18 July, 2024
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«Raccogliendo la voce di centinaia di lavoratori del settore, mi sento in dovere di lavorare attivamente per stimolare un dibattito serio e compiuto sulla questione dei criteri per le attività di spettacolo in vigore dal 2013. Risulta quanto mai urgente porre mano alla ridefinizione di regole che valorizzino le attività culturali e… che sostengano tutte le compagnie, incentivando in particolare anche le piccole e medie realtà che lavorano da anni nel settore.»

Lo dice Luca Pizzuto, consigliere regionale e segretario regionale di Sinistra Ecologia e Libertà.
«Chiederò con forza che il tema sia posto in evidenza dall’Assessorato alla Cultura e dalla Presidenza, sia con la revisione della delibera del 2013 che con la stesura di una nuova legge per lo spettacolo dal vivo.  Non dobbiamo permettere – conclude Luca Pizzuto – che tutto il patrimonio umano e culturale costruito in tanti anni vada perduto.»

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Il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Pietro Cocco, ha presentato una proposta di legge tesa al superamento dei problemi che riguardano i lavoratori del Progetto interministeriale-interregionale denominato “Parco Geominerario”, la cui convenzione con l’Ifras scade il 31/12/2016.   

La proposta di legge consente di mantenere i livelli occupazionali per gli oltre 500 lavoratori interessati (non solo di una parte di essi) e dispone una proroga di sei mesi o, comunque, per tutto il tempo necessario all’espletamento della gara d’appalto per il nuovo affidamento.Definisce inoltre in maniera chiara ed inequivocabile i soggetti destinatari e precisamente i lavoratori socialmente utili provenienti dal progetto ministeriale, i soggetti svantaggiati e i lavoratori interessati dagli accordi di programma.

«E’ un fatto concreto – ha commentato Pietro Cocco – una soluzione attesa e auspicata dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali, tendente a risolvere una vicenda alquanto controversa.»

Nuraghe Sirai 3

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Aiuti per l’avviamento di organizzazioni dei produttori (OP) e consorzi di tutela e finanziamenti per gli interventi di commercializzazione delle OP già esistenti. Li prevedono due distinte delibere approvate martedì scorso dalla Giunta regionale su proposta dell’assessora dell’Agricoltura Elisabetta Falchi. «L’aggregazione delle realtà produttive è uno degli obiettivi programmatici che ci siamo dati, soprattutto per facilitare la creazione di filiere integrate e rendere più semplice l’arrivo dei nostri prodotti sui mercati – dice l’assessore Falchi –. Il nostro tessuto produttivo sconta l’elevata frammentazione in piccole e micro aziende, un ostacolo spesso insormontabile sul fronte della competitività per l’export delle produzioni sarde di qualità».
La prima delibera stanzia 163.200 euro soprattutto per la copertura dei programmi di avviamento di nuovi Consorzi di tutela (100 mila euro) e, per la parte restante, finanzia le annualità mancanti dei programmi quinquennali di avviamento in corso da parte delle OP. La delibera prevede che per il futuro il finanziamento regionale sarà destinato esclusivamente alle fasi di costituzione di nuovi Consorzi di tutela, in quanto le OP potranno aderire alla misura 9.1 del Programma di sviluppo rurale (PSR) pubblicata a luglio e dedicata appositamente alla costituzione di nuove Organizzazioni di produttori. Sarà l’agenzia regionale ARGEA a gestire l’erogazione degli aiuti.
L’altra delibera invece mette a disposizione poco più di 507 mila euro per la realizzazione delle attività di commercializzazione delle OP già riconosciute. Gli aiuti, erogati in regime de minimis, copriranno i programmi in corso per le annualità 2016 e 2017 e finanzieranno i nuovi programmi. La novità più importante, che vuole accrescere la ricaduta positiva degli aiuti sul fronte della programmazione dell’offerta, concentrazione della produzione, contenimento dei costi e stabilizzazione della produzione, è la modifica delle direttive di attuazione che imponevano il finanziamento di non più di tre programmi di attività. La delibera approvata martedì elimina tale vincolo, consentendo il rinnovo dei finanziamenti per più anni, con la condizione che, in caso di fondi regionali insufficienti a coprire tutte le istanze, si darà la priorità alle OP che hanno avuto un minor numero di programmi di attività finanziati. A questi aiuti in futuro potranno accedere le Organizzazioni già riconosciute che non rientrano nei requisiti di ammissibilità della misura 9.1 del PSR.
«Governare il mercato, tutelare il reddito delle imprese agricole e garantire prodotti rispettosi dell’ambiente e sicuri per il consumatore: sono alcune delle finalità delle OP. Come assessorato – conclude Elisabetta Falchi – ci siamo impegnati in questi mesi per favorire la costituzione di un maggior numero di queste organizzazioni perché favoriscono la programmazione e la diversificazione dei prodotti mediante l’ottimizzazione delle linee di produzione esistenti.»

