17 August, 2024
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Dai ricercatori delle università di Bologna e Cagliari un innovativo rivelatore di radiazione ionizzante. Sarà utile in medicina, per misurare le radiazioni, e per creare “smart tag” utili a identificare e monitorare merci e bagagli. Per il progetto europeo i-Flexis in  campo lo staff del dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica guidato da Annalisa Bonfiglio

Intelligente, flessibile, sottile e a basso consumo: vede i raggi X ed è l’ultimo risultato del progetto europeo pubblicato sulla rivista Nature Communications. Ideata dai dipartimenti di Fisica e astronomia e di Ingegneria elettrica ed elettronica (Diee) delle Università di Bologna e Cagliari, l’etichetta è un innovativo rivelatore di radiazione ionizzante con varie possibilità di applicazione: dall’ambito medico, per misurare le radiazioni, passando per quello industriale, fino alla possibilità di creare “smart tag” per identificare e monitorare merci

L’interesse – anche commerciale – per innovativi rivelatori di radiazione ionizzante sta crescendo rapidamente. Ma i rivelatori tradizionali a stato solido soffrono di limitazioni dovute a processi di fabbricazione complessi e alla loro rigidità meccanica. Per superare questi problemi, il gruppo di ricerca ha sviluppato, per la prima volta, l’utilizzo di semiconduttori a matrice organica, utilizzando processi di fabbricazione additivi e a basso costo.

«È stata superata una delle limitazioni più importanti nell’uso dei semiconduttori organici, ovvero le alte tensioni, normalmente necessarie per ottenere segnali rilevanti. Questo apre la strada ad applicazioni portatili di grande rilevanza pratica» spiega Annalisa Bonfiglio, docente al Diee e pro rettore per l’Innovazione dell’ateneo di Cagliari.

«Una della caratteristiche più interessanti e attraenti dei materiali organici – dice Beatrice Fraboni, coordinatrice del progetto europeo i-Flexis – è la facilità con cui possono essere depositati su substrati anche plastici e flessibili di grandi aree utilizzando tecniche a basso costo, come ad esempio la stampa a getto di inchiostro. Inoltre, sono materiali molto interessanti per applicazioni in dosimetria medicale e per diagnostica a raggi X: la densità tipica delle molecole organiche equivale a quella dei tessuti umani.»
Al centro dei nuovi rivelatori c’è un film microcristallino di una molecola organica (TIPS-pentacene) che viene depositato con un processo di stampa a getto di inchiostro su un substrato plastico flessibile. Il risultato è un dispositivo in grado di operare con una tensione di alimentazione ultra-bassa fornendo una risposta elettrica in tempo reale in presenza di una radiazione ionizzante, come ad esempio raggi X. Il lavoro è stato sviluppato dal gruppo di ricerca di Bologna, coordinato dalla professoressa Fraboni con Laura Basiricò, Andrea Ciavatti e Tobias Cramer, in collaborazione con il gruppo del Diee guidato dalla professoressa Bonfiglio con il contributo di Piero Cosseddu. Il lavoro è stato sviluppato nell’ambito del progetto europeo i-Flexis, coordinato dall’Alma Mater insieme a nove partner europei.

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«L’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo n. 6 del 2016, introduce il divieto di fumo nelle pertinenze esterne delle diverse strutture ospedaliere. Ma in Sardegna la norma non viene applicata, perché chi di dovere non fa nulla per imporne il rispetto. L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, dovrebbe prenderne atto, impegnandosi affinché la disciplina in questione non resti soltanto lettera morta.»

Lo dice Ignazio Locci,consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«L’assessore Arru dia immediatamente indirizzi precisi ai direttori generali delle aziende sanitarie ospedaliere con lo scopo di rendere operativo quanto prima il divieto di fumo – aggiunge Ignazio Locci -. Primo passo: togliere i posaceneri dagli ingressi degli ospedali, perché viene da chiedersi come si possa agevolare il rispetto del divieto di fumo se negli ospedali restano posizionati i posaceneri. Va bene che il rispetto dell’ambiente e il decoro delle strutture sanitarie è un principio irrinunciabile, ma è altrettanto vero che la pulizia e l’ordine possono essere garantiti anche senza i contenitori per buttare le cicche.»

