20 November, 2024
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Si è chiusa la seconda fase del bando per l’individuazione dei GAL e delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo.

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Si è chiusa la seconda fase del bando per l’individuazione dei GAL (Gruppi di azione locale) e delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo. In base ai punteggi conseguiti, la procedura di selezione ha individuato, sulle 17 domande presentate, i 15 partenariati ammessi e stilato la graduatoria. I restanti 2, pur ammissibili, non ottengono per ora finanziamento.
«Si è trattato di un percorso che, pur con qualche modifica legata alla mutazione del quadro normativo di riferimento, è importante aver portato a compimento nel tempo stabilito – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi – soprattutto per procedere rapidamente all’avvio della progettazione nei territori ed evitare i problemi e i ritardi degli anni passati.»
Lo sviluppo locale LEADER – CLLD (community led local development), finanziato attraverso la misura 19 del PSR, ha il compito di sostenere le strategie di sviluppo locale attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva del partenariato locale pubblico e privato, la programmazione dal basso verso l’alto (bottom-up), la progettazione integrata territoriale e l’integrazione multisettoriale degli interventi, la cooperazione fra territori rurali, la messa in rete dei partenariati locali. In Sardegna si concentra sui territori caratterizzati da rilevante calo demografico, da frammentazione amministrativa, da carenza di servizi e da fragilità del sistema produttivo.
«Purtroppo – sottolinea Elisabetta Falchi -, le risorse disponibili consentivano il finanziamento di massimo 15 progetti. Ci sono però due buone notizie su questo fronte: la prima è che i due progetti per ora esclusi nella graduatoria, sono stati comunque valutati come ammissibili. La seconda è che, come previsto dai regolamenti comunitari e del Programma di sviluppo rurale e come richiesto anche dall’Assogal in sede di Comitato di sorveglianza del PSR, prevediamo di aumentare le risorse a disposizione per dare anche ad altri territori la possibilità di accesso alle risorse del sviluppo territoriale locale, in coerenza con l’obiettivo di rilancio delle aree interne che è al centro delle politiche e delle iniziative della Giunta regionale.» 
«Per questa ragione, col prossimo Comitato di sorveglianza, faremo una valutazione sulla rimodulazione finanziaria del PSR, che non abbiamo potuto portare a compimento in questa fase – sottolinea ancora Elisabetta Falchi – perché riteniamo sia importante che i territori oggi esclusi possano ottenere le opportunità date dalla costituzione in GAL. Questi infatti sono il perno della progettazione territoriale nelle aree interne e come tali sono fondamentali strumenti di rilancio di queste zone in un’ottica di complementarità e sinergia delle risorse e dei progetti esistenti. Abbiamo tempo fino al 31 dicembre del 2017 – conclude l’assessore regionale dell’Agricoltura – per riprogrammare le risorse e avviare una nuova procedura di selezione territoriale.»

Elisabetta Falchi 2

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