19 July, 2024
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La commissione Trasporti, presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) ha ascoltato in audizione i rappresentanti delle organizzazioni studentesche sarde che hanno formulato una proposta articolata per l’abbattimento dei costi di trasporto urbano ed extraurbano, a seguito del nuovo tariffario introdotto dall’Arst.

Antonio Pala, dell’Udu (Unione studenti universitari) di Sassari, ha ricordato i principali dati negativi del sistema regionale dell’istruzione (dispersione scolastica al 24% contro il 15% della media nazionale, laureati al 17% rispetto al 27% del dato nazionale, 34% di giovani Neet, cioè che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro) per affermare che «il problema dei trasporti ha una forte incidenza sul diritto allo studio».

Carlo Sanna, a nome di Unica 2.0, ha lamentato che «la recente riforma del piano tariffario introdotta dalla Regione ha determinato un aumento generalizzato dei costi per la popolazione studentesca che colloca la Sardegna al di sotto dei livelli minimi fissati dalla normativa nazionale per le prestazioni legate al diritto allo studio».

Francesco Pittirra, componente del Cda dell’Arsu di Cagliari, ha messo l’accento sul costo del pendolarismo «che è molto pesante soprattutto per gli studenti svantaggiati» e sottolineato che «affrontare il nodo dei trasporti significa avere più possibilità di successo nella lotta alla dispersione scolastica ed all’abbandono precoce degli studi».

Roberto Vacca, anch’egli di Unica 2.0, ha poi analizzato gli effetti del nuovo piano tariffario della Regione rispetto alle disposizioni nazionali che assicurano uno sconto del 50% agli studenti con un Isee fino a 25.000 euro. «Di fatto – ha spiegato – col nuovo piano che differenzia il trasporto pubblico locale da quello extraurbano lo sconto si è ridotto al 25-30%».

Lisa Ferreli infine, sempre di Unica 2.0, si è soffermata sul rapporto qualità-prezzo del sistema di trasporto regionale, soprattutto in molte zone interne, ì«in cui il problema dell’aumento di costi si sovrappone a quello dell’organizzazione del servizio, degli orari e delle coincidenze, e crea agli studenti un disagio tale da scoraggiare l’uso del mezzo pubblico».

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Antonio Gaia(Cps), Roberto Deriu (Pd), Alberto Randazzo (Forza Italia), Giovanni Satta (Misto) e Pierfranco Zanchetta (Cps), che ha sollecitato attenzione «anche per il pendolarismo degli studenti residenti nelle isole minori che viaggiano sui traghetti».

Nelle conclusioni il presidente della commissione Antonio Solinas ha ricordato che, nel quadro della difficile situazione economica della Sardegna, «la commissione è intervenuta più volte sul tema del trasporto pubblico locale, le cui criticità sono attribuibili sia alle poche risorse disponibili che a questioni più generali del sistema a cominciare dal parco mezzi non adeguato alla domanda attuale di trasporto». «Tuttavia – ha aggiunto – la gravità del problema della dispersione scolastica e la crisi che ancora colpisce tante famiglie sarde ci devono spingere ad interventi mirati e scelte coraggiose, che contiamo di mettere in campo prima della pausa natalizia a partire dalla legge di stabilità». «Su questi punti sentiremo al più presto l’assessore – ha concluso Solinas – ma credo che da parte di tutta la commissione ci sia la precisa volontà di intervenire in modo significativo per sostenere la mobilità degli studenti sardi».

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Le microimprese dell’alimentazione sono state escluse dall’applicazione dell’etichetta nutrizionale sui loro prodotti, obbligo dell’Unione Europea che, in ogni caso, entrerà in vigore il prossimo 13 dicembre per tantissimi produttori del settore che dovranno indicare calorie, grassi, carboidrati, proteine, sale eccetera per 100 grammi di prodotto.

Grazie anche alla pressione di Confartigianato Alimentare, lo ha chiarito una circolare dei ministeri della Salute e dello Sviluppo economico, diramata pochi giorni fa, che sottolinea come dal regolamento europeo 1169/2011 vengano escluse dall’obbligo della tabella nutrizionale non solo la produzione e vendita di prodotti sfusi (pane, gelato, pasticceria fresca, gastronomia, pizza da asporto) ma anche la produzione e vendita di piccole quantità di prodotti artigianali confezionati, a patto che sia in un mercato locale (provincia d’origine e limitrofe) per vendita al dettaglio.