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Il comune di Carbonia ha pubblicato il bando di concorso per i contributi rimborso spese viaggio destinati agli studenti pendolari che frequentano le scuole superiori e artistiche – anno scolastico 2015/2016.

Il bando può essere consultato presso l’Albo pretorio comunale, l’Ufficio Pubblica Istruzione via XVIII Dicembre, le sedi delle ex Circoscrizioni di Bacu Abis e Cortoghiana e sul sito www.comune.carbonia.ci.it – servizi comunali – servizi pubblica istruzione – Servizio mensa e  trasporto.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 16 dicembre 2016.

I moduli per la presentazione delle domande sono disponibili presso l’Ufficio Pubblica Istruzione (via XVIII Dicembre), le sedi delle ex Circoscrizioni di Bacu Abis e Cortoghiana e sul sito www.comune.carbonia.ci.it .

Ulteriori informazioni possono essere richieste presso l’Ufficio Pubblica Istruzione, in via XVIII Dicembre (Tel. 0781 694470 e 0781 694448).

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Organizzata dall’Associazione degli ex consiglieri regionali della Sardegna in collaborazione con la Fondazione Sardegna, si terrà domani a Cagliari nella sala convegni “T3” del T-Hotel, con inizio alle 16.30, una tavola rotonda sul tema: “Verso il referendum costituzionale – Opinioni a confronto”.

Ai lavori, presieduti da Maria Rosa Cardia, presidente dell’Associazione ex consiglieri regionali, interverranno Omar Chessa dell’Università di Sassari, Gianmario Demuro dell’Università di Cagliari, l’on. Romina Mura del Pd, la vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandra Zedda, Benedetto Barranu e Paolo Fois, in rappresentanza dell’Associazione ex consiglieri regionali.

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Sono stati presentati i risultati dell’Osservatorio UnipolSai sulle abitudini di guida in Sardegna, in seguito all’analisi dei dati delle scatole nere installate nelle automobili.

«Nel 2015 è calato l’utilizzo dell’auto in Sardegna: è usata, in media, 292 giorni, 6 giorni in meno rispetto al 2014 e sono stati percorsi oltre 600 km in meno rispetto all’anno precedente» sottolinea Enrico San Pietro, vice direttore generale area Danni e Sinistri di UnipolSai – a commento dell’Osservatorio UnipolSai sulle abitudini al volante degli italiani nel 2014.

L’Osservatorio è stato realizzato in seguito all’analisi dei dati di circa 3 milioni di automobilisti assicurati UnipolSai che installano la scatola nera sulla propria autovettura, settore nel quale la compagnia è leader in Italia e in Europa per numero di apparecchi installati.

Secondo i dati di UnipolSai Assicurazioni, prima compagnia in Italia nel Ramo Danni, in particolare nell’R.C. Auto, cala sensibilmente in Sardegna il numero di km annui percorsi (12.332), 622 km in meno rispetto ai 12.954 km del 2014.

