23 December, 2024
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La Giunta regionale ha deliberato, oggi, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, la ripartizione di un milione di euro (700.000 a valere sul Fondo Nazionale delle Politiche Sociali e 300 mila a valere sul Bilancio regionale), come contributo a copertura delle spese per il 2016 sostenute dagli enti gestori degli otto Centri antiviolenza e delle cinque Case di accoglienza.
Il 70% delle risorse andrà alle case di accoglienza e il restante 30%, pari a euro 300.000, ai Centri antiviolenza. L’importo sarà lo stesso per tutti i Centri, ma è prevista una maggiorazione del 50% per quelli titolari di ulteriori sedi operative. L’erogazione avverrà in un’unica soluzione per garantire continuità nell’attività svolta.
I Centri antiviolenza svolgono attività di tutela legale, di affiancamento e di consulenza psicologica e sociale, offrono aiuti pratici e immediati per sottrarre le donne vittime di violenza alle situazioni di pericolo e per ricreare condizioni di vita autonoma e serena. Le Case di accoglienza sono strutture di ospitalità temporanea che accolgono e sostengono donne in condizione di disagio a causa di violenza sessuale o maltrattamenti in famiglia, assieme ai loro figli minori.
Per quanto riguarda i Centri antiviolenza del Medio Campidano e del Sulcis Iglesiente, le risorse saranno trasferite alla Provincia del Sud Sardegna.
«I Centri antiviolenza e le Case di accoglienza – ha detto l’assessore Arru – costituiscono un riferimento ormai consolidato per il contrasto della violenza di genere e hanno maturato modalità di intervento coerenti agli obiettivi e alle azioni del Piano nazionale, approvato a luglio dello scorso anno. Riteniamo fondamentale rafforzare la rete strutturata di relazioni tra i Centri e le Case di accoglienza presenti nel territorio regionale consolidando le relazioni con le istituzioni. Per realizzare e monitorare le azioni del Piano nazionale – ha concluso l’assessore della Sanità –, costituiremo a breve un coordinamento regionale sulle politiche contro la violenza di genere.»

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La Protezione civile ha esteso sino alla mezzanotte di domani 21 dicembre 2016, il periodo di condizioni meteo avverse con precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale con cumulati moderati, che interesseranno la Sardegna meridionale e orientale, in particolare l’Ogliastra e le Baronie. Le precipitazioni a carattere temporalesco potranno estendersi sino al Medio Campidano e al Basso Oristanese, con cumulati anche moderati.
Esteso il codice arancione per rischio idrogeologico localizzato e idraulico sulla zona Flumendosa-Flumineddu. Da questo pomeriggio riduzione, a codice giallo, del livello di criticità per rischio idrogeologico localizzato e idraulico in Gallura sino alla mezzanotte di domani. Resta giallo il codice per Iglesiente e Campidano per tutta giornata di domani.
Nuvole su Cagliari 1 copia

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La Tipiesse Mokamore Cisano ha fermato la marcia della VBA/Olimpia Sant’Antioco, nella decima giornata di andata della “regular season” del girone B del campionato di B1 di volley maschile: 3 a 1 (25-16 25-23 15-25 25-21). Ora i sulcitani, scavalcati di due punti dai bergamaschi, sono quarti in classifica. E’ stata una partita di alto livello, nel corso della quale la squadra di Graziano Longu non ha demeritato, uscendo a testa alta e dimostrando ancora una volta di non aver nulla da temere al cospetto delle migliori squadre del girone. Il calendario è ora favorevole a Genna e compagni che sono attesi da due impegni casalinghi contro avversari, classifica alla mano, di caratura chiaramente inferiore: Lombarda Motori Milano e Yaka Volley Malnate Varese.

Graziano Longu domenica ha confermato la formazione dell’ultima giornata: Genna-Crusca schiacciatori, Muccione R.-Dalmonte in diagonale, Usai-Deserio al centro e Mocci libero.

L’avvio di partita è stato nettamente favorevole ai padroni di casa, subito avanti 8 a 1 grazie ad una grande pressione in battuta (Burbello e Costa su tutti). Timido il tentativo di reazione della VBA/Olimpia nella parte centrale della frazione, chiusa dalla Tipiesse con un chiaro 25 a 16.