La deroga vale soprattutto per certe tipologie di prodotti artigianali, non standardizzati e quindi non lavorati in serie, per i quali è molto difficile realizzare delle precise tabelle nutrizionali, che invece richiedono una matematica precisione sui dosaggi degli ingredienti.

Nell’esclusione dall’obbligo dell’etichetta rientrano, quindi, produttori e fornitori, artigiani ed agricoli, che abbiano un legame diretto con i consumatori, con un fatturato inferiore a 2 milioni di euro e con meno di 10 dipendenti.

Al contrario, sono obbligate all’apposizione dell’etichetta tutte le imprese che vorranno proporre i propri prodotti nel mercato extraregionale, nazionale, mondiale e on line, quelle che operano con intermediari (come i grossisti) e con la grande distribuzione, e quelle i cui trasporti prevedano lunghe distanze.

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Si chiude oggi ad Amburgo la campagna promozionale della Regione in Germania, principale mercato turistico internazionale per la Sardegna, che nei primi otto mesi dell’anno in corso ha generato numeri da record: più 16 per cento di presenze tra gennaio e agosto rispetto allo stesso periodo del 2015. A partire dalle 18, all’Internationales Maritime Museum della città anseatica, andrà in scena un evento promozionale, organizzato dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, in collaborazione con le Camere di Commercio regionali, nel corso del quale sarà presentata la destinazione a operatori turistici e media locali. Saranno proiettati video e presentate ‘motivazioni di viaggio’, anche attraverso esperienza sensoriali con profumi, suoni, sapori e immagini. Seguirà un dibattito per rispondere alle curiosità del pubblico tedesco.
Nel 2016 l’assessorato ha portato avanti una intensa attività sul mercato tedesco, accompagnata da una campagna di comunicazione ‘mirata’ – con un finanziamento di oltre 400mila euro – che sarà potenziata nel 2017, raddoppiando l’investimento promozionale della destinazione. La comunicazione ha riguardato pubblicazioni sulle riviste di settore più lette nei Paesi di lingua tedesca e su inflight di bordo che collegano vettori aerei tedeschi e svizzeri alla Sardegna. Mentre la ‘copertura’ di appuntamenti sul territorio è stata capillare: la Regione ha accompagnato gli operatori sardi, a gennaio, alla Cmt di Stoccarda e alla Boot, fiera del turismo nautico, di Dusseldorf, a febbraio alla Free di Monaco di Baviera, a marzo alla cinquantesima edizione dell’Itb di Berlino e a maggio alla Imex, principale appuntamento europeo di turismo congressuale, a Francoforte, dove, l’isola ha ricevuto il prestigioso riconoscimento Enit per uno dei migliori prodotti editoriali 2016 in lingua tedesca: una guida su itinerari in Sardegna.
La Germania è di gran lunga il primo mercato internazionale per la Sardegna e la crescita dei flussi è stata costante negli anni, impennandosi negli ultimi tre: si è passati da 1,130 milioni di presenze nelle strutture ricettive isolane nel 2012 a 1,270 milioni nel 2013 (+11%), quindi a 1,375 milioni nel 2014 (+8%), sino 1,555 milioni l’anno scorso (+13%). Il trend di crescita è addirittura superiore da gennaio ad agosto 2016, dove sono stati registrati 214 mila e 600 arrivi che hanno generato, con una permanenza media di 5,6 giorni, oltre un milione e 200 mila presenze: ciò vuol dire un ulteriore aumento, rispettivamente, del 9 per cento negli arrivi e del 16 per cento nelle presenze, rispetto allo stesso periodo del 2015.
«Abbiamo avviato una nuova stagione promozionale nei Paesi di lingua tedesca con campagna stampa, fiere ed eventi – spiega l’assessore Francesco Morandi -. La Sardegna nel 2017 investirà ulteriormente puntando a confermare il suo consolidato appeal sui turisti tedeschi e a incrementare ulteriormente i numeri, già da record, generati in Germania, Svizzera e Austria». «L’isola sta consolidando il posizionamento sui mercati internazionali con una chiara visione strategica, la sua straordinaria qualità di vita. Attorno ad essa sta strutturando un’offerta competitiva, in cui, accanto al ‘mare’, rientrano aspetti legati a identità e cultura, ambiente e natura, benessere e buon cibo, sostenibilità e attività sportive. Motivazioni di viaggio ed esperienze da provare nel corso di tutto l’anno – conclude Francesco Morandi – e su tutto il territorio regionale.»

