22 November, 2024
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha approvato lo stanziamento di 811mila euro per il potenziamento della sensoristica della rete fiduciaria di Protezione civile utilizzata ai fini AIB, antincendi boschivi. In sostanza alla rete fiduciaria in telemisura di Protezione Civile, cioè la rete delle stazioni di monitoraggio, viene aggiunta una sensoristica per la valutazione di una serie di variabili meteo.

«Puntiamo di iniziare a utilizzare l’ampliamento della rete già nella prossima campagna antincendi – afferma l’assessore Donatella Spano –. Il sistema così implementato ci permetterà, infatti, il monitoraggio in tempo reale delle variabili meteo utilizzate dalla modellistica antincendi e confermare o meno lo scenario. Inoltre i dati della rete sono utilizzati anche dal Sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico e idraulico per le finalità di Protezione civile.»

Sarà l’Arpas ad avere il compito di installare nuovi sensori anemometrici, di adeguare le stazioni termometriche, attraverso la sostituzione degli attuali sensori con nuova strumentazione che consenta la misura del dato termo-igrometrico, e di inserire i sensori per la misura della radiazione solare.

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La Giunta ha dato avvio al Piano pluriennale per il superamento del precariato nel sistema Regione, come previsto dalla legge approvata dal Consiglio regionale lo scorso 21 dicembre.

L’esecutivo, con la delibera approvata nella riunione odierna, ha definito gli indirizzi per l’attuazione del programma finalizzato all’assunzione a tempo indeterminato del personale non dirigente con contratti a termine. Il piano si dovrà sviluppare, secondo quanto disposto dal recente provvedimento, attraverso tre differenti procedure.

In via prioritaria, e comunque entro il 31 dicembre del 2017, dovranno essere definite le situazioni dei lavoratori che abbiamo superato un’apposita selezione e che si trovino nelle condizioni individuate dall’articolo 3 della legge.

Entro il 31 dicembre 2018 occorre invece dare attuazione alle procedure concorsuali riservate e ai concorsi pubblici per gli altri lavoratori in possesso dei requisiti richiesti dal testo approvato dal Consiglio regionale.
L’amministrazione, gli enti e le agenzie dovranno individuare i lavoratori con rapporto di lavoro a termine in possesso dei requisiti per partecipare a ciascuna delle procedure di stabilizzazione previste. I dati elaborati dovranno essere trasmessi, entro il prossimo 13 gennaio, alla Direzione generale dell’organizzazione e del personale.

Ciascun centro di responsabilità delle amministrazioni del sistema Regione deve provvedere al rinnovo o alla proroga dei contratti di lavoro di coloro che abbiano i titoli per partecipare a una delle procedure individuate dalla legge.

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E’ stato inaugurato giovedì mattina, a Iglesias, il nuovo blocco operatorio dell’ospedale CTO, classificato Iso 5, all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e funzionale, con apparecchiature di ultima generazione. In dettaglio, il nuovo blocco operatorio, con una superficie di circa 1000 mq, si compone di 4 sale operatorie e relative pertinenze destinate alle specialità di chirurgia ortopedica-traumatologica, chirurgia generale, chirurgia pediatrica, Otorino e ginecologia.
L’intervento di realizzazione del nuovo blocco operatorio è stato finanziato con fondi FSC per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro per le opere e circa 2 milioni per le dotazioni tecnologiche e strumentali. Si tratta di arredi e strumentazioni di elevatissimo livello tecnologico. Il sistema di gestione informatica dei dati e delle immagini dell’intero sistema, innovano enormemente la conduzione delle attività chirurgiche del Presidio.
Sono in fase di completamento le operazioni di collaudo e certificazione degli impianti.
L’entrata in funzione del blocco operatorio del CTO, aggiunge un tassello fondamentale al percorso di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, che vede – per il territoro del Sulcis Iglesiente – il Sirai di Carbonia struttura deputata alla gestione dell’emergenza-urgenza, CTO di Iglesias il presidio delle attività programmate e di elezione, con lo sviluppo dei reparti di week surgery e week hospital per la chirurgia e l’ortopedia, e il Santa Barbara dedicato alle attività ambulatoriali, come presidio di raccordo tra le attività ospedaliere e territoriali. Il nuovo modello organizzativo permetterà l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse tecnologiche, strutturali (ambienti di degenza, sale operatorie, ambulatori) e umane.
«Abbiamo raggiunto un importante risultato che garantirà ai nostri professionisti i migliori ambienti e le migliori tecnologie per operare con qualità e sicurezza – ha detto il commissario straordinario Antonio Onnis -. Il percorso di riorganizzazione intrapreso e gli investimenti iniziati procedono senza sosta.»

