17 August, 2024
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Rifondazione comunista esce dalla maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Pigliaru. Lo ha annunciato questa mattina il segretario regionale Giovannino Deriu, con una nota durissima contro il governatore Francesco Pigliaru e la sua Giunta.

«La Sardegna attraversa uno dei periodi peggiori della propria storia autonomistica – scrive Giovannino Deriu -. La crisi che investe il tessuto produttivo, lo spopolamento delle zone interne, il crescente fenomeno della disoccupazione, la contrazione di diritti fondamentali (studio e salute in primis) costituiscono elementi di un quadro pesantemente regressivo per la società sarda. Osserviamo uno scenario di decadenza che coinvolge in pieno chi governa oggi la Regione proprio quando occorrerebbero scelte politiche improntate a un nuovo modello di sviluppo e a un’idea di Sardegna fondata sulla pace, il lavoro e i diritti. E’ necessario un piano di investimenti all’interno di un quadro programmatorio efficace nel breve e nel lungo periodo; non è più tempo di palliativi o di misure tampone utili per l’etichetta della comunicazione istituzionale.»

«Il Partito della Rifondazione Comunista, ancora una volta, sente il dovere politico e morale di denunciare la totale inadeguatezza delle azioni messe in campo dalla Giunta Pigliaru – aggiunge Giovannino Deriu -. Siamo ormai nella seconda metà della legislatura e non intravediamo il benché minimo segnale che vada nella direzione di uscita dal dramma che vive la nostra terra. Si è totalmente smarrito il carattere di originalità e innovazione su cui si fondava la Coalizione progressista e sovranista che ha vinto le elezioni nel 2014. Il livello di impopolarità raggiunto dalla Giunta regionale non ha eguali nella storia recente della nostra isola.»

«La stessa verifica di maggioranza tra i partiti del cosiddetto centrosinistra è stata impostata dal professor Pigliaru su basi fragilissime – sottolinea ancora il segretario regionale del PRC –. Rifondazione Comunista si sottrae da un umiliante teatrino fatto di agende propagandistiche e di liste della spesa che nella migliore delle ipotesi possono portare ad una girandola di poltrone con un ormai tardivo e inutile rimpasto. Noi ci dissociamo e dichiariamo l’uscita dalla maggioranza e la rottura totale e definitiva di ogni rapporto fiduciario con questa giunta dei professori.»

«Il Partito della Rifondazione Comunista svilupperà la propria iniziativa politica di opposizione in ordine alle attività del Consiglio regionale e nel corpo vivo della società sarda. Siamo da subito impegnati in un lavoro di informazione capillare a sostegno del no in vista del Referendum costituzionale fissato per il 4 dicembre – conclude Giovannino Deriu – e formalizziamo pubblicamente l’adesione dei comunisti sardi al “Comitato Sardegna per il NO”.»

Giovannino Deriu

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Barbusi 05 copia

Martedì 11 ottobre 2016, Abbanoa ha previsto la realizzazione di un intervento di pulizia dei serbatoi d’accumulo di Barbusi e di Sirai – Flumentepido.

Durante l’intervento, tra le ore 8.00 e le ore 17.00 dell’11 ottobre, potrebbero verificarsi disservizi nell’erogazione dell’acqua, con una diminuzione temporanea della pressione e della portata erogata, soprattutto nelle zone alte dei centri abitati di Barbusi, Sirai e Flumentepido.

Abbanoa cercherà di limitare le ore di disagio, nel caso in cui l’intervento venga completato in tempi minori rispetto a quelli previsti. Potrebbero verificarsi inconvenienti temporanei di torbidità dell’acqua in fase di ripristino del servizio. In questo caso Abbanoa effettuerà operazioni di spurgo della rete.

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Iniziamo oggi la pubblicazione di una rubrica con le schede personali dei calciatori che, cresciuti nel Sulcis, sono riusciti a ritagliarsi un ruolo da protagonisti nel calcio professionistico nazionale.

Ad inaugurare la rubrica è Pietro Garau, 50 anni, originario di Sant’Antioco, oggi allenatore nel settore giovanile dell’Antiochense.

