18 July, 2024
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Continuano senza sosta, favoriti dalla clemenza del tempo – il mare è calmo sottolinea il maggiore Pino Licari in una nota – gli sbarchi di migranti algerini sulle coste del Sulcis. Tra ieri pomeriggio e stamane, in quattro gruppi, a qualche ora di distanza gli uni dagli altri, sono sbarcati, tra il poligono militare di Teulada e Porto Pino, ben 61 migranti algerini. I primi 14 hanno toccato terra ieri pomeriggio a Porto Pino; ieri sera altri 19 sono arrivati all’interno del poligono militare; nella prima mattina di oggi 19 hanno raggiunto la spiaggia di Porto Pino e, sempre in mattinata, 9 sono sbarcati all’interno del poligono militare. Tutti, una volta identificati, sono stati trasferiti al centro di accoglienza di Assemini, da dove verranno poi distribuiti nei vari centro creati negli ultimi mesi in Sardegna, in diversi comuni.

Barchino migranti - Immagine d'archivio.

Barchino migranti – Immagine d’archivio.

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Consiglio regionale 31

Nella seduta di questa mattina, il Consiglio regionale ha approvato il passaggio agli articoli del disegno di legge sulla qualità della regolazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi. La seduta si è aperta sotto la presidenza del vice presidente Eugenio Lai. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il Dl n.254/A – Giunta regionale – “Norme sulla qualità della regolazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi“. Per illustrare il provvedimento, il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza, il consigliere Salvatore Demontis del Pd.

Nel suo intervento Demontis ha parlato di un «disegno di legge importante rivolto a cittadini, imprese e pubblica amministrazione, una strada che vogliamo percorrere con decisione anche nel futuro procedendo ogni anno uno specifico disegno di legge sulla riduzione del numero delle leggi (già con questo provvedimento ne tagliamo 390) ed il loro trasferimento, ove possibile, in testi unici divisi per materia». «In prospettiva – ha aggiunto – guardiamo anche «ad una valutazione dell’incidenza della normativa regionale su quella di diversi livelli oltre all’impatto della regolazione per poterne valutare i benefici per i destinatari a cominciare da quelli socio-economici». «Complessivamente – ha sintetizzato Demontis – si punta a migliorare la qualità delle leggi per strutturare buone pratiche legislative ed introdurre principi importanti: open data su tutti gli atti della Regione, consentendo ai cittadini, i cittadini di controllare in modo diffuso l’andamento della pubblica amministrazione e non solo in presenza di un interesse legittimo, termine massimo di 30 giorni per la maggior parte dei procedimenti, ora sforato molto frequentemente, possibilità di intervento sostitutivi di fronte ad inadempimenti e sistema sanzionatorio articolato, che comporterà la riduzione del premio di risultato per il dipendente inefficiente, indennizzo per ogni giorno di ritardo a prescindere da danno, abbandono della carta e utilizzo massiccio della posta elettronica certificata». «Ci aspettiamo – ha aggiunto il consigliere del Pd – effetti molto positivi della nuova legge sulla materia edilizia, attraverso il grande miglioramento dello sportello unico Suap, che supererà la situazione a macchia di leopardo attraverso nuove modalità telematiche, una piattaforma unica ed un’unica modulistica; inoltre la pubblica amministrazione sarà obbligata a portare avanti istruttorie in parallelo riducendo ancora i tempi di definizione delle pratiche».

Il relatore di minoranza Stefano Tunis di Forza Italia ha affermato che quello in esame è «un provvedimento che ha avuto una gestazione molto prolungata essendo stato concepito all’inizio di questa legislatura, quando norme buone e trasparenti sembravano priorità vere; pero è vero che ora siamo a metà mandato e vediamo che sono state approvate con il vecchio sistema riforme importati come quella edilizia che secondo gli uffici tecnici si è rivelata praticamente neutra e ad impatto zero». «Tuttavia – ha riconosciuto Tunis – l’iter della legge è stato corretto e trasparente frutto anche di un buon rapporto con l’opposizione in sede di commissione anche se, per noi, l’iniziativa legislativa rimane troppo sbilanciata sulla Giunta regionale, segno che forse occorreva affrontare il tema della semplificazione con una legge statutaria dato che siamo in presenza di regole e responsabilità comuni e condivise ed è quindi questa la strada giusta per fare buone leggi e dare buone risposte ai cittadini». Appare positivo, peraltro, «prevedere un adeguato periodo di sperimentazione con uno sguardo concreto rivolto alla soluzione dei problemi ma questo, bisogna ricordarlo, non è il metodo applicato dalla Giunta in tutte le altre circostante, a cominciare dalla Asl unica a proposito della quale lo stesso nuovo manager ha confessato di essere privo di certezze, in pratica la Giunta predica bene e razzola male». «Sarebbe stata necessaria infine – ha concluso Tunis – una maggiore attenzione, per esempio, all’abrogazione della legge regionale n. 30 in materia di trasparenza perché, in quella legge, c’era un passaggio sul cosiddetto accordo procedimentale che faceva risolvere molti problemi nei rapporti fra pubblico e privato». «Guardiamo a questo provvedimento «con spirito costruttivo – ha detto infine – perché è una norma che serve ai cittadini per provare a recuperare un rapporto virtuoso con la pubblica amministrazione, tema centrale per tutta la politica».

