24 November, 2024
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Pecore 1 copia
A partire dal 2017, il rafforzamento dei programmi annuali di miglioramento genetico della razza ovina sarda, con particolare attenzione alla qualità casearia e igienico-sanitaria del latte, sarà al centro di speciali convenzioni tra Regione e Associazioni degli allevatori, con la supervisione del Ministero delle Politiche agricole. Lo prevede una delibera proposta dall’assessora dell’Agricoltura Elisabetta Falchi e approvata martedì dalla Giunta regionale, nella quale è compresa anche la copertura finanziaria delle attività di tenuta dei libri genealogici e di svolgimento dei controlli funzionali del bestiame svolte dalle Associazioni interprovinciali degli allevatori (AIPA) negli anni 2014, 2015 e 2016.
«Le attività svolte dalle AIPA – spiega l’assessore dell’Agricoltura – sono la base per le valutazioni genetiche degli animali, la loro selezione col fine dell’aumento della quantità e qualità delle produzioni di latte. La Regione ha sempre investito negli anni ingenti risorse economiche e umane per cofinanziare i programmi ministeriali di miglioramento genetico svolti dalle AIPA. Anche grazie al coinvolgimento dell’agenzia regionale AGRIS ci siamo impegnati per rilanciare il lavoro sul campo che consenta di avere pecore capaci di produrre latte di sempre maggiore qualità casearia.»
«Con la diminuzione dei finanziamenti ministeriali e conseguentemente anche regionali – aggiunge l’assessore Falchi – e l’adozione del metodo forfait per il calcolo delle assegnazioni delle risorse, i programmi portati avanti dalle AIPA nei territori avevano perso buona parte della loro efficacia e subìto tagli su attività fondamentali, in particolare per i nostri sistemi di allevamento. Per questa ragione, abbiamo lavorato affinché, per gli anni dal 2014 al 2016 e nelle more dei decreti ministeriali sui programmi di esercizio, la Regione potesse intervenire per garantire la continuità dell’attività delle AIPA, approvando i programmi e disponendo i previsti finanziamenti in maniera mirata ad ottenere una maggiore personalizzazione degli interventi sul campo.»
«Sulla base della sperimentazione predisposta in questi anni, dal 2017 – annuncia l’assessore dell’Agricoltura – i programmi annuali saranno elaborati dalle Agenzie agricole, in accordo con le Associazioni di categoria, e cofinanziati dalla Regione esclusivamente sulla base di speciali convenzioni con il sistema di associazioni allevatori AIA-ASSONAPA e la supervisione del MIPAAF, per realizzare programmi mirati al miglioramento genetico specifico della razza ovina sarda. L’auspicio è quello di intensificare tutte quelle attività come i prelievi e le analisi della qualità del latte che favoriscono il monitoraggio della produzione e l’aumento del contenuto in grasso e proteine del latte.»
«Anche attraverso la riforma delle AIPA, la costituzione di un’unica struttura regionale più semplice e snella e un maggior coinvolgimento dei nostri allevatori – conclude Elisabetta Falchi – l’obiettivo è quello di favorire un aumento dell’efficienza delle aziende e delle produzioni, perché al centro del nostro programma, soprattutto in una fase delicata come quella attuale, c’è la valorizzazione della qualità dei nostri prodotti.»

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Con i frantoi in piena attività si concretizzano le aspettative negative degli operatori rispetto alla produzione di olio 2016. Ismea e Unaprol hanno, infatti, ridotto ulteriormente le previsioni produttive 2016 che, secondo i dati più recenti, si attestano a 243 mila tonnellate, circa la metà rispetto al dato dello scorso anno (474.620 tonnellate la produzione del 2015).

All’annata di “scarica”, strutturale dopo l’ottima produzione dello scorso anno che in alcune aree del Sud ha toccato livelli record, si sono purtroppo sommati gli effetti negativi di un clima decisamente avverso con bizzarre alternanze di caldo e freddo e piogge spesso inopportune.