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La Regione ha impegnato altri 50 milioni di euro per il pagamento di perenzioni, per un totale di quasi 200 solo nel 2016 e di 773 milioni dall’inizio della legislatura, con l’impegno di cancellare altri vecchi debiti entro la fine dell’anno in presenza degli spazi finanziari necessari. Arriva, dunque, una boccata d’ossigeno dalla Giunta per Comuni e di conseguenza imprese, che finalmente vedono onorata una serie di impegni di pagamento risalenti a molti anni addietro. L’ammontare complessivo delle perenzioni scende così dai 2 miliardi e 346 milioni del 2014 a un miliardo e 572 milioni attuali.
«Fare pulizia nei bilanci dell’amministrazione regionale, mettere ordine nei conti e garantire che tutti gli impegni di spesa potranno d’ora in poi essere soddisfatti perché non più bloccati dal patto di stabilità, grazie all’accordo sul pareggio di bilancio che consente di spendere tutto quello che entra nelle casse della Regione, sono obiettivi da noi perseguiti sin dal primo momento – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Il bilancio armonizzato impedirà la formazione di nuovi debiti perenti e quindi, una volta liberati dalla zavorra del passato con l’azzeramento del debito che è il nostro obiettivo, potremo finalmente concentrarci su presente e futuro della Sardegna, sulle politiche di crescita e sviluppo senza più dover pensare a rimediare a vecchi conti in sospeso.»
Questa ulteriore tranche consentirà di portare le cifre complessive del pagamento dei debiti perenti, per citare i principali, a 51 milioni per i Lavori pubblici, 30 per gli Enti locali, 18 per l’idrografico, 15 per i Trasporti, 12 per Istruzione e beni culturali, 13 milioni ciascuno per Agricoltura e Turismo.

Raffaele Paci 2 copia

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Virginia Mura, ha approvato nella sua ultima riunione il Piano triennale per favorire l’assunzione dei Lavoratori socialmente utili ancora operanti in Sardegna. Composto originariamente da migliaia di lavoratori, il bacino degli Lsu sardi si è negli anni prosciugato, grazie agli interventi della Regione, e conta attualmente 52 lavoratori. Con il Piano, la Regione mette in campo una serie combinata di azioni che mirano all’assunzione a tempo indeterminato di questi lavoratori, attualmente utilizzati presso enti locali e presso il Consorzio industriale provinciale di Carbonia-Iglesias, e al definitivo svuotamento del bacino.
Il Piano triennale mette insieme un pacchetto di incentivi per promuovere la stabilizzazione degli Lsu attraverso le assunzioni a tempo indeterminato sia nel comparto pubblico, sia nelle aziende private. Le agevolazioni per le assunzioni degli Lsu nel comparto pubblico prevedono la copertura del 100% dei costi degli stipendi per tre anni e del 75% per i successivi due. La misura richiede una dotazione finanziaria di 500 mila euro, che sarà in parte coperta (per un totale di 248 mila euro) con l’erogazione di fondi da parte del ministero del Lavoro. Gli incentivi in favore delle imprese private che vogliono assumere a tempo indeterminato gli LSU consistono nella copertura del 50% dei costi stipendiali per cinque anni con un massimale di 12 mila euro annui. Viene anche assicurato un bonus forfettario per l’uscita volontaria degli Lsu dal bacino regionale pari a 70mila euro lordi.
Il Piano, inoltre, prevede il rilancio dell’azione informativa – con la collaborazione di Italia Lavoro e dell’Anci – rivolto a enti pubblici, con particolare attenzione verso i Comuni, per far conoscere i vantaggi e gli incentivi contenuti nel Piano.

Virginia Mura 1

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La Sardegna porterà la voce delle regioni e delle città d’Europa alla Conferenza mondiale sul Clima COP22 in programma, nel prossimo mese di novembre, a Marrakesh. Il documento che le rappresenta sarà il parere che il presidente della Regione Francesco Pigliaru, nel suo ruolo di presidente della Commissione ENVE, presenterà mercoledì 12 ottobre al Comitato europeo delle Regioni, riunito a Bruxelles in seduta plenaria. Il parere verte sull’attuazione dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, che è stato ratificato da 72 Paesi e che entrerà in vigore il prossimo 4 novembre. Approvato a giugno all’unanimità in Commissione ENVE, il documento che porta la firma di Francesco Pigliaru va a delineare meccanismi di governance multi-livello che permettano a regioni e città dell’UE di contribuire fattivamente al raggiungimento degli obiettivi definiti nella COP21 di Parigi.