Il consigliere del gruppo Misto Mario Floris ha confessato di aver deciso di intervenire quasi per «timbrare il cartellino anche se parlare in quest’Aula, a volte, è non solo difficile ma inutile, perché continuiamo a rappresentare un sistema politico che la gente ha condannato e non vuole più; ieri, in occasione del dibattito sul Patto per la Sardegna, ho visto spargere morfina dappertutto (perfino nel banchi della minoranza) perché si è consolidato un sistema in cui una maggioranza che magari è una minoranza guidata da poche persone decide per altri che devono obbedire». Con la legge dei governatori, ha aggiunto, «pensavamo ad un presidenzialismo temperato, qui invece prima si fa un programma elettorale e poi lo si stravolge completamente». «Alcuni parlamentari nazionali – ha dichiarato ancora Floris – invita a votare Si alla riforma costituzionale perché così si elimina la competenza concorrente con le Regioni dimenticando che, così, scompare l’autonomia in tante materie compresa quella che stiamo discutendo». Esprimendo un giudizio nettamente contrario sul Disegno di legge, Floris ne ha evidenziato le lacune giuridiche, spiegando che «interviene su materie di competenza dello Stato che ha già legiferato ampiamente e continua a farlo anche recentemente con i decreti attuativi della riforma Madia, rendendo quindi legittimo chiedersi dove si colloca la nostra legge, anche perché la stessa riforma Madia contiene fra l’altro una clausola di salvaguardia che prevede la sua applicabilità anche nelle Regioni a Statuto speciale».

La consigliera Daniela Forma, del Pd, ha definito il disegno di legge «fra i più qualificanti per la Regione, anche per la capacità di proposta della Giunta e degli assessorati dell’Industria e degli Affari generali,  e la volontà di intercettare obiettivo strategici del mandato del centro sinistra». «Questa legge –  ha sottolineato – dà risposte certe in tempi certi ai cittadini, mette ordine nel panorama legislativo regionale, introduce meccanismi di semplificazione, riduce tempi e rende più semplice la vita dei cittadini e delle imprese; questo approccio deve diventare strutturale nella nostra agenda politica, individuando le priorità di azione e, meglio ancora, introducendo meccanismi di valutazione ex post sull’impatto della legge nella società sarda». E’positivo inoltre, a giudizio della Forma, «che si sia stabilità una uniformità dei procedimenti su tutto il territorio regionale (soprattutto negli uffici tecnici) ed un nuovo ruolo sia per le Unioni dei Comuni che per la Città metropolitana di Cagliari». In definitiva, ad avviso dell’esponente del Pd, «è una legge positiva per la comunità regionale ed ora è auspicabile che il personale della Regione e degli Enti locali risponda con generosità sentendosi protagonista di un nuovo processo virtuoso». 

Per Forza Italia il consigliere Ignazio Locci ha auspicato in apertura che «i ringraziamenti della collega Forma li facciano, in realtà, cittadini ed imprese cui la legge è destinata; sui principi da parte nostra c’è condivisione perché li riteniamo universali e quindi da non declamare politicamente, piuttosto è necessario che a queste buone intenzioni si facciano seguire i fatti». Cittadini ed imprese, ha segnalato, «chiedono una pubblica amministrazione adeguata ai tempi e soprattutto semplice, ma proprio questa è una lacuna del provvedimento in esame, che resta un po’ a metà strada fra esigenze degli uffici e delle attività produttive, soprattutto in edilizia; sono poi scettico sulla tempistica legata ad alcuni passaggi che riguardano le Sovrintendenze e le competenze dello Stato, un po’ lo stesso argomento che ha sollevato il collega Floris su norme nazionali che potranno essere non sovrapponibili a questa legge». C’è poi da affrontare, ha ricordato, «tutto il discorso sul materiale umano che si è rivelato purtroppo decisivo nell’ostacolare il nuovo corso legislativo; molti Comuni sono indietro, il funzionamento di Agenzie ed Enti agricoli è da terzo mondo e c’è la giungla degli accertamenti conformità, in altre parole oltre che un taglia leggi ci vorrebbe un taglia teste, perché ci sono persone si credono proprietarie di ogni singola pratica, c’è ancora in Sardegna un freno a mano tirato talvolta indotto da molte parti della pubblica amministrazione». «La legge – in conclusione – è un tentativo ancora insufficiente con alcune complicazioni ed il lavoro non è finito, serve un cambio di marcia nella realtà».

