19 November, 2024
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SEL attacca la Giunta Massidda sul bando per la riassegnazione dei servizi comunali: Ludoteca, Informagiovani e Sala Prove.

«Con una recente delibera la giunta comunale ha dato mandato agli uffici di pubblicare un bando per associazioni, enti o fondazioni senza scopo di lucro per la gestione dei servizi della ludoteca e della sala prove di Is Gannaus – attacca Laura Pilloni, coordinatrice cittadina di Sinistra Ecologia Libertà Zorba il Gatto -. Teniamo a sottolineare come i fondi previsti dal bando siano irrisori e non garantirebbero al servizio personale qualificato adeguatamente retribuito. Solo pochi mesi fa, la stessa amministrazione si era impegnata a reperire i fondi per far ripartire il servizio nel 2017 mantenendo la qualità che fino ad Agosto è stata offerta ai cittadini di Carbonia.»

«Sinistra Ecologia Libertà prende quindi atto – conclude Laura Pilloni – che l’attuale amministrazione comunale non sia interessata a salvaguardare la qualità dei servizi né tantomeno i posti di lavoro preesistenti.»

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Trentasei pizzaioli giunti da diverse regioni e alcuni paesi europei, sono stati protagonisti ieri sera, negli ampi spazi dell’Hotel Museo Ristorante Tanit di Carbonia, della seconda edizione del Campionato Italiano Trofeo Quattro Mori di pizza, organizzato dalla Nazionale italiana scuola pizzaioli. I concorrenti si sono cimentati in tre discipline: pizza classica, pizza napoletana e pizza alternativa; e quattro gare di abilità: pizza larga, pizza veloce, pizza freestyle e pizza box. Alcuni hanno gareggiato in tutte le discipline e, oltre alle classifiche distinte per singola disciplina, la classifica finale è stata stilata con il conteggio complessivo dei punteggi acquisiti nelle diverse discipline e gare di abilità. A giudicare i concorrenti nelle tre discipline c’erano tre giurie, costituite da pizzaioli, ristoratori, docenti di enogastronomia e giornalisti.

Per oltre tre ore i concorrenti si sono alternati nei due forni del Tanit, uno a legna e uno elettrico, nella preparazione delle pizze che, una alla volta, sono state portate all’assaggio delle giurie che hanno poi espresso i giudizi. Hanno collaborato quattro studenti dell’Ipia di Sant’Antioco, indirizzo alberghiero. Una volta completate la preparazione e la degustazione delle pizze, classiche, napoletane ed alternative, espressi i giudizi, si è passati alle gare di abilità, e ci sono stati momenti molto gioiosi con le gare di pizza box, pizza freestyle e, soprattutto, di pizza larga, conclusa inevitabilmente… con gli organizzatori ricoperti di farina.

Al termine, prima dell’inizio della cena di gala, si sono svolte le premiazioni, con riconoscimenti per i primi tre classificati di ciascuna disciplina (Alfonso Alba ha vinto per la pizza napoletana; Salvatore Lionello per la pizza classica e Riccardo Demuru per la pizza alternativa) e gare di abilità (Cristian Tolu ha vinto per la pizza box; Massimiliano Vasta per la pizza veloce e la pizza larga; Michael Conti per la pizza freestyle) complessivamente 21, e la consegna della coppa al vincitore assoluto, il numero 31, Massimiliano Vasta, 41 anni, di Alessandria, che ha vinto anche le gare di abilità di pizza veloce e pizza larga (secondo classificato nella pizza napoletana) e rappresenterà l’Italia al campionato mondiale che si svolgerà ad Amsterdam, in Olanda, dal 12 al 15 gennaio 2017.

Vediamo ora l’intervista realizzata con Claudio Stara, uno degli organizzatori del campionato.

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Qualche giorno fa la segreteria della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario ha attaccato duramente Tore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis sull’annuncio della riforma del Parco Geominerario; oggi Tore Cherchi risponde con toni altrettanto duri.

«E’ una notizia che non prendiamo neppure in considerazione in quanto si tratta dell’ennesimo annuncio che la stessa persona diffonde periodicamente da quattro anni senza nessun risultato – ha attaccato la segreteria della Consulta delle associazioni -. Il primo annuncio lo diffuse proprio 4 anni fa in occasione della sottoscrizione del così detto “Piano Sulcis” nel quale, solo dopo le proteste della Consulta delle Associazioni, fu costretto a rimediare alla dimenticanza con l’inserimento all’ultimo momento del seguente impegno mai mantenuto”… dare piena operatività in tempi stretti al Parco Geominerario”.