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Franco Marras.

Franco Marras.

Franco Marras, già capo di gabinetto dell’assessorato dei Trasporti, è stato nominato oggi dalla Giunta regionale Amministratore unico di ARST.

La Giunta ha nominato anche l’amministratore unico di AREA nella persona della dottoressa Maria Giovanna Porcu, fino a oggi commissario straordinario della ASL di Oristano.

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La Giunta regionale ha dato il via libera al contratto collettivo di lavoro dei dipendenti dell’amministrazione, degli enti e delle agenzie regionali. Il documento, che riguarda la parte normativa 2013-2015, è il frutto dell’accordo sottoscritto tra il Coran (Comitato per la rappresentanza negoziale della Regione) e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Tra gli aspetti disciplinati dal nuovo contratto ci sono l’orario di lavoro, il criterio di ripartizione dello straordinario, la fruizione delle ferie, il congedo parentale, le assenze per gravi patologie e il congedo per la cura dei disabili.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru sono stati prorogati di un anno tutti i piani personalizzati ex legge 162 per disabili gravissimi, in attesa che si concluda la sperimentazione, avviata con i Comuni e le Aziende sanitarie locali, i cui esiti concorreranno alla definizione del nuovo sistema di valutazione dei piani. Duecentomila euro sono stati ripartiti tra enti gestori degli Ambiti Plus che hanno fatto richiesta di riconoscimento di somme impegnate nel corso dell’anno per il funzionamento degli Uffici di piano. Al Plus Anglona-Coros-Figulinas vanno 49.135 euro; a quello di Carbonia 53.829; al Plus Ogliastra 53.829; oltre 43.200 a quello di Siniscola. Centomila euro sono stati assegnati alle federazioni Fand (Federazione associazioni nazionali delle persone con disabilità) e Fish (Federazione italiana superamento handicap) come contributo per la loro attività. La Fand, che comprende cinque associazioni, avrà 30mila euro, la Fish, che ne racchiude 25, avrà 70mila euro. Approvazione definitiva, inoltre, per la ripartizione dei fondi per i Centri Antiviolenza dopo il passaggio nella competente commissione consiliare.
Su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, la Giunta ha deciso che non saranno sottoposti a ulteriore procedura di VIA, valutazione di impatto ambientale, a condizione che siano rispettate le prescrizioni gli interventi denominati “Progetto di coltivazione e ripristino ambientale della cava di granito situata in località Fica Niedda – Priatu”, a Sant’Antonio di Gallura, e “Realizzazione di impianti di mitilicoltura e ostricoltura nel golfo di Olbia”. Esclusi da ulteriore procedura di VIA, condizionati a prescrizioni, anche gli interventi di Ampliamento esercizio di cava per riqualificazione agraria con produzione di inerti e sabbie “Sos Coroneddos”, a Codrongianos, e Lavori di realizzazione approdo pescherecci Lungomare Gneo Pompeo oggi “Lungomare Caduti di Nassiriya”, a Sant’Antioco.
Tre le delibere approvate oggi dalla Giunta regionale in materia di agricoltura. Nella prima si conclude l’iter per il trasferimento di 400mila euro già disposto all’inizio del mese di dicembre per l’agenzia LAORE, da destinare all’assistenza tecnica nel settore zootecnico e per l’attuazione del programma operativo annuale 2016 da parte dell’Associazione allevatori della Sardegna (ARAS). Con la seconda delibera vengono approvate le linee di indirizzo per l’attuazione delle misure del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, che saranno in capo all’assessorato dell’Agricoltura e dovranno essere in linea con le indicazioni fornite dall’Autorità di Gestione nazionale. Infine, la Giunta ha approvato il Programma apistico regionale, da attuare nel triennio 2017/2019 e le direttive applicative generali di attuazione e i criteri di priorità per l’accesso ai benefici previsti. Il ministero delle Politiche agricole ha assegnato alla Sardegna circa 200mila euro per realizzare il piano e la sua attuazione è affidata all’Agenzia ARGEA.
