25 December, 2024
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Un altro anno di educazione ambientale con i bambini delle scuole elementari di La Maddalena. A partire dalla giornata di ieri le classi IV delle scuole elementari: Carducci e Moneta saranno impegnate nel progetto di educazione ambientale “L’orto a scuola”. Il progetto si inserisce nell’ambito delle attività di educazione ambientale che l’Ente ha tenuto in questi ultimi anni nelle scuole di La Maddalena e prevede l’allestimento di due orti didattici all’interno degli istituti e l’avvio di un laboratorio di orticoltura didattica. Già a partire dallo scorso anno scolastico sono state installate delle vasche per l’orticoltura e un maceratore per il compostaggio dei rifiuti organici con cui viene alimentato il terreno attraverso fertilizzanti naturali.

I bambini saranno impegnati sia in attività manuali che li metteranno in contatto diretto con la terra, imparando a scoprirei tempi e i ritmi della natura, sia in lezioni teoriche in cui apprenderanno le parti della pianta, le specie dell’orto e il loro ciclo biologico. Durante questi mesi avranno la possibilità di avvicinarsi alla terra, osservando la crescita delle piantine, rendendosi conto che esiste un tempo biologico e una stagionalità dei prodotti che oggi non viene più percepita a causa della grande distribuzione commerciale.

In questa prima lezione i bambini delle IV classi di Moneta hanno imparato a conoscere le parti delle piante e le loro caratteristiche. Nella prossima lezione, che si svolgerà ancora in aula, impareranno quali sono gli elementi che permettono alle piante di crescere. A conclusione delle lezioni teoriche, le classi inizieranno a lavorare manualmente con la terra e piantare e curare i semi delle piante che saranno affidati loro.

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Il comune di Carbonia comunica che la Biblioteca Centrale e la Mediateca di viale Arsia, le sedi periferiche della Biblioteca di Cortoghiana, Barbusi, Is Gannaus e la Sezione di Storia Locale (locali ex Torneria, Grande Miniera di Serbariu) saranno chiuse al pubblico dal giorno 23 dicembre 2016 al 2 gennaio 2017.

I servizi riprenderanno regolarmente martedì 3 gennaio 2017.      

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La Confesercenti provinciale di Cagliari ha incontrato il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, per affrontare il problema dell’ordine pubblico nella zona del Centro Storico di Cagliari. Nell’ultimo periodo, infatti, si sono verificati una serie di episodi spiacevoli che hanno visto come protagonisti degli extracomunitari algerini che, in buona parte sono stati identificati ed è stato dato loro il decreto di espulsione, ma che ancora purtroppo girano indisturbati per la città.

«Chi sta affrontando con fatica la situazione sono proprio gli operatori commerciali e dei pubblici esercizi presenti nel Centro Storico» sottolinea Emanuele Frongia, vice presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari e ristoratore del Corso Vittorio Emanuele «che sono considerati come la prima linea che presidia il territorio e aiuta a dare un senso di sicurezza alla popolazione. Ma spesso le situazioni che ci troviamo a dover affrontare sono davvero complicate, Marina, Piazza Yenne, il Corso Vittorio Emanuele sono le zone più sensibili e gli episodi di violenza si stanno ripetendo sempre più spesso. Inoltre proseguono i problemi con una parte dei residenti dei quartieri storici che invece non si rendono conto che con le attività funzionanti si crea maggior sicurezza per tutti e che gli episodi legati ai disordini nascono quando le attività spesso sono già chiuse e non esiste alcun presidio.»

Giuliana Perrotta si è dimostrata subito sensibile e disponibile ad affrontare i problemi posti dalla nostra categoria, mettendosi a disposizione per prendere tutte le iniziative per le quali la Prefettura è competente e invitando la Confersercenti a farsi promotore di un incontro allargato anche con il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda e con il corpo della Polizia Municipale cagliaritana. 