In realtà non si trattò di una dimenticanza ma di una scelta premeditata in quanto per sollecitare la riforma del Parco Geominerario la Consulta delle Associazioni proprio in quel periodo mantenne per 400 giorni il presidio di Villa Devoto dove tutti i giorni sfilavano i veri padri di quel piano, Cappellacci, Cherchi e Oppi, con l’ex sindaco di Villamassargia a fare da megafono propagandistico ad un piano-farsa che si rivelò ben presto la minestra riscaldata delle vecchie scelte fallimentari da finanziare con fondi riciclati che non erano riusciti a spendere negli anni precedenti.

In quella logica non poteva trovare posto il Parco Geominerario la cui istituzione era finalizzata ad aprire un nuovo orizzonte per il futuro del territorio attraverso la valorizzazione dell’immenso patrimonio storico, culturale e ambientale della millenaria epopea mineraria della Sardegna.

Ma questa scelta proposta 20 anni prima dalle Associazioni di volontariato e da tanti illustri e illuminati cittadini non fu recepita con facilità dall’attuale Coordinatore del Piano “Cappellacci-Cherchi-Oppi” che, dopo tante inutili sollecitazioni, fu costretto ad inserire nella legge finanziaria 2001 la norma istitutiva del Parco Geominerario, solo dopo la drammatica occupazione di Pozzo Sella e la mobilitazione popolare che sostenne quella lotta condotta sottoterra per 365 giorni.

Per queste ragioni non possono essere credibili gli annunci delle stesse persone che hanno finora impedito che il Parco acquisisse un ruolo strategico per contribuire concretamente alla rinascita culturale, sociale ed economica del territorio come è stato fatto concretamente negli altri bacini minerari europei con la creazione di migliaia di posti di lavoro.»

Fin qui, testualmente, l’attacco della segreteria della Consulta delle associazioni.

Oggi Tore Cherchi ha replicato con una nota che riportiamo pure integralmente.                                                                

«Il decreto di riforma del Parco Geominerario della Sardegna firmato dai Ministri dell’Ambiente, dell’Economia, dei Beni Culturali e dello Sviluppo Economico e con l’Intesa del Presidente della Regione Sardegna, munito del bollino del Direttore generale del Ministero dell’ambiente, è stato registrato il 8 settembre 2016 nel Registro dei Decreti con il numero 0000244.

Il mio è stato l’annuncio di un lavoro preso in mano e concluso e che altri hanno agitato a vuoto per due lustri – aggiunge l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias -. Questo resta un fatto quale che sia l’opinione della segreteria della Consulta delle associazioni. Per il resto ho il costume di non rispondere agli attacchi personali. Non lo farò neanche ora verso il coordinatore della segreteria delle associazioni, sempre pronto alla fatwa ma ahinoi, già Amministratore e Commissario di lungo ed inconcludente corso del Parco Geominerario. Un po’ di umiltà e di autocritica non guasterebbero – conclude Tore Cherchi – ma so di chiedere troppo.»

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«Una sede fissa nella città di Cagliari per il Liceo artistico-musicale Foiso Fois», è l’auspicio formulato dal presidente della Seconda commissione, Gavino Manca (Pd), che a conclusione dell’audizione del dirigente scolastico, Ignazia Chessa e dei rappresentanti dei docenti, dei genitori e degli studenti, ha preannunciato una nota indirizzata all’assessore regionale della Pubblica istruzione e a quello degli Enti Locali, per rappresentare le difficoltà e i disagi dell’artistico, nonché la necessità di un intervento presso l’amministratore straordinario della Provincia di Cagliari al fine di favorire, in accordo con i vertici dell’istituto superiore,  la risoluzione dei problemi legati all’individuazione delle sede.

Studenti, genitori e docenti del Fois  hanno quindi ribadito alla commissione le ragioni della protesta che questa mattina si è conclusa davanti al palazzo del Consiglio regionale per affermare il diritto ad una sede fissa in città, considerato che la Provincia ha comunicato, nel giorno di apertura dell’anno scolastico, la sede del Besta a Monserrato in aggiunta a quelle di via Sant’Eusebio a Cagliari e di via Bixio a Pirri.