Tra le province, Oristano è quella in cui si percorrono più km annui (14.147 km), seguita da Ogliastra (13.651) e Medio Campidano (13.471), mentre l’auto è meno utilizzata a Sassari (11.604 km annui).

I sardi trascorrono in media 1 ora e 25 minuti al giorno in automobile, guidando a una velocità media di 29,6,5 km/h, in linea con la media nazionale di 29,4 km/h.

«I dati del 2015 evidenziano un aumento di 2 minuti al giorno del tempo trascorso in auto a fronte di una diminuzione di 2 km/h della velocità media, elementi che testimoniano una riduzione della qualità complessiva dell’esperienza di guida in Sardegna rispetto al 2014. Calo ancora maggiore se il confronto è sui dati del 2013 (7 minuti al giorno in più del tempo trascorso in auto a fronte di una diminuzione di 6 km/h della velocità media) la cui spiegazione è da ricercarsi nell’incremento del traffico o in criticità legate alla viabilità» ha affermato il vice direttore generale area Danni e Sinistri Enrico San Pietro.

Entrando più nel dettaglio della velocità spicca in particolare il dato di Oristano, con una velocità media di 35,8 km/h. Un po’ più “faticoso” spostarsi a Sassari (27,7 km/h). Così come nel resto d’Italia, infine, il venerdì è il giorno in cui i sardi percorrono più km in auto.

Infine l’Ogliastra rappresenta una delle province meno “nottambula” d’Italia: solo il 3% dei km percorsi tra mezzanotte e le sei del mattino.

Il numero di scatole nere in Italia ha raggiunto circa 4 milioni di unità, di cui UnipolSai detiene circa il 60%, un apprezzamento legato non solo per la possibilità di ottenere uno sconto significativo sull’RCAuto e sulla polizza Furto e Incendio per chi sceglie l’installazione a bordo della vettura.

In caso di incidente, infatti, la scatola nera è in grado di registrare data e orario dell’evento, posizione Gps, velocità del veicolo ed essere in questo modo particolarmente utile in caso di contestazioni, sia in caso di sentenze del giudice sia in caso di multe non dovute. In caso di incidente grave, il dispositivo può inoltre rappresentare un reale strumento “salva vita” in quanto invia automaticamente un allarme alla Centrale Assistenza grazie al Servizio di Allarme Crash e, infine, in caso di furto del veicolo, ne facilita il ritrovamento.

