24 November, 2024
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Iglesias scende in campo per solidarietà ad Amatrice, con due giornate che avranno come clou la partita con le vecchie glorie del Cagliari. Il programma è molto ricco. Verrà aperto domani mattina, alle 9.30, con una gara dei portieri contro lo lo “spara palloni”, evento Sky, madrina Valentina Caruso; alle 11.30, torneo piccoli amici e pulcini; alle 13.00 pranzo solidale presso il parcheggio del campo Monteponi con offerta libera; alle 18.00, la partita tra ex calciatori di Iglesias e Monteponi contro le vecchie glorie del Cagliari (Conti, Matteoli, Agostini, Muzzi, Pusceddu, Festa, Cavezzi, Sanna, Corsi, E. Melis, Rinino, Carrus, Quagliozzi, M. Melis, Veronese, Oliveira, Macellari, Mazzeo, Vasari, Suazo, Cusin, Del Nevo, Cossu, Pisano, Lopez, Sulcis, Pantanelli, Pittalis, Mancini, Pinna e tanti altri…). telecronista Vittorio Sanna. Al termine spettacoli vari e, infine, cena solidale in compagnia con i caociatori del Cagliari. L’ingresso allo stadio prevede un biglietto del costo di 5 euro.

La giornata di domenica sarà dedicata allo sport solidale. Dalle 10.30, sul piazzale delle scuole Magistrali, incontro con i calciatori del Cagliari calcio, con calcio balilla gigante, gonfiabili, gisotre… incassi devoluti ad Amatrice.

L’evento è organizzato da uno staff che comprende il presidente Giancarlo Milia, il vicepresidente Massimo Pirozzi, l’allenatore Bernardo Mereu, l’allenatore in seconda Romeo Bucci, il preparatore atletico Monica Arisci, il direttore sportivo Alberto Loddo, il team manager Lucio Caredda, i fisioterapisti Francesca Cuca e Mauro Agus. Il patrocinio è del comune di Iglesias.

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Mercoledì 16 novembre, Giancarlo Nonnoi – dipartimento Storia, beni culturali e territorio; responsabile scientifico per l’Università di Cagliari, con Gian Luigi Pillola, dell’Anno Lovisatiano – prende parte alla conferenza che si tiene all’Università di San Martin di Buenos Aires. Il convegno ha per titolo “Encrucijdas del saber històrico“.

L’intervento del professor Nonnoi a Buenos Aires, intitolato “L’ultima Tule”,  si inquadra in un ambito specifico e ad ampio respiro al tempo stesso: “Lovisato ritorna in Argentina – L’esplorazione della Patagonia e della Terra del fuoco nell’Ottocento: la missione di Domenico Lovisato”. Il tutto nell’ambito dell’Anno Lovisatiano, proclamato quest’anno dall’Università di Cagliari per il centenario dalla morte dello scienziato di origine istriana ma sardo di adozione. Il calendario delle celebrazioni prevede altri due appuntamenti: martedì 13 dicembre, all’Università di Sassari  e venerdì 16 dicembre, per la manifestazione di chiusura, a Cagliari.

Gli scienziati italiani e l’esplorazione della Patagonia alla fine dell’Ottocento, con in mezzo la Sardegna: è questo il filo conduttore  della conferenza del professor Nonnoi. Il docente di Storia della scienza e delle tecniche all’Università di Cagliari, farà il punto sulle spedizioni scientifiche in Patagonia e Tierra del fuego compiute da un gruppo di scienziati italiani alla fine dell’Ottocento. «Con loro, in qualità di responsabile scientifico, c’era anche lo scienziato della terra Domenico Lovisato, uno dei più illustri professori del nostro ateneo. La partecipazione a questa impresa – spiega Giancarlo Nonnoi – valse a Lovisato notorietà scientifica nazionale e internazionale. Grazie agli studi sulle formazioni dei terreni patagonici e dell’arcipelago fuegino, nel 1883, ottenne la cattedra di professore ordinario all’Università di Cagliari».