Sono stati approvati, su proposta dell’assessore Francesco Morandi, i requisiti per l’accesso ai contributi per le manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico 2017. Nei prossimi giorni la pubblicazione dell’avviso, come previsto dalla LR 7 del 1955. L’anticipazione delle procedure a bando consente una migliore programmazione delle risorse da parte dei soggetti beneficiari, accompagnata dalla semplificazione dei criteri di assegnazione e di rendicontazione della spesa. Il coordinamento delle manifestazioni da parte dell’Assessorato favorisce inoltre una maggiore distribuzione delle attività nel tempo e nei luoghi e una efficace azione di comunicazione e di promozione. È stato inoltre istituito il contrassegno regionale che attesta la vendita di pane fresco, così come previsto dalla LR 4 del 2016, approvato il relativo manuale di utilizzo e le modalità di rilascio e di revoca. Quest’ultimo provvedimento sarà sottoposto al vaglio della commissione consiliare competente.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha approvato oggi la Finanziaria per il 2017: una manovra che conta su 6 miliardi e 200 milioni di entrate proprie fra tributarie ed extratributarie (60 milioni in più del 2016 e almeno 300 in più del 2015) più gli stanziamenti nazionali ed europei per un importo totale di circa 7 miliardi e 600 milioni, compreso il mutuo infrastrutture che con 150 milioni ha un tiraggio doppio rispetto all’anno precedente.
«Sociale e lavoro sono le priorità assolute, ma una grande attenzione viene riservata anche a Cultura, Ricerca, Università, Enti locali – dice l’assessore Paci -. Nessun taglio agli stanziamenti dell’anno precedente, niente aumento delle tasse, ancora l’Irap più bassa d’Italia con l’azzeramento per i primi 5 anni di attività. Vengono interamente confermati i 600 milioni del Fondo unico per gli enti locali, in proporzione il più alto d’Italia, ma gli stanziamenti a favore dei Comuni arrivano a circa 900 milioni contando le somme per lavoratori socialmente utili, scuole civiche di musica, musei, pro loco e i finanziamenti per la gestione integrata dei servizi alla persona (PLUS). Diventa per la prima volta operativo il Reis, reddito di inclusione sociale, all’interno di un importo complessivo per le politiche sociali di 245 milioni che comprende, per esempio, 100 milioni per le persone affette da handicap gravi e 30 per il programma “Ritornare a casa”. Fra gli stanziamenti per il lavoro ci sono 8 milioni per le stabilizzazioni dei precari di Forestas, oltre i 160 milioni di contributo di funzionamento, 7 milioni e 900mila euro per i Cantieri Verdi (l’anno scorso erano 6 e mezzo), 4 milioni e mezzo per i cantieri comunali per l’occupazione, 4 milioni e 800mila euro per i lavoratori socialmente utili e 4 milioni e 400mila euro per il Piano del lavoro che comprende politiche attive per favorire l’occupazione. Un milione e mezzo è destinato ai precari della città metropolitana e 26 al Parco geominerario, 2 milioni a supporto di categorie specifiche di lavoratori (SBS e Tossilo).»
