Elisabetta Falchi: «La legge approvata ieri è un importante passaggio nella riorganizzazione dei Consorzi di bonifica».
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«La legge approvata ieri dal Consiglio regionale è un altro importante passaggio nel processo che abbiamo intrapreso di studio e riorganizzazione funzionale e strutturale del sistema dei Consorzi di bonifica, enti fondamentali e del tutto strategici per l’agricoltura della nostra regione.»
È il commento dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi dopo il voto con cui l’Aula, ieri, ha dato il via libera alla proposta di legge presentata dalla Giunta regionale.
«A chi ventila la loro chiusura a favore di sconosciuti enti sostitutivi – dice l’assessore Falchi – io propongo invece per i Consorzi di bonifica un percorso di innovazione e potenziamento che, grazie a questa legge, si incardina sulla trasparenza e veridicità dei bilanci consortili e che si svilupperà con la proposta di un piano di infrastrutture strategiche per l’irrigazione che presenterò all’attenzione della prossima riunione di Giunta regionale.»
«Dagli studi e analisi effettuate in questi due anni – aggiunge l’assessore dell’Agricoltura – è emersa la necessità di sottoporre i bilanci dei Consorzi a una approfondita verifica per legge, che diventa essenziale per completare il quadro delle conoscenze – anche in vista di un possibile e ulteriore intervento sulla legge del 2008 – e giungere al vero obbiettivo, cioè la corretta definizione dei costi sostenibili dell’irrigazione per i produttori agricoli sardi. Per arrivare al risultato dovevamo evitare che ai Consorzi venisse applicato il sistema del bilancio armonizzato, non compatibile con questi enti, e giungere invece all’approvazione, entro breve, di uno schema di bilancio e contabilità speciale che prenderà le mosse dalla proposta operativa che mi è stata appena presentata dall’ANBI regionale, che ringrazio per la collaborazione di questi anni.»
Questa legge, dunque, è uno snodo importante, sottolinea Elisabetta Falchi. «Dalla trasparenza nella gestione finanziaria consortile, che è fondamentale soprattutto per i tre Consorzi che stanno affrontando la fusione, deriva prima di tutto lo strumento di analisi del costo sostenibile dell’acqua e del sistema di gestione delle manutenzioni territoriali e delle reti irrigue. Inoltre, vogliamo che i Consorzi ricoprano con più forza il ruolo di gestione del territorio. Nostro intendimento, infatti, è che i Consorzi possano ripartire con più efficienza nei prossimi mesi e che anche l’amministrazione regionale, grazie al provvedimento approvato, possa avere dati oggettivi, analisi costi/benefici e numeri certi e comparabili per definire i costi standard di gestione».
Il testo approvato ieri contiene altre importanti disposizioni: grazie ai 2 milioni di euro recuperati da ISMEA (l’Istituto di servizi per il mercato agricolo) viene costituito un fondo finalizzato ad interventi funzionali a favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura.
«A chi ventila la loro chiusura a favore di sconosciuti enti sostitutivi – dice l’assessore Falchi – io propongo invece per i Consorzi di bonifica un percorso di innovazione e potenziamento che, grazie a questa legge, si incardina sulla trasparenza e veridicità dei bilanci consortili e che si svilupperà con la proposta di un piano di infrastrutture strategiche per l’irrigazione che presenterò all’attenzione della prossima riunione di Giunta regionale.»
«Dagli studi e analisi effettuate in questi due anni – aggiunge l’assessore dell’Agricoltura – è emersa la necessità di sottoporre i bilanci dei Consorzi a una approfondita verifica per legge, che diventa essenziale per completare il quadro delle conoscenze – anche in vista di un possibile e ulteriore intervento sulla legge del 2008 – e giungere al vero obbiettivo, cioè la corretta definizione dei costi sostenibili dell’irrigazione per i produttori agricoli sardi. Per arrivare al risultato dovevamo evitare che ai Consorzi venisse applicato il sistema del bilancio armonizzato, non compatibile con questi enti, e giungere invece all’approvazione, entro breve, di uno schema di bilancio e contabilità speciale che prenderà le mosse dalla proposta operativa che mi è stata appena presentata dall’ANBI regionale, che ringrazio per la collaborazione di questi anni.»
Questa legge, dunque, è uno snodo importante, sottolinea Elisabetta Falchi. «Dalla trasparenza nella gestione finanziaria consortile, che è fondamentale soprattutto per i tre Consorzi che stanno affrontando la fusione, deriva prima di tutto lo strumento di analisi del costo sostenibile dell’acqua e del sistema di gestione delle manutenzioni territoriali e delle reti irrigue. Inoltre, vogliamo che i Consorzi ricoprano con più forza il ruolo di gestione del territorio. Nostro intendimento, infatti, è che i Consorzi possano ripartire con più efficienza nei prossimi mesi e che anche l’amministrazione regionale, grazie al provvedimento approvato, possa avere dati oggettivi, analisi costi/benefici e numeri certi e comparabili per definire i costi standard di gestione».
Il testo approvato ieri contiene altre importanti disposizioni: grazie ai 2 milioni di euro recuperati da ISMEA (l’Istituto di servizi per il mercato agricolo) viene costituito un fondo finalizzato ad interventi funzionali a favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura.
«Il fondo di garanzia – conclude Elisabetta Falchi – è un tassello nel rilancio della competitività del comparto che attueremo attraverso il nuovo programma FEAMP. L’accesso al credito garantito è una risposta importante alle richieste avanzate dal comparto anche nei giorni scorsi».
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