Il consigliere dei Riformatori sardi Luigi Crisponi ha parlato di un «tentativo lodevole come tutti quelli in cui la burocrazia si avvicina al cittadino ed alle imprese liberandosi di tanti aspetti fastidiosi che mettono limiti al fare ed appaiono inaccettabili, soprattutto, per quanto riguarda la tempistica; scelte condivisibili quindi anche se qualche perplessità resta sui modelli di applicazione e lo stesso testo di 53 articoli non risulta sempre di facile lettura a conferma che la burocrazia è davvero una piramide difficile da scalfire». «Forse è mancata la progettualità vincente – ha aggiunto Crisponi – per assicurare la rapida attuazione della norma, in proposito cito l’esempio del testo unico sul turismo che contrasta con il disegno di legge che stiamo esaminando; in pratica si dice che ci vuole parere obbligatorio della Regione per le strutture ricettive 5 stelle lusso ma questo fa sorridere tutto il mondo, un mondo legato ad internet ed ai suoi giudizi inappellabili, c’è però tempo di correggere guardando verso il futuro e ricordando che i testi vanno armonizzati alla luce delle reali esigenze di famiglie ed imprese, questo è il vero lavoro che renderebbe più facile la vita delle persone».

Dopo l’on. Crisponi ha preso la parola l’on. Stefano Tunis (Forza Italia), che ha proposto «un focus su due punti. Uno è sull’iniziativa legislativa, quasi esclusivamente in capo alla Giunta regionale in questi due anni e mezzo. E ne ha abusato in una serie di circostanze. Questo è un tema sul quale ci dobbiamo confrontare perché anche da qui passa la semplificazione legislativa della quale dobbiamo discutere oggi.  L’altro focus riguarda il costo della riforma, che sarebbe a zero sia in termini di personale che di risorse finanziarie. Ma sono tante le obiezioni da parte di chi a brevissimo si troverà ad applicare determinate norme in termini brevissimi. Siamo sicuri che non sia più giusta una moratoria per gli enti locali, per consentire loro di traslare nel tempo l’applicazione? La capacità di adattamento dei Comuni alla riforma degli enti locali è già stata stressata: non aggiungerei altro nell’immediatezza».

Per la maggioranza ha preso la parola l’on. Francesco Agus (Sel) e ha detto: «Sono convinto che riusciremo a migliorare questo disegno legislativo ambizioso anche con la reale partecipazione della Giunta, che è stata disponibile durante i lavori della commissione. Spero che gli emendamenti dell’opposizioni migliorino ancora di più un testo che deve rimediare al rapporto logorato tra il cittadino e la burocrazia regionale. L’Autonomia perde colpi a causa della classe politica e anche delle mancate risposte della burocrazia. Non sono convinto che tutto possa cambiare con questa legge, che la Regione faccia immediatamente un balzo in avanti ma se iniziamo con un boccone alla volta riusciremo a mangiare un elefante. Non sarà questa la legge che ci farà finire il pasto, è chiaro. Abbiamo poi il problema, anche in questa legislatura, della mancata applicazione delle leggi che pure questo consiglio approva». Nel merito, l’oratore ha parlato dell’importanza del «Suape, lo sportello unico delle attività produttive e dell’edilizia, che potrà occuparsi anche delle attività sportive e musicali come spesso gli imprenditori richiedono».

Per l’onorevole Marco Tedde (Forza Italia) «è certamente la semplificazione amministrativa la frontiera della pubblica amministrazione e non mi pare che questo testo all’esame sia il verso giusto di questo grande obiettivo. Quello che manca è la sburocratizzazione e la riduzione del carico fiscale per le imprese: sono queste le cose che mancano alla Sardegna per crescere. Oltre ovviamente alle politiche dei trasporti, dal 2014 del tutto inesistenti. Tra l’altro in questo testo legislativo non mi pare siano stati recepiti i decreti attuativi della legge Madia: siamo alle prese con la solita fretta della tecnica legislativa, come si coglie con tutta evidenza dall’articolo 52, che ci ricorda che i regolamenti regionali non possono in alcun modo essere in contrasto con le leggi. Francamente non c’era bisogno di precisarlo. Riflettiamo bene su queste cose bizzarre che avete scritto, riportiamo il testo in commissione».