Centrocampista dotato di buona tecnica e grandi mezzi fisici, dal 1994 al 2001 Pietro Garau ha collezionato 100 presenze in serie C1, 62 presenze e 1 goal in serie C2 e dal 2001 al 2003, 39 presenze e 2 goal nel campionato Interregionale.
La sua fortuna è stata incontrare Elvio Salvori che lo ha “portato via” dalla Sardegna, per giocare nel San Donà, la città natale dell’ex tecnico del Carbonia, in serie C2, dove ha collezionato 26 presenze e 1 goal. L’anno successivo il salto di qualità, il trasferimento allo Spezia, in C1, dove ha collezionato 22 presenze. A fine stagione il passaggio al Modena, ancora in C1 (8 presenze), poi nuovamente allo Spezia (C1), con ben 31 presenze.
Nel 1999 il rientro in Sardegna, alla Torres, in C2 (25 presenze), con la promozione in C1 e altre due stagioni, per complessive 39 presenze. Con la maglia rossoblu ha vissuto la fase migliore della sua carriera, divenendo uno dei beniamini più apprezzati della tifoseria, per la sua grande presenza nel centrocampo rossoblu, del quale è diventato l’autentico trascinatore. Nel 2001 il trasferimento all’Andria, in C2, con 11 presenze ed un nuovo ritorno in Sardegna, alla Villacidrese, nel campionato Interregionale, dove è ritornato protagonista con 33 presenze e 2 goal. Nella squadra campidanese ha concluso la sua carriera nel 2003, con 6 presenze.
Conseguito il patentino di allenatore, ha guidato alcune squadre a livello dilettantistico, senza molta fortuna, ed ora si dedica alla formazione dei giovani calciatori dell’Antiochense.
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Domani, martedì 11 ottobre, dalle 10.45 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 17.30, l’aula magna del dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura (Dicaar) – via Corte d’Appello, Cagliari – ospita la giornata di studio su “Analisi e progettazione statica e sismica delle costruzioni in terra cruda”.

Nel mondo vivono in costruzioni in terra cruda oltre 1,5 miliardi di persone. Gran parte di esse è in zone sismiche (Arabia Meridionale, Persia, Himalaya, Ande). Vari centri abitati in terra cruda situati in zona sismica sono stati colpiti da terremoti che hanno causato decine di migliaia di morti (Bam, in Iran, distrutta nel 2003, 30mila morti). Ma in alcune zone sismiche edifici plurisecolari hanno invece resistito a vari sismi (la “Manhattan del deserto”, dieci piani a Shibam in Yemen; le case Hakka, Fujian in Cina). «Si deve indagare – spiega Luigi Fenu, curatore dei lavori – sulle costruzioni in terra cruda con le metodologie dell’ingegneria sismica partendo dalle conoscenze sui comportamenti dinamico del materiale e sismico degli edifici». Ma non solo. «La normativa italiana prevede che il territorio nazionale sia da considerarsi sismico, Sardegna inclusa, con edifici da sottoporre in fase di progetto alle verifiche di resistenza al sisma» precisa il docente al Dicaar. I passaggi da completare non mancano. «Le norme di paesi quali Germania e Nuova Zelanda comprendono le costruzioni in terra cruda ma in Italia non la si include fra i materiali da costruzione, tagliando le gambe, specie nell’isola, allo sviluppo di queste costruzioni». Questi edifici resistono a terremoti di media entità se progettati e realizzati a regola d’arte con, se necessario a seconda dell’azione sismica, adeguati rinforzi rispettosi della eco-sostenibilità di queste costruzioni. La scarsa resistenza del materiale si supera con un adeguato dimensionamento dei muri, mentre rispetto ad altre murature, la tenacità e l’elevata duttilità della terra rinforzata con paglia e/o altre fibre vegetali (vero e proprio materiale composito, il primo concepito dall’uomo) rende gli edifici in muratura più deformabili, ovvero più resistenti al sisma.