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La Giunta regionale ha stanziato ha stanziato 450mila euro destinati alle biblioteche scolastiche per l’acquisto di testi di editori isolani. L’intervento, a favore dell’editoria e della tutela e valorizzazione della cultura e lingua sarda, è stato proposto dall’assessora della Cultura Claudia Firino ed approvato dall’esecutivo. «Questo intervento – ha detto Firino – andrà a sostegno sia delle biblioteche scolastiche sia del comparto dell’editoria locale, e agevolerà gli istituti che sperimentano l’uso della lingua sarda. Tutto questo si concilia perfettamente con il programma di Tutti a Iscol@ che la Regione ha portato avanti in questi anni e per i quali sono stati pubblicati di recente i nuovi bandi». 

Una delle esigenze maggiormente rappresentate per ciò che concerne le biblioteche scolastiche è stata infatti ovviare alla carenza di patrimonio librario, da cui la decisione dell’incremento. I beneficiari dell’intervento regionale sono le autonomie scolastiche che hanno precedentemente partecipato al censimento fornendo i dati delle proprie biblioteche e che faranno richiesta. Sarà seguito l’ordine d’arrivo delle domande sino a esaurimento delle risorse disponibili.

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Anche la Sardegna è presente alla “Settimana della cucina italiana nel mondo“, in corso dal 21 al 27 novembre, in oltre 100 Paesi nel mondo, con 1.300 eventi nei cinque continenti, promossa dai ministeri degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e delle Politiche agricole alimentari e forestali, in stretta collaborazione con le Ambasciate italiane all’estero.
La Regione, in collaborazione con la Comunità Mondiale della Longevità e il Consolato Onorario della Bielorussia in Sardegna, realizzerà alcune iniziative nella città di Minsk in Bielorussia, che si concentreranno nelle giornate del 24 e 25 novembre.
Obiettivo della Regione, in linea con lo spirito generale dell’evento, è di promuovere i prodotti agroalimentari sardi e l’immagine turistica dell’isola presso potenziali buyers bielorussi e russi. Il valore aggiunto della Sardegna all’interno del contesto internazionale della manifestazione sarà rappresentato dalla Dieta della longevità, attorno alla quale si svilupperanno i tre appuntamenti principali. La Dieta della longevità sarà presentata al pubblico della TV nazionale bielorussa il 24 novembre, all’interno del talk show mattutino “Nashe Utro”. Roberto Pili, presidente della Comunità mondiale della longevità e lo chef Elia Saba, presidente dell’Unione cuochi della Sardegna, interverranno in qualità di ospiti per raccontare i segreti della dieta dei centenari sardi.
Il secondo appuntamento della giornata del 24 novembre si svolgerà all’Università di Economia di Minsk: un gemellaggio culinario in cui giovani cuochi, sardi e bielorussi, interpreteranno alcuni piatti della tradizione contadina dei rispettivi territori, mentre gli esperti della Comunità mondiale della longevità ne metteranno in evidenza le similitudini nonostante la distanza geografica e le differenze climatiche.
Il 25 novembre è in programma una conferenza dedicata alla Dieta della longevità, ritenuta la variante sarda della dieta mediterranea, con gli interventi degli esperti della Comunità mondiale della longevità e della prestigiosa Accademia delle scienze della Repubblica della Bielorussia. Nel pomeriggio lo show cooking, che prenderà le forme di un vero e proprio percorso culinario pensato per promuovere i prodotti della tradizione agroalimentare sarda e rafforzare l’immagine turistica della Sardegna.