In precedenza la commissione aveva ascoltato il sindaco, gli amministratori comunali, i rappresentanti dei docenti e degli alunni dei Comuni di Segariu e Oliena. Nel paese del Campidano la protesta riguarda la mancata riattivazione delle elementari nonostante, così ha sostenuto il sindaco, Andrea Fenu, sussistano tutti i requisiti per l’apertura della scuola, ponendo così fine all’accorpamento, deciso nel 2015, con Furtei.

Ad Oliena il problema riguarda invece la mancata attivazione della terza classe della prima media che ha comportato la formazione di due classi, rispettivamente, da 27 alunni (tempo prolungato) e 24 alunni (tempo ordinario). Il sindaco del Comune del nuorese, Martino Salis, unitamente con gli amministratori, docenti e genitori ha rappresentato al parlamentino presieduto da Gavino Manca, le oggettive difficoltà riscontrate per garantire adeguati livelli di istruzione e, soprattutto, i rischi connessi ad una difficile situazione sociale che ha fatto registrare preoccupanti fenomeni di microcriminalità e bullismo.

A conclusione del breve dibattito che è seguito alle audizioni ed al quale hanno partecipato i consiglieri Rossella Pinna (Pd), Roberto Desini (Pds), Pietro Pittalis (FI), Luigi Crisponi (Riformatori), Paolo Zedda (Rossonori) e Mario Tendas (Pd), il presidente della commissione ha assunto l’impegno di portare all’attenzione dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino,  e del direttore dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, convocati in due distinte audizioni in programma nella mattinata di giovedì 6 ottobre, i casi delle scuole di Oliena, Segariu e Goni (oggetto di un incontro con la conferenza dei capi gruppo nei giorni scorsi) perché siano individuate le opportune soluzioni.

Palazzo del Consiglio regionale A

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Il percorso di costituzione dell’Organismo Interprofessionale (OI) del settore lattiero-caseario ovicaprino entra nella fase finale e si avvia a comprendere la totalità degli attori della filiera. È quanto emerso ieri durante la riunione del tavolo del latte, convocata dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi nell’Assessorato di via Pessagno alla presenza dei rappresentanti di tutte le componenti: produttori, industriali, cooperative, consorzi di tutela, associazioni di categoria. «Stiamo portando a compimento il primo tassello per intervenire in maniera strategica sul comparto – ha detto Elisabetta Falchi -. Metteremo la parola “fine” all’improvvisazione nella gestione delle ciclicità dei mercati e alla cattiva abitudine degli interventi-tampone a crisi in corso, inutili e spesso pure dannosi, e il comparto potrà finalmente contare su uno strumento con il quale concordare politiche di settore a lungo termine».
In apertura, l’esponente della Giunta ha comunicato ai presenti che la bozza di Statuto dell’OI inviata al ministero delle Politiche agricole nelle scorse settimane ha ricevuto l’approvazione da parte dei dirigenti competenti. Inoltre, sono definitivamente cadute le perplessità della componente industriale privata, che ha annunciato l’adesione al progetto.
Nel corso dell’incontro, che si è svolto in un clima positivo, è stata anche definita la composizione di un gruppo di lavoro di 11 persone, di cui faranno parte 5 rappresentanti della cooperazione, 3 della parte industriale e 3 dei produttori di latte. «Il gruppo di lavoro darà l’avvio formale all’OI attraverso la costituzione ufficiale dello Statuto presso un notaio, la scrittura del regolamento di funzionamento, la raccolta dei dati produttivi per la valutazione della reale rappresentatività dell’OI – ha spiegato l’Assessore -. Poi sarà lo strumento con il quale, in attesa della partenza formale dell’interprofessione, si inizieranno ad analizzare le problematiche della prossima campagna. Inoltre, sarà il soggetto col quale l’Assessorato ragionerà, insieme agli organismi di rappresentanza, per l’elaborazione di proposte di applicazione dei recenti regolamenti comunitari che, grazie al pressing dell’Assessorato, destinano esplicitamente risorse anche agli ovini da latte e non solo al comparto vaccino. In ogni caso le proposte elaborate dal Comitato verranno poi valutate alla presenza di tutti gli attori della filiera».
I passaggi successivi sono già fissati, ha infine ricordato Elisabetta Falchi: «Nei prossimi giorni creeremo le basi per riorganizzare le attività delle Associazioni Allevatori così da fornire all’OI le risorse umane e gli strumenti tecnici per impostare programmi di miglioramento della produttività e qualità dei prodotti».
La riunione è stata anche l’occasione per presentare alla filiera, da parte del direttore del Centro regionale di programmazione Gianluca Cadeddu e della dirigente del Servizio Graziella Carta, gli strumenti finanziari approvati dalla Giunta regionale presto a disposizione del comparto. «Riteniamo di poterli rendere operativi entro il mese di dicembre: ci serviranno, insieme al potenziamento dei fondi di garanzia per le piccole e medie imprese agricole, ad aumentare la disponibilità finanziaria del comparto per una cifra che si aggira intorno ai 60/70 milioni, in modo da mettere al riparo le aziende dal momento di difficoltà che sta attraversando il comparto lattiero in questi mesi».