Gli studiosi insistono sull’aggiornamento del quadro normativo delle costruzioni in terra cruda. «Avremmo opportunità di sviluppo e occupazione nell’edilizia e non solo, da un settore delle costruzioni intrinsecamente “bio” e massimamente ecosostenibile, le cui case offrono altissimi livelli di confort. Va fornito – rilancia il professor Fenu – l’apporto necessario di ricerca scientifica, specie sul comportamento sismico, come richiesto dalla peculiarità del territorio e dalle norme». Con un progetto finanziato dalla Regione Sardegna il Dicaar di Cagliari ha coordinato un team che ha coinvolto le Università Federico II di Napoli e la Sipsi di Lugano. Gli studi degli specialisti cagliaritani si sono svolti con la collaborazione dei colleghi del dipartimento di Ingegneria meccanica e chimica dei materiali. È stato studiato il comportamento a frattura e la tenacità della terra cruda in condizione statica e dinamica: in questa fase si è affiancato il laboratorio DynaMat della Supsi di Lugano, in grado di testare il materiale a velocità di deformazione anche al di là di quelle sismiche. L’unità locale ha indagato su come modellare numericamente il comportamento sismico degli edifici in terra cruda facendo i confronti con i risultati di prove sperimentali eseguite su piastra vibrante su modelli fisici di edifici rinforzati e no. L’effetto dei vari tipi di rinforzo anti-sismico degli edifici in terra cruda (da realizzarsi anch’essi in modo ecosostenibile, per esempio con catene, reti di canapa ecc., in accordo con i principi della bio-edilizia, da anni oggetto di studio al Dicaar) è stato indagato dagli studiosi cagliaritani con quelli della Federico II. Di pregio, peraltro, il coordinamento nel modellare numericamente il comportamento sismico di alcuni edifici in terra cruda realizzati secondo la tradizione della Sardegna meridionale, portando avanti una campagna di prove su pannelli murari sollecitati e rinforzati, e sulla parete di un edificio intestata sui muri di controvento e sollecitata da carichi ciclici. In breve, un bel gol anche sul piano di relazioni scientifiche nazionali e internazionali di pregio, con esperienze nella sperimentazione sismica delle strutture e nelle prove dinamiche sui materiali.

Ai lavori partecipano Antonello Sanna, Maddalena Achenza e Luigi Fenu, (Dicaar), Fabio Tore (Centro programmazione regionale), Andrea Prota, Fulvio Parisi e Domenico Asprone, (Università Napoli), Ezio Cadoni, (Supsi- Lugano), Daniela Ducato (imprenditrice).

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Fabrizio_Bandino

Il laser è efficace per la cura dei tumori alla gola a tutte le età. La tecnica utilizzata al Policlinico Duilio Casula è stata al centro di uno studio di Fabrizio Bandino, un giovane specializzando nella Clinica di Otorino, (diretta dal professor Roberto Puxeddu), che a Dubai ha avuto il primo premio, sbaragliando la concorrenza di medici e ricercatori arrivati da altri 18 paesi del mondo.

Il medico, al terzo anno di specializzazione in Otorinolaringoiatria, seguito dal professor  Puxeddu, si è aggiudicato il primo posto con lo studio “Transoral CO2 laser tratment for glottic carcinoma in young and elderly patient: experience on a series of 248 patientis” (F. Bandino, F. Carta, G. Addari, A. Olla, G. B. Sambiagio, N. Chuchueva, C. Gerosa, R. Puxeddu).

Scopo dello studio era verificare se, e in che modo, l’età del paziente e la localizzazione del tumore potessero negativamente influenzare la prognosi dei malati con diagnosi di carcinoma glottico, uno dei più comuni tumori maligni delle vie aero-digestive superiori, trattati con microchirurgia Laser CO2 trans-orale dal professor Puxeddu.

Lo studio ha confermato che questa opzione terapeutica rappresenta un’efficace e riproducibile procedura per il trattamento di pazienti di tutte le età con diagnosi di carcinoma della laringe.

L’evento ha ospitato la più grande Conferenza di Otorinolaringoiatri europei e del Medio Oriente e ha offerto la piattaforma ideale per il networking e la condivisione delle conoscenze nel mondo Otorinolaringoiatra e Audiologico.

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Il Carbonia ha espugnato il campo del Carloforte e ora è solo in testa alla classifica del campionato di Promozione. Il derby con la squadra di Tony Poma è stato deciso da un goal di Stefano Demontis, realizzato su calcio di punizione al 14′ del primo tempo, al quale il Carloforte non è riuscito a porre rimedio, anche perché un calcio di rigore procurato e calciato da Marco Cimmino (10 reti nello scorso campionato), subentrato poco prima ad Arrais, è terminato sul palo a portiere battuto, a 10′ dal fischio finale. Il Carloforte, alla seconda sconfitta, è in coda alla classifica, in compagnia del Siliqua, travolto in casa dal Seulo 2010 degli ex Carbonia Trogu e Milia (1 a 4). Il Carbonia, sceso in campo a Carloforte senza il suo bomber Giuseppe Corona, squalificato, con due vittorie, 5 reti realizzate e nessuna subita, guarda tutti dall’alto in basso, grazie anche ai passi falsi, completi o parziali, delle altre squadre vittoriose all’esordio, ad iniziare dalla Monteponi di Titti Podda, travolta nella ripresa con un poker di goal ad Arbus, dopo che i primi 45′ si erano conclusi a reti involate. La Monteponi, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Carbonia, in campionato è passata dal 4 a 0 al Barisardo allo 0 a 4 di Arbus, segno evidente che la squadra si trova ancora in una fase di rodaggio.