I Riformatori sono intervenuti con l’on. Attilio Dedoni: «Il tema della semplificazione amministrativa è nel dna della nostra forza politica da sempre. Ma qui siamo ancora nel vago. Il buon legislatore deve proiettarsi in avanti e vedere nella lunga distanza. Se questo non accade, il lavoro del legislatore non aiuta i cittadini e gli imprenditori. Il caos che si vive nel sistema legislativo obbliga i cittadini a fare salti mortali e li costringono a perdere opportunità e diritti. Senza chiarezza siamo tutti consegnati all’arbitrio e gli imprenditori non passeranno in Sardegna manco per sbaglio. In Svizzera una fabbrica apre in una settimana: se non c’è indipendenza economica non ci sarà mai indipendenza istituzionale».

L’on. Gianluigi Rubiu (Udc) ha parlato di «una legge ricca di buone intenzioni, soprattutto per le imprese. Ma se guardiamo i contenuti della legge i dubbi si fanno avanti. E la sensazione è che stiamo creando nuovi disagi alle imprese, altro che sburocratizzare. La vostra semplificazione  coincide sempre con una rappresentazione del cittadino come una controparte, non come la persona alla quale dobbiamo prestare servizio».

Il capogruppo di Forza Italia, on. Pietro Pittalis, si è rivolto all’assessore Demuro e ha detto: “Lei sarebbe destinato ad essere sostituito, secondo quello che si legge. Evidentemente non ha padrini politici forti e non conta nulla il suo curriculum. In questa giunta regionale che più volte ho definito fallimentare non ho difficoltà a riconoscere competenza e spirito di iniziativa al professor Demuro. Questo provvedimento comunque tenta di avviare un nuovo corso della burocrazia regionale”.

Per l’oratore «è comunque evidente ancora una volta il centralismo regionale e la mortificazione degli enti locali, ai quali in concreto non si deve riconoscere la sussidiarietà. Al di là di tutto, le norme non devono rimanere lettera morta ma devono essere poi applicate e questo è un enorme problema della Regione che giustamente il presidente Agus ha fatto bene a evidenziare nel suo intervento».

L’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras si è detta orgogliosa del testo di legge presentato all’attenzione dell’Aula, che muove dall’esigenza, più volte e in più occasioni richiamata, di accelerare la spesa pubblica. «Questa legge – ha proseguito – non può risolvere tutti i problemi che affliggono la pubblica amministrazione ma incomincia ad affrontare in profondità e a risolvere alcune importanti questioni».

Con il provvedimento in discussione, a giudizio della Piras, si riduce quello che le multinazionali che decidono di non investire più nel Paese chiamano “gap Italia”. «Diamo a tutti i Comuni – ha spiegato a titolo esemplificativo la responsabile dell’Industria – la possibilità di unire al preesistente sportello unico anche lo sportello unico per l’edilizia: una sperimentazione incominciata in dieci Comuni nel 2014, poi diventati 46 e che continua a registrare continue richieste di inserimento da parte delle amministrazioni locali dell’Isola a testimonianza della efficacia della soluzione».

«Con la legge per la semplificazione – ha proseguito la rappresentante dell’esecutivo regionale – si tende a garantire al cittadino la possibilità di avviare un’attività con la sola autocertificazione, prevedendo i controlli in una fase successiva a quella autorizzativa e realizzativa.»  

«E’ questa è la vera rivoluzione – ha tuonato l’assessore Piras – insieme con lo stabilire tempi certi di risposta da parte della pubblica amministrazione alle richieste di cittadini e imprese.»

L’assessore si è detta disponibile ad accettare proposte tendenti al miglioramento delle norme contenute nel testo del disegno di legge ed ha auspicato una piena condivisione delle novità introdotte dal provvedimento in discussione che se approvato “migliorerà la qualità della nostra amministrazione insieme con la vita dei cittadini e delle imprese della Sardegna.

Conclusa quindi la discussione generale, l’Aula con 30 favorevoli su 34 votanti, ha approvato il passaggio agli articoli ed il presidente di turno dell’Assemblea, Eugenio Lai,  ha dichiarato conclusi i lavori annunciando la convocazione della conferenza dei capigruppo, nonché il termine per la presentazione degli emendamenti (domani alle 12.00) insieme con la convocazione della Prima commissione per il parere, sempre domani ma alle 13. Lai ha inoltre confermato la convocazione della Seconda commissione alle 14.45 e della Quinta commissione domani alle 10.30.