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Identità, artigianato e agroalimentare. Ma anche qualità della vita e longevità. La Sardegna mette in vetrina le sue eccellenze in occasione della visita del presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping, ospite oggi nel sito archeologico di Nora: occasione importante per rafforzare i già solidi rapporti anche economico-commerciali fra Sardegna e Cina, rinsaldati dalla missione guidata dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci lo scorso maggio, e per aprire nuove prospettive sostenute dagli strumenti finanziari che la Regione ha messo in campo per l’internazionalizzazione delle nostre imprese e l’attrazione di nuovi investitori.
«Negli incontri che abbiamo fatto in ambasciata a Pechino durante la missione della scorsa primavera ci è stato detto molto chiaramente: la sicurezza e la qualità del cibo sono priorità assolute per il governo cinese, tanto da aver varato una nuova legislazione in materia – ricorda Paci. Dunque proprio su questo filone vogliamo rafforzare la collaborazione fra Cina e Sardegna. Noi abbiamo una delle tre ‘Blue zone’ del mondo, le terre dei centenari, non solo per ragioni genetiche ma anche grazie al cibo sano e alla qualità ambientale. Siamo convinti che le nuove regole del governo cinese sulla sicurezza alimentare ci consentiranno di incrementare la presenza dei nostri produttori in Cina: oggi presentiamo i nostri prodotti, le nostre tradizioni, la nostra splendida terra, e sono sicuro che sarà l’inizio di nuovi e proficui rapporti commerciali perché, come ci è stato più volte ripetuto durante la nostra missione, il mercato cinese è grandissimo, aperto, e dà il benvenuto a chi produce alimenti di alta qualità.»
biettivo export, quindi. Al momento, le aziende sarde che esportano in Cina operano in tre settori: lattiero-caseario (3A di Arborea con il latte a lunga conservazione) e Alimenta (latte in polvere ovino per bambini); vinicolo con Sella e Mosca, Argiolas, Cantine Santadi, Mancini; agroalimentare con olio San Giuliano, acqua Smeraldina, pasta Cellino. «Vogliamo spingere le nostre aziende a crescere, rafforzarsi, fare filiera per sfidare i grandi mercati internazionali come quello cinese – spiega Raffaele Paci –. Perciò abbiamo messo a punto una serie di strumenti finanziari dedicati esclusivamente a questo obiettivo, perché siamo sicuri di avere nei nostri prodotti la carta vincente e dobbiamo aiutare gli imprenditori sardi a raccogliere la grande sfida del mercato globale. Pensiamo all’artigianato per esempio, ai nostri legni, alle ceramiche, ai tappeti, a quanto successo avrebbero nel resto del mondo. Oggi il presidente cinese, i suoi ministri, gli ambasciatori possono guardare da vicino quello che la nostra terra offre, dall’ambiente con queste splendido mare ai prodotti dell’agroalimentare e dell’artigianato. Vogliamo che nuove imprese si aprano al mercato cinese ma diciamo anche agli imprenditori stranieri che la Sardegna è una terra che nel suo insieme ha un’offerta assolutamente unica al mondo.»
Altro filone su cui costruire nuovi rapporti è quello dell’ICT e dell’alta tecnologia. A partire da Huawei che, grazie alla definizione dell’accordo con il CRS4, sarà operativo a Pula entro dicembre: il nuovo laboratorio investirà nei progetti di ricerca Smart & Safe City, ovvero città più sicure e intelligenti. «Crediamo moltissimo nelle potenzialità dell’innovazione, della ricerca, dello sviluppo in settori strategici come l’ICT. E il fatto che Huawei abbia scelto proprio la Sardegna per sviluppare un progetto unico in tutta l’Europa dimostra che in questi settori la Sardegna vanta competenze importanti e vere e proprie eccellenze – sottolinea Raffaele Paci -. Noi le rilanciamo anche attraverso la strategia intelligente S3 Sardegna e sostenendo in ogni modo possibile i progetti di innovazione e alta tecnologia più validi, con particolare attenzione all’internazionalizzazione. Dunque, da una parte la tradizione, dall’altra l’innovazione. Che non sono in contrasto, anzi: è proprio l’innovazione che può aiutare la tradizione a resistere nel tempo. Il nostro Porto Canale per esempio, dove è prevista una zona franca doganale, è strategico per gli scambi commerciali, fortemente apprezzato per la sua infrastrutturazione e per la quantità di merci che vengono scambiate. Ma vogliamo andare anche oltre, abbattere ancora le distanze – conclude Raffaele Paci -. Puntiamo a portare i nostri prodotti della tradizione su Alibaba, l’Amazon cinese, per far conoscere in tutto il mondo l’isola della longevità e della qualità della vita.»