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Tre milioni di euro per abbattere le barriere architettoniche all’interno delle abitazioni private. Il via libera arriva dall’assessorato regionale dei Lavori pubblici grazie all’approvazione della graduatoria regionale degli aventi diritto sulla base delle richieste trasmesse dai Comuni per soddisfare le domande dei propri cittadini.
A fronte di uno stanziamento nel bilancio 2016 di un milione e mezzo di euro, è stato possibile varare un programma di importo quasi raddoppiato perché sono stati riprogrammati i fondi già assegnati ai Comuni negli anni passati ma non utilizzati, le cosiddette economie.
Hanno inviato l’elenco delle domande di contributo 276 Comuni sardi per un totale di 1.618 domande provenienti dai privati, tutte caricate nel data base regionale. Con la determinazione approvata dalla direzione del servizio Edilizia pubblica dell’Assessorato sono state soddisfatte 849 richieste secondo i criteri di legge; di queste, 644 sono state finanziate con il milione e mezzo dello stanziamento 2016 e con parte delle economie in capo ai Comuni, circa 810mila euro, seguendo rigorosamente l’ordine della graduatoria regionale, modificata e integrata nelle varie fasi della procedura laddove necessario.
Le altre 205 domande sono finanziate con 665mila euro di sole economie dei Comuni, autorizzate in base alla graduatoria regionale.

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Nella pausa dei lavori del Consiglio fino alla prossima settimana, riprendono domani i lavori delle commissioni.

Domani (mercoledì 5 ottobre), alle 10.30, l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, illustrerà alla quinta commissione Agricoltura e Attività produttive, presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd) il Piano faunistico venatorio regionale.

Il giorno successivo (giovedì 6 ottobre), sempre alle 10.30, l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sarà ascoltata sul Dl n. 386 – Giunta regionale – Modifiche alla legge regionale 6/08, legge quadro in materia di Consorzi di bonifica, e sulla legge regionale 5/15, Finanziaria 2015.

La commissione Pubblica istruzione, presieduta dall’on. Gavino Manca (Pd), è convocata per giovedì 6 ottobre alle ore 11.00, con all’ordine del giorno il Piano relativo ai contributi straordinari per la gestione del servizio di trasporto scolastico nei Comuni in cui sono state soppresse scuole, ed al Piano sugli interventi regionali per lo sviluppo di attività musicali popolari. Sui due provvedimenti riferirà l’assessore della Pubblica istruzione Claudia Firino.

All’attenzione della commissione anche il Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche per il periodo 2016-2017. Sul Piano sarà sentito il Direttore dell’ufficio scolastico regionale.

Giovedì alle 10.00, infine, la commissione Sanità presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) sarà impegnata nell’audizione dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, che riferirà sulle problematiche della riabilitazione.

All’attenzione della commissione anche i criteri di accreditamento istituzionale dei servizi di diagnostica e di laboratorio esterno e dei relativi punti di prelievo.

Sul programma 2016 per lo sviluppo dello sport in Sardegna, infine, è prevista una relazione dell’assessore dello Sport, Claudia Firino.

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Da domani 5 ottobre, il servizio “Nonni Vigile” riprende l’attività durante gli orari di entrata e uscita delle bambine e dei bambini della scuola Ciusa di via Lombardia, a Carbonia.

Il servizio è svolto dai soci dell’Associazione “Terza Età” che saranno dotati di tesserino di riconoscimento, di pettorina e berretto, con la scritta Nonno Vigile.