Le cifre già elencate vanno poi integrate con i finanziamenti europei (270 milioni fra Fesr, Psr, Fse, Feamp, Pon Garanzia Giovani, di cui 115 di cofinanziamento statale) e nazionali (605 milioni fra Fsc e Pac) nell’ambito di quella Programmazione unitaria dei fondi che è una politica prioritaria della Giunta. Nel 2017, all’interno dei 605 milioni di stanziamento statale, saranno già spendibili i primi 241 milioni del Patto per la Sardegna da 3 miliardi firmato a luglio con il Governo: soldi destinati soprattutto a infrastrutture, edilizia scolastica, trasporti, sistemi idrici, energia. Altre assegnazioni a destinazione vincolata da parte dello Stato (per esempio fondi per non autosufficienza, interventi sui trasporti marittimi e ferroviari, stanziamenti per l’istituto zooprofilattico) portano l’importo complessivo della manovra a 7 miliardi e 600 milioni di euro. Grazie all’integrazione delle risorse regionali, statali e comunitarie, la programmazione unitaria permette di dare forte impulso e accelerazione alla spesa dei fondi europei sin dall’inizio del nuovo ciclo di programmazione: con il lavoro della Cabina di Regia si spende meglio, su interventi mirati e scongiurando il rischio di doppioni. Fino al 2020 ci sono oltre 720 milioni disponibili per le politiche di sviluppo che comprendono, per esempio, i bandi che per la prima volta coinvolgono tutti i tipi di imprese, da quelle culturali a quelle agricole, dall’industria al lavoro fino all’artigianato e al turismo.
Il percorso della Finanziaria per il 2017 è stato diverso dagli anni precedenti, condiviso con le forze politiche, sindacali e datoriali e con gli enti locali prima dell’approvazione in Giunta. Una scelta precisa, quella dell’assessore Paci, fatta per mettere la Manovra a disposizione del contributo e dei suggerimenti di tutte le parti interessate. «Perché la Finanziaria è di tutti, non della Giunta o dell’assessore al Bilancio – ha aggiunto Raffaele Paci -. L’ho detto molto chiaramente prima di tutto alla nostra maggioranza e poi a tutti gli interlocutori che ho incontrato nei giorni scorsi: decidiamo insieme le priorità, lavoriamo insieme, e uniamo forze e competenze per fare le scelte più giuste e garantire i migliori investimenti a vantaggio dei sardi e della Sardegna».
La Giunta ha dunque scelto di non appesantire la pressione fiscale sulle spalle dei sardi e di non introdurre nuovi contributi. Una scelta non facile, fatta anche con la consapevolezza di avere alcune partite aperte con lo Stato che possono assicurare più denaro nelle casse regionali. La battaglia sugli accantonamenti, prima di tutto. «Anche noi dobbiamo contribuire e su questo non ci sono dubbi, le molte sentenze della Corte Costituzionale sulle regioni a statuto speciale parlano chiaro. Ma è sulla cifra che la nostra rivendicazione è ferma e decisa: la legge prevede che se subentrano nuove spese bisogna rivedere gli importi, e le nuove spese noi le abbiamo, dobbiamo far fronte all’acquisto dei farmaci innovativi e ai nuovi Lea, quindi quella somma di 680 milioni degli accantonamenti va assolutamente ridotta. Su questo la nostra trattativa con lo Stato è costante e ferma e resterà in piedi fino a che non otterremo il risultato. E poi rivendichiamo il diritto per la Sardegna ad accedere al fondo nazionale per i farmaci innovativi: stiamo parlando del riconoscimento di pari diritti ai nostri cittadini. Con questa Finanziaria vogliamo dare risposte al malessere e ai disagi lavorativi e sociali, ma allo stesso tempo vogliamo avviare e consolidare politiche di sviluppo per l’intera Sardegna».
La Giunta ha approvato anche l’autorizzazione a due mesi di esercizio provvisorio di bilancio.