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E’ stato raggiunto ieri un importante accordo sull’estensione degli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa e non complessa della Sardegna, al Tavolo partenariale con le organizzazioni sindacali e datoriali, riunito nella sede dell’Assessorato regionale del Lavoro a Cagliari. La riunione, presieduta dall’assessora Virginia Mura, si è conclusa con la firma da parte di tutte le sigle presenti. L’intesa prevede il saldo della mobilità in deroga per l’annualità 2014 in tutto il bacino regionale e, per le aree di crisi (complessa e non complessa), il riconoscimento della mobilità in deroga per i lavoratori che avevano l’ammortizzatore sociale scaduto o in imminente scadenza.
«L’intensa attività di quest’ultimo mese e mezzo, sostenuta dalla proficua collaborazione con il Governo, ha portato a risultati concreti, sia in termini di modifica delle normative, sia in tema di risorse, che fino all’estate scorsa erano insperati – spiega l’assessore Mura -. Oggi, raccogliendo i frutti di questo lavoro, possiamo dare un briciolo di serenità in più ai lavoratori di quelle aree di crisi complessa e non complessa che guardano, con una speranza che è anche la nostra, alla ripartenza produttiva delle loro fabbriche. È un messaggio che voglio arrivi ai lavoratori delle aziende del Sulcis, a quelli della Keller, a quelli di altre realtà in crisi: il sostegno economico a loro e alle loro famiglie verrà garantito e le posizioni saranno definite entro l’anno, consapevoli che il disagio che patiscono è importante. Sappiamo bene – conclude Virginia Mura – che non si tratta di un punto di arrivo, ma di una tappa intermedia e assicuro che proseguiremo lungo il percorso che abbiamo seguito finora con il Governo.»
L’Accordo, intanto, prevede di ultimare il pagamento della mobilità in deroga del 2014 agli aventi diritto, circa 8.900 in tutto che attendono ancora quattro mesi di indennità. Le risorse necessarie, in base all’accordo concluso a suo tempo con il Governo – provengono dal Patto per la Sardegna che riserva a questa partita 45 milioni di euro. La procedura è in corso di completamento.
L’accordo prevede che anche i lavoratori (ricadenti nelle aree di crisi, complessa e non complessa) il cui ammortizzatore sociale in deroga è scaduto nel 2015, potranno beneficiare di una proroga ex post dell’ammortizzatore per la parte restante di quell’annualità. In questo modo potranno completare quella annualità, e maturare così il diritto di fruire dell’ammortizzatore sociale per i primi sei mesi del 2016.
I lavoratori delle aree di crisi (complessa e non complessa) a cui gli ammortizzatori sociali ordinari sono scaduti (o scadranno) nell’arco del 2016, in vista della concreta possibilità di ripartenza delle aziende di riferimento, potranno beneficiare di ammortizzatori sociali in deroga per la restante parte del 2016 e per il 2017.
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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha salutato stamattina, all’aeroporto di Cagliari-Elmas, il presidente della Repubblica Popolare cinese Xi Jinping al termine del suo viaggio in Sardegna. Xi Jinping ha espresso a Pigliaru sentimenti di riconoscenza e di gratitudine per la calorosa accoglienza.

La presenza del leader del paese asiatico, che era accompagnato dalla moglie Peng Liyuan e da una folta delegazione di ministri, funzionari e giornalisti, ha garantito all’isola una grande vetrina in un mercato dalle straordinarie potenzialità. In particolare, come è stato rimarcato nel corso della visita, i cinesi sono molto interessati ai prodotti agroalimentari della Sardegna.