Al comando dall’ufficiale della marina militare italiana Giacomo Bove, l’équipe italo-argentina salpò da Buenos Aires il 21 dicembre del 1881 a bordo della corvetta Cabo de Hornos, messa disposizione del governo argentino. Dopo aver perlustrato e studiato la foce del Rio Santa Cruz e la desolata Isla de los Estados, la delegazione di studiosi percorse lo Stretto di Magellano fino a Punta Arenas, per dirigersi poi, destreggiandosi in un dedalo di isole e canali, verso il Beagle Channel, scoperto appena trent’anni prima da Robert Fitzroy e Charles Darwin. Attraverso lo stretto passaggio tra l’Oceano Pacifico e l’Oceano Atlantico il gruppo italiano raggiunse l’allora minuscolo insediamento coloniale inglese di Ushuaia. Nonostante un forzato naufragio nei pressi di Bahia Sloggett i nostri scienziati non interruppero comunque la loro attività di ricerca e Lovisato in particolare, nel viaggio da sud a nord in direzione di Buenos Aires, esplorò i territori più settentrionali della Patagonia, come il Chubut, il Golfo Nuevo, la Penìsula Valdès e Puerto Madryn, fino alla sponda sinistra del Rio Negro.

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«Il gruppo consiliare di Sel, in una nota, esprime profonda preoccupazione per le conseguenze negative che l’introduzione del “bilancio  armonizzato” avrà sui Comuni sardi, proprio nel momento i cui i nostri Sindaci sono chiamati a fronteggiare emerge di ogni tipo, dal servizi essenziali al sostegno alle fasce più deboli delle comunità.»

«Riteniamo che tale situazione richieda un intervento tempestivo del residente della Regione e dell’assessore della Programmazione – si legge ancora nella nota del gruppo consiliare di Sel – per richiedere, in un confronto serrato con il Governo nazionale, la modifica delle disposizioni vigenti che, oltretutto, non valorizzano l’efficiente azione di  governo dei Comuni virtuosi e, sia pure indirettamente, alimentano un clima di  sfiducia verso le Istituzioni. I Sindaci, e quelli sardi in particolare,  rappresentano il primo e più importante “contatto” dei cittadini con il sistema  pubblico, svolgono un lavoro preziosissimo e spesso sono chiamati a risolvere situazioni complesse di cui non hanno piena responsabilità. Tuttavia, una sorta  di responsabilità oggettiva “percepita” li espone in prima persona ad  intimidazioni, ritorsioni e minacce che, nell’attuale clima di malessere di  molte realtà della Sardegna, rappresentano un pericoloso moltiplicatore di  tensioni sociali.»

«Siamo convinti – conclude il gruppo consiliare di Sel – che la Regione debba manifestare tutto  il suo impegno, concreto e solidale nei confronti dei Comuni, per mettere le amministrazioni locali nelle condizioni di operare al meglio al servizio delle comunità.»

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Un decreto dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha fissato lo slittamento di due settimane la data di inizio di presentazione delle domande per le sottomisure relative al sostegno degli investimenti nelle aziende agricole (4.1) e alla trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli (4.2) del Programma di sviluppo rurale (PSR).
«La proroga – spiega l’assessore dell’Agricoltura – è stata richiesta da diversi portatori di interesse e sostenuta in contesti istituzionali. Pur consapevoli che le misure sono attese dagli operatori agricoli che devono attivare gli investimenti per le loro aziende, abbiamo ritenuto, dopo una fase di analisi e concertazione, di concordare questo slittamento dei termini. L’obiettivo è anche quello di rendere il più agevole possibile l’accesso agli applicativi informatici del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) che, in seguito al cambiamento delle regole, non sono ancora perfettamente funzionali e potrebbero rendere le procedure non agevoli: è un problema che sta toccando tutta Italia e gli uffici dell’Assessorato si stanno attivando per semplificare al massimo la fase di inoltro delle domande.» 
Per la sottomisura 4.1, la data dalla quale si potranno presentare le domande di aiuto è spostata dal 14 al 28 novembre 2016, mentre per la 4.2 l’apertura slitta dal 21 novembre al 5 dicembre.