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Il caro traghetti continua a penalizzare le società sportive del Sulcis Iglesiente e la delegazione provinciale della FIGC di Carbonia Iglesias rivolge un nuovo accorato appello alla Giunta regionale.
«Con la ripresa dei campionati minori le squadre che dovrebbero effettuare, come da calendario pubblicato dalla Federazione, anche le trasferte a Carloforte, continuano a rinunciare preferendo pagare la sanzione per rinuncia che affrontare i costi del traghetto per Carloforte – si legge in un comunicato della delegazione provinciale FIGC di Carbonia Iglesias –. Ma i consiglieri regionali, indipendentemente dal partito , sopratutto gli eletti del Sulcis/Iglesiente che fanno parte dell’attuale Consiglio Regionale della Sardegna, quanto si stanno interessando per questo problema ormai sociale???»
«Da alcuni anni a questa parte per le piccole società sportive del Sulcis Iglesiente disputare le gare con le squadre di Carloforte è diventato un grosso problema economico in quanto il costo dei biglietti del trasporto sul traghetto, ora gestito dalla Delcomar, si attesta a circa 200,00 euro per gara.
Il costo unitario, infatti, va moltiplicato per il numero degli atleti e dirigenti accompagnatori di ogni squadra e sommato a quello per il necessario imbarco di alcune auto per il trasferimento della squadra e dell’attrezzatura sportiva dal porto al campo di gioco, distante circa 3 km. dal centro abitato.
Se si considera che numerose società sportive effettuano più trasferte in quanto impegnate in varie categorie di calcio giovanile nelle quali devono misurarsi con i giovani calciatori locali, essendo presenti, nell’isola, società con numerosi giovani atleti tesserati, il costo-squadra lievita notevolmente.»

«Per quanto suesposto – sottolinea ancora la delegazione provinciale FIGC di Carbonia Iglesias – la rinuncia alle gare da parte di varie Società accade sovente, con gravi ripercussioni sia di immagine sportiva che di mortificazione dei giovani atleti che vedono sfumare l’atteso confronto agonistico e sociale. Pertanto, sarebbe auspicabile un deciso intervento,da parte della Regione Sardegna (più volte sollecitata),almeno per questo pendolarismo sportivo, lo stesso diventi economicamente sostenibile a favore delle Società Sportive Giovanili aggiornando il prezzo del biglietto a quello dei residenti delle isole minori (Carloforte e La Maddalena).»

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L’Associazione TDM 2000 presenterà giovedì 24 novembre, alle ore 16.30, nella Sala Conferenze all’ottavo piano del palazzo dell’ERSU in Corso Vittorio Emanuele II 68, a Cagliari, le attività annuali dello Sportello per la Mobilità Internazionale (SIM) ERSU-TDM 2000.

Lo sportello, nato nel 2103 dalla collaborazione tra TDM 2000 e l’Ente Ersu Cagliari nell’ambito  dello sportello Studentjobs, fornisce a giovani e studenti sardi informazioni e assistenza per la partecipazione a esperienze di vita, volontariato e lavoro all’estero nell’ambito dei principali programmi europei di mobilità.

Dalla sua nascita ad oggi lo sportello SIM ha servito più di 1.000 utenti che, in gran parte, hanno poi vissuto un’esperienza all’estero. Lo sportello, situato nel secondo piano del palazzo dell’ERSU in Corso Vittorio Emanuele, è gestito da uno staff di collaboratori italiani e stranieri che, per chi lo richiede, offrono consulenze in lingua straniera.

Nel corso dell’incontro si parlerà inoltre dei programmi di servizio di volontariato europeo attualmente in via di realizzazione che daranno l’opportunità a giovani sardi di svolgere dei percorsi di formazione in Europa.

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Doppio appuntamento a Cagliari per Nues. Giovedì e venerdì (24 e 25 novembre) alla MeM (in via Mameli 164), la settima edizione del festival internazionale dei Fumetti e dei Cartoni nel Mediterraneo si concentra di nuovo sui comics italiani e dedica uno spazio all’immaginario femminile, dopo aver archiviato, sabato scorso, la sezione intitolata “Mediterraneo_Immaginario” con la sigla di un accordo di collaborazione tra il Cntro Internazionale del Fumetto, padrone di casa della manifestazione, e l’Institut Nationall des Beaux-Arts de Tétouan, per promuovere nei rispettivi territori la produzione marocchina e sarda di fumetti e film d’animazione.