Male il  Sud, dove il -50% stimato ad oggi potrebbe risultare anche ottimistico: pesantemente in rosso tutti i bacini più importanti, come  Puglia (-50%), Calabria (-53%) e Sicilia (-52%). Al Centro la flessione è di poco superiore al 40% (Toscana -35%, Umbria -38%). In controtendenza il Nord, pur nelle limitate dimensioni della sua produzione, che mostra invece una progressione rispetto allo scorso anno sia perché le condizioni climatiche non sono apparse tanto sfavorevoli quanto al Sud, sia perché avendo dei bacini produttivi più contenuti è stato più semplice il controllo e la difesa dalle malattie. Male, invece, la Liguria (-50%).

La reazione dei mercati non si è fatta attendere con tendenze rialziste dei prezzi che hanno portato in media gli extravergine a 5,52 euro al chilo a metà novembre, ma con la piazza di Bari già oltre i 5,70 euro al chilo, quando a settembre le trattative si sono chiuse su valori attorno a 3,80 euro al chilo.

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Alghero 3 copia

Piazza Municipio Iglesias 1 copia

Alghero è l’unica città sarda finalista per l’assegnazione del titolo di Capitale italiana della cultura per il 2018, per il quale sono rimaste in corsa 10 città. Questo l’elenco completo: Alghero (Sardegna), Aquileia, (Friuli Venezia Giulia), Comacchio (Emilia Romagna), Ercolano (Campania) Montebelluna (Veneto), Palermo (Sicilia), Recanati,(Marche), Settimo Torinese (Piemonte), Trento (Trentino Alto Adige), Unione dei Comuni Elimo Ericini (Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice) (Sicilia).

Tra le 11 città rimaste escluse c’è l’altra città sarda candidata, Iglesias. Di seguito l’elenco delle città rimaste escluse: Aliano (Basilicata), Altamura (Puglia), Candidatura congiunta Viterbo – Orvieto (Tr) – Chiusi (Si) (Lazio/Umbria/Toscana), Caserta (Campania), Cosenza (Calabria), Iglesias (Sardegna), La Spezia (Liguria), Ostuni (Puglia), Piazza Armerina (Sicilia), Spoleto (Umbria), Vittorio Veneto (Veneto).

Alla città che verrà scelta come Capitale Italiana della cultura 2018 verrà assegnato un contributo di 1 milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. Il titolo è stato istituito dalla legge Art Bonus sulla scia della vasta e virtuosa partecipazione di diverse realtà italiane al processo di selezione per individuare la Capitale europea della cultura.

La Capitale italiana per il 2018 sarà proclamata martedì 31 gennaio 2017. Ricordiamo che il riconoscimento di Capitale italiana della cultura è stato assegnato a Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Matera nel 2019 (capitale europea).
«Ci abbiamo provato e siamo contenti averlo fatto. Auguri e in bocca al lupo a chi resta in gara! – ha commentato Simone Franceschi, vicesindaco di Iglesias – Cosa resta da questa esperienza? Rimane intatto l’entusiasmo con cui, da oggi, continueremo a concretizzare il progetto di sviluppo integrato presente nel dossier di candidatura che l’Amministrazione ha elaborato con la collaborazione di tanti.»

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Iglesias 2 copia

Gianluigi Rubiu (capogruppo Udc in Consiglio regionale) sollecita un intervento di Area per le opere di messa in sicurezza degli alloggi popolari di Serra Perdosa a Iglesias.

«Basta entrare appena dentro l’ampio atrio che abbraccia le abitazioni dislocate alla periferia della città per rendersi conto del degrado a vista d’occhio – denuncia Gianluigi Rubiu -. I prospetti degli edifici presentano delle crepe profonde, pezzi di intonaco che vengono giù quasi ogni giorno, il ferro delle armature visibile e letteralmente scoppiato all’interno dei blocchi in calcestruzzo. E, in moltissime abitazioni, infiltrazioni d’acqua che rendono impossibile l’alloggio all’interno degli stabili. Una situazione di disagio che ha prodotto la protesta degli abitanti contro Area, l’agenzia che si occupa di edilizia abitativa in Sardegna.»

Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale: «E’ stato approvato uno stanziamento di 600 mila euro per gli interventi di manutenzione dall’assessorato regionale ai lavori pubblici – spiega Gianluigi Rubiu -. Non si comprende il motivo per cui non siano ancora state avviate le opere di messa in sicurezza degli alloggi per evitare un ulteriore peggioramento dello stato delle palazzine. Non si può infatti consentire che diverse famiglie, già in difficoltà possano trascorrere la stagione invernale con l’incubo delle infiltrazioni e del rischio crolli all’interno degli stabili».

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Dopo l’approvazione del progetto esecutivo, a breve il comune di Carbonia indirà la gara d’appalto per le urbanizzazioni di Sa Perda Bianca (Carbonia 2).

Nel rispetto della tempistica prevista dal Codice degli Appalti, il comune di Carbonia confida di poter iniziare i lavori, tramite l’impresa che vincerà la gara, tra la fine del mese di febbraio e gli inizi del mese di marzo.

Carbonia 2

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Eurallumina 15 settembre 2016 5

Si è svolto ieri, 17 novembre, in una sala riunioni dell’aereoporto di Elmas, un incontro tra il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, presente il presidente della Regione, Francesco Pigliaru ed alcune delegazioni dei lavoratori impegnati nelle più difficili vertenze industriali in Sardegna e del resto d’Italia. Antonello Pirotto, a nome della RSU Eurallumina, ha illustrato lo stato attuale del percorso autorizzativo, che si concluderà come annunciato dall’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, indicativamente entro il 20 dicembre 2016, con una nuova conferenza dei servizi, per il progetto di ripresa produttiva del primo anello della filiera dell’alluminio. Antonello Pirotto ha chiesto la «conferma ed un ulteriore impulso al sostegno istituzionale già espresso, in concorso con la Regione Sardegna», per la conclusione positiva che – si legge in una nita della RSU Eurallumina – «ratifichi gli accordi, il protocollo d’intesa ed il contratto di sviluppo, obiettivi raggiunti con anni di lotta e sacrifici dai lavoratori in tuta verde  e possa consentire lo sblocco degli investimenti da parte della RUSAL, che ammontano a oltre 200 milioni di euro e che avranno ricadute occupazionali come da piano industriale, per 357 lavoratori diretti (circa 100 saranno nuove assunzioni) 270  lavoratori degli appalti per 36 mesi (150 poi stabilizzati), 200 nell’indotto (mense, trasporti, servizi, fornitori), che con il moltiplicatore economico statistico per l’area di crisi del Sulcis Iglesiente 1 a 3 (ogni busta paga ne ingenera altre due), supera le 1.500 persone, e che con i nuclei familiari arrivano a 5.000».

Al presidente Renzi, ai sottosegretari Claudio De Vincenti e Luca Lotti e al capo della segreteria Nicola Centrone, la RSU Eurallumina, ha consegnato un documento aggiornato e dettagliato sugli ultimi passaggi dell’iter procedurale in corso di svolgimento.

Come annunciato e messo in atto, si moltiplicano le iniziative della RSU e dei lavoratori Eurallumina, con l’approssimarsi delle scadenze dettate dalle norme previste dall’iter autorizzativo.

Nuovo presidio stamane, in via Roma, a Cagliari, davanti all’assessorato dell’Ambiente della Regione Sardegna, titolare del procedimento in carico al Servizio Valutazioni Ambientali della Regione Sardegna, insieme al settore Ambiente dell’ex provincia Carbonia Iglesias, avviato ufficialmente il 29 settembre 2016, che si concluderà nei termini normativi dei 60 giorni, il 28 novembre 2016.

La manifestazione è inserita nel programma tracciato dall’avvio dell’iter autorizzativo con una mobilitazione permanente , la tredicesima a partire dal 1° settembre scorso, la ventiquattresima nel corso del 2016, a cui vanno sommate le iniziative messe in atto a Roma verso le altre componenti istituzionali.

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E’  già partita la macchina organizzativa del 100° Giro d’Italia che partirà il 5 maggio 2017 da Alghero. In settimana ci sono stati di sopralluoghi e summit nelle sedi che ospiteranno le tre tappe e la Grande Partenza. Gli incontri, coordinati dall’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, a cui hanno preso parte istituzioni, autorità, amministratori locali, massimi esponenti della direzione gara e responsabili di Rcs-Gazzetta dello Sport, che organizza l’evento, sono serviti per individuare i vari percorsi cittadini dei ciclisti e per affrontare tutti gli aspetti riguardanti sicurezza, postazioni per il pubblico e per i giornalisti. Oltre che per condividere il progetto di comunicazione coordinato e unitario basato sull’identità di ogni singolo territorio e sulla qualità della vita dell’isola.

