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Il Partito dei sardi stronca le linee guida e l’ipotizzato piano di dimensionamento scolastico 2016-2017 che proprio in questi giorni sono all’approvazione delle varie conferenze provinciali ma che non hanno ancora ricevuto il parere della II commissione del Consiglio regionale. «Se dovesse concretizzarsi una proposta di piano come quella che fino ad ora è stata ipotizzata – ha dichiarato il capogruppo Pds, Gianfranco Congiu – lo qualificheremo come un atto ostile e contrario alle volontà del popolo sardo e voteremo “no” in Giunta, nelle commissioni consiliari e in Aula.»
Nel corso dell’incontro con i giornalisti, i consiglieri del gruppo Pds (Augusto Cherchi e Roberto Desini) insieme con il segretario del partito, Franciscu Sedda, non hanno risparmiato critiche al documento redatto dall’assessorato della Pubblica Istruzione e che individua i criteri e le modalità per la programmazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2016-2017 in Sardegna.
«Diciamo basta alla riproposizione di modelli e regole che non sono pensati per la realtà sarda – ha dichiarato Augusto Cherchi – e questo principio vale per la scuola come per i trasporti e, soprattutto, per la sanità.»
Roberto Desini ha evidenziato invece come la II commissione del Consiglio regionale non sia stata ancora convocata per esprimere il parere di merito sul documento proposto dall’assessore Claudia Firino (Sel) e si è detto «contrario nella forma e nella sostanza ad un piano di dimensionamento che non tiene conto delle reali necessità degli studenti, delle famiglie e dei docenti della Sardegna».
«La Sardegna è diversa dall’Italia – ha affermato Franciscu Sedda – e abbiamo bisogno di soluzioni mirate per i bisogni dei sardi ed è questo che chiediamo, sul piano prettamente politico, alle forze politiche del centrosinistra per lanciare la fase 2 della Legislatura, dove tutti dobbiamo avere in testa solo i sardi e la Sardegna.»
Il gruppo consiliare del partito dei sardi ha proposto dunque l’applicazione delle disposizioni dettate dall’articolo 9 comma 4 della legge regionale n. 3 del 7 agosto 2009 che, così come affermato nella mozione a suo tempo presentata dall’onorevole Congiu (mozione n. 193 del 6 novembre 2015), consente deroghe ai più stringenti criteri ministeriali per la predisposizione del piano di dimensionamento scolastico.
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