24 November, 2024
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Venerdì 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, nell’ambito del Plus (Distretto Socio-sanitario di Carbonia) e in collaborazione con l’Associazione “Donne al traguardo”, a Sant’Antioco, verrà inaugurato lo Sportello d’Ascolto Antiviolenza.

Alle 16.00, la giornata proseguirà presso la sala Polifunzionale del comune di Carbonia, in Piazza Roma, sotto i portici (ex Dopolavoro). L’evento avrà inizio con una breve rappresentazione teatrale in ricordo di Oretta, maestra della scuola di Barbusi morta tragicamente nel 1957, con la Clessidra Teatro di Pina Buttiglieri e si concluderą con un Reading di Claudio Moica sulle donne.

Interverranno diverse donne con preziose testimonianze.

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Piazza Marconi Santadi

Sarà inaugurato giovedì 24 novembre, alle ore 17.00, a Santadi, alla presenza del Vescovo, monsignor Giovanni Paolo Zedda e delle autorità locali. un nuovo Centro di ascolto interparrocchiale per il Sulcis. Il Centro di ascolto di Santadi si unisce a quelli già presenti e promossi dalla Caritas diocesana di Iglesias: il Centro di ascolto diocesano “Marta e Maria”, ad Iglesias, e gli interparrocchiali “Madonna del Buon consiglio” a Carbonia e “San Francesco e Santa Chiara” a Sant’Antioco. Il Centro di ascolto Caritas di Santadi, che verrà dedicato a Madre Teresa di Calcutta, proclamata santa il 4 settembre scorso, si propone di offrire un prezioso servizio di ascolto delle varie forme di disagio presenti in una zona pastorale, quella del Sulcis, lontana dai principali centri (Iglesias e Carbonia). Il che permetterà alle persone che vivono in quei comuni di evitare di dover percorrere dei chilometri per essere ascoltate. Il servizio, che sarà garantito dalla presenza di una decina di operatori volontari adeguatamente formati e che nasce grazie alla proficua collaborazione con la locale Parrocchia San Nicola di Bari, ha trovato accoglienza nella “Casa Miniati” in via Cuccaionis: una struttura, rinnovata recentemente, messa a disposizione dell’Amministrazione comunale di Santadi. Anche a Santadi e nei comuni limitrofi, così come nelle altre località in cui operano dei servizi caritativi della Diocesi, s’intende rafforzare la collaborazione con i Servizi esistenti (sia pubblici sia del volontariato sociale), con l’intento di offrire un sostegno non dispersivo a chi vive una qualche forma di disagio, fornendo un aiuto che, partendo dalle necessità momentanee, si proponga di trovare una soluzione al bisogno con la costruzione di un percorso che metta al centro la persona. Nei giorni seguenti all’inaugurazione, il Centro di ascolto “Madre Teresa di Calcutta” comunicherà i giorni e gli orari di servizio.

Il Centro di ascolto della Caritas è il luogo in cui s’intessono relazioni con le persone. È qui che si esprimono i bisogni e nasce il dialogo, in una reciproca relazione di aiuto. Gli operatori lavorano in équipe e una volta alla settimana si confrontano, riuniti in un Coordinamento, su una strategia che possa essere di supporto alle diverse necessità presentate. Questo permette di armonizzare i criteri di intervento e rendere omogeneo lo stile di lavoro.

COSA FA UN CENTRO DI ASCOLTO CARITAS. Accoglienza senza pregiudizi e ascolto attivo della persona sono il fulcro del servizio di un Centro di ascolto Caritas. Da questi principi scaturiscono le altre funzioni specifiche: 1) presa in carico delle storie di sofferenza e condivisione di un progetto di “liberazione” dal bisogno; 2) orientamento delle persone verso una rilettura delle reali esigenze e una ricerca delle soluzioni più indicate e dei servizi più adeguati presenti sul territorio; 3) accompagnamento di chi sperimenta la mancanza di punti di riferimento e di interlocutori che restituiscano la speranza di un cambiamento, mettendo in contatto la persona con i servizi presenti sul territorio ed attivando tutte le risorse possibili; 4) prima risposta per i bisogni più urgenti, sempre attraverso il coinvolgimento delle comunità parrocchiali e del territorio