I sopralluoghi hanno toccato Alghero, da dove il Giro 2017 partirà il prossimo 5 maggio, Olbia, arrivo della prima tappa – con la consegna della prima maglia rosa – e partenza della seconda (6 maggio), Tortolì, arrivo della seconda e partenza della terza (7 maggio), e infine Cagliari, arrivo della terza tappa, prima del trasferimento nella Penisola. «Gli appuntamenti organizzativi preliminari, attivati con la regia regionale – ha spiega to Francesco Morandi – sono propedeutici all’avvio del progetto strategico destinato a valorizzare al meglio i Comuni-tappa del Giro e a promuovere tutto il territorio, anche e soprattutto grazie alla collaborazione degli enti locali e degli operatori economici. Tutto questo – ha aggiunto l’assessore del Turismo – sarà accompagnato da un’azione di comunicazione del nostro prodotto turistico territoriale, volta a garantire la massima visibilità, perfettamente integrata con due aspetti fondamentali del piano regionale di destagionalizzazione: creare una straordinaria motivazione di viaggio attraverso l’evento clou del cartellone regionale 2017 e valorizzare il tema del cicloturismo su cui la Regione sta investendo con molta convinzione». 

Il movimento di persone al seguito nelle varie città sede di tappa genererà numeri mai visti: oltre a centinaia di atleti delle squadre partecipanti, team di allenatori e dirigenti, staff di preparatori, fisioterapisti e medici, altre duemila persone tra organizzatori e rappresentanti dei media alloggeranno almeno per una settimana in Sardegna. Ad essi si aggiungono le migliaia di spettatori che arriveranno appositamente per la gara. Il Giro sarà seguito dalle televisioni di 194 Paesi di tutti i continenti e attirerà centinaia di tour operator. «L’evento simbolo dello sport italiano ha scelto gli scenari incantevoli della Sardegna per l’edizione numero cento – ha concluso Francesco Morandi – e noi ci stiamo attrezzando per sfruttare al meglio un’occasione unica, che assicura al territorio massima visibilità internazionale e ricadute economiche e promozionali per ogni destinazione, sulla qualità della vita e sul nuovo modello di sviluppo sostenibile».

Fabio Aru 1

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Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 10

Su input del ministero dello Sviluppo economico Alcoa e Invitalia hanno raggiunto un accordo preliminare strumentale alla sottoscrizione di un accordo definitivo che verrà negoziato e siglato nei prossimi 2 mesi. E’ quanto dichiara in una nota il ministero dello Sviluppo economico.

Si prevede che Alcoa ritiri l’annunciata decisione di smantellare lo stabilimento di Portovesme per un periodo di 12 mesi, rimanendo comunque responsabile per la bonifica del suolo e della falda acquifera in relazione all’inquinamento sinora prodotto dallo stabilimento e facendosi carico dei connessi oneri economici; nei prossimi 30 giorni Invitalia effettuerà una due diligence dell’impianto indispensabile per la ricerca di un nuovo investitore.

L’accordo stabilisce infatti che Mise ed Invitalia ricercheranno nei prossimi 12 mesi un investitore disponibile ad acquisire la proprietà, rimettere in funzione lo stabilimento e restituire prospettive occupazionali ai lavoratori del Sulcis.

Qualora entro i prossimi 12 mesi si trovi un investitore, Alcoa si impegna a trasferire ad Invitalia lo stabilimento a titolo gratuito, nonché una dotazione di capitale che la due diligence stabilirà essere necessaria a rimettere in funzione l’impianto; Invitalia contestualmente trasferirà, di nuovo a titolo gratuito, la proprietà e la dotazione finanziaria all’investitore che riavvierà la produzione. Alcoa sarà così liberata da tutti gli oneri, con eccezione di quelli per la bonifica.