Il Consiglio si riunirà martedì 11 ottobre, alle 10.00.

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Auditorium 2 

Un nuovo appuntamento con i concerti per il Festival pianistico del Conservatorio, dedicato quest’anno alla figura di Ferruccio Busoni nel 150° anniversario della nascita.

Domani, mercoledì 5 ottobre, alle 18.30 nell’auditorium l’Orchestra Palestrina, composta dai giovani allievi del Conservatorio, proporrà una serata incentrata su musiche di F. Busoni/Schoenbert e di W. A. Mozart. Solista sarà il pianista Federico Manca. Maestro concertatore sarà Corrado Lepore.

Sommo pianista e compositore, Ferruccio Busoni è stato una personalità tra le più versatili e stimolanti del panorama musicale internazionale. Il Conservatorio di Cagliari lo omaggia con l’edizione 2016 del Festival Pianistico che, negli anni passati, è stato dedicato rispettivamente a Dino Ciani, Claudio Arrau, all’esecuzione integrale delle 32 sonate di Beethoven, a Frydrich Gulda e ad Alexis Weissenberg.

Nato da un progetto di Stefano Figliola, docente di pianoforte al Conservatorio di Cagliari, il Festival Pianistico è organizzato dai Dipartimenti “Strumenti a Tastiera” e “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, in collaborazione col Dipartimento di “Musiche d’insieme”.

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Proseguono i disagi in tutta la città di Iglesias per un’avaria nella condotta che serve tutto il centro abitato e le periferie. Il consigliere regionale igelsiente Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, ha presentato un’interpellanza urgente alla Giunta, nella quale che «una semplice rottura nella condotta che approvvigiona la città ha portato Abbanoa ad interrompere l’erogazione idrica per gran parte del giorno. Una beffa per Iglesias, con una carente comunicazione per i cittadini avvenuta solo mediante i social network».

«Si assiste spesso a disagi dovuti all’interruzione del servizio idrico, con difficoltà che riguardano i cittadini e si allargano anche alle attività produttive – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Iglesias può vantare un tesoretto di risorsa idrica nel sottosuolo, grazie ai pozzi minerari, che non è sfruttato per le emergenze. Sembra assurdo che si costringano i cittadini a non usufruire di un servizio fondamentale – conclude Rubiu – visto che ci sono soluzioni alternative per l’approvvigionamento idrico dalle sorgenti minerarie o dal sistema carsico delle viscere iglesienti. Occorre che la giunta possa investire su queste fonti, per evitare nuovi disagi ai cittadini ed alle attività commerciali.»

Gianluigi Rubiu 1Iglesias 2 copia

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Daniel Zaretzky Andrea Macinanti 

Con una conferenza dal titolo “Aspetti tecnici ed estetici della produzione organistica di M. E. Bossi e autori coevi”, domani, mercoledì 5 ottobre, alle 17.00, prende il via la “Settimana organistica” inserita nel secondo “Festival organistico internazionale”, promosso dal Conservatorio di Cagliari.

Sino al 10 ottobre conferenze, concerti, ma anche masterclass scandiranno questo nuovo momento della rassegna, che ha per sottotitolo “Ripensare l’antico nel Novecento”, ed è dedicata quest’anno alle figure di Ottorino Respighi e Ferruccio Busoni.

Mercoledì l’appuntamento è nell’aula magna dell’istituzione musicale cagliaritana. Relatore sarà Andrea Macinanti, docente al conservatorio “Martini” di Bologna. Si prosegue giovedì 6 alle 18.00 nell’auditorium, quando Andrea Macinanti sarà ancora protagonista insieme al violinista Corrado Lepore di una conferenza/concerto che proporrà  un programma incentrato su partiture di Respighi e Busoni. Parteciperanno anche gli allievi del corso di organo.

Venerdì 7, alle 20.00, nella Cattedrale di Cagliari sarà la volta di Daniel Zaretsky, docente di organo nel  conservatorio “Rimskij-Korsakov” di San Pietroburgo: proporrà una serata costruita sulle note, tra gli altri, di J. S. Bach, T. Dubois, M. Reger, L. Vierne.

La “Settimana organistica” si conclude l’8 e il 10 ottobre con la masterclass di Daniel Zaretsky riservata agli studenti di Organo del Conservatorio.