Anche in avvio di secondo set i ragazzi di coach Zanchi hanno tenuto il pallino del gioco nelle loro mani e la VBA/Olimpia è stat costretta ad inseguire. Nel momento di maggiore difficoltà, sul 21 a 16 per i padroni di casa, è arrivata una reazione d’orgoglio dei ragazzi di Longu che, con un parziale di 7 a 2, hanno raggiunto gli avversari sul 23 a 23. A quel punto, quando l’inerzia del set sembra volgere dalla parte della VBA/Olimpia, la Tipiesse ha avuto una reazione e, grazie al cambio palla di Costa e ad un’invasione a muro, ha chiuso in vantaggio anche il secondo set con il punteggio di 25 a 23.

Nel terzo set è arrivato finalmente deciso il risveglio della VBA/Olimpia che ha giocato la sua pallavolo: grande attenzione in difesa e cinismo in attacco. Complice un vistoso calo dei padroni di casa, il set è stato un monologo biancoblu: 15 a 25.

Il quarto set è stato il più bello e combattuto, con le due squadre che si sono affrontate punto a punto, senza esclusione di colpi. Nel finale la Tipiesse, guidata da Costa (i due punti finali portano la sua firma), ha imposto la sua maggior esperienza e portato a casa l’intera posta in palio: parziale di 25 a 21 e risultato finale di 3 set a 1.

Ora il campionato si ferma per due settimane in concomitanza con le festività di fine anno e riprenderà il 7 gennaio, con la VBA/Olimpia impegnata in casa, alle 15.00, contro la Lombarda Motori Milano.

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Critiche al Piano di dimensionamento scolastico regionale, dopo quelle di uno dei gruppi di maggioranza – Partito dei Sardi – arrivano anche dalle opposizioni. «Sosteniamo da tempo l’esigenza di modificare le linee guida del Piano di dimensionamento scolastico e ci fa piacer apprendere che alcune fette della maggioranza prendano posizione per combattere un progetto che, anziché contribuire ad assicurare un’offerta formativa varia e di qualità, affossa l’istruzione sarda – sostiene Ignazio Locci, vicepresidente del Consiglio regionale, di Forza Italia Sardegna -. Senza considerare quelle porzioni del centrosinistra che, ancorché titubanti sulla bontà del Piano di dimensionamento, non prendono parola per non compromettere equilibri fin troppo fragili».

«Esattamente come sottolinea il Partito dei Sardi – aggiunge Ignazio Locci -, non possiamo applicare al nostro tessuto sociale le linee guida elaborate per altre zone d’Italia con cui non abbiamo niente in comune. È doveroso, invece, prevedere e adottare tipologie di intervento che siano confacenti alla nostra Isola, che è una realtà completamente differente dal resto d’Italia. Dobbiamo sforzarci di risolvere i problemi delle aree interne, salvaguardando i presidi scolastici dei piccoli Comuni. Perché non considerare lo strumento delle pluriclassi? In un’ottica di tagli generalizzati, è una delle poche strade percorribili per evitare che si cancellino le scuole dei piccoli centri della Sardegna. Ma possiamo anche ridefinire l’ipotesi di nuovi Istituti globali in ambiti territoriali omogenei, al fine di creare autonomie scolastiche su più livelli di istruzione: strutture proiettate verso il futuro e in grado di programmare nuovi indirizzi di studio.»

«Anche in riferimento alla questione Scuola, dunque, dobbiamo iniziare a ragionare in termini autonomistici considerando che non possiamo applicare alla nostra Terra regole studiate per altri contesti. Ne prendano atto, la Giunta e l’assessore Claudia Firino in particolare – conclude Ignazio Locci -, e riaprano il tavolo coinvolgendo tutte le forze in campo, visto che il problema è sentito dal Nord al Sud dell’Isola.»

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Ad Atene è stato avviato il 16 dicembre, durante la Conferenza WE MED che ha visto la partecipazione di ben 350 persone, un nuovo ciclo di cooperazione euro-mediterranea sotto la guida della regione Sardegna.