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Circa 500 giovani, fra studenti universitari, quelli provenienti da diverse scuole superiori e del mondo delle associazioni cattoliche, hanno partecipato ai diversi laboratori tematici di questa mattina, allestiti nella sala congressi della fiera internazionale della Sardegna in occasione della XXX Marcia della Pace che si è svolta questo pomeriggio dal sagrato della Basilica di Bonaria per concludersi nel grande piazzale di viale Trento. Fra i partecipanti anche numerosi ragazzi immigrati ospiti delle strutture di accoglienza gestite dalla Caritas,  come segno di integrazione.

Nel corso dei laboratori gestiti da diverse associazioni, sono stati affrontati i seguenti temi: Obiezione di coscienza – Acli; Anti-tratta – Caritas; Immigrazione cinese – Università di Cagliari; Turismo etico e turismo etnico – Amici di Sardegna; Giovani e lavoro – progetto Policoro; Immigrazione e politica internazionale – Università di Cagliari; Camminando con i Rom e i Sinti – ufficio Migrantes della Diocesi di Cagliari, Povertà – Caritas; L’innocenza sotto le bombe – Sardegna pulita; Le mani ustionate per amore – Donne al traguardo; ludopatia e anti usura – Caritas; Cambiamenti climatici – Arci; Immigrazione e accoglienza – Caritas.

In apertura dell’iniziativa, don Angelo Pittau, promotore della Marcia, ha sottolineato: «Viviamo in un mondo di violenza globale, una violenza che constatiamo anche nella nostra Sardegna. I temi dei laboratori ci aiutano a riflettere su queste problematiche. Si stima che 250 milioni di persone nei prossimi anni cercheranno di lasciare i loro paesi a causa delle guerre e della miseria. Una violenza che opprime i deboli in una società che ‘scarta’, che crea povertà, che costringe i giovani a emigrare, che ruba ad essi il futuro. Ancora, la violenza dell’inquinamento, delle servitù militari, una violenza che ci porta talvolta, pur di trovare lavoro, a “lavorare per la morte degli altri”, ancora, la violenza degli omicidi, quella sulle donne.!

Ospite testimone della giornata è don Maurizio Patriciello, Parroco di Caivano (diocesi Aversa), che rivolgendosi ai giovani ha sottolineato: «Occorre partire dalla non-violenza come stile di vita, innanzitutto personale che parta dalle piccole cose, attraverso un cuore pacificato, sereno, ricordando che solo la pace è santa. Di fronte ai potentati, cosa possiamo fare? Sulla scia della Laudato si’ dovremmo stimolare i governi alla non-violenza: ciò non significa essere passivi ma essere presenti in una forma ‘non violenta’, dalle manifestazioni ai cortei a tutto ciò che può dare l’immagine di una partecipazione attiva e responsabile. Occorre anche saper dialogare con le istituzioni locali su questi temi».

«Ancora – ha sottolineato il parroco – dobbiamo conoscere cosa accade nel mondo, chi sono coloro che comandano, ma occorre anche sapere cosa accade nelle nostre città. Quando la povertà è dignitosa, è bello e da’ la forza di lottare. Quando invece la povertà è miseria, essa diventa pericolosa. Dobbiamo rifiutare gli atti di prepotenza, perché dietro essi c’è sempre qualcuno che paga anche con la vita. Non ci sarà mai pace senza giustizia.»

«Il percorso ha un significato particolare – sottolinea don Marco Lai delegato regionale della Caritas Sardegna e direttore della Caritas di Cagliari – perché parte dal Sagrato di Bonaria, punto di raduno simbolico ‘dal basso’  fino a piazzale Trento, sede della Presidenza della Regione, per portare all’attenzione della politica il grido dei poveri, con uno spirito di collaborazione e speranza, in modo che si possa avviare insieme delle progettualità comuni. Occorre ripartire dal concetto di pace a tutti i livelli, per costruire giustizia sociale.»

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Anche quest’anno la Marcia della Pace, giunta alla sua XXX edizione e svoltasi per la prima volta a Cagliari, ha rispettato le aspettative dei promotori (la Caritas di Ales-Terralba) e degli organizzatori (la Delegazione regionale Caritas Sardegna) coinvolgendo qualche migliaio di partecipanti, tra associazioni cattoliche e laiche, primi cittadini in fascia tricolore, sindacati, immigrati, preti, associazioni di volontariato, cittadini comuni, istituzioni comunali e regionali.