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Gianfranco Congiu

Gianfranco Congiu, 52 anni, avvocato, eletto nel collegio di Nuoro nelle liste Pds e nominato consigliere regionale dalla sentenza del Consiglio di Stato del luglio 2015, è il presidente del gruppo del Partito dei Sardi la cui costituzione è stata ufficializzata oggi in Aula, a seguito dell’adesione del già capogruppo di Sovranità, democrazia e lavoro, Roberto Desini (eletto nel collegio di Sassari nelle liste del Centro democratico). Il gruppo risulta dunque formato oltreché dagli stessi Congiu e Desini anche dai consiglieri eletti nelle liste del Pds a Oristano e Sassari, Augusto Cherchi e Piermario Manca.

«Proseguiremo nel lavoro fatto in Consiglio in questa  prima metà della legislatura – ha dichiarato Congiu in apertura delle conferenza stampa convocata per la presentazione del nuovo gruppo della maggioranza a sostegno del presidente Pigliaru – con l’obiettivo di rafforzare l’azione del governo attraverso una robusta implementazione del programma nel segno della sovranità». Riforma dello Statuto, eliminazione delle ingerenze dello Stato nei temi della cultura e della fiscalità, la vertenza sulle accise, sono queste alcune delle priorità indicate dal neo capogruppo e rilanciate anche dal segretario regionale del Pds, Franciscu Sedda che, nel corso del suo intervento, non ha mancato di esprimere, a nome del suo partito, la soddisfazione per la creazione del gruppo del Partito dei Sardi in seno all’Assemblea sarda («parliamo con la nostra voce e abbiamo il nostro simbolo nel parlamento dei sardi»).

«Si conclude un ciclo  e ne apriamo un altro con l’obiettivo di proporci al governo della Sardegna nella prossima legislatura» ha dichiarato il consigliere Piermario Manca, seguito Roberto Desini che ha confermato «la piena adesione al progetto politico del Partito dei Sardi» e da Augusto Cherchi che ha riaffermato la necessità del “superamento dello Statuto di Autonomia” e della “riscrittura di una carta di sovranità dei sardi”.

I consiglieri Pds e il segretario Franciscu Sedda hanno quindi ribadito pieno sostegno per l’istituzione dell’Agenzia sarda delle entrate (all’ordine del giorno dei lavori dell’Aula): «Con l’approvazione del disegno di legge si conclude la prima fase della legislatura e auspichiamo che l’Ase diventi momento di rilancio del programma e dell’azione del governo regionale». 

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Marco Tedde copiaPietro Pittalis 26 copia

Prima la ricapitalizzazione della società di gestione dell’aeroporto di Alghero, con nove milioni di euro. E poi un nuovo bando che possa consentire a un imprenditore serio di portare in quello scalo 2 milioni di passeggeri.

E’ lo scopo della proposta di legge (primo firmatario Marco Tedde) presentata questa mattina in Consiglio regionale da Forza Italia. «Eravamo e siamo preoccupati per Alghero e di conseguenza per tutto l’indotto che è venuto a mancare» ha premesso il capogruppo Pietro Pittalis. Che ha aggiunto: «Chiediamo che il testo sia discusso con l’urgenza prevista dall’articolo 102 del Regolamento consiliare e siamo disposti anche a non intestarci questa iniziativa, se tutte le forze politiche vorranno condividerla con noi. Stiamo offrendo una via d’uscita all’inerzia dell’esecutivo, che in difetto se ne assumerà la responsabilità».

Nel merito della legge è entrato il primo firmatario, Marco Tedde: «Il nuovo codice degli appalti, in vigore il 23 settembre scorso, consente il soccorso finanziario alle società partecipate in crisi in presenza di un piano di risanamento comunicato alla Corte dei conti. Dunque, non c’è davvero un solo argomento contro la nostra iniziativa. Nei primi otto mesi dell’anno l’aeroporto ha fatto registrare una perdita di 230 mila passeggeri, cioè 1 miliardo di euro che è venuto a mancare alla Sardegna, a cominciare dal Nord Ovest. Se la nostra proposta di legge sarà approvata, e non c’è una sola ragione perché questo non accada, sarà però necessario che la Sogeaal modifichi il bando per consentire a un imprenditore serio di partecipare e garantirsi il suo profitto portando però a due milioni di passeggeri il movimento dello scalo. In ogni caso quei 9 milioni di euro che stiamo stanziando sono una semplice partita di giro, perché rientreranno nelle casse della Regione con la privatizzazione».

Per il consigliere regionale Giancarlo Carta «se la ricapitalizzazione di Sogeaal non interverrà in tempi brevissimi la società rischia seriamente il fallimento. Forza Italia è un soggetto politico responsabile e si è resa conto della necessità di avanzare una proposta concreta e puntuale».

