[bing_translator]
Lo scioglimento di Sinistra Ecologia e Libertà sta creando un forte disorientamento tra quanti in questi anni hanno creduto nel progetto politico ed ora si trovano, quasi all’improvviso, a dover decidere come proseguire il loro percorso tra la gente e, in molti casi, nelle istituzioni. Nei giorni scorsi il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il senatore Luciano Uras e l’assessore regionale della Pubblica istruzione Claudia Firino, hanno annunciato di non avere alcuna intenzione di aderire a Sinistra Italiana ed oggi a prendere posizione è il segretario regionale, nonché consigliere regionale del partito, Luca Pizzuto, che in una nota che pubblichiamo integralmente, annuncia che non entrerà né in Sinistra Italiana né nel Partito Democratico e si mette a disposizione per dare «alla Sardegna e all’Italia un centrosinistra forte e un partito credibile e di sinistra per il lavoro».
«Sono ore concitate per la comunità politica di cui faccio parte a causa della scelta,totalmente sbagliata, di liquidare un partito politico come Sinistra Ecologia Libertà in questo difficile e pericoloso momento storico.
Non sfugge a tutti noi ciò che è successo negli Stati Uniti d’America qualche settimana fa e come, anche in Europa e in Italia, le destre più feroci, razziste e populiste stiano rialzando la testa e conquistando posizioni di potere inimmaginabili fino a poco tempo fa.
All’interno di questo quadro la Sinistra non può ripetere il solito errore: scindersi, dividersi, isolarsi e consentire a forze politiche pericolose di prendere in mano il potere.
Per questo motivo penso che, oggi più che mai, il centrosinistra sia un campo di valori irrinunciabile, da ricostruire con tutto il suo popolo e ad ogni livello: dai piccoli comuni al governo nazionale.
Per questo credo che la scelta, che rispetto ma non condivido, di costruire un partito come Sinistra Italiana, che al momento nasce come settario e marginalizzato, sia un errore storico che la Sinistra non si può permettere.
Credo anche che il PD sia un importante alleato che, a livello nazionale dovrebbe scaricare le destre e contribuire a ricostruire il centrosinistra; è, per me, un alleato che rispetto e con cui stiamo facendo battaglie importantissime al governo della regione Sardegna, ma del quale non farò mai parte, nemmeno se questo dovesse cambiare forma. Voglio un partito alleato alla pari del PD non una costola subalterna.
Ho molta stima sia per i compagni che faranno la scelta di aderire a Sinistra Italiana sia per quelli che faranno la scelta di aderire al Pd, ma ritengo che in Sardegna sia urgente costruire un partito della Sinistra che sia in grado di unire territori, esperienze storiche e culturali diverse, per rimettere al centro dell’azione politica il tema del lavoro e della dignità della vita.
Ecco perché propongo di costituire un’associazione della Sinistra per la Sardegna e che possa raccogliere tutta la comunità e l’eredità politica di Sinistra Ecologia Libertà ma che possa anche aprirsi alle esperienze del sovranismo, del cattolicesimo sociale, del mondo socialdemocratico e marxista, che metta al centro della sua azione politica il lavoro, la difesa dei valori della costituzione, dell’ecologia, della nonviolenza e della differenza di genere. Abbiamo bisogno d’un partito forte sul piano regionale e nazionale che possa dare speranza a tutte le nostre comunità, per questo non mi spaventa rimboccarmi le maniche e ripartire per una nuova avventura.»
Luca Pizzuto
Consigliere regionale