Si è svolto oggi, a Cagliari, il primo incontro fra Regione, Sfirs e imprenditori sul Pecorino Bond.
[bing_translator]
Si è svolto oggi, a Cagliari, il primo incontro fra Regione, Sfirs e imprenditori sul Pecorino Bond. Il Pecorino bond, uno dei tanti strumenti messi in campo per dare supporto al settore lattiero-caseario e più in generale all’agroalimentare, si inserisce nel solco già tracciato dalla Giunta: attrarre investitori, consumatori, operatori economico-istituzionali e competenze attraverso la valorizzazione degli asset, potenziamento delle produzioni locali, applicazione delle nuove tecnologie e di una nuova strategia finanziaria.
«Con questa operazione abbiamo un unico obiettivo, stabilizzare e dare sicurezza a un settore che è strategico per l’economia della nostra regione ma che è in difficoltà a causa delle oscillazioni del prezzo – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci che aveva presentato il Pecorino bond all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo a giugno scorso -. Oggi incontriamo le imprese con la Sfirs e il nostro partner finanziario, e iniziamo a ragionare concretamente sull’emissione di questi bond. È uno strumento finanziario innovativo che si affianca agli altri messi a punto per irrobustire l’intera filiera in modo che riesca a dare prospettiva e sicurezza a tutti. La Sardegna ha una qualità della vita altissima, è uno dei tre posti al mondo dove vivono più centenari grazie al clima e all’ambiente ma anche grazie al cibo – ha concluso il vicepresidente Paci -, ed è sulla qualità del cibo, sulla food safety che vogliamo puntare per un agroalimentare di eccellenza che va aiutato e rilanciato, come facciamo oggi con il pecorino.»
«Il credito è un aspetto strategico ed è particolarmente importante oggi, perché serve il supporto alle aziende lattiero casearie nell’attuale momento di criticità – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi -. Vogliamo sostenere il comparto e abbiamo fatto uno sforzo per organizzarlo: dalla prossima campagna sarà in atto il piano della programmazione produttiva. Se lo avessimo avuto disponibile lo scorso anno, forse non saremmo in questa situazione di tensione. Lavoriamo per dare stabilità e far crescere la nostra presenza sui mercati internazionali, anche grazie ai progetti sull’internazionalizzazione in partenza. Questo fa parte di un più ampio ventaglio di prodotti finanziari tra cui quelli che incidono sul settore dell’allevamento primario. Negli ultimi due anni ci siamo impegnati con tutti gli attori della filiera per uscire dalle troppe improvvisazioni che rendono instabili i prezzi: in particolare, per affrontare questo momento critico stiamo lavorando in stretta collaborazione col Mipaaf per attivare le misure del pacchetto anticrisi previste dai nuovi regolamenti comunitari, fortemente voluti dalla Regione a favore del comparto ovino.»
Funzionerà così: un paniere di circa 10 aziende agroalimentari emetterà Minibond a 18-24 mesi per sostenere il capitale circolante, dando come pegno parziale le forme di pecorino accantonate. I minibond saranno garantiti fino al 60% dal Fondo regionale di garanzia della Regione e fino al 60% da un pegno sul pecorino: la garanzia totale del 120% consentirà di compensare il potenziale calo del prezzo. Advisor dell’operazione finanziaria, con il compito di selezionare le imprese che hanno i requisiti per avere diritto all’emissione di minibond, è BSI Merchant, società italiana appartenente al gruppo bancario svizzero BSI. Domani, incontro operativo con gli imprenditori interessati ad attivare lo strumento.
All’incontro odierno erano presenti il presidente della Sfirs Paolo Sestu, il direttore del Centro regionale di programmazione Gianluca Cadeddu, l’ad di BSI Merchant Alessandro Santini e il presidente della commissione regionale Abi Giuseppe Cuccurese. Per domani è fissato il primo incontro operativo con le imprese interessate ad attivare il minibond.
NO COMMENTS