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64 proposte di investimento presentate, di cui 49 giudicate ammissibili. Per 36 si sono concluse le istruttorie di merito ed è in corso la verifica del merito di credito. Sei proposte, invece, hanno già tagliato il traguardo finale e l’esito positivo è stato comunicato ai soggetti proponenti. Sono le cifre del bando per l’incentivazione delle nuove imprese previsto dal Piano Sulcis, con investimenti che comportano spese ammissibili fino a 800mila euro, comunicate poco fa, con una nota, dal coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.

Il dato è riferito al 10 novembre di quest’anno. Alla luce della notevole richiesta di incentivi, e tenendo conto che lo sportello telematico è aperto almeno fino al 31 dicembre, salvo proroghe, è stato deciso di incrementare la dotazione finanziaria del bando, rideterminata in 11 milioni e 480mila euro. La determinazione è stata firmata dal Direttore generale del Centro generale di programmazione, che è anche il soggetto attuatore del programma di incentivazione delle imprese.

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Si è conclusa nell’Aula del Consiglio regionale, con l’incontro con la conferenza dei capigruppo guidata dal presidente dell’Assemblea legislativa sarda, Gianfranco Ganau, la manifestazione dei sindaci che questa mattina hanno marciato a Cagliari, per protestare contro i vincoli di bilancio e per chiedere alla Regione sarda di farsi parte attiva con il governo perché siano modificate le norme che impediscono l’utilizzo del cosiddetto avanzo di amministrazione.

Le dieci richieste dei primi cittadini, contenute in un documento consegnato ai capigruppo e alla Giunta, sono state illustrate e argomentate oltreché dal presidente dell’Anci, Piersandro Scano, anche dagli undici sindaci intervenuti in Aula (Marco Lampis, Escalaplano; Andrea Piroddi, Bono; Antonio Tirotto, Aglientu; Enrico Collu, San Sperate; Fausto Piga, Barrali; Anna Paola Marongiu, Decimomannu; Anita Pili, Siamaggiore; Efisio Arbau, Ollolai; Angelo Sini, Pattada; Massimo Zedda, Cagliari) che hanno sollecitato un impegno della Regione perché si adoperi con il Governo al fine di iscrivere in bilancio l’avanzo di amministrazione almeno nella parte relativa alla quota di investimenti e che vengano considerate fuori dai vincoli di spesa le risorse destinate alla messa in sicurezza dei territori e degli edifici scolastici nonché quelle riferite all’accoglienza dei migranti.

«Questa è una battaglia che la Regione deve condurre con i sindaci sardi – ha dichiarato Piersandro Scano – perché le nostre amministrazioni sono ormai stremate e costrette alla paralisi dopo anni di tagli “selvaggi”, di blocco degli investimenti e per via  un generale aumento delle competenze e delle responsabilità a fronte di una riduzione delle risorse trasferite dallo Stato ai Comuni.»

Le fasce tricolori hanno invece chiesto alla Regione alcuni impegni precisi sul mantenimento dei livelli di stanziamento nel fondo unico per gli Enti Locali; sul rispetto dei termini per la redistribuzione degli spazi finanziari così da consentire ai Comuni la tempestiva programmazione della spendita delle risorse; una programmazione partecipata con gli Enti Locali; provvedimenti normativi utili ad impedire la revoca delle opere pubbliche nel caso risulti impossibile procedere con l’impegno della spesa per l’espletamento delle procedure di gara; ed hanno insistito sulla necessità di scongiurare “politiche di stampo neocentralista”, sull’esigenza di assicurare una maggiore efficienza all’apparato regionale e sull’opportunità di “azioni ferme” verso il governo, a tutela del ruolo e delle prerogative dei Comuni della Sardegna.

Il presidente della commissione consiliare del Bilancio, Franco Sabatini (Pd), nel ribadire pieno sostegno all’azione dei sindaci («la Regione non può essere la controparte dei primi cittadini ma siamo qui perché vogliamo e dobbiamo lavorare insieme»), ha quindi rilanciato la proposta perché la Regione sarda possa sostituirsi totalmente allo Stato nel finanziamento degli Enti locali, a condizione che lo Stato riduca, almeno in pari misura, la trattenuta annuale sulle quote di entrate spettanti alla Sardegna.