«La lotta ai cambiamenti climatici è un argomento molto concreto e l’approccio territoriale segna l’apertura a una nuova era – spiega Francesco Pigliaru -. Le Istituzioni regionali e locali hanno un ruolo centrale, perché rappresentano il livello di governance più vicino ai cittadini, quello che per primo si trova a dover affrontarne le conseguenze. Ho portato all’attenzione del Comitato europeo quello che accade in Sardegna: la temperatura si solleva, le precipitazioni diminuiscono e si intensificano gli eventi estremi. Questi fenomeni aumentano il rischio di incendi e di alluvioni, e causano l’innalzamento del livello medio del mare e l’erosione costiera. Di conseguenza incidono profondamente sulla stabilità di sistemi produttivi importanti come l’agricoltura, il turismo e l’allevamento. Con questo parere individuiamo le iniziative necessarie per costruire una vera e propria governance multilivello globale, compreso l’accesso alle risorse – conclude il presidente Pigliaru -, perché è fondamentale mettere in grado gli enti locali e territoriali, soprattutto quelli più piccoli, di sfruttare pienamente le opportunità finanziarie pubbliche e private disponibili a livello europeo.» 
La seduta plenaria di ottobre è la più seguita sul calendario del Comitato delle Regioni di Bruxelles: l’organismo europeo, infatti, si riunisce in corrispondenza degli “Open days”, la tredicesima edizione della Settimana europea delle regioni e delle città.

Francesco Pigliaru 26

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Da domani, martedì 11 ottobre, sino al 12 novembre, ritorna il “Festival degli strumenti antichi”, organizzato dal Dipartimento di musica antica del Conservatorio di Cagliari.

Giunta alla V edizione la manifestazione, realizzata in collaborazione con l’associazione Studium Canticum, il Festival Echi lontani, il Bizzarria Ensemble e, per la prima volta, il Complesso vocale di Nuoro, anche stavolta ospiterà nomi di primo piano come Rebecca Ferri, che terrà una masterclass di violoncello barocco e di flauto dolce, Massimo Marchese, apprezzato liutista, e Pierpaolo Scattolin, direttore di coro di fama internazionale che dirigerà un concerto incentrato su musiche della Scuola bolognese.

Domani alle 21 nel Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114) si comincia con un concerto che vedrà protagonisti Francesco Giammarco al fortepiano, Attilio Motzo al violino e Fabrizio Meloni al violoncello. In programma due trii di F. J. Haydn e una sonata per fortepiano.

Il 24 ottobre, alla stessa ora, nella chiesa di San Michele in Stampace, concerto del  clavicembalista Fernando De Luca dedicato al 400° anniversario della nascita di Johann Jacob Froberger (1616-1667). Mercoledì 26 ottobre, alle 21.00, ancora una volta nella chiesa di San Michele, protagonisti del terzo concerto saranno i giovani musicisti dell’ensemble “Musici di Castello Baroque”, che affronteranno un programma dedicato alle musiche di ispirazione francese. Il 27 ottobre (alle 21.00 nella chiesa di San Michele) sarà la volta di Fabrizio Marchionni al clavicembalo, che proporrà le monumentali Variazioni Goldberg di J.S. Bach. Il 29 ottobre, alle 21.00, ci si sposta nella chiesa di San Sepolcro per un concerto dedicato alla scuola Bolognese con Pierpaolo Scattolin impegnato nella direzione del Bizzarria Ensemble e del coro Studium Canticum. Sabato 5 novembre (alle 21.00, nella chiesa di San Michele) penultimo appuntamento della rassegna: Franca Floris dirigerà il suo complesso vocale di Nuoro in collaborazione con il Bizzarria Ensemble, diretto da Attilio Motzo. Il 12 novembre (ore 21.00, Palazzo Siotto) il sipario sul festival cala con un concerto che avrà due giovani protagoniste: Enrica Sirigu al traversiere e Manuela Giardina al fortepiano proporranno un programma interamente dedicato ai figli del grande Johann Sebastian Bach.

Da segnalare anche mercoledì 19 ottobre, alle 17.00, nell’aula magna del Conservatorio la lezione – concerto dal titolo “Parole, suoni, canti e contrappunti: esercizio e ricreazione nel madrigale” tenuta da Michele Napolitano e Concetta Assenza, docenti rispettivamente di Musica corale e Biblioteconomia nel Conservatorio. Per l’occasione si esibirà il Gruppo vocale del Triennio di direzione e composizione corale.

