Valentina Pistis (Cas@ Iglesias): «Le azioni del commissario della Asl 7 rappresentano la desertificazione dei servizi sanitari di Iglesias e dell’intero territorio».
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A distanza di 24 ore dalla conferenza stampa del commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, che ha annunciato l’avvio del trasferimento del reparto di ostetricia e ginecologia dall’ospedale Sirai di Carbo0nia al Cto di Iglesias, interviene oggi Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias.
«E’ opportuno ricordare che le azioni del commissario rappresentano la desertificazione dei servizi sanitari di Iglesias e dell’intero territorio – attacca Valentina Pistis -. Restano tutte le incongruenze della riorganizzazione della rete ospedaliera voluta dal presidente Pigliaru e dal PD e portata a compimento nel sulcis iglesiente dal dott. Onnis. Ad oggi vi sono mille ricoveri in meno di produzione. La realtà è che Iglesias non ha più un ospedale. Siamo in presenza di uno smantellamento evidente ed innegabile.»
«Solo alcuni dati: la ripartizione dei posti letto per area omogenea, viene rivista notevolmente al ribasso per il Sulcis Iglesiente, con chiaro vantaggio del territorio di Olbia – aggiunge Valentina Pistis -. Il Sulcis Iglesiente, sugli acuti perde ben 59 posti letto, recuperandone solo 33 di post-acuti con un saldo negativo, in ogni caso, di 26 posti letto e con una “alta specialità” storica completamente cancellata: la Chirurgia Pediatrica, i cui posti letto sono stati ceduti completamente all’ospedale privato di Olbia. A ciò si somma il fatto che sono spariti anche i posti letto di DH di Ematologia (oltre 3.000 accessi di pazienti in regime trasfusionale nel 2014 che richiedono non meno di 6 posti letto).»
«In estrema sintesi, il Sulcis Iglesiente esce fortemente ridimensionato da questa cosiddetta riforma e negli ultimi mesi non solo è stato completamente chiuso il presidio ospedaliero Santa Barbara, ma ha, altresì, perso la caratterizzazione dei suoi due ospedali specializzati; infatti il F.lli Crobu, polo pediatrico di interesse provinciale, è stato completamente chiuso a vantaggio del polo pediatrico cagliaritano, ed il Cto da ospedale di interesse regionale , è diventato una sorta di ambulatorio e, nella migliore delle ipotesi, sarà classificato come ospedale di base a completamento del Dea individuato sul P.O. Sirai di Carbonia. Il risultato – conclude il capogruppo di Cas@ Iglesias – è che ci troviamo con una grave mobilità passiva per le casse della Asl e soprattutto per i cittadini, costretti a recarsi presso i presidi ospedalieri cagliaritani. La vergogna continua.»
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