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firmato-laccordo-tra-sardegna-corsica-e-baleari

È stato firmato questo pomeriggio nella sala del Consolat de Mar di Palma di Maiorca l’accordo tra Sardegna, Baleari e Corsica. I presidenti Francesco Pigliaru, Francina Armengol e Gilles Simeoni, hanno parlato di «giorno molto felice per le nostre isole». «La dichiarazione che firmiamo oggi è un bel passo avanti – ha dichiarato Francesco Pigliaru -. Il calcio insegna che, per avere successo, bisogna avere obiettivi chiari, scegliere un metodo di gioco e far crescere la fiducia nei giocatori. Noi stiamo facendo esattamente questo. Abbiamo formato una squadra che oggi, nella dichiarazione congiunta, fissa obiettivi comuni da raggiungere attraverso un metodo condiviso. La fiducia tra noi ci permetterà di rendere la nostra intesa una collaborazione stabile. Siamo consapevoli di avere, in questo momento, un ruolo storico: uniti parliamo all’Unione europea con una voce sola e, nello stesso tempo, siamo il ponte dell’Europa verso la sponda sud dell’area mediterranea. Migliorando noi stessi aiuteremo tutto il Mediterraneo a migliorare».

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Ospedale Civile di Cagliari

E’ stata avviata oggi l’apertura degli Ambulatori Infermieristici nel Territorio della ASL di Cagliari. Lo sviluppo ed il potenziamento dei servizi territoriali rappresentano un punto qualificante di un SSN moderno, efficiente, equo e solidale. Nel corso degli ultimi anni la ASL di Cagliari si è impegnata in un processo di riorganizzazione e potenziamento dei servizi territoriali con la ricerca di nuovi modelli organizzativi in grado di assicurare la continuità dell’assistenza attraverso il coordinamento degli interventi e l’integrazione socio-sanitaria. In quest’ottica l’Area Nursing in collaborazione con i Distretti ha proposto l’apertura di una struttura innovativa, quale l’Ambulatorio Infermieristico Territoriale all’interno dei Poliambulatori, in grado migliorare le risposte alle complesse richieste di natura socio sanitaria della cittadinanza in considerazione anche delle caratteristiche geomorfologiche e demografiche del territorio La rilevanza strategica dell’ambulatorio infermieristico per il poliambulatorio è rappresentata dalla effettiva possibilità di migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari offerti e per dare risposte ai bisogni di prestazioni sanitarie ai cittadini presenti nel distretto.
L’Ambulatorio Infermieristico Territoriale è un servizio organizzato e gestito dal Personale Infermieristico dei Poliambulatori, all’interno dei Distretti, in collaborazione con i Medici di medicina generale, gli Specialisti ambulatoriali egli altri servizi sanitari territoriali e ospedalieri. L’Ambulatorio Infermieristico Territoriale è un servizio in grado di: contribuire ad assicurare la continuità assistenziale attraverso una migliore integrazione e interazione tra servizi e professionisti; ampliare l’offerta dei servizi sanitari offerti in risposta ai bisogni di salute dei cittadini; fornire un punto di ascolto sanitario e rispondere alle richieste dei cittadini di prestazioni infermieristiche;
Servizi offerti ai cittadini
Al momento sono erogate le seguenti prestazioni:
• Monitoraggio dei Parametri Vitali
• Rilevazione della glicemia
• Somministrazione della terapia sottocutanea
• Somministrazione della terapia intradermica
• Somministrazione della terapia intramuscolare
• Medicazioni semplici
• Rimozione dei punti di sutura
• Bendaggi e fasciature
• Consulenza e informazione in materia di prevenzione, cura e mantenimento della salute
Sedi e orari di apertura
Distretto 1
Poliambulatorio viale Trieste, Cagliari
martedì e giovedì dalle 10.00 alle 13.00
Telefono 070/6094515 (dalle 10.30 alle 12.30)
Distretto 2
Poliambulatorio Decimomannu
Via dei Giardini n. 36, giovedì dalle 10.00 alle 13.00
Telefono 070/9664128
Distretto 3
Poliambulatorio Quartu Sant’Elena
Via Turati 4 C martedì e giovedì dalle 11.00 alle 13.00 .
Telefono 070/6097583
Distretto 4
Poliambulatorio San Nicolo Gerrei
lunedì e mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 Telefono 070/9509019
Poliambulatorio Muravera via Roma
lunedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00 Telefono 070/6097820
Poliambulatorio Villasimius
mercoledì dalle 11.00 alle 12.00 Telefono 070/790219
Distretto 5
Poliambulatorio Senorbì via Campioi
Lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11.00 alle 13.00
Telefono 070/98013932
Poliambulatorio Isili
Dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30
Telefono 0782/820366
Poliambulatorio Escalaplano
Lunedì e giovedì dalle 9.30 alle 12.00
Telefono 070/951022