E’ intervenuto anche il consigliere Giuseppe Fasolino: «Ricordo che era novembre 2015 quando il collega Marco Tedde denunciò i guai dello scalo di Alghero e avvertì la Giunta sulla necessità di intervenire sulla materia dei low cost. I risultati sono purtroppo sotto gli occhi di tutti».

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Concorso x cancellieri

Uno dei problemi cronici della giustizia italiana è quello della mancanza dei cancellieri, quelle figure professionali che gestiscono tutta l’amministrazione e la burocrazia che un tribunale e un processo inevitabilmente ha. Secondo stime attendibili ne mancano 9mila in Italia necessari per far funzionare al meglio i tribunali e non si fanno concorsi da oltre 20 anni.

Per tutti questi motivi il ministro della Giustizia Orlando ha velocizzato i tempi e sta predisponendo la realizzazione di un concorso per 1.000 nuovi cancellieri. Il decreto dovrebbe già arrivare ad ottobre e la possibile data di uscita del bando in Gazzetta dovrebbe essere verso fine novembre. La figura professionale del cancelliere non è dirigenziale quindi potranno parteciparvi tutti i diplomati ed inoltre…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://diariolavoro.it/lavoro_cancellieri.html .

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“Il sacro e il profano” e “La devozione in Barbagia” sono i due volumi fotografici realizzati dalla fotografa nuorese Maria Carmela Folchetti, che alle 18.00 di mercoledì 5 ottobre a Cagliari, verranno presentati nella sala conferenze della “Fondazione di Sardegna” in via San Salvatore da Horta n. 2. Oltre all’autrice, parteciperanno Antonello Cabras, Giacomo Mameli, Luca Murgianu, Enrico Pinna.

Un racconto per immagini della parte più intima della cultura popolare sarda, un viaggio nella quotidianità che sfugge alla razionalità, due opere leggere e delicate di un’autrice che conosce profondamente l’isola, da sempre al bivio tra sacro e profano.

Il primo volume dal titolo “Sacro e profano in Sardegna” è in realtà un libro double-face costituito dai volumi “Il carnevale” e I riti della Settimana Santa”. Il secondo, “La devozione in Barbagia”, indaga le feste di San Francesco di Lula, Nostra Signora delle Grazie e Il Redentore.

Il primo, morte e resurrezione dei carnevali sono opportunamente abbinati a quelli della tradizione cristiana. Le tristi sfilate dei Mamutones sfumano nelle processioni meste di una Settimana Santa sempre intensa e partecipata. Maria Carmela Folchetti coglie, senza mai oltrepassare il sottile confine della rappresentazione folcloristica e spettacolare, i segni intimi di cerimonie arcaiche. La tensione e la forza primordiale dei carnevali sfuma nella ritualità composta delle processioni. I segni di passaggio dal pagano al religioso sono attentamente rappresentati. Lo sguardo alle feste è sempre attento e acuto, la sintassi fotografica precisa e sicura. La sapiente padronanza dei piani di messa a fuoco e del mosso controllato rendono dinamica la scena senza pietrificarla ma lasciandola fluire in “Un’intensa vibrazione di luce”.

Il secondo è un doveroso omaggio al padre Carmelo con le sue immagini datate 1978. Un simbolico passaggio di testimone per continuare a rappresentare un affresco Deleddiano di feste antiche che costituiscono ancora parte importante delle fondamenta culturali della società barbaricina.

I libri, arricchiti dai testi di Amedeo Spagnuolo, Gian Nicola Spanu, Chiara Solinas e Marina Moncelsi, costituiscono un viaggio nell’immaginario visuale di una fotografa attenta alla cultura della sua terra e ci consentono di vedere la sua evoluzione a partire dalle prime immagini datate 1986. Appare nitido un percorso artistico e culturale che si evolve dal puro stile documentario verso una ricerca più attenta ai significati profondi di riti ancora vivi e sentiti.

Quello di Carmela Folchetti è un viaggio lungo trent’anni alla scoperta delle sue (e delle nostre) radici. La sua fotocamera ferma momenti lontani di devozione sentita e partecipata mostrandoci un mondo che rischia di cedere lentamente il passo al folklore. Solo uno sguardo attento riesce ancora a cogliere i segnali autentici che connotano e distinguono uno spettacolo per turisti da una millenaria rievocazione della nostra storia.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha iniziato bene il nuovo campionato di A1,l’Openjobmetis Varese battuta al PalaSerradimigni 78 a 72 (primo tempo 38 a 28).

