 – SU CUNCORDU ‘E SU ROSARIU DE SANTU LUSSURGIU (Quadri di MARIANO CHELO, Bosa, ceramiche di MASSIMO BOI, Quartu Sant’Elena)

2013 – FRANCESCO DEMURO (Artigianato di ROBERTA SOTGIU, Porto Torres)

2012 – LUIGI LAI (Artigianato di ANNA MARIA LAURO, Alghero, Creazioni in Pasta di Pane)

2011 – MARIO CERVO – Ad Memoriam (Artigianato di LUIGI NIOI, Assemini, Ceramista)

2010 – MAURO PAGANI (Artigianato di PINUCCIO SCIOLA, S.Sperate, Pietre Sonore)

2009 – BERNARD LORTAT JACOB (Artigianato di GIANPAOLO MARRAS, Ottana, Maschere tradizionali di legno)

2008 – DON GIOVANNI DORE (Artigianato Oreficeria di Cagliari)

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«Che fine hanno fatto i fondi comunitari destinati ai pazienti affetti da particolari patologie?» Lo chiede Ignazio Locci, consigliere regionale Forza Italia Sardegna, in una nota nella quale sottolinea che «potrebbe essere un taglio ben più consistente quello applicato dalla Giunta regionale al fondo destinato ai Comuni per l’erogazione di sussidi in favore di particolari categorie di cittadini (nefropatici, pazienti psichiatrici, cardiopatici, oncologici, etc.). Se nel 2015 vi erano a disposizione 47 milioni, nel 2016 la cifra è calata a 43 milioni di euro (tra fondi regionali e comunitari). Ma non è tutto: perché se un meno 4 milioni ha già creato particolari problemi, tanto che i Comuni hanno iniziato a far sentire la propria voce, figurarsi se a questi si aggiunge un’ulteriore decurtazione di 8 milioni, ovvero la parte di fondi comunitari che per ora non è stata erogata».

«La Regione, dei 43 milioni di euro programmati, ad oggi ne ha stanziato circa 35 – sottolinea Ignazio Locci -. Ne mancano all’appello altri 8, ovvero la quota comunitaria che ancora non è arrivata in cassa e, considerato l’inspiegabile ritardo, potrebbe anche non arrivare mai. Eppure, Pigliaru e Paci non fanno altro che parlare di maggiori entrate, di miliardi di euro fumanti pronti a essere spesi nell’Isola grazie al Patto per la Sardegna. Ma è evidente che soldi in più non ce ne sono e, anzi, i quattrini destinati ai servizi al cittadino sono sempre meno.»

«Vorremmo sapere che fine hanno fatto i soldi comunitari e per quale ragione non sono stati ancora stanziati. Sono passati fin troppi mesi dall’approvazione della Finanziaria regionale. A oggi i Comuni della Sardegna avrebbero dovuto avere in cassa il denaro per far fronte alle legittime richieste degli aventi diritto. Ma niente, i bilanci comunali restano all’asciutto. Il presidente Francesco Pigliaru e l’Assessore alla Sanità Lugi Arru facciano chiarezza e rassicurino i Comuni sui soldi comunitari mancanti. Dicano la verità. Ed eventualmente, in sede di assestamento di bilancio – conclude Ignazio Locci -, si impegnino per tappare l’ennesimo buco da loro stessi creato.»