L’iniziativa ha preso il via poco dopo le 15 di questo pomeriggio nel Sagrato di Bonaria; a salutare i partecipanti, è stato il vescovo della diocesi di Ales-Terralba mons. Roberto Carboni, che ha sottolineato il lungo cammino svolto in questi trent’anni, partendo dai territori della Marmilla e del Medio Campidano, per giungere a Cagliari, raccogliendo l’appello di Papa Francesco e il suo messaggio per la 50ª Giornata mondiale della Pace. «Siamo uomini di buona volontà che, attraverso la loro presenza, desiderano formare un corteo per andare a costruire una società di pace, all’insegna della non-violenza. E questo lo chiediamo a chi governa il mondo, a chi detiene il potere economico e finanziario e a chi, in Sardegna, ha il dovere di varare politiche in cui la pace dell’uomo sia al primo posto».

C’è stato poi il saluto di mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias che ha voluto sottolineare come la violenza, nella società attuale, si presenta in diverse forme, all’interno delle famiglie, nella mancanza di posti di lavoro, nelle migrazioni forzate, nei disequilibri tra gli stati.

A salutare i manifestanti al momento del loro arrivo nel Piazzale Trento, don Marco Lai, delegato regionale della Caritas Sardegna, che ha sottolineato la grande partecipazione dei giovani fin dalla mattina durante i laboratori tematici in Fiera, ma anche quella dei tanti sindaci e delle associazioni cattoliche e laiche, impegnate tutti i giorni nel costruire la pace. «Ci ritroviamo insieme oggi – ha detto – per riflettere su nuove progettualità e per promuovere la pace come stile di vita, capace di illuminare il nostro agire quotidiano».

Ha preso poi la parola mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza episcopale sarda, che ha evidenziato come la Marcia è la dimostrazione che, insieme, si può costruire la pace, e che, per rendere efficace il proprio impegno, la pace deve essere costruita innanzitutto in se stessi. Inoltre, «come ci sollecita papa Francesco – ha detto – ciascuno di noi è chiamato a compiere gesti concreti per raggiungere la pace».

«Abbiamo un cuore che non si accontenta mai, perciò invochiamo la pace»: così ha esordito don Maurizio Patriciello, ospite-testimone della Marcia, parroco di Parco verde di Caivano (diocesi di Aversa), territorio conosciuto come “la terra dei fuochi”. Testimone dell’oppressione camorristica nella sua città, il parroco ha esortato i giovani a combattere per la pace, a non ‘rottamare’ nessuno perché la nostra società ha bisogno della saggezza degli anziani, così come della presenza dei bambini. «La guerra scoppia dove c’è ingiustizia – ha detto – perciò vi esorto a eliminare ogni forma di ingiustizia». «Siamo chiamati a piantare un seme – ha concluso – ma ricordiamoci che se piantiamo un seme cattivo nasce una pianta cattiva, se invece piantiamo un seme buono cresce una pianta buona».

Don Angelo Pittau, ideatore della marcia nel 1987 ha concluso la manifestazione ringraziando tutti i partecipanti, e sottolineando come anche quest’anno la Marcia «ha unito tanti uomini di buona volontà, ha consentito di superare ideologie, diversità di cultura, di fedi, di schieramenti politici, di razza, lasciandosi alle spalle ogni divisione».

Fra i rappresentati istituzionali sono intervenuti Luisa Anna Marras, vicesindaco di Cagliari che si è detta “lusingata” del fatto che finalmente la Marcia della Pace sia stata ospitata a Cagliari, e Raffaele Paci, vicepresidente della Giunta regionale che ha annunciato il varo della manovra finanziaria che contiene diverse iniziative finalizzate a sostenere il lavoro e a fronteggiare le problematiche di disagio sociale.