Ai concerti si affiancano le conferenze, tenute da importanti studiosi e docenti del Conservatorio, che si svolgeranno alle 18.30, nell’aula magna: il 14 ottobre Angelo Castaldo, docente di organo, parlerà di “Arte e fede a Napoli tra ‘600 e ‘700: la storia della Cappella musicale del Tesoro di San Gennaro”. Il 24 ottobre sarà la volta di Myriam Quaquero, docente di Storia ed estetica della musica, che illustrerà le Variazioni Goldberg di J. S. Bach. Il 3 novembre il padre gesuita Davide Magni, esperto di meditazione orientale, parlerà di “Musica e meditazione. La danza dello Spirito”.

I seminari e laboratori saranno tenuti da docenti di chiara fama del Conservatorio di Cagliari.

L’ingresso agli appuntamenti è libero e gratuito.

Attilio Motzo Fabrizio MeloniFrancesco Giammarco

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Aeroporto Elmas 1 copia

«La Giunta ripristini la CT2 e lasci perdere proposte bislacche e dannose come le tariffe orarie». Lo scrive in una nota il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa. «La tariffa unica ha il vantaggio innegabile di favorire l’accesso in Sardegna ai non residenti nei periodi di spalla. La sua validità si potrà pure contestare. Ma da qui si passa a idee inverosimili, che porterebbero a situazioni paradossali: i residenti che avessero necessità di volare in certe ore finirebbero per pagare più dei non residenti».

«La flessibilità tariffaria non è un concetto scandaloso, tutt’altro; noi Riformatori la chiediamo da anni, ma essa ha un senso in un regime di libera concorrenza – aggiunge Michele Cossa -. Introdurla in un sistema regolato, per di più basato sul monopolio, si traduce in zero benefici per i sardi e vantaggi ingiustificati per la compagnia monopolista, cioè Alitalia, che grazie a questa Giunta regionale ha lucrato in modo abnorme a spese della sardegna.»

«Per quale motivo Massimo Deiana sta perdendo tutto questo tempo e non adotta subito i provvedimenti per il riavvio della CT2, la continuità verso gli aeroporti cosiddetti “minori”? Sarebbe in grado di alleggerire di ben il 18 per cento Roma e Milano. Una cosa facile e immediata, ma sulla quale si sono fatti passare inutilmente due anni e mezzo, con disagi enormi per i passeggeri. Forse perché la Giunta teme di far perdere passeggeri ad Alitalia? Intanto, ci vanno di mezzo i sardi e la certezza del loro spostamento, elemento cardine della continuità territoriale, principio che questa Giunta – conclude Michele Cossa – sta scardinando giorno dopo giorno.»

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Sardex incontra le imprese di Carbonia e del territorio. L’appuntamento è per giovedì 13 ottobre, a partire dalle 17.30, nella sala consiliare del comune di Carbonia, in piazza Roma 1. La serata sarà aperta dai saluti istituzionali del sindaco, Paola Massidda; subito dopo, Mauro Manca, assessore del Bilancio, della Programmazione con deleghe anche ai Tributi, all’Innovazione Tecnologica e alle Attività Produttive toccherà i temi dell’innovazione tecnologica e dell’agenda digitale.

Stefania Campus della Direzione Commerciale di Sardex S.p.A., introdurrà il network, mentre Chiara Mura, della Direzione Broker, approfondirà gli strumenti e i servizi. I CTA dell’azienda, invece, concentreranno la loro attenzione sullo sviluppo della rete nel territorio fornendo un’istantanea aggiornata.

L’obiettivo è allargare la rete, così da estendere la gamma di beni e servizi acquistabili al suo interno e offrire opportunità di affari e di risparmio sempre maggiori e convenienti.

Attualmente sul territorio, decine di PMI di ogni settore e dimensione aderiscono a Sardex.net In tutta la regione sono, ad oggi, oltre 3 mila e 500. Realtà produttive che, grazie a questa scelta, hanno incrementato fatturato e clienti, trovando nella rete un valido supporto al loro mercato tradizionale.

Decine di milioni di euro di beni e servizi che non avrebbero avuto spazio nel mercato tradizionale sono stati venduti e acquistati all’interno del Circuito di Credito Commerciale trasformando perdite di profitto e mancati guadagni in risparmio e migliore qualità della vita. Nei primi otto mesi del 2016 le transazioni nell’isola hanno superato i 50 milioni di euro equivalenti.

