Silvio Lai (Pd): «La sentenza costituzionale sulle risorse delle province è una vicenda nazionale, la vertenza delle entrate sarde è chiusa da tempo».
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«Non c’è alcuna vertenza entrate sarda da aprire o da chiudere salvo lo sprezzo del ridicolo: se poi le accuse arrivano da chi quando ne aveva la responsabilità non ha portato a casa nulla, meglio fermarsi prima. La vicenda delle risorse alle province è tema nazionale che riguarda tutte le regioni e quindi anche la Sardegna in ragione della riforma Delrio.»
E’ quanto sostiene il senatore Silvio Lai (Partito Democratico), componente della commissione bilancio a Palazzo Madama.
«Con la sentenza 205 – aggiunge Silvio Lai – la corte costituzionale ha bocciato la richiesta del Veneto di avere indietro le risorse che il Governo ha trattenuto alle province in questi ultimi 2 anni, insieme alla contrazione del personale sino al 30% per le aree metropolitane e al 50% per le altre province, in seguito alla riduzione delle funzioni esercitate. Ma nel bocciare la richiesta, la Corte ha riconosciuto che nelle regioni che, a differenza del Veneto, hanno proceduto con l’attribuzione delle funzioni ad altri enti, comuni o la stessa regione, quelle risorse sottratte alle province devono essere attribuite ai nuovi titolari delle funzioni.»
«In Sardegna la regione ha proceduto con la riforma degli enti locali nel 2016 e, per questo, le risorse richieste alle province sarde devono essere riattribuite a Regione e comuni associati – sottolinea ancora il senatore del Partito Democratico -. Anche in questo caso, dunque, l’operato della giunta è lineare e corretto. Si tratta di diversi milioni di euro sui quali occorre certamente aprire un confronto tra la Sardegna e il Governo, ma che niente hanno a che fare, anche per la diversa dimensione economica di cui stiamo parlando, con la vertenza entrate. Quest’ultima era stata avviata nel 2006 e solo ora dopo 10 anni è stata conclusa, bene, dalla Giunta regionale, dopo 5 anni di inerzia nella precedente legislatura regionale. Che a parlare di resa sia proprio chi su questo fronte non ha portato a casa alcun risultato è davvero stupefacente.»
«In commissione bilancio, durante la discussione sulla legge di stabilità, come parlamentari sardi, senza distinzione di ruoli, faremo la nostra parte per chiedere l’applicazione della sentenza dell’Alta Corte. Stato e Regione contemporaneamente devono aprire un negoziato di merito senza dare per scontata l’esigenza di un conflitto, perché la sentenza è chiara e va applicata. Al contrario, la vicenda province, contiene una opportunità: può essere l’occasione per portare a casa le competenze residue sulla finanza locale che ancora restano allo Stato e gestire totalmente da regione a statuto speciale tutte le risorse destinate agli enti locali, singoli o associati. Diventerebbe più semplice gestire la finanza su base regionale – conclude Silvio Lai – e rendere più flessibile il bilancio di comuni, province (nelle forme in cui resteranno) e regione.»
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