«Il prefetto ci ha invitato a coinvolgere anche gli altri enti e istituzioni che ci possono aiutare a migliorare la videosorveglianza in città – sottolinea Davide Marcello, vice presidente vicario della Confesercenti provinciale -. La Camera di Commercio potrebbe essere un interlocutore valido per trovare le fonti finanziarie necessarie per le installazioni delle videocamere per incrementarle nelle zone nevralgiche della città:»

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Domani, venerdì 16 dicembre, dalle 9.00 alle 13.00, l’aula Verde della Cittadella dei musei, in piazza Arsenale, a Cagliari, ospita il convegno scientifico che conclude le iniziative legate al centenario dalla morte di Domenico Lovisato. L’intera giornata vedrà l’alternarsi di storici e scienziati nel ricordare la figura del docente e geologo istriano. L’appuntamento è anche occasione per un bilancio delle attività svolte nell’Anno Lovisatiano, curato dall’Università di Cagliari e da Sardoa d Library. I lavori sono divisi in due sessioni, mattino e pomeriggio. Nel corso della pausa verrà proiettato un video realizzato dagli studenti del liceo scientifico di Tortolì, nell’ambito del progetto “Coccodrilli, squali e tartarughe. Storie di fossili a Cagliari e nell’area urbana”.

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Venerdì 16 dicembre, alle ore 10,30, al primo piano della Torre Civica, in Piazza Roma, si terrà una conferenza stampa per presentare le iniziative previste a Carbonia nell’ambito dell’Educational tour sugli itinerari culturali e dello spirito. Diverse le sorprese e gli ospiti di prestigio.

Durante la conferenza alcuni esperti e studiosi del settore, come Luciano Ottelli, illustreranno il percorso dell’escursione da Cannas di Sotto a Monte Sirai, lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, organizzata per 18 dicembre, in occasione del compleanno di Carbonia.

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Sabato 17 dicembre, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 21.00, il Palazzetto dello Sport di Carbonia (via delle Cernitrici) ospiterà la manifestazione “Festa dello Sport – Trofeo Christmas 2016 Città di Carbonia”, organizzata dalla A.S.D. Volley Project.

Al progetto parteciperanno alcune classi dell’Istituto Comprensivo “S. Satta”, del Liceo Sportivo “E. Amaldi” ed altri atleti provenienti da Cagliari.

Durante la manifestazione, le dimostrazioni si alterneranno alle gare, con la finalità di presentare i vari sport e di far divertire bambini e ragazzi.

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La Rsu Eurallumina ha trascorso la seconda notte in occupazione nella sala riunioni del assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari. Anche ieri, sino a tarda sera, si sono susseguiti gli incontri con l’assessore Donatella Spano, che è in costante contatto con la presidenza della Giunta ed ha inviato un’ulteriore richiesta di risposte immediate, interessando il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, e lo stesso Enel. L’assessorato è impossibilitato ad andare avanti nell’iter procedurale, sino alla comunicazione che gli consenta di procedere nelle fasi conclusive per la concessione delle autorizzazioni per l’avvio degli investimenti propedeutici alla ripresa produttiva.

«La data indicata e richiesta per una risposta da Enel, già il 30 novembre scorso, è oggi 15 dicembre» si legge in una nota della Rsu Eurallumina, che ha incassato numerosi attestati di solidarietà da esponenti politici e sindacali, ma anche della gente comune, anche con piccoli gesti verso i lavoratori in occupazione ed è intenzionata a portare avanti l’occupazione ad oltranza.

«Anche oggi nello stabilimento di Portovesme, è rimasto tutto fermo, è stata garantita solo la sicurezza con le emergenze e la gestione delle acque di falda e della barriera idraulica, con i lavoratori che dalle 9.00 si sono radunati sotto l’assessorato dell’Ambiente per un’altra rumorosa manifestazione di protesta e rivendicazione. Come già annunciato, in assenza di risultati – conclude la Rsu Eurallumina -, il livello della protesta sarà destinato a salire, in un clima di tensione che cresce con il passare dei giorni e delle ore.»