Sugli altri campi, Sant’Elena e Samassi si sono divise la posta (1 a 1) e fanno parte della pattuglia di 5 squadre che inseguono il Carbonia, con 4 punti, che comprende anche la  matricola San Marco Assemini ’80 che non è andata al di là dell’1 a 1 a Barisardo, il Selargius vittorioso di misura nel finale sulla Frassinetti Elmas e, infine, il Guspini Terralba, bloccato sul pari (1 a 1) dalla Tharros a Oristano.

Il Carbonia di Andrea Marongiu domenica prossima è atteso da un match casalingo assai impegnativo, contro il Selargius di Riccardo Spini, mentre la Monteponi cercherà l’immediato riscatto contro la Tharros. Il Carloforte andrà a caccia dei primi punti sul campo della San Marco ad Assemini.

Carbonia 2016:2017

 

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I derby Carloforte – Carbonia (dirige Michele Siro Ibba di Cagliari) ed Arbus – Monteponi (dirige Marco Medda di Cagliari), sono tra le partite più attese della seconda giornata del girone A del campionato di Promozione regionale. Il Carbonia e la Monteponi, vittoriose con l’identico punteggio di 4 a 0 nell’esordio casalingo, rispettivamente contro Villacidrese e Barisardo, cercano conferme, per mantenere la testa della classifica e mettere un importante tassello sulle loro ambizioni, mentre Carloforte ed Arbus cercano i primi punti, avendo perso all’esordio, rispettivamente a Guspini (0 a 4) e a Samassi (1 a 2).

Sugli altri campi, si giocano Barisardo – San Marco Assemini ’80, Sant’Elena – Samassi, Selargius – Frassinetti Elmas, Siliqua – Seulo 2010, Tharros – Guspini Terralba e, infine, Villacidrese – Quartu 2000.

Il programma della seconda giornata del girone B di Prima categoria, prevede le seguenti partite: Atletico Narcao – Villamassargia, Domusnovas J.S.E. – Atletico Villaperuccio, Gergei – Fermassenti, Gonnosfanadiga – Sadali, Seui Arcueri – Andromeda, Tratalias Calcio – Libertas e, infine, Virtus Villamar – Cortoghiana.

In Seconda categoria, infine, sempre per la seconda giornata del girone di andata, nel girone C si giocano le seguenti partite: Acquacadda Nuxis – Perdaxius, Antiochense 2013 – Santa Barbara Bacu Abis, Atletico Masainas – Musei, Gonnesa Calcio – Isola di Sant’Antioco, Iglesias – Is Urigus e, infine, Teulada – Santadi Calcio.

 

 

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Timeout Sulcispes

Dopo oltre un anno di imbattibilità, arriva una sconfitta per la Sulcispes Sant’Antioco. Nel big match di Cagliari contro la forte Astro, i lagunari di coach Andrea Masini hanno dovuto arrendersi col punteggio finale di 77-64. La gara si è giocata sul filo dell’equilibrio per larghissimi tratti, ma nel secondo tempo i cepini sono stati bravi ad approfittare degli errori difensivi della Sulcispes, colpevole di aver concesso troppo oltre l’arco dei tre punti.

L’inizio degli antiochensi è stato incoraggiante, con Fox Layne e Massidda che hanno illuminato l’attacco (vantaggio al primo mini intervallo sul 18-17). Le cose si sono però complicate nel secondo periodo, quando l’Astro ha preso a martellare da tre punti con un implacabile Casula. Gli uomini di Ghiani hanno inoltre trovato energia da Pani e Cordeddu in uscita dalla panchina, e all’intervallo lungo sono riusciti a portarsi avanti sul 41-40.

Le amnesie difensive sono costate alla Sulcispes anche il -10 (52-42) nelle battute iniziali del secondo tempo. Sfruttando le proprie qualità in attacco i lagunari sono comunque riusciti a ricucire, portandosi col fiato sul collo dell’Astro al 30’ (-3, 60-57). L’ultimo parziale, però, ha visto i padroni di casa scappare nuovamente via. La Sulcispes, a quel punto, non è riuscita più a ribattere alle accelerazioni dei rivali, che hanno scavato il solco chiudendo il match con un rotondo +13 (77-64).