Protagonista dell’incontro in programma giovedì alle 18.00 è Luca Enoch, un “autore unico” che scrive, sceneggia e disegna le sue storie a fumetti. Creatore delle celebri serie “Gea”, “Sprayliz”, “Lilith” e “Dragonero”, la prestigiosa firma milanese, classe 1962, ripercorre la sua carriera insieme a Bepi Vigna, con un approfondimento anche sul suo romanzo “Dragonero – Il risveglio del Potente” (Mondadori, 2015) e sull’evoluzione dell’immaginario fantasy tra fumetto e letteratura. 

Venerdì (25 novembre), nella ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il festival Nues propone la sua sezione intitolata “Donna, Immagina!, con una serie di interventi e contributi in programma dalle 10.00 alle 13.00 e la sera dalle 18.00 alle 20.00.  

La mattinata prevede una tavola rotonda sull’immaginario femminile moderata dalla giornalista Ornella Demuru: vi partecipano Assia Petricell e Sergio Riccardi, rispettivamente sceneggiatrice e disegnatore della graphic novel“Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e dreative, Luca Enoch con un contributo sulle sue eroine a fumetti protagoniste delle serie “Gea”, “Sprayliz” e “Lilith”, la giornalista Federica Ginesu, co-autrice del volume “Sardegna al femminile. Storie di donne speciali”, e Elena Calorio, psicologa del Centro antiviolenza Donna Ceteris. Prevista anche la proiezione di contributi video sull’immaginario femminile nel cinema, nel fumetto e nella fotografia, con particolare riferimento alla street photography dell’americano Garry Winogrand (1928-1984) e al suo lavoro “Women are beautiful”, accompagnato da brani tratti dai racconti della scrittrice canadese Alice Munro (premio Nobel per la letteratura nel 2013). 

In serata, Assia Petricell e Sergio Riccardi presentano la loro graphic novel “Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e dreative” (Sinnos – 2015); Premio Andersen 2014 come Miglior libro per ragazzi a fumetti, è dedicata a quindici biografie eccellenti: scrittrici, condottiere, scienziate, attiviste, filosofe, cantanti, pittrici più o meno note, donne coraggiose e anticonformiste che, in periodi e luoghi diversi, hanno segnato la storia, come Olympe De Gouges, Marie Curie, Angela Davis e Miriam Makeba, tra le altre.

Il compito di chiudere la giornata è affidato alla cantante e attrice Rossella Faa con “Riflessioni sfuse”, una performance musicale dedicata all’immaginario femminile in Sardegna.

Momenti e protagonisti di Donna, Immagina! verranno immortalati su carta da un gruppo di ragazzi del Liceo Artistico “Foiso Fois” di Cagliari e dalle disegnatrici Giovannella Monaco, Stefania Costa e Laura Congiu, che coglieranno le suggestioni della giornata dal vivo.

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Sala Lepori Iglesias

Nell’ambito del progetto Educazione alla Salute il movimento di partecipazione civica, Cittadinanzattiva (Iglesias-Carbonia), ha organizzato, con il patrocinio del comune di Iglesias, una serie di incontri per discutere su temi di forte impatto sociale con l’obiettivo di informare, offrire sostegno e guidare il cittadino nella ricerca di possibili soluzioni. 

Il primo di questi incontri che si terrà nella Sala Lepori di via Isonzo, a Iglesias, inizio ore 17.00, è intitolato: “PERDERE…PER VINCERE!!! GIOCO D’AZZARDO E LUDOPATIE”. Un argomento che cerca di fare luce sulla grave piaga sociale del Gioco d’Azzardo Patologico. Il fenomeno vede dei numeri sempre crescenti non solo tra i giocatori ma anche sulle quantità di denaro spese nel gioco. Nel corso dell’incontro-dibattito sarà presentata un’inchiesta giornalistica che ha permesso di acquisire dati, testimonianze e aspetti sociali sul gioco d’azzardo nella città di Iglesias mettendo in evidenza un fenomeno preoccupante così come a livello regionale.

Secondo i dati pubblicati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in Sardegna i volumi del gioco d’azzardo nel 2015 hanno fruttato una raccolta di 1 miliardo e 542 milioni di euro. Di questi, 261 milioni, arrivano dalle lotterie istantanee (Gratta e Vinci) e circa 1 miliardo di euro, dagli apparecchi di intrattenimento (slot). Sono numeri che evidenziano una serie di problematiche non solo di tipo economico, ma anche psicologico e sociale che ruotano intorno al giocatore. Questi aspetti saranno trattati da due psicologi e psicoterapeuti che focalizzeranno l’attenzione sul gioco patologico, le sue caratteristiche e le terapie utilizzate.

