Durissima critica del gruppo del Partito dei Sardi all’assessore Firino sul mancato avvio dei Poli tecnici professionali.
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Durissima critica del gruppo del Partito dei Sardi (componente della maggioranza in Consiglio regionale) all’assessore della Pubblica istruzione Claudia Firino sul mancato avvio dei Poli tecnici professionali.
«Sul fronte dell’avvio dei Poli Tecnici Professionali tutto tace – attacca il presidente del gruppo Gianfranco Congiu -. Assessore Firino cosa succede? Perché questo silenzio? Sono passati oltre tre anni da quando la Regione Sardegna indicava nei Poli Tecnici Professionali lo strumento idoneo per conseguire finalità di riorganizzazione, di rafforzamento dell’intera programmazione regionale dell’offerta di istruzione e alta formazione specialistica superiore e per favorire lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo territoriale.»
«Nessuna risposta alle sollecitazioni che arrivano dai territori – aggiunge Gianfranco Congiu -. L’ultima in ordine di tempo risale al 11 novembre quando, in occasione della VII giornata nazionale sulle PMI, a Macomer si è levato forte il grido delle imprese che intravvedono nei Poli Tecnici Professionali uno strumento efficace per la ricostituzione del tessuto connettivo che lega scuola e mondo del lavoro Sveglia assessore. Il suo ultimo intervento sul punto risale all’ormai lontano 18 settembre quando, con un comunicato stampa, annunciava l’avvio in tempi rapidi delle procedure per la nascita dei Poli Tecnici Professionali. Da allora nulla: non solo ad oggi non è stato pubblicato il bando, ma soprattutto mancano linee guida, procedure, criteri e disposizioni attuative, non risulta essersi costituito il nucleo di valutazione presso l’Osservatorio Regionale sulla Formazione, non è stata istituita la Commissione Valutatrice neppure individuato fisicamente alcun ufficio.»
«Queste doglianze sono le stesse che le segnalammo il 13 febbraio scorso in occasione di una interpellanza depositata in Consiglio regionale desolatamente inascoltata con l’aggravante che, da allora, sono trascorsi altri 9 mesi e oggi ci rendiamo conto di essere ancora al punto di partenza. Non sono, invece, al punto di partenza le imprese e le amministrazioni: le ricordo che il primo Accordo di Rete è stato firmato nel mese di febbraio 2014 (Ente capofila Comune di Macomer), inserito nel Piano di Dimensionamento regionale fin dal 2015, integrato nel mese di settembre 2016, oggi annovera le migliori imprese del centro Sardegna, le amministrazioni locali e una decina di Istituti Tecnici territoriali. Tutti uniti ad attendere linee guida e bandi – conclude il presidente del gruppo del Partito dei Sardi – per competere ai fini di quel riconoscimento formale lungamente atteso.»
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