«Desidero esprimere il mio apprezzamento per il lavoro che il Programma di cooperazione transfrontaliera ENI CBC Med sta svolgendo in un’area di fondamentale importanza per l’Unione europea – ha detto Johannes Hahn, Commissario europeo per la Politica Europea di Vicinato e i Negoziati di Allargamento -. I risultati conseguiti finora sono considerevoli per le persone che vivono e lavorano nei territori coinvolti. In un contesto caratterizzato da profondi mutamenti politici e economici nella sponda sud del Mediterraneo, sono convinto che il Programma rappresenta uno degli strumenti più potenti per contribuire alla stabilizzazione della regione Mediterranea.»
La Conferenza, moderata dal corrispondente speciale del Sole24 Ore Alberto Negri, ha messo in luce l’impatto del Programma sulla vita delle persone, attraverso le testimonianze di alcuni beneficiari finali di progetti finanziati. Sono intervenuti Omri Duev, studente israeliano che ha avuto la possibilità di collaborare, all’interno del progetto BIO-XPLORE, con ricercatori palestinesi sull’uso delle piante officinali del Mediterraneo per l’elaborazione di nuovi medicinali; Ziad Hassan Abu Ayyash, giovane start-upper giordano che con il supporto del progetto NET-KITE si appresta a lanciare sul mercato la sua invenzione; Needa Salama, apicoltrice palestinese, che attraverso la micro-impresa creata durante il progetto RUWOMED, è in grado di contribuire economicamente agli studi dei suoi cinque figli con la vendita di prodotti a base di miele; infine Dimitris Kissas, allevatore greco della regione di Thessalia, che sta ampliando e qualificando la sua produzione di formaggio feta dopo aver preso parte al progetto LACTIMED.

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La leggenda della grande guerra, valore e sacrificio dei “sassarini”, è stata rivissuta domenica scorsa a San Giovanni Suergiu in occasione della presentazione del libro a fumetti dal titolo “Dimonios: la leggenda della brigata Sassari” di Bepi Vigna e Gildo Atzori. La serata, coordinata da Sabrina Sabiu, esperta di beni culturali e storia locale, organizzata dal comune, dal sistema bibliotecario interurbano del Sulcis, dalla società umanitaria e dall’istituto comprensivo cittadino, si è tenuta nell’aula consiliare del comune. Il fumetto di Bepi Vigna e Gildo Atzori, a distanza di cento anni fa rivivere la leggenda della Brigata Sassari. Un’epopea costellata da riconoscimenti al valore e medaglie d’oro, che occupa un posto speciale nel cuore di ogni sardo, in quanto essa rappresenta orgogliosamente la cultura sarda e il modus operandi “alla sarda”. Una cultura che viene egregiamente raccontata e disegnata da Bepi Vigna e Gildo Atzori: prima opera di una serie di volumi sui sassarini, frutto di una ricerca archivistica meticolosa e della collaborazione e disponibilità del comando della brigata. Protagonisti sono gli umili e semplici pastori, contadini e minatori che, con i loro ufficiali, mettono in luce le qualità umane che solo il popolo sardo può dare nel costituire un gruppo coeso e solidale, portatore di valori inestimabili.

La serata è stata aperta in maniera accattivante dalla voce narrante di Gianluca Medas, in un film-documentario a fumetti dal titolo “quelli della trincea dei razzi”, che ha attratto subito l’interesse dei presenti per “l’audacia e eroica fermezza” dei combattenti sardi. In particolare, il filmato racconta un episodio bellico avvenuto sul Carso il 14 novembre 1915 quando il III Battaglione del 152° della Brigata Sassari, comandato dal maggiore Dessì-Fulgheri, conquistò i trinceramenti detti “dei Razzi”, dando prova delle “forti virtù di quell’intrepida gente sarda” che hanno contribuito a creare la leggenda della Brigata Sassari.

Al documentario ha fatto seguito l’intervento di Giorgio Madeddu, rappresentante dell’Associazione mineraria sarda, che ha spiegato il lavoro dei soldati minatori sardi nella grande guerra. Con la loro esperienza ed abnegazione, contribuirono alla realizzazione delle gallerie del Pasubio, utilizzate poi come vie di trasporto di munizioni e vettovaglie per i soldati impegnati nelle trincee. Giorgio Madeddu ha anche ricordato le migliaia di soldati sardi caduti che le recenti ricerche portano a rivedere, nelle lapidi commemorative dei caduti in guerra nei vari paesi della Sardegna.