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A conclusione dell’anno nazionale dei Cammini, l’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio organizza domani e sabato a Iglesias e Laconi una due giorni di incontri sulla promozione del turismo culturale e religioso nell’isola. Un evento, in collaborazione con i Comuni, che giunge a compimento di un’attività pluriennale basata sulla riscoperta dei cammini religiosi e storici, con l’obiettivo strategico di attivare flussi turistici nei mesi ‘di spalla’ e nelle aree interne.
«La proposta della Sardegna, condivisa con la Conferenza episcopale e gli ordini francescani – dice l’assessore Francesco Morandi – coniuga una forte dimensione spirituale e identitaria con esperienze culturali e aspetti più prettamente turistici. Un’offerta esclusiva e di elevato profilo per un viaggiatore che intende vivere un’esperienza autentica, in un contesto naturalistico unico e in territori che considerano sacra l’accoglienza. È un turismo sostenibile ed ‘emozionale’ di grande fascino – aggiunge Morandi – alternativo e, insieme, complementare ad altri prodotti tematici, che arricchisce il panel di offerta, crea motivazioni di viaggio, destagionalizza e consente una forte integrazione fra costa e aree interne. Il tema di sentieristica, cammini, ciclovie, ossia della mobilità sostenibile, si inserisce perfettamente nella strategia di posizionamento sui mercati del prodotto territoriale basato sulla qualità della vita.»
Venerdì 16 a Laconi si terrà la conferenza ‘Comunicazione, ospitalità e offerta turistica’ per promuovere in maniera unitaria gli itinerari dello spirito a livello regionale. Si parlerà di tutti i Cammini di Sardegna, ossia di Nostra Signora Bonaria, di Santa Barbara, di Sant’Efisio, di San Giorgio vescovo di Suelli, di Santu Jacu e del percorso francescano dell’isola, il cui ingresso ufficiale sarà formalizzato proprio in questa occasione e nelle destinazioni di pellegrinaggio di Dorgali, Galtellì, Gesturi, Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco. Alla conferenza interverranno, oltre all’assessore Morandi, ad autorità ecclesiastiche locali e amministratori dei Comuni coinvolti nel progetto, il presidente della Conferenza episcopale sarda, l’arcivescovo Arrigo Miglio, l’amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, Liberio Andreatta, il presidente della V Commissione consiliare, Luigi Lotto, Padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, Paolo Piacentini, responsabile per il Mibact dell’anno nazionale dei Cammini, il sindaco di Assisi Stefania Proietti, Ambra Garancini, presidente dell’associazione Rete dei Cammini e Associazione Jubilanates e altri operatori nazionali. Si presenterà anche un modello di accoglienza legata all’identità dell’antico borgo di Laconi.
Sabato a Iglesias saranno quindi presentati in un workshop ai tour operator e ai media specializzati gli sviluppi del progetto regionale ‘Itinerari dello Spirito. Turismo Identitario, Culturale e Religioso’ e la relativa offerta. Iglesias rappresenta il punto di partenza del Cammino minerario di Santa Barbara, un percorso di 400 chilometri tra luoghi di culto, natura, mare e archeologia mineraria altamente strutturato e affrontato da migliaia di pellegrini-escursionisti, del quale operatori e giornalisti potranno conoscere dal vivo le specificità, percorrendone alcuni tratti. Dopo l’educational tour, nel pomeriggio sarà presentata ufficialmente la fondazione destinata a valorizzare e a gestire la promozione del percorso.

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 I contributi che le linee di trasporto pagano per i servizi portuali dovrebbero diventare più trasparenti grazie alle nuove norme approvate oggi dal Parlamento europeo. Tali norme dovrebbero rendere più trasparenti anche i fondi pubblici destinati ai porti e contribuire ad attrarre maggiori investimenti privati.

La risoluzione legislativa è stata approvata con 546 voti a favore, 140 contrari e 22 astensioni.