I ragazzi di coach Pasquini hanno praticamente chiuso la pratica già nei primi 20’, trascinati da Darius Johnson Odom e Joshua Carter ma ieri sera l’uomo in più dei biancoblu è stato Brian Sacchetti, autore di un grande terzo quarto, nel corso del quale ha messo a segno ben 9 dei 16 punti complessivi, score arricchito da 4 rimbalzi e 7 falli subiti per ben 27 di valutazione. Nella Dinamo altri due uomini hanno concluso l’incontro in doppia cifra: un super Darius Johnson Odom (18 punti, 3 rimbalzi, 4 falli subiti e 2 assist) e Joshua Carter (14 punti e 4 rimbalzi). Menzione, infine, per Rok Stipcevic, 9 punti e 4 assist, e Trevor Lacey (7 punti, 4 rimbalzi e 3 assist). La vittoria con Varese è il miglior biglietto da visita per la prima trasferta stagionale, in programma sabato prossimo sul campo di Reggio Emilia, contro una delle grandi rivali degli ultimi anni, contro la quale due stagioni fa la Dinamo s’è laureata campione d’Italia alla 7ª sfida della finale scudetto,.

Coach Federico Pasquini inizialmente ha mandato in campo Johnson Odom, Lacey, Lydeka, Savanovic e Carter, mentre coach Paolo Moretti ha risposto con Anosike, Maynor, Avramovic, Eyenga e Johnson. I primi punti del match portano la firma di Anosike,ma Johnson Odom ha risposto subito e la coppia Lacey-Savanovic ha lanciato la Dinamo, seguita da due bombe di Carter. Varese ha  cercato di contenere il passivo con l’ex Eyenga (primo quarto 21 a 15). Il secondo quarto lo hanno aperto Olaseni e una tripla di Sacchetti ma ancora Christian Eyenga ha riportato Varese sul -2. Il finale della frazione è stato nuovamente tutto favorevole alla Dinamo che è andata negli spogliatoi per l’intervallo lungo ssul punteggio di 38-28.

In avvio di terzo quarto l’arma in più della Dinamo è stato Brian Sacchetti che ha preso per mano i compagni e con un bottino personale di ben 9 punti in 10′, ha .chiuso praticamente i conti, consentendo alla Dinamo di chiudere al 30′ avanti di 14 punti: 61 a 47.

Nell’ultimo quarto Varese ha dato fondo al suo orgoglio, limando ben 10 dei 14 punti di ritardo ma, a quel punto, ci hanno pensato Johnson Odom e Carter a respingere l’Openjobmetis e la Dinamo ha chiuso il match avanti di 6 punti: 78 a 72.

«E’ stata la partita che mi immaginavo, a livello offensivo si è vista la tensione, abbiamo sbagliato un sacco di tiri aperti ma sono contento che abbiamo tenuto il controllo – ha commentato Federico Pasquini -. Sono molto soddisfatto, era troppo importante portarla a casa. Siamo stati bravi a mantenere la lucidità facendo un lavoro in più à a livello difensivo, e il fatto di avere tanti giocatori ci ha permesso di arrivare fino in fondo, facendo un extra sforzo in più in difesa che ha permesso quelle azioni offensive determinanti. E’ chiaro che abbiamo sbagliato diverse cose, specie nell’ultimo quarto, ma stiamo lavorando bene e mi piace il linguaggio del corpo che hanno i giocatori nei miei confronti e dello staff, hanno un bell’atteggiamento, sanno che devono andare in campo per dare il massimo e sono pronti a fare anche il lavoro sporco. Per quanto riguarda le prestazioni di Brian mi sorprendo poco – ha concluso Federico Pasquini – perché ho così tanta stima per il giocatore: lavora tantissimo, in campo si dà da fare come un matto e ragiona con una testa da playmaker. Davvero non mi sorprendo.»

«Era importante partire bene, soprattutto dal punto di vista del risultato – ha detto Brian Sacchetti -. Siamo riusciti a fare delle cose molto bene, altre indubbiamente meno bene ma credo che la cosa importante sia  che  anche nel momento in cui loro stavano recuperando siamo rimasti lucidi. Dobbiamo continuare a lavorare duro, siamo un bel gruppo, abbiamo fatto un bel precampionato che ci ha amalgamato molto bene. In questo momento io mi sento in grande fiducia e sicuramente è anche grazie a tutto il gruppo, a tutti i compagni di squadra, sono loro che mi mettono in fiducia.»

Federico Pasquini 20Darius Johnson-Odom 3