Nel caso in cui, invece, non dovesse essere possibile trovare entro i prossimi 12 mesi un investitore interessato, Alcoa trasferirà ad Invitalia l’impianto e, di concerto con Invitalia stessa, provvederà al suo smantellamento, sopportandone i relativi oneri e restando comunque responsabile della bonifica necessaria e del relativo costo.

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Lunedì 21 novembre, a Iglesias, verrà effettuato il collegamento delle nuove reti idriche in via Baudi di Vesme. I lavori sono iniziati avantieri e prevedono la realizzazione di cento metri di nuove condotte in ghisa sfeoroidale, materiale che garantisce la migliore tenuta. Vanno in pensione, invece, le vecchie tubature colabrodo non più in grado di assicurare un servizio adeguato. Il cantiere riguarda anche il rifacimento delle diramazioni al servizio delle utenze della strada.

Le squadre di Abbanoa lunedì effettueranno i collegamenti della nuova condotta di via Baudi di Vesme con le reti di via Repubblica e via Roma. Per consentire l’esecuzione dell’intervento. dalle 8.00 alle 13.00 sarà necessario sospendere l’erogazione nel centro storico. Il servizio verrà ripristinato anticipatamente qualora l’intervento dovesse richiedere un tempo minore rispetto a quanto preventivato.

L’intervento rientra nel piano di efficientamento delle reti idriche della città di Iglesias che prevede la sostituzione di ben quattro chilometri e mezzo di vecchie reti per un investimento di 761mila euro. Il piano è finalizzato, oltre che a una drastica riduzione delle perdite, all’ammodernamento delle reti tenendo conto delle problematiche riscontrate negli ultimi anni. Riguardano principalmente la realizzazione di nuove condotte nei tratti dove sono stati registrati frequenti disservizi all’utenza e notevoli perdite di risorsa. In diverse strade i lavori sono già stati completati con l’attivazione delle nuove condotte. Oltre al centro storico, sono interessate anche le zone dei comparti Palmari Basso, Serra Perdosa vecchia, Miniere, Rosa del Marganai, Fragata e Montesanto.

Le risorse utilizzate sono quelle derivanti dalla tariffa e quindi dal pagamento delle bollette. Una parte dei proventi, infatti, viene investita in interventi di efficientamento delle reti idriche con la sostituzione integrale delle vecchie condotte. Per il distretto del Sulcis già da due anni sono raddoppiati i fondi per gli interventi di manutenzione: più di 12 milioni di euro per il triennio 2014-2015-2016. Sono fondi che sono stati destinati sia per le manutenzioni ordinarie (ad esempio, le riparazioni di perdite) sia per le manutenzioni straordinarie che riguardano proprio la sostituzione di interi tratti di reti idriche e fognarie dove si sono manifestate maggiori criticità.

Iglesias 2 copia

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E’ stato inaugurato stamane, in via Liguria, a Carbonia, il Centro sperimentale di attività sociali dell’Auser e Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia. Dopo il taglio del nastro, fatto dal sindaco Paola Massidda e dal presidente CSV – Sardegna Solidale Giampiero Farru, la presentazione è stata aperta con la proiezione del filmato “PromuoviAmo il Volontariato”, i saluti di Rosy Orecchioni, presidente Auser Carbonia; Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Andrea Piras, referente Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia e Franca Cherchi, presidente regionale Auser Sardegna e gli interventi degli ospiti.

L’inaugurazione del Centro rappresenta il risultato di un lungo percorso che ha visto i volontari dell’Auser impegnati nella ristrutturazione di una parte della ex scuola materna di via Liguria, del cortile adiacente e del parco alberato.

Grazie all’importante lavoro dei volontari l’edificio ospiterà numerose attività di aggregazione sociale per i meno giovani  e il soccorso del 118, a cura dell’Auser, mentre il Centro Servizi per il Volontariato (CSV) – Sardegna Solidale, Sa. Sol Point n. 9, punto di riferimento per le associazioni del territorio, metterà a disposizione un centro di eccellenza formativa, assistenza fiscale e legale e supporto per le richieste di sostegno economico o di riorganizzazione delle diverse attività di volontariato.

Vediamo ora l’intervista realizzata con Andrea Piras, referente Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia.

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