Il modello ha suscitato l’interesse di alcuni qualificati partner che hanno investito nell’azienda, diventata nello scorso aprile una spa. Lo strumento è stato replicato in altre dieci regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise-Sannio, Emilia-Romagna, Campania, Umbria, Veneto), arrivando a coinvolgere più di 7mila aziende nel complesso.

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È stato presentato, questa mattina l’evento “Io non rischio – buone pratiche di protezione civile”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato: il Sindaco di Carbonia Paola Massidda, il sindaco di Perdaxius Gianfranco Trullu, il presidente dell’Associazione Volontari Terraseo Alessio Corvino e il presidente dell’Associazione Volontari di Soccorso Terra – Mare Andrea Leoni e il comandante della Polizia municipale di Carbonia Andrea Usai. “Io non rischio” è una campagna di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione, che coinvolge 7.000 volontari e circa 700 piazze italiane, nel Sulcis si svolgerà a Carbonia in Piazza Roma e a Perdaxius in piazza Dante, dalle 8.00 alle 20.00, il prossimo 15 e 16 ottobre. In Sardegna il tema principale è la prevenzione in caso di alluvione.

Per il sesto anno consecutivo il volontariato della Protezione civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica sono impegnati insieme nella campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali. La campagna, infatti, è promossa dal Dipartimento della Protezione civile, Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis – Rete dei Laboratori Universitari diIngegneria Sismica, in collaborazione con Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Ocenografia di Geofisica Sperimentale, AiPo – Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia – Romagna, Autorità di bacino del fiume Arno, CamiLab – Universitàdella Calabria, Fondazione Cima e Irpi – Istituto di Ricerca per la  Protezione Idrogeologica.

Anche a Carbonia e Perdaxius, in collaborazione con i rispettivi Comuni, i punti informativi “Io non rischio” metteranno a disposizione il materiale informativo e risponderanno alle domande dei cittadini. I volontari e le volontarie di protezione civile spiegheranno che cosa è necessario sapere e che cosa fare prima, durante e dopo l’emergenza alluvione.

Imparare a prevenire e ridurre gli effetti dell’alluvione è un compito che riguarda tutti noi. È importante diffondere la cultura della prevenzione, condividere le informazioni e, in caso di necessità, mettersi nelle condizioni di attendere in sicurezza i soccorsi.

Il cittadino informato è un cittadino consapevole e in grado di svolgere un ruolo attivo per la prevenzione dei rischi e per la propria protezione e tutela. Per questo motivo i protagonisti di “Io non rischio” sono altri cittadini, organizzati, formati e preparati: i volontari di protezione civile che, sabato e domenica, ci attendono numerosi.

Gianfranco Trullu, oltreché sindaco di Perdaxius, è presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis che comprende 11 comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias. Nel corso del suo intervento, ha spiegato che l’Unione sta dedicando impegno e risorse alla protezione civile ed ha deciso di destinare oltre il 50% dell’avanzo di amministrazione, 440.000 su 800.00 euro, al settore, assegnando 40.000 euro a ciascun comune per la realizzazione di interventi di prevenzione. Nel territorio ci sono alcune zone più a rischio di altre, in particolare nei comuni di Piscinas, Masainas, Villaperuccio e Perdaxius.

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Nave Tirrenia Janas

Anche quest’anno Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione sarà presente al TTG di Rimini, la più importante fiera internazionale del settore turistico in Italia, che si terrà dal 13 al 15 ottobre prossimi.

Per la Compagnia del Gruppo Onorato Armatori sarà presente il Direttore Commerciale Passeggeri di Tirrenia, Roberto Patrizi, che insieme al suo staff presenterà i prodotti e le promozioni attualmente in vigore, oltre che tutte le novità delle Compagnie del Gruppo.

Alla kermesse di Rimini Tirrenia accoglierà le agenzie, che rappresentano un canale di vendita strategico per l’intero Gruppo, nel Padiglione A3, stand 33. Un’importante occasione di dialogo e confronto, che conferma la grande attenzione che tutte le Compagnie del Gruppo Onorato Armatori riservano al settore del trade.

In occasione del TTG, gli agenti di viaggio potranno viaggiare gratuitamente con Tirrenia e Moby. La promozione include una cabina per due persone (andata e ritorno) più un posto auto sulle seguenti linee:

  • Olbia-Livorno
  • PortoTorres-Genova
  • Olbia-Civitavecchia
  • Cagliari-Civitavecchia
  • Palermo-Napoli