Giovanna Musa, archivista paleografa presso Sezione di Storia locale del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, nel suo intervento ha tracciato uno spaccato delle ricerche del carbone fossile per l’ottenimento di energia che si è concretizzato con lo sfruttamento delle miniere, di cui molte nel Sulcis prima, durante e dopo la prima guerra mondiale. Un’enorme forza lavoro che ha visto l’impiego anche di donne e ragazzi e che ha rappresentato, nel mondo del lavoro nazionale, una vera e propria rivoluzione industriale, avvenuta oltre cento anni dopo quella inglese.

Tito Siddi

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La Costa Smeralda parla sempre più inglese. Ieri pomeriggio, presso il Conference Center dell’Hotel Cervo di Porto Cervo, si è conclusa la terza edizione della “Sardinia English Academy”, il programma di corsi di lingua inglese promosso da Smeralda Holding. Mario Ferraro, amministratore delegato delle società del gruppo Qatar Holding, ha presieduto la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione ai 133 corsisti dell’edizione di quest’anno, residenti nei comuni di Olbia e Arzachena, appartenenti a diverse categorie professionali, ma anche studenti e disoccupati.

Il percorso iniziato nel 2014 con la “Sardinia English Academy” continua a crescere nella qualità dell’insegnamento e nella varietà dell’offerta formativa. Mario Ferraro ha, infatti, confermato che i partecipanti a questa edizione potranno proseguire il proprio percorso di apprendimento della lingua inglese già alla fine di gennaio 2017, con i nuovi corsi di livello avanzato.

«Grazie alla Sardinia English Academy beneficiamo, come azienda, di un canale di confronto importante con la nostra comunità di appartenenza e con quei settori che più ci sono vicini per aspirazioni e vocazione – ha commentato Mario Ferraro -. Si tratta di una risposta sempre più precisa alle esigenze del territorio di Olbia e Arzachena, attraverso un percorso che si arricchisce e migliora di anno in anno grazie al monitoraggio dei risultati e al confronto con docenti e corsisti. Siamo molto felici del successo di questa iniziativa, e confermiamo la volontà della Smeralda Holding di portare avanti l’iniziativa anche nei prossimi mesi invernali, visto il più che positivo riscontro da parte degli studenti.»

Tutti i costi della “Sardinia English Academy” sono stati sostenuti da Smeralda Holding, le lezioni sono state tenute da docenti madrelingua laureati, in possesso dei titoli di accesso all’insegnamento e organizzate in collaborazione con The English School, centro esami autorizzato del Trinity College of London, ente accreditato dal ministero della Pubblica istruzione

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Mare e Miniere 2016 prosegue la sua ricca programmazione con il concerto “Io vi racconto” di Lucilla Galeazzi che si terrà domani 21 dicembre, alle ore 20,30, presso la Sala Alcoa della Biblioteca Comunale di Portoscuso. Si tratterà di un recital particolarmente intenso e coinvolgente che vedrà, la cantante e ricercatrice umbra interpretare, accompagnandosi con la sola chitarra acustica, brani del repertorio popolare e di sua composizione, per dare vita ad una narrazione unitaria nella quale raccontare la sua formazione e il suo percorso artistico ed in parallelo ripercorrere la storia delle lotte sociali nella nostra nazione.

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L’assessorato regionale della Sanità intende procedere all’acquisizione di manifestazioni di interesse per la nomina di un rappresentante dell’associazionismo di promozione sociale per l’Osservatorio regionale sulle povertà.

Possono presentare la manifestazione d’interesse le Associazioni di promozione sociale che, alla data di pubblicazione del presente avviso, risultano regolarmente iscritte da almeno 3 anni nel registro regionale e che abbiano nel proprio statuto finalità prioritarie rivolte al contrasto delle povertà.

Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro le ore 14.00 del 29 dicembre 2016
tramite servizio postale, corriere o altro recapito autorizzato oppure mediante consegna a mano presso l’Ufficio Protocollo della Direzione Generale delle Politiche sociali via Roma, 253 – Cagliari negli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle ore ore 11.00 alle ore 13.00 e il mercoledì pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 17.00 – esclusi festivi).