L’obiettivo è costruire un sistema di sicurezza intorno agli alunni per prevenire i pericoli durante l’entrata e l’uscita dalle scuole, garantendo alle persone coinvolte nel progetto una partecipazione attiva alla vita sociale e culturale della nostra Comunità, recuperandone le personali esperienze di vita.

L’Amministrazione comunale in una nota auspica che il servizio possa essere esteso in futuro ad altre scuole della Città e Frazioni.

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La Camera ha approvato l’ordine del giorno dell’on. Emanuele Cani per il sostegno a piccola editoria e informazione locale.

«Con l’approvazione dell’ordine del giorno da me presentato (misure di supporto alla piccola editoria ed editoria locale) – dice Emanuele Cani – è confermata, con votazione del Parlamento e parere favorevole del Governo, la volontà di intervenire su un tema importante per la vita democratica del paese. Un atto che dà corso all’impegno assunto il due marzo con l’approvazione del primo ordine del giorno, sempre da me presentato, relativo proprio a questo importante settore. Poiché anche l’informazione è costretta a fare i conti con la crisi ritengo sia fondamentale si valuti l’opportunità di supportare questa realtà riconoscendone la funzione sociale e garantendo il pluralismo che in assenza di strumenti di sostegno  rischia di essere messo a rischio.»

Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno:

La Camera,

premesso che:

– Il settore della comunicazione e della informazione locale assume una notevole rilevanza per l’accessibilità e la prossimità alle notizie nonché per la qualità del nostro sistema democratico a garanzia del pluralismo;

– Non si può sottovalutare l’importanza che il sistema di editoria locale, quella delle piccole emittenti, radiofoniche e televisive riveste sui territori;

– Purtroppo, da tempo suddetto settore risulta essere in crisi, una crisi che a sua volta si riverbera in altri settori accrescendo anche una fragilità nel dibattito pubblico delle comunità minori;

– È opportuno non sottovalutare tale profilo e che si valuti l’opportunità di supportare tali realtà riconoscendone anche una funzione sociale;

– In prima lettura in merito a tale provvedimento era stato accolto l’ordine del giorno 9/3317-A/9;

impegna il Governo

a dare seguito a quanto previsto dall’ordine del giorno 9/3317-A9 nonché a valutare l’opportunità di intervenire rapidamente a sostegno del settore dell’editoria locale in considerazione della assoluta importanza che rivestono anche per il rilancio dell’economia di questi territori.

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Il Polo Materno Infantile del Cto di Iglesias, con il completamento dei Reparti di Ginecologia e Ostetricia e col collaudo e collegamento della Centrale dei gas medicali, è pronto per operare al servizio dei cittadini del Sulcis Iglesiente e dell’intera regione. Il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera del territorio, con la distribuzione dei relativi servizi sanitari nei diversi ospedali, approvato dalla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria dei sindaci e confermato nel febbraio scorso con la delibera della Giunta regionale, prosegue e conferma nei fatti la realizzazione nel Cto di Iglesias di una struttura ospedaliera moderna e accogliente, tra le più avanzate a livello regionale. Si deve prendere atto del rispetto degli impegni sottoscritti dalla Direzione Generale della Asl 7, alla quale è affidato ora il compito di procedere nei tempi più brevi al trasferimento immediato nella nuova sede del Cto dei reparti di Ostetricia, Ginecologia e del Materno infantile. Questo risultato, oltre che confermare il produttivo utilizzo delle risorse pubbliche a questo solo e specifico scopo destinate, e il costruttivo e coerente comportamento della Direzione Generale della Asl 7, dimostra che il confronto corretto, e all’occorrenza anche animato, con le Istituzioni è il metodo che più tutela gli interessi dei cittadini, non solo di Iglesias ma dell’intero territorio.

Il Partito Democratico di Iglesias continuerà a operare, con la necessaria fermezza e senza alcuna remora, affinché si rispettino le decisioni concordate di distribuire equamente nel territorio le strutture di un sistema sanitario capace di rispondere ai bisogni di tutti i cittadini come previsto nei diversi passaggi istituzionali. In tal modo, il Pd conferma la sua funzione di proposta, controllo e ferma vigilanza, per ottenere il rispetto delle decisioni prese ai diversi livelli istituzionali e unitariamente condivise, a suo tempo, con l’intero Consiglio comunale della città.

Ubaldo Scanu

Segretario cittadino del Partito Democratico di Iglesias