Piena disponibilità al dialogo e alla collaborazione per la ricerca delle soluzioni condivise, nell’interesse dei Comuni e dell’intera Sardegna, è stata manifestata dal capigruppo del Psd’Az, Angelo Carta; dal presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus (Sel); dal capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni; da quello dell’Udc, Gianluigi Rubiu; del Pd, Pietro Cocco e dalla vice capigruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda che, nel corso dei rispettivi interventi e seppur con differenti sottolineature critiche, hanno confermato l’impegno di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, a dare seguito alle richieste formulate dai primi cittadini della Sardegna.

L’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, in rappresentanza della Giunta (era presente anche l’assessore degli Enti Locali, Cristiano Erriu) ha quindi riaffermato la volontà di collaborazione dell’esecutivo regionale («non vogliamo e non possiamo essere la controparte dei sindaci») insieme con la disponibilità ad “discutere e lavorare insieme” per superare i problemi delle entrate finanziarie. «Dobbiamo tutti tener conto però – ha affermato il vice presidente della Regione – che esistono, per i Comuni come per la Regione, precisi vincoli di spesa per effetto della zavorra del debito pubblico italiano di cui tutti dobbiamo farci carico».

«Abbiamo mantenuto i livelli di stanziamento del fondo unico per gli Enti locali – ha aggiunto l’assessore – e sono quantificabili in circa due miliardi di euro gli interventi della Regione che vanno al sistema dei Comuni sardi (progetto @Iscola, biblioteche, musei, cantieri verdi e altri interventi simili) e invito, dunque, quanti affermano l’opportunità di  collegare gli stanziamenti del fondo unico con le entrate della Regione, a valutare il fatto che in tempi di crisi economica le entrate tributarie (in testa l’Irpef) si riducono e di conseguenza diminuirebbero anche gli stanziamenti ai Comuni.»

«La battaglia dei sindaci sui vincoli del bilancio armonizzato e per l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione – ha sottolineato Raffaele Paci – è la stessa che conduciamo come Regione sarda in sede di conferenza unificata delle Regioni, perché vogliamo anche noi il superamento dei troppo stringenti limiti di spesa imposti dallo Stato».

«L’assemblea di oggi segna il primo passo di un confronto e di una nuova collaborazione con gli Enti locali – ha concluso l’incontro tra la capigruppo e i sindaci, il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau – e saluto con favore gli impegni assunti per garantire maggiore efficienza al sistema regionale e per condurre insieme una battaglia comune con lo Stato e l’Europa per allentare i vincoli di spesa.»

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Ultimo impegno del girone d’andata per la Sulcispes Sant’Antioco, che sabato pomeriggio, sul campo del Basket Quartu, cercherà di chiudere il girone d’andata del campionato di Serie D conquistando la prima vittoria esterna della stagione. Sfatare il tabù trasferta è un obiettivo di fondamentale importanza per i lagunari, «anche perché – dice coach Andrea Masini – nel girone di ritorno dovremo affrontare ben 4 partite lontano dal PalaGiacomoCabras, per cui abbiamo necessariamente bisogno di trovare fiducia lontano dal nostro campo».

A dispetto della classifica i quartesi, ultimi con 5 sconfitte in altrettante gare disputate, sono un ostacolo da non sottovalutare: «Nell’ultima giornata – aggiunge Andrea Masini – sono stati capaci di portare al supplementare l’Elmas, squadra che a Sant’Antioco ci ha fatto soffrire. Sarà una partita difficile. Se vogliamo evitare brutte figure dobbiamo scendere in campo col giusto approccio, mostrando umiltà e determinazione per tutti i 40 minuti».

Massidda e compagni sono attesi, ancora una volta, da un esame importante sotto il profilo della prestazione: «Contro il Genneruxi – aggiunge il coach lagunare – siamo riusciti a fare abbastanza bene nella metà campo difensiva, concedendo solo 60 punti. Abbiamo necessità di insistere su questo aspetto. Dobbiamo produrre una prova da squadra importante, prendendo le redini della partita fin dall’inizio e mostrando spirito di sacrificio».

