Sarà inaugurato giovedì 24 novembre, alle ore 17.00, a Santadi, un nuovo Centro di ascolto interparrocchiale per il Sulcis.
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Sarà inaugurato giovedì 24 novembre, alle ore 17.00, a Santadi, alla presenza del Vescovo, monsignor Giovanni Paolo Zedda e delle autorità locali. un nuovo Centro di ascolto interparrocchiale per il Sulcis. Il Centro di ascolto di Santadi si unisce a quelli già presenti e promossi dalla Caritas diocesana di Iglesias: il Centro di ascolto diocesano “Marta e Maria”, ad Iglesias, e gli interparrocchiali “Madonna del Buon consiglio” a Carbonia e “San Francesco e Santa Chiara” a Sant’Antioco. Il Centro di ascolto Caritas di Santadi, che verrà dedicato a Madre Teresa di Calcutta, proclamata santa il 4 settembre scorso, si propone di offrire un prezioso servizio di ascolto delle varie forme di disagio presenti in una zona pastorale, quella del Sulcis, lontana dai principali centri (Iglesias e Carbonia). Il che permetterà alle persone che vivono in quei comuni di evitare di dover percorrere dei chilometri per essere ascoltate. Il servizio, che sarà garantito dalla presenza di una decina di operatori volontari adeguatamente formati e che nasce grazie alla proficua collaborazione con la locale Parrocchia San Nicola di Bari, ha trovato accoglienza nella “Casa Miniati” in via Cuccaionis: una struttura, rinnovata recentemente, messa a disposizione dell’Amministrazione comunale di Santadi. Anche a Santadi e nei comuni limitrofi, così come nelle altre località in cui operano dei servizi caritativi della Diocesi, s’intende rafforzare la collaborazione con i Servizi esistenti (sia pubblici sia del volontariato sociale), con l’intento di offrire un sostegno non dispersivo a chi vive una qualche forma di disagio, fornendo un aiuto che, partendo dalle necessità momentanee, si proponga di trovare una soluzione al bisogno con la costruzione di un percorso che metta al centro la persona. Nei giorni seguenti all’inaugurazione, il Centro di ascolto “Madre Teresa di Calcutta” comunicherà i giorni e gli orari di servizio.
Il Centro di ascolto della Caritas è il luogo in cui s’intessono relazioni con le persone. È qui che si esprimono i bisogni e nasce il dialogo, in una reciproca relazione di aiuto. Gli operatori lavorano in équipe e una volta alla settimana si confrontano, riuniti in un Coordinamento, su una strategia che possa essere di supporto alle diverse necessità presentate. Questo permette di armonizzare i criteri di intervento e rendere omogeneo lo stile di lavoro.
COSA FA UN CENTRO DI ASCOLTO CARITAS. Accoglienza senza pregiudizi e ascolto attivo della persona sono il fulcro del servizio di un Centro di ascolto Caritas. Da questi principi scaturiscono le altre funzioni specifiche: 1) presa in carico delle storie di sofferenza e condivisione di un progetto di “liberazione” dal bisogno; 2) orientamento delle persone verso una rilettura delle reali esigenze e una ricerca delle soluzioni più indicate e dei servizi più adeguati presenti sul territorio; 3) accompagnamento di chi sperimenta la mancanza di punti di riferimento e di interlocutori che restituiscano la speranza di un cambiamento, mettendo in contatto la persona con i servizi presenti sul territorio ed attivando tutte le risorse possibili; 4) prima risposta per i bisogni più urgenti, sempre attraverso il coinvolgimento delle comunità parrocchiali e del territorio
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