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La Regione ha rifinanziato il bando per gli aiuti ai piani di internazionalizzazione presentati da reti di imprese operanti in Sardegna. I precedenti 2 milioni e mezzo, previsti dal primo bando, sono andati tutti esauriti e per questo motivo l’assessorato dell’Industria ha deciso di stanziare nuove risorse, pari a un milione e mezzo di euro. «Il bando è on line da oggi – dice l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Il primo intervento è stato un successo. La risposta da parte delle imprese è andata oltre le aspettative. Adesso mettiamo a disposizione nuove risorse per gli imprenditori che vogliono aggregarsi e allargare il loro mercato oltre i confini locali e nazionali».
«Grazie al primo intervento abbiamo finanziato 9 reti con ben 51 imprese che andranno a beneficiare degli aiuti. Il Programma di Internazionalizzazione varato l’anno scorso – dice ancora l’assessore Piras – sta dando risultati considerevoli: dall’Export Lab ai Forum tematici, passando per i bandi destinati alle imprese singole e alle associazioni di categoria, abbiamo aperto una strada importante per tutte quelle aziende che avevano bisogno di rafforzare la propria posizione sui mercati esteri e soprattutto per quelle che non avevano mai varcato il mare. Ci sono aziende sarde che hanno un potenziale enorme, il nostro compito è accompagnarle in un percorso virtuoso che crei sviluppo economico e, di conseguenza, occupazione.» 
Reti di imprese, filiere produttive e strategiche, mercati obiettivo: sono questi i tre requisiti per consentire alle imprese sarde di aprirsi ai mercati internazionali o di consolidare la propria presenza all’estero. Come detto, si tratta di un intervento finanziario pari a un milione e mezzo di euro. L’importo minimo del finanziamento previsto è di 200mila euro, quello massimo di 800 mila; il contributo è del 75% o del 50% dell’importo complessivo del piano a seconda del regime di aiuto scelto dall’impresa. Le principali tipologie di spese ammissibili riguardano i servizi di consulenza, la partecipazione a fiere e eventi internazionali, l’organizzazione e la realizzazione di educational tour. Le filiere sono quelle già individuate nel Programma triennale, cioè: agroalimentare, innovazione e alta tecnologia, energia e costruzioni, mobilità, moda e design, turismo e beni culturali. Il bando e la relativa documentazione sono consultabili sul sito della Regione Autonoma della Sardegna. La procedura del bando, predisposto dalla Direzione generale dell’assessorato dell’Industria, sarà a sportello e avrà durata fino al 30 novembre del 2017. Le domande potranno essere presentate a partire dal 30 gennaio 2017.

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Si concluderà venerdì 30 dicembre la rassegna dedicata al teatro ragazzi “Teatroaperdifiato 2016”, con un doppio appuntamento, il primo alle ore 15,00, presso le scuole medie di Sant’Anna Arresi, il secondo alle ore 17,30, presso il Centro di Aggregazione di Masainas. Lo spettacolo che verrà rappresentato è “Geronimo Stilton nel Paese di Babbo Natale”, nuova produzione della compagnia Il Crogiuolo di Cagliari.

La rassegna è organizzata dal Teatro del Sottosuolo di Carbonia con il patrocinio dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, attraverso il contributo dedicato ai professionisti dello spettacolo settore teatro e con la collaborazione del comune di Gonnesa.

La manifestazione “Teatroaperdifiato”, giunta alla sua X edizione, nasce e si sviluppa con l’obiettivo di contribuire attivamente alla formazione e all’educazione al teatro di bambini e giovani del territorio del Sulcis Iglesiente attraverso proposte di grande qualità artistica nell’ambito del teatro ragazzi. Sette i comuni interessati e quattordici gli spettacoli realizzati in questa edizione della rassegna.

Da qualche anno la collaborazione con il Comune e l’Istituto Comprensivo di Gonnesa si realizza anche attraverso un laboratorio, quest’anno dal titolo “Fiabe in scena – Speciale Moti”, attraverso il quale i bambini e gli adolescenti possono scoprire il gioco del Teatro, appropriarsi di nuovi strumenti da sperimentare poi nella messa in scena finale.

Ringraziando tutti i partecipanti, le scuole del territorio, gli enti e le associazioni che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, il Teatro del Sottosuolo chiude la rassegna per l’anno 2016 e si prepara per la nuova avventura del 2017 con nuove proposte di spettacolo e laboratori didattici dedicati di cui verrà diffuso il programma e a cui le scuole e i Comuni del territorio potranno partecipare.