Questa sera, al PalaDozza di Bologna, la Dinamo sfida Reggio Emilia nella seconda giornata della regular season.
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Questa sera, al PalaDozza di Bologna, inizio ore 20.45, la Dinamo Banco di Sardegna sfida la Pallacanestro Reggiana nella seconda giornata della regular season.
Negli ultimi anni le strade della Dinamo Banco di Sardegna e della Pallacanestro Reggiana, si sono incrociate spesso. Nella stagione 2014/2015 ben dieci volte, oltre alle sette sfide della serie finale si aggiungono le due della stagione regolare e la semifinale di coppa Italia. Nella passata annata invece le strade di Sassari e Reggio si sono incontrate 6 volte, in semifinale di Supercoppa Italiana, nelle due gare di regular season e le tre della serie dei quarti di finale dei playoff.
Nella giornata inaugurale della nuova stagione, la Dinamo ha avuto la meglio su Varese, 78 a 72, mentre la squadra emiliana è stata piegata di misura a Caserta, 78 a 75, dopo aver iniziato l’ultimo quarto avanti di tre lunghezze: 63 a 60.
Il coach sassarese, alla vigilia, è apparso fiducioso.
«Contro Reggio sono state tante le sfide, sempre con contenuti diversi e storie diverse, e credo che anche questa volta vedremo qualcosa di diverso. Il PalaDozza sarà sicuramente pieno e quando quel palazzo è pieno di pubblico crea un’ambientazione davvero forte – ha detto Federico Pasquini -. E’ un campo che conosco bene, ci ho vissuto due anni dalla mattina alla sera: giocare lì con il pubblico a favore crea un’atmosfera davvero straordinaria, che può fare la differenza. Sabato credo che loro vorranno subito mettere grande fisicità, grande energia e noi dovremo essere bravi ad approcciare una squadra che si vuole riscattare dalle due sconfitte, in Supercoppa e nella prima di campionato. Reggio è un gruppo collaudato e anche se quest’anno mancano elementi fondamentali come Kaukenas e Lavrinovic, ha il gruppo di giocatori italiani che sono un’arma in più, e i due stranieri possono dare una nuova dimensione al loro gioco. E’ una partita da cui mi aspetto molto dal punto di vista emotivo e mentale, voglio vedere a che livello siamo per affrontare una partita del genere e un avversario del genere: sarà un bel test. Dal punto di vista tattico, come ho detto altre volte – ha concluso Federico Pasquini -, siamo in una fase di lavoro in cui la mentalità e la cazzima contano molto di più dell’approccio tattico.»
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