La Dinamo è tornata alla vittoria anche in Champions League, battuto lo Szolnok (97 a 88) con un super David Bell (31 punti).
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Dopo essere tornata alla vittoria in campionato contro la Dolomiti Energia Trentino, la Dinamo Banco di Sardegna si è riscattata ieri sera anche in Champions League, imponendosi sulla squadra polacca dello Szolnok con il punteggio di 97 a 88 (primo tempo 51 a 49). Non è stata una partita facile, equilibrata nella prima metà, è stata decisa da un grande terzo quarto che ha visto Devecchi e compagni distanziare i polacchi di 10 punti, margine gestito con una buona sicurezza nell’ultimo quarto, nonostante un tentativo estremo di reazione degli ospiti.
I ragazzi di Federico Pasquini hanno vinto grazie ad una elevata intensità sul campo e la giusta cattiveria nei momenti topici, trovando la leadership da diversi uomini in campo. A partire da un super David Bell, Mvp del match con 31 punti, 10/13 al tiro – 4 su 4 da 2 punti, 6 su 9 da 3 punti – 5 su 5 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 6 assist e 37 di efficienza in 30’ sul campo; grande intensità per Trevor Lacey, a referto con 18 punti – 7 su 10 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti – 1 su 1 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 7 assist e 25 di efficienza, determinante nel terzo quarto un super Rok Stipcevic (10 punti e 3 assist) autore di tre bombe fondamentali per scavare il break nella terza frazione di gioco. La vittoria è frutto dell’energia di un gruppo che ci crede e che si supporta per tutta la durata della partita, con l’apporto di tanti uomini della panchina: Gabe Olaseni (8unti e 6 rimbalzi), Jack Devecchi (8 punti e 2 assist) e Lollo D’Ercole (3 punti e 2 assist).
«Abbiamo interpretato la partita benissimo a livello offensivo – ha detto a fine match Federico Pasquini -, facendo perfettamente quello che avevamo deciso di fare, muovendo bene la palla. Dobbiamo migliorare il discorso di coinvolgere meglio il pivot sui flash dentro l’area. Credo che sia normale quando cambi il regista della squadra, dobbiamo ancora trovare il nostro equilibrio in questo, è un’intesa che necessita più tempo. Dobbiamo riuscire a diventare più furbi, e in certe situazioni difensivi e spendere i falli, per esempio. Nel primo tempo eravamo forse più focalizzati sull’attacco e abbiamo fatto meno bene a livello difensivo, non eravamo abbastanza reattivi e svegli e su questo ci hanno punito facendo 8 su 10 da tre. Ciò che ha fatto la differenza nel terzo quarto è stata l’aggressività, con difesa molto dura, molto maschia, contro una squadra che era in fiducia, che gioca molto bene in attacco, a prescindere dai suoi risultati in Champions. Nel quarto quarto,quando eravamo 70-60, dopo il loro parziale 9-0, sull’80 a 77 ne siamo usciti bene, riuscendo a controllare bene e a ricacciarli indietro. Questo mi è piaciuto molto, sono molto soddisfatto della prova dei ragazzi.»
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