«La presenza del presidente della Repubblica popolare cinese – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi – è una grande occasione per il nostro agroalimentare, per il quale la Cina è un mercato in grande espansione. Esportiamo i nostri prodotti classici come vino, latte, olio e pasta e siamo al lavoro perché la Sardegna come marchio di eccellenza e le sue produzioni vengano conosciute e apprezzate dai consumatori cinesi, sempre più attenti e interessati alla qualità di ciò che mangiano e bevono. Le tecniche innovative, l’attenzione per il benessere animale e l’ambiente sono i veri valori aggiunti del nostro agroalimentare. Abbiamo salutato nelle scorse settimane il primo investimento di una impresa cinese nel settore agroalimentare sardo e auspichiamo che ne giungano altri: la presenza sui mercati globali delle aziende cinesi potrebbe aprire nuovi mercati e nuovi spazi a tutti quei nostri prodotti di qualità che oggi, per varie ragioni, hanno ancora difficoltà a varcare il mare e farsi conoscere dai potenziali consumatori.»
La visita del presidente cinese è stata l’occasione per promuovere ulteriormente l’immagine della Sardegna nell’importante mercato turistico del paese asiatico.
«Sin dall’insediamento, la Giunta ha individuato nella Cina uno dei principali mercati internazionali di interesse turistico per la regione – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi – il primo su cui puntare nell’area asiatica. Lo testimoniano inequivocabilmente le attività propedeutiche all’Expo, le azioni promo-commerciali nel corso dell’Esposizione universale e quelle nella fase di follow-up realizzate quest’anno, tutte rivolte al posizionamento del prodotto territoriale basato sulla qualità della vita in Sardegna nel mercato cinese. Per il 2017 sono previste nuove iniziative – ha proseguito Morandi – tra cui la promozione dei progetti sugli itinerari nei parchi e nelle aree marine protette e i percorsi enogastronomici, la presentazione in lingua cinese dei prodotti degli artigiani presenti sulla vetrina virtuale e la traduzione sempre in cinese del portale SardegnaTurismo. Altre azioni coinvolgeranno le Università, il sistema aeroportuale e il canale delle società sportive che, con la regia regionale, sono rivolte a un unico obiettivo: intercettare un flusso crescente di turisti cinesi interessati all’isola. ‎La Sardegna – ha concluso Francesco Morandi – ha accolto il presidente Xi Jinping presentandosi con la sua immagine, con identità e tradizione, simboleggiate da launeddas e costumi dei Mamuthones, con l’artigianato artistico, la cultura, la longevità e la straordinaria qualità della vita».

Il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping aveva visitato ieri il complesso archeologico di Nora. Accolto dal presidente della Regione Francesco Pigliaru ed accompagnato dalla moglie e da una delegazione di ministri e autorità, Xi Jinping lungo il percorso durato circa un’ora si è fermato a guardare i due stand allestiti con i prodotti tipici sardi dell’agroalimentare e dell’artigianato già esportati in Cina e ha assistito alle esibizioni dei mamuthones e dei suonatori di launeddas. Per l’ambiente, il cibo, le tradizioni della Sardegna un grande spot promozionale che verrà visto da oltre un miliardo di persone, dunque, un’occasione importante per ampliare i già solidi rapporti economico-commerciali con la Cina e per intercettare nuovi flussi turistici.

Vediamo l’intervista al presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

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Il Gruppo Partito dei Sardi ha depositato un’interpellanza in Consiglio regionale con cui si chiede all’assessore dell’Igiene, Sanità e Assistenza sociale e all’intera Giunta, di porre fine alle «condizioni di grave disagio nelle quali versano i pazienti del Centro Salute Mentale di Alghero e in cui sono costretti a operare i pochi medici e infermieri rimasti in servizio».

Il documento sottoscritto da Roberto Desini (primo firmatario), Gianfranco Congiu, Augusto Cherchi e Piermario Manca, evidenzia il progressivo declassamento subito dal Csm di Alghero negli ultimi anni, fino ad arrivare alla situazione odierna: «Il Centro di salute mentale è stato privato della Comunità terapeutico riabilitativa e del Centro diurno», spiega l’onorevole Desini, «nel corso degli anni l’organico è stato progressivamente e costantemente impoverito al punto che ormai non è più sufficiente a garantire i servizi necessari per l’assistenza e la riabilitazione degli oltre novecento pazienti che ricorrono ai servizi del Centro ogni anno», aggiunge Desini. «È palese che questa situazione non possa essere più tollerata e che il CSM di Alghero debba essere messo nelle condizioni di operare al meglio e a pieno organico per garantire un servizio fondamentale all’utenza», conclude Roberto Desini.