«In settimana avevo chiesto qualcosa in più ai miei giocatori, soprattutto dal punto di vista difensivo – commenta coach Andrea Masini -, ma non mi pare che le risposte siano arrivate. Stiamo cercando, pur nelle difficoltà, di amalgamare un gruppo diverso rispetto a quello dell’anno scorso, ed è normale che possano affiorare dei problemi. A volte, laddove non si riesce ad arrivare col gioco, bisogna cercare di arrivare con la grinta. E oggi, purtroppo, siamo mancati anche in questo. Dispiace aver perso un’imbattibilità che durava da tanto tempo, ma penso che questo ko possa paradossalmente farci bene. In ogni caso, oltre ai nostri demeriti vanno sottolineati anche i meriti dell’avversario. Cmplimenti all’Astro, dunque, che ha disputato davvero una grande partita.»

Astro Cagliari-Sulcispes Sant’Antioco 77-64

Astro: Masserano 14, Casula 17, Cuncu 15, Vascellari 3, Pilia, Pani 14, Biggio 3, Cordeddu 6, Ibba 4, Cocco ne, Atzeni ne. Coach: Ghiani.

Sulcispes: Piras, Cavassa 6, Basciu 4, Massidda 15, Frau ne, Markovic 5, Righetti 13, Fox Layne 19, Peloso ne, Cuccu 2. Coach: Masini.

Parziali: 17-18; 41-40; 60-57.

Arbitri: Di Fortunato di Cagliari – Loi di Dolianova.

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Castelsardo sarà una delle sedi di tappa del Rally.

Castelsardo sarà una delle sedi di tappa del Rally.

E’ tutto pronto, a Palau, per la prima edizione dell’International Rallye Sardaigne Historique. Settanta fra le più belle vetture due ruote motrici da rally che attraversarono le strade europee tra il 1970 e il 1985, si daranno battaglia nella cinque giorni organizzata dalla A.S. Bocche di Bonifacio Racing dal 17 al 22 ottobre.

Giovedì 13 ottobre, alle ore 11.00, al Meeting and Business Center dell’Aeroporto Costa Smeralda di Olbia si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione organizzata dall’A.S. Bocche di Bonifacio Racing, associazione che, con il Rally delle Bocche di Bonifacio, per prima sperimentò dal 2007 al 2011 manifestazioni automobilistiche sovra-nazionali fra Sardegna e Corsica.

Alla conferenza stampa parteciperanno alcuni dei rappresentanti delle istituzioni regionali e dei comuni di riferimento, attraversati dalla corsa. Tra gli altri l’assessore de Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna Francesco Morandi, il vicesindaco ed assessore dello Sport e Turismo del comune di Palau Maria Piera Pes, e gli organizzatori del rally Yves Loubet e Vittorio Carlino.

La manifestazione, fissata nel periodo autunnale, quindi in bassa stagione, rappresenta un significativo volano per l’economia turistica regionale grazie alla partecipazione di equipaggi provenienti da tutta Europa appartenenti a un target economico di rilievo.

Arriva anche in Italia quindi un rally storico simile al Giru de Corsica Historic e al Rally del Marocco: grazie all’intraprendenza dell’ex pilota Lancia Yves Loubet, in collaborazione con l’amico Vittorio Carlino (ex pilota di rally) ecco questo primo International Rallye Sardaigne Historique. Una scelta non casuale quella dell’Isola, da sempre legata al mondo del rally, che qui, negli sterrati galluresi ha trovato scenografie di gare ideali prima con il pionieristico Rally di Sardegna e poi all’indimenticabile Costa Smeralda degli anni d’oro dei vari Alen, Auriol, Zanussi, Mouton (solo per citarne qualcuno), sino ai giorni nostri con le prove del Mondiale WRC. La scenografia sarà quella tipica della Sardegna: prove speciali di grande spessore sportivo e scenari incantevoli in luoghi meravigliosi, molti dei quali sono proprio gli stessi delle edizioni mitiche di quelle corse che hanno fatto la storia del rally in Sardegna.

In programma 5 tappe, tutte su terra, per un totale di 19 prove speciali per quasi 300 chilometri cronometrati sugli oltre 1.500 chilometri complessivi.

La sede della competizione sarà Palau, centro nevralgico di tutto il rally. Altre sedi di tappa saranno Castelsardo e Oliena, tuttavia l’iniziativa coinvolgerà buona parte dell’Isola e i territori delle province di Olbia-Tempio, Sassari, Oristano e Nuoro.