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Ieri pomeriggio, intorno alle 16.30, un operaio di Tratalias, 53 anni, mentre era intento nella raccolta di funghi in località Santa Lucia, è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco caricato a pallini, esploso da una persona al momento non identificata. L’uomo ha riportato lievi ferite sul volto, al braccio sinistro e nella parte sinistra del torace, è stato immediatamente assistito dal figlio che si trovava vicino a lui e trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia che ha avvisato la Centrale Operativa della Compagnia dei carabinieri di Carbonia.

L’uomo non versa in pericolo di vita. Sentito sulla dinamica dei fatti, ha detto di non essere in grado di indicare l’autore di quanto è accaduto e che al momento in cui è stato colpito si trovava dietro un cespuglio.

Le indagini sono condotte dai carabinieri della stazione di San Giovanni Suergiu.

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Questo pomeriggio, dalle 16.00, nell’aula magna del rettorato, via Università, n. 40, a Cagliari, si terrà la cerimonia di premiazione degli studenti che hanno vinto il concorso regionale “Reporters of the night”, bandito dall’Università di Cagliari per l’edizione 2016 della Notte dei ricercatori, evento promosso dall’Unione europea, con la partecipazione in Italia di atenei e centri di ricerca. La “Notte” – tenutasi tra la Cittadella di Monserrato e il rettorato, il 29 e 30 settembre scorso – ha avuto il coordinamento nazionale di Frascati scienze e, in ambito locale, del dipartimento di fisica, della sezione Infn (Istituto nazionale fisica nucleare) e della direzione Ricerca e territorio. Alla cerimonia prendono parte il pro rettore vicario, Francesco Mola, il pro rettore per la Ricerca, Micaela Morelli.

Al concorso regionale hanno preso parte allievi di varie scuole secondarie. Tra queste, Istituto Azuni, liceo Michelangelo, liceo Dettori, Convitto nazionale e Istituto Bacaredda di Cagliari, Istituto Einaudi di Senorbì. La commissione esaminatrice è composta da Antioco Floris (presidente, docente dipartimento Storia, beni culturali e territorio), Viviana Fanti (docente dipartimento di Fisica) e Susy Ronchi (giornalista). I ragazzi e le ragazze che hanno partecipato a “Reporters of the night” riceveranno un attestato personalizzato.

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La riforma del Parco Geominerario è stata al centro di un incontro svoltosi venerdì cui hanno partecipato, con l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, il Capo di gabinetto della presidenza Filippo Spanu, il delegato del Presidente per la riforma del Parco, Tore Cherchi, la Direttrice Generale della direzione Protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente, Maria Carmela Giarratano e il Commissario Gianni Pilia, i sindaci dei Comuni che detengono le quote del Parco ed i rappresentanti di numerose associazioni.

