I deputati europei hanno approvato l’accordo UE-USA sulla protezione dei dati per attività di contrasto alla criminalità.
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L’accordo UE-USA per la protezione dei dati personali scambiati a fini di contrasto alla criminalità è stato approvato giovedì da un’ampia maggioranza dei deputati. L’accordo garantirà standard alti e vincolanti per la protezione dei dati personali scambiati dalle autorità giudiziarie e di polizia sulle due sponde dell’Atlantico.
Tale accordo, detto “Umbrella Agreement” è applicabile al trasferimento di tutti i dati personali, quali nomi, indirizzi o precedenti penali, scambiati tra l’Unione europea e gli Stati Uniti a scopi di prevenzione, individuazione, indagine e perseguimento di reati, compreso il terrorismo.
«Il cammino per la protezione dei dati transatlantici sta diventando chiaro – ha dichiarato il relatore Jan Philipp Albrecht (Verdi, DE) -. In futuro ci saranno finalmente norme vincolanti di qualità e diritti chiari per i cittadini di entrambe le sponde dell’Atlantico quando i dati saranno scambiati tra la polizia e le autorità preposte all’applicazione della legge. Dopo sei anni di negoziati, stiamo aumentando la protezione dei dati con gli Stati Uniti a un nuovo livello. I diritti fondamentali dei cittadini saranno meglio protetti rispetto al basso standard attuale di mero reciproco riconoscimento delle norme.»
«L’accordo non rappresenta una base giuridica per il trasferimento dei dati, ma protegge i dati che sono già scambiati legalmente. Le autorità per la protezione dei dati possono verificare il rispetto in qualsiasi momento», ha aggiunto.
L’accordo farà in modo che i cittadini di entrambe le sponde dell’Atlantico avranno diritto a:
– essere informati in caso di violazioni della sicurezza dei dati,
– poter correggere le informazioni inesatte
– chiedere il risarcimento dei danni.
Stabilisce, inoltre, i limiti per trasferimenti di dati successivi e del periodo di conservazione degli stessi.
Le proposte del gruppo ALDE e del gruppo GUE per chiedere il parere della Corte di giustizia sull’accordo in merito alla sua compatibilità con i trattati UE non sono state approvate.
Con voti 481 voti in favore, 75 voti contrari e 88 astensioni, il Parlamento ha quindi dato il suo consenso e spianato la strada al Consiglio per approvare la decisione finale che conclude il percorso di approvazione dell’accordo.
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