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Da oggi gli “Acta Curiarum Regni Sardiniae”, gli Atti dei Parlamenti sardi, sono online. L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Cagliari dal Presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau , dal presidente del Comitato scientifico per la pubblicazione degli atti dei parlamenti sardi Michele Cossa e dai componenti del comitato. Accedere ai volumi digitali è facilissimo. Nel sito del Consiglio regionale www.consregsardegna.it , in alto a destra, c’è un’apposita sezione dedicata agli “Acta”. Cliccando sull’indice si apre una libreria dove sono allineati i 14 volumi pubblicati e già presentati al pubblico. Si clicca sul volume che si intende consultare e si opta per la versione PDF o per quella sfogliabile. I volumi possono essere consultati, stampati o scaricati. Nella versione Pdf, nella funzione “trova”, si può inoltre effettuare una ricerca nominale, inserendo una parola chiave. Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau: «In occasione della presentazione del primo volume pubblicato in questa legislatura, il Consiglio regionale prese l’impegno di mettere a disposizione di tutti gli Atti dei Parlamenti sardi, non solo di studiosi e accademici, ma anche di tutti i cittadini e di tutte quelle persone che intendono in qualche modo approfondire la materia. Ora tutto questo è finalmente possibile. Grazie ad  un accesso rapido dall’home page del sito del Consiglio regionale, attraverso una grafica accattivante e intuitiva che rimanda agli scaffali delle nostre librerie, è possibile visionare gli Acta Curiarum, “virtualmente” conservati. Un imponente lavoro che ha consentito di digitalizzare tutti i volumi sinora pubblicati con la consapevolezza che ogni pezzo della nostra  storia serve a costruire la coscienza e la piena identità di un popolo».

Alla conferenza stampa erano presenti, oltre al presidente del Comitato scientifico per la pubblicazione degli atti dei parlamenti sardi Michele Cossa, Italo Birocchi, ordinario di storia del diritto italiano nell’università La Sapienza di Roma; Carla Ferrante, Direttore dell’Archivio di Stato di Cagliari e Oristano; Antonello Mattone, ordinario di Storia delle Istituzioni politiche nell’università di Sassari e Giangiacomo Ortu, già ordinario di Storia moderna nell’università di Cagliari. Oltre agli atti del seminario del 1984, raccolti nel 1° volume, sono stati sinora pubblicati quindici Parlamenti; degli altri otto: due sono all’esame del Comitato scientifico, e sei sono prossimi alla consegna. Il presidente del Comitato per la pubblicazione degli atti dei parlamenti sardi, Michele Cossa, ha sottolineato l’importanza della digitalizzazione degli Acta Curiarum: «Il Consiglio regionale non poteva rimanere indifferente all’evoluzione della società e con la pubblicazione di questa  collana, anche in edizione digitale,  intende offrire un ulteriore strumento di conoscenza dei volumi finora pubblicati ad un pubblico moderno e formato in gran parte da “nativi digitali”. L’intento è quello di creare volumi fruibili dal grande pubblico e non soltanto dagli studiosi della materia». Michele Cossa ha anche ricordato che per ogni volume della Collana è stato ottenuto l’ISBN (cioè l’International Standard Book Number ovvero il numero di riferimento internazionale del libro) che consente di identificare in modo univoco il volume tramite il codice a barre in ogni parte del mondo.

Soddisfatti i componenti del comitato scientifico. «Da oggi una mole enorme di documenti sarà a disposizione degli studiosi – ha detto il professor Antonello Mattone – c’è però un altro aspetto importante da sottolineare: il carattere divulgativo dell’opera. Il riassunto del contenuto di ciascun volume permette una lettura agevole anche ai non addetti ai lavori». 

Per il professor Giangiacomo Ortu «il tema dell’autogoverno è il filo conduttore che lega i vari periodi storici. Negli atti dei parlamenti emergono istanze di questo tipo, anche sul piano legislativo. L’attuale Consiglio regionale raccoglie quell’eredità». Un aspetto sottolineato anche dal professore Italo Birocchi che ha ricordato l’istituzione delle Università di Cagliari e Sassari tra il 500 e il ‘600: «Un risultato ottenuto grazie alle pressanti richieste provenienti dalle classi dirigenti sarde».