I contenuti della riforma riguardano: l’organo direttivo di gestione, ora è possibile la partecipazione diretta dei sindaci e delle associazioni, prima precluse; la zonizzazione del territorio dei Comuni distinguendo fra aree rilevanti sottoposte a uno specifico e rigoroso regime di tutela e aree non rilevanti sulle quali i controlli sono drasticamente semplificati con conseguente sgravio burocratico; la possibilità di riconvertire il patrimonio anche per attività produttrici di reddito nel rispetto del piano paesaggistico; la semplificazione della gestione.
I sindaci – si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa della Giunta regionale – sono intervenuti numerosi anche nel dibattito affermando la condivisione piena della riforma e anche la volontà di impegnarsi direttamente per sviluppare tutte le potenzialità del Parco. Nel nuovo Parco i sindaci potranno eleggere tre rappresentanti a cui si aggiungerà un quarto sindaco di nomina regionale, a garanzia dell’equilibrio nella rappresentanza dei 81 comuni interessati. Le elezioni si terranno il 1° dicembre, quindi la fase operativa partirà in tempi rapidi.

«Una riforma importante – ha detto l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras – con cui si chiude un periodo di commissariamento lungo e una gestione anomala. Il Parco rinascerà con una forte impronta scientifica e con una giusta rappresentanza di sindaci e associazioni. La Regione rimane strettamente impegnata nel Parco assicurando le risorse per la fruibilità dei siti, ad esempio per la trasformazione dei siti minerari in siti turistici e con Igea che continuerà ad occuparsi della manutenzione delle miniere. Ora si lavorerà per ricostituire una governance, riscrivere lo Statuto e dare impulso verso il nuovo corso.» 

Tre le chiavi del nuovo iter, che segna la fine definitiva del commissariamento iniziato nel 2007: semplificazione burocratica, massima rappresentanza dei territori e motore di sviluppo.

Il Capo di Gabinetto Filippo Spanu ha sottolineato l’importanza del lavoro fatto e ha ribadito la volontà della Giunta di applicare anche nelle zone interne le buone pratiche di coordinamento delle strutture regionali messe in campo per la riforma del PGM e per lo sblocco del Piano Sulcis. La più rilevante novità della riforma riguarda la netta differenziazione dei luoghi effettivamente sotto tutela da quelli in cui non si è mai svolta attività mineraria. Fino ad oggi, infatti, per qualsiasi intervento, a prescindere dalla località, era necessario richiedere l’autorizzazione al Parco. Da questo momento le verifiche sono fatte preventivamente, e le zone non interessate da vincoli saranno esonerate da questo passaggio burocratico.

Successivamente alla riunione con i Sindaci, si è tenuta la riunione con le Associazioni dalle quali è venuta la conferma del giudizio positivo sulla riforma con un invito molto pressante di Lega Ambiente, Italia Nostra, Consulta e altre associazioni ad agire con determinazione perché il Parco corrisponda ai suoi compiti.
«Questa riforma vuole dare una spinta allo sviluppo – ha detto Tore Cherchi – attraverso un nuovo modo di intendere il Parco, da struttura esclusivamente dedicata alla tutela a motore di crescita economica. Sarà possibile, ad esempio, nel rispetto della morfologia originaria dei luoghi, proporre un cambio di destinazione d’uso per trasformare le strutture in fonte di reddito.»
In tal senso, si è espressa anche la rappresentante del ministero dell’Ambiente, Maria Carmela Giarratano, che si è augurata che questo atto dia un impulso al rilancio delle attività proprie di un territorio ricco di potenzialità, per beni culturali e patrimonio minerario, straordinario ed esclusivo.

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Le piogge si sono fatte attendere ma finalmente sono arrivate e, in qualche caso, hanno creato anche dei disagi. E’ accaduto sabato mattina, poco prima delle 13.00, lungo la strada statale 195, poco dopo l’ingresso della base militare di Sa Portedda, quando un violento acquazzone ha invaso la carreggiata e rallentato il traffico, fino a convincere alcuni automobilisti a fermarsi, come si vede nelle fotografie allegate, di qualità modesta perché scattate dall’interno dell’abitacolo con un tablet. L’auspicio è che la stagione delle piogge sia abbondante, soprattutto senza concentrazione in brevi periodi, per non provocare danni, perché le scorte negli invasi sono decisamente scarse per il periodo, e in previsione della prossima estate è indispensabile che gli invasi ristabiliscano i livelli quantomeno dello scorso anno.

