5 November, 2024
HomeTurismoParco GeominerarioIgnazio Locci (FI) chiede alla Regione di salvaguardare le attività e i posti di lavoro della società Ati Ifras.

Ignazio Locci (FI) chiede alla Regione di salvaguardare le attività e i posti di lavoro della società Ati Ifras.

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Il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci interviene sulla vicenda Ati Ifras, sottolineando che «la fallimentare norma approvata dalla maggioranza del Consiglio regionale allo scopo di salvare i posti di lavoro, merita un supplemento di approfondimento». «Alla questione lavoro (i 525 operai dal primo gennaio saranno a tutti gli effetti disoccupati e privi di certezze, nonostante le rassicurazioni del centrosinistra) vi è un altro aspetto non meno importante – dice Ignazio Locci -: la continuità dei progetti portati avanti da Ati-Ifras e dai lavoratori del Geoparco, sulla quale la norma non dice alcunché, creando un vuoto abissale». 

«La Giunta e la sua maggioranza avevano a disposizione un anno di tempo per predisporre i bandi pubblici per la ricerca dei soggetti privati e dare continuità ai lavoratori e ai cantieri. Ma come è chiaro a tutti, si è tergiversato e ci ritroviamo oggi con una norma capestro che tutto fa meno che offrire sicurezza. Il punto è che si parla di progetti portati avanti in 80 Comuni della Sardegna: dalla Necropoli punica di Sant’Antioco, al sito di Pani Loriga a Santadi (peraltro inaugurato a suon di fanfare dal presidente Francesco Pigliaru); dai siti minerari di Iglesias al complesso nuragico di Sirai a Carbonia; da Guspini a Porto Torres. Insomma, una miriade di progetti, compresa la cura del verde pubblico, che adesso conosceranno un lungo periodo di stop. Mi auguro che la Giunta regionale rinsavisca – conclude Ignazio Locci – e prenda atto del grave danno che sta creando con questa norma e trovi al più presto i rimedi che salvaguardino sia i posti di lavoro, sia il proseguo delle attività nei cantieri.»

La Giunta regionale
Dalla grotta Is Zudd

giampaolo.cirronis@gmail.com

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