L’Unione dei Comuni del Sulcis contesta l’aumento dell’aliquota R.C.A. dal 12,5% al 16% deliberato dal commissario della provincia del Sud Sardegna.
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Durissima presa di posizione del presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis, Gianfranco Trullu, contro l’aumento dell’aliquota R.C.A. dal 12,5% al 16% deliberato dal commissario della provincia del Sud Sardegna.
«Con vivo stupore si è appreso dalla lettura della delibera n.45 del 27/10/2016, come il Commissario protempore della Provincia del Sud Sardegna, senza aver previamente coinvolto i Sindaci del territorio e, comunque, quelli della Unione dei Comuni del Sulcis (ben 12) – scrive Gianfranco Trullu in una lettera inviata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu -, abbia con il proprio deliberato portato al livello massimo la misura dell’imposta sulle assicurazioni per la Responsabilità Civile Auto per l’anno 2017, con una aliquota (massima) del 16% rispetto all’attuale del 12,50%; aumenti che incidono anche sul passaggio di proprietà dei veicoli, comprese le nuove immatricolazioni.»
«Tale misura va a colpire ulteriormente e indiscriminatamente i cittadini di un territorio che di per sé, per economia e disagio socio-economico, è il più povero d’Italia; territorio che conta circa 30mila disoccupati, ai quali vanno aggiunti i cassa integrati, compresi quelli in deroga, i L.S.U. e le partite iva; un numero di pensionati pari a 51.869, che mediamente percepiscono un importo mensile di circa € 665,00. Tale situazione va ad essere ulteriormente acuita da questa delibera, i cui effetti vanno ad incidere pesantemente nell’economia già martoriata in cui versa il territorio del Sulcis. L’assenza totale di collaborazione con le altre istituzioni ed in specie coi Comuni – aggiunge Gianfranco Trullu -, dimostra una insensibilità alle sorti economico-sociali del territorio; è più che sufficiente ricordare il totale abbandono in cui sono state lasciate le strade provinciali.»
Gianfranco Trullu chiede al presidente della Regione e all’assessore degli Enti locali «di riflettere sulla possibilità che l’attuale Commissario rimanga ancora al suo posto. La pressione fiscale ha raggiunto limiti insopportabili; ad aggravare ancor di più tale situazione è appunto la misura ingiusta ed iniqua adottata con la delibera su indicata. L’Unione dei Comuni del Sulcis esprime il totale disappunto, contestando tale condotta e tale delibera che incide per l’ennesima volta su un tessuto sociale già allo stremo sotto il profilo economico-sociale». E, infine, chiede «un intervento atto a far sì che almeno tale deliberato sia revocato».
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