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Nella risoluzione approvata martedì, i deputati propongono di destinare il 2% del PIL alla difesa, di creare forze multinazionali e un quartiere generale operativo UE per pianificare il comando e il controllo delle operazioni comuni e per consentire all’UE di agire laddove la NATO non sia disposta a farlo.

Secondo il Parlamento europeo, il terrorismo e le minacce ibride, l’insicurezza informatica ed energetica, costringono i Paesi UE a intensificare i loro sforzi nel campo della sicurezza e della difesa, aprendo così la strada a un’Unione europea della difesa.

«La nostra Unione non è in grado di affrontare le travolgenti sfide della difesa. Per quasi 30 anni, la maggior parte dei suoi Stati membri ha tagliato i propri bilanci per la difesa, riducendo di fatto le forze armate. La cooperazione tra gli Stati membri è occasionale e l’Europa continua ad affidarsi pesantemente sulle capacità della NATO e sulla solidarietà degli Stati Uniti», ha affermato il relatore Urmas Paet (ALDE, ET), nel dibattito il lunedì. Ha quindi sottolineato che «è arrivato il momento di muoversi verso una politica europea di difesa che funzioni».

La risoluzione sull’Unione europea della difesa, approvata con 369 voti in favore, 255 voti contrari e 70 astensioni, ricorda che negli ultimi anni la situazione della sicurezza all’interno e attorno all’Europa è considerevolmente peggiorata e che nessun Paese è in grado di affrontare da solo. «La solidarietà e la resilienza richiedono all’UE l’adozione di posizioni e azioni comuni e sistematiche».

I deputati desiderano che l’UE risponda più celermente ed efficacemente alle minacce reali e che le forze armate europee lavorino meglio insieme. Le duplicazioni, le sovracapacità e gli ostacoli nel settore degli appalti pubblici conducono a uno spreco stimato in 26,4 miliardi di euro.

I deputati invitano gli Stati membri a effettuare acquisti congiunti per le risorse necessarie alla difesa e a mettere in comune i materiali non letali, come i veicoli e i velivoli per il trasporto. Suggeriscono inoltre l’introduzione di un «Semestre europeo per la difesa, in cui gli Stati membri si consultino circa i reciproci cicli di pianificazione e piani di appalti» e sostengono il rafforzamento del ruolo di coordinamento dell’Agenzia europea per la difesa.

La risoluzione invita il Consiglio europeo a promuovere la creazione di «una politica di difesa comune a livello dell’Unione e a fornire ulteriori risorse finanziarie per assicurarne l’attuazione». 

I deputati incoraggiano la creazione di un quartier generale per la pianificazione, il comando e il controllo efficaci delle operazioni comuni. Gli Stati membri dovrebbero, inoltre, puntare all’obiettivo di destinare alla difesa il 2% del PIL e creare «forze multinazionali all’interno della cooperazione strutturata permanente e a mettere tali forze a disposizione della politica di sicurezza e di difesa comune».

La risoluzione appoggia gli investimenti comunitari proposti in progetti per la difesa «di almeno 90 milioni di euro per il prossimo triennio», suggerendo in seguito un programma europeo di ricerca sulla difesa con una dotazione di 500 milioni di euro all’anno.

I deputati sottolineano che l’UE e la NATO dovrebbero cooperare di più, soprattutto a est e a sud, per fronteggiare le minacce ibride e informatiche, per migliorare la sicurezza marittima e sviluppare le capacità di difesa. Tuttavia, l’UE dovrebbe anche essere pronta ad agire in modo autonomo nei casi in cui la NATO non sia disposta a prendere l’iniziativa.

I deputati discuteranno martedì sera anche un risoluzione distinta sulla sicurezza comune e la politica di difesa comune (PSDC) che sarà poi posta in votazione mercoledì. Il progetto di testo suggerisce una radicale revisione della PSDC e il lancio di un’operazione di addestramento in Iraq per sostenere gli Stati membri coinvolti nella coalizione contro Daesh.

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