La Sulcispes dovrà ancora fare a meno di Nanni Cavassa, fermato da un problema al menisco. Ha pressoché recuperato dal suo infortunio, invece, Fox Layne, che sarà regolarmente della partita.  

Squadre in campo sabato 12 novembre, alle 17.00, alla Palestra Sant’Elena di via Pessina 29, a Quartu Sant’Elena . Arbitreranno i signori Riccardo Solinas di Sestu e Davide Mulliri di Settimo San Pietro.

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Il Fronte Sovranista Italiano (FSI) sarà presente con un suo banchetto presso il piazzale del mercato Civico di Via Quirra, a Cagliari, sabato 19 novembre 2016 dalle ore 8.30 alle ore 13.00.

Durante il volantinaggio, i militanti del FSI, sezione Aldo Moro di Cagliari, saranno a disposizione dei cittadini per spiegare le ragioni del NO alla riforma costituzionale al referendum del 4 dicembre 2016.

Dopo anni di militanza associativa, l’Assemblea Nazionale riunitasi il 5 giugno 2016, a Roma, ha votato per la nascita del Partito denominato Fronte Sovranista Italiano.

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La provincia del Sud Sardegna ha “dichiarato guerra” agli autori del cosiddetto “Sacchetto selvaggio“. Da alcuni giorni ha avviato la pulizia delle strade di propria competenza che, a causa dell’inciviltà di pochi, erano diventate discariche abusive, con grave degrado dell’ambiente adiacente tante carreggiate lungo il territorio del Sulcis Iglesiente.
Dando incarico ad una ditta specializzata nella raccolta di rifiuti speciali e ingombranti, la provincia del Sud Sardegna ha messo a disposizione 16mila euro per l’esecuzione dei lavori, che si completeranno a breve. Pneumatici, residui di elettrodomestici, batterie esauste, materiali inerti, rottami di sanitari e quant’altro, è ciò che fa da incivile cornice al paesaggio e che viene raccolto dai tecnici, che provvedono a stoccare il tutto in appositi contenitori, per poi conferire i rifiuti in discarica.
«Risultando non sufficiente l’opera di sensibilizzazione a tutela del territorio – si legge in una nota dell’ente intermedio –, la Provincia sta programmando l’installazione di impianti di video-sorveglianza, che presidieranno vari siti nevralgici del Sulcis Iglesiente, con l’obiettivo non soltanto di creare un deterrente rispetto a futuri gesti di inciviltà, ma anche a scopo repressivo nei confronti dei fuorilegge.»

Rifiuti sulla SP 2 - 2 Rifiuti sulla SP 2 - 1 Rifiuti in strada 695 Rifiuti in strada 694 Rifiuti in strada 692

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Domani, alle 16.00, al T-Hotel, Cagliari, si tiene l’incontro di approfondimento, studio e discussione sul tema “La riforma costituzionale: perché sì”.

All’incontro partecipano Luigi Zanda (capogruppo Pd al Senato), Salvatore Margiotta (senatore Pd) e Gianni Scarpato (coordinatore Sì per il Sud). Previsti interventi anche di Pasquale Mistretta (professore emerito di urbanistica, rettore dal 1991 al 2009 dell’Università di Cagliari e coordinatore del Comitato “SìPerIlSud” in Sardegna), Pietro Ciarlo (costituzionalista, Cagliari) ed Ettore Angioni (già procuratore generale, Cagliari).

Al Comitato “SìPerIlSud” in Sardegna aderiscono intellettuali, magistrati e figure con esperienze di alto profilo nel mondo dell’impresa, delle istituzioni e della pubblica amministrazione. Tra queste, Gaetano Giua Marassi (farmacista, già sindaco di Cagliari), Mauro Rosella (già sostituto procuratore generale Corte d’Appello Cagliari, attuale presidente IV sezione Commissione regionale tributaria, Cagliari), Vittorio Faticoni (imprenditore, presidente Faticoni spa, Cagliari), Nicola Grilletti (commercialista, Cagliari).

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