Questo il programma della manifestazione: lunedì 17 ottobre, primo giorno di gara, con l’apertura dei servizi e l’accoglienza dei concorrenti a Palau. Martedì 18 ottobre, prologo a La Prugnola, di 9,34 km, con la prima vettura che partirà alle 14,54. A seguire la speciale di San Giacomo, di 18,46 km, e il riordino ad Arzachena.

Mercoledì 19 ottobre, seconda giornata di gara: in programma le speciali di Osilo-Tergu, Sa Ruinosa, di 14,11 km (con lo start della prima vettura alle 9,25), la Erula-Tula (Fiorani) di 12,66, quindi la seconda speciale sulla Osilo-Tergu, sempre di 14,11. Il riordino è fissato a Erula. nel pomeriggio nuovo giro di lancette e altre due speciali, con la Erula-Tula, e la terza speciale sulla Osilo-Tergu. Il parco chiuso sarà sistemato a Castelsardo.

Giovedì si scende più a sud, con una serie di crono nell’Oristanese: alle 9,56 parte la Sinis 1, di 14,99 km, nel territorio di Mogorella. A seguire la Grighine 1 di 21,64 km e il riordino di Cabras. Nel pomeriggio Sinis 2, Grighine 2 e parco chiuso a Oliena.

Venerdì si sale tra i graniti galluresi, nella piana che ha visto alcune delle giornate più belle nelle ultime edizioni del WRC sardo. In programma la Bitti-Buddusò, Pedru Pintu, di 14,12 km, la Sos Nurattolos, Nuraghe Ruiu, di 14,85, e la Sa Conchedda-Monte Lerno, la speciale più lunga del rally, tutta da guidare con i suoi 22,36 km. Dopo il riordino di Pattada, nel pomeriggio si replica sempre con la Bitti-Buddusò, la Sos Nurattolos, e la Sa Conchedda-Monte Lerno. Il parco chiuso è a Palau.

Sabato ultimo giorno di corsa: si finisce lì dove si era partiti. In programma le ultime due speciali di Prugnola e San Giacomo, e l’arrivo di Palau.

Fra gli iscritti figurano personaggi dell’economia sudamericana, europea e araba, piloti degli anni Settanta e Ottanta come Philipe Gache e Gregorie De Mevius, l’argentino Jorge Perez, il tedesco Bernard Munster e l’altro belga Chistophe Jacob.

L’obiettivo della prima edizione del Rallye Sardaigne Historique è quello di ritagliarsi uno spazio importante nel settore delle auto storiche, già strutturato in un Campionato europeo della FIA, numerosi campionati nazionali indetti dalle Autorità sportive nazionali e una serie di grandi eventi internazionali dalla stessa FIA.

In questo contesto, l’International Rallye Sardaigne Historique si candida a diventare un grande evento dedicato alle auto storiche e organizzato per i numerosi gentlemen drivers che partecipano a questo tipo di manifestazioni e fra i quali vi sono personalità dell’industria, della finanza e liberi professionisti di tutto il mondo, dotati di una ampia capacità di spesa, ritenuti “opinion maker” nei propri settori professionali. Sia grazie al palcoscenico sportivo, sia attraverso la promozione delle bellezze del territorio e delle sue peculiarità, il primo International Rallye Sardaigne Historique punta ad ampliare la visibilità e la conoscenza dell’Isola presso privilegiati pubblici di riferimento, ritenuti moltiplicatori di consenso.

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Esordio casalingo vincente per il Calasetta basket nel nuovo campionato di serie C Silver, contro il Sinnai: 76 a 64. Ottimo approccio per la squadra tabarkina che nella prima giornata aveva osservato il suo turno di riposo.

La partita, dopo i minuti iniziali sviluppatisi punto a punto, ha visto i primi affondo della squadra isolana, capace di portarsi avanti fino al +21 sulla squadra ospite. Ottime le prestazioni di tutto il roster guidato dal coach Simone Frisolone, all’esordio in panchina. Nel Sinnai, da registrare l’ottima prova di Gianmarco Piras, autore di ben 0 punti.

Calasetta Basket: Sonogo 18, Fontana 8, Crobeddu, Barreiro 19, Werlich 8, Matteu, Angius, Deliperi 7, Serrenti, Savarese 16.

Sinnai: Ibba, Foddis, Piras E. 11, Piras G. 30, Scionis 2, Cocco 10, Paddeo M. 2, Carrucciu 4, Jordan 3, Paddeo S. 2.

Tito Siddi

Calasetta Basket 2