Il 31 ottobre, all’ultimo rilevamento effettuato dalla direzione generale dell’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna, nei serbatoi dell’Isola erano invasati 783,09 milioni di metri cubi, il 44,37% del volume di regolazione autorizzato che è pari a 1.764,83 milioni di metri cubi (un anno fa erano 1.043,08 Mm3, il 59,19%). La situazione più critica si registra nei due invasi del Posada Cedrino, ormai praticamente quasi vuoti (con 4,42 milioni di metri cubi si è scesi all’11,62% del volume invasato), ma subito dopo vengono l’invaso del Liscia, con 28,22 milioni di metri cubi (27,13%) e la zona idrografica del Sulcis Iglesiente (comprendente gli invasi di Monte Pranu, Bau Pressiu, Punta Gennarta e Medau Zirimilis) che, su un volume di regolazione autorizzato complessivo di 75,85 milioni di metri cubi, ne contiene 20,87 milioni di metri cubi, il 27,51% (15,93 Mm3 – 32,31% Monte Pranu, 1,86 Mm3 – 22,55% Bau Pressiu, 2,85 Mm3 – 23,55% Punta Gennarta e 0,23 Mm3 – 3,71% Medau Zirimilis). Un anno fa il volume invasato era pari a 43,24 Mm3 (57,01%).

Non stanno molto meglio gli invasi della zona del Flumendosa-Campidano-Cixerri che conservano il 39,74% del volume autorizzato (264,95 Mm3) e quelli della zona Coghinas-Mannu-Temo con il 44,73% (162,47 Mm3). Chi sta meglio sono la zona Sud Orientale, con 31,28 Mm3 invasati (51,07%) ed il Tirso, con 270,88 Mm3 invasati (59,42%).

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“Fai come CasaPound: al referendum vota no” è il testo degli striscioni che i militanti di CPI hanno affisso su muri e cavalcavia della provincia mercoledì scorso per contestare l’arrivo del premier Matteo Renzi nell’isola.

«Abbiamo voluto accogliere Renzi in città facendogli il verso delle demonizzazioni che ha mosso nei confronti del nostro movimento in vista del referendum – si legge nella nota diramata da CasaPound – la nostra è una risposta concreta per le strade e le piazze della città, contrapposta alla sua onnipresenza televisiva e ai suoi trucchetti per circuire gli italiani all’estero.»

Gli striscioni sono stati posizionati anche lungo il tragitto che il premier ha percorso in auto per arrivare a Santa Margherita di Pula, dove ha incontrato il presidente cinese Xi Ji Ping.

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Da oggi a lunedì prossimo 28 novembre, la RSU e i lavoratori Eurallumina saranno presenti tutti i giorni, a Cagliari, con un presidio davanti all’assessorato dell’Ambiente della Regione Sardegna, titolare del procedimento in carico al Servizio Valutazioni Ambientali della Regione Sardegna, insieme al settore Ambiente dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, avviato ufficialmente lo scorso 29 settembre 2016, che si concluderà nei termini normativi dei 60 giorni, il 28 novembre, per proseguire con la nuova conferenza dei servizi, indicativamente prevista dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano entro il prossimo 20 dicembre.

La manifestazione è inserita nel programma tracciato dall’avvio dell’iter autorizzativo con una mobilitazione permanente . A partire dal 1° settembre scorso, erano state sino ad oggi tredici le stesse iniziative,   ventiquattro nel corso del 2016, a cui vanno sommate le iniziative messe in atto a Roma verso le altre componenti istituzionali.

Nel 2015 la RSU e i lavoratori, dall’avvio ufficiale dell’iter in corso si sono resi protagonisti di 17 iniziative (presidi/sit-in), unite ad alcune forti e partecipate manifestazioni come quelle del 29 e 30 dicembre.

L’impegno costante messo in campo da RSU e lavoratori Eurallumina, ha come obiettivo il monitoraggio costante di tutto il percorso previsto dalle norme e dalle leggi che regolano la materia.

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