«Dopo 15 anni di discussione sulla politica europea dei porti, abbiamo finalmente trovato un accordo: i modelli di gestione dei porti esistenti possono essere mantenuti e per la prima volta vi è un’enfasi sulle buone condizioni di lavoro, che sono una parte importante della competitività dei porti e un punto per noi non negoziabile», ha affermato il relatore Knut Fleckenstein (S&D, DE).

«La trasparenza finanziaria è al centro dell’accordo, che dovrebbe facilitare il lavoro della Commissione su un regime di aiuti di Stato coerente e favorire gli investimenti nei porti», ha aggiunto.

Secondo la Commissione, la mancanza di regole chiare sulle sovvenzioni pubblici destinati alle infrastrutture portuali e gli oneri richiesti alle compagnie di trasporto per il loro utilizzo frenano l’investimento nei porti.

Queste norme si applicheranno agli oltre 300 porti europei che fanno parte della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e introducono l’obbligo per le autorità portuali di mostrare in odo chiaro nei loro sistemi di contabilità i fondi pubblici che hanno ricevuto, oltre a altre disposizioni per migliorare la trasparenza sui metodi di definizione dei costi dell’uso delle infrastrutture. Gli Stati membri dovranno inoltre garantire che sia introdotta una procedura efficace per gestire i reclami dei passeggeri. 

Dai porti dell’UE transitano, in totale, il 96% di tutte le merci e il 93% di tutto il transito di passeggeri delle navi. I tre quarti dei beni importati e il 37% del traffico merci all’interno dell’Unione passano dai porti.

Per garantire servizi di alta qualità, le norme prevedono una formazione su salute e sicurezza per i fornitori di servizi portuali. Questi requisiti di formazione dovrebbero essere regolarmente aggiornati per rispondere alle sfide dell’innovazione tecnologica.

Il regolamento non impone un modello specifico di gestione dei porti marittimi. Tuttavia, si prevedono alcune condizioni qualora si intenda stabilire dei requisiti minimi per i fornitori dei servizi di rimorchio, ormeggio, bunkeraggio e raccolta dei rifiuti navali, o per limitare il numero dei prestatori di tali servizi. Ad esempio, i porti potrebbero limitare il numero di fornitori di servizi al fine di garantire la sicurezza e la sostenibilità ambientale.

Anche i servizi di movimentazione merci e i passeggeri potranno essere soggetti a norme sulla trasparenza finanziaria, ma saranno esentati da quelle sull’organizzazione dei servizi portuali.

 

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Ieri è stato eletto vicepresidente del Consiglio regionale, oggi interviene nel dibattito politico con un appello all’unità del centrodestra in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

Secondo Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna, «la Sardegna ha bisogno di un Centrodestra sardista coeso e forte, che recuperi le ragioni dello “stare insieme”, rivitalizzando e galvanizzando tutte le parti della coalizione. L’obiettivo è costruire un progetto credibile, alternativo a quel Governo di Francesco Pigliaru che fino ad oggi ha prodotto solo danni. Diversamente, i cittadini ci puniranno, perché a nessuno piacciono gli schieramenti politici litigiosi. Nel centrodestra sardista sono presenti quelle forze politiche che, animate da tanta generosità, sono capaci di riconquistare la fiducia dei cittadini, che è inversamente proporzionale alla credibilità del progetto politico e a come lo si incarna. Ecco perché prima di tutto occorre rinsaldare i ranghi attorno a idee precise, chiare e realizzabili. A un progetto costruito da un vero Centrodestra, animato da un dibattito vivace e produttivo, non autoreferenziale».

«Bisogna sfidare la modernità, coinvolgere le nuove generazioni (avvalendoci anche delle nuove tecnologie), aprirsi al valore dell’Autonomismo, che deve diventare quella virtù aperta che si affermi attraverso la capacità di individuare le ricette migliori per il nostro sistema produttivo, per le famiglie, per la Pubblica Amministrazione. Le sfide che ci attendono sono molteplici, non di semplice soluzione: riscrittura dello Statuto sardo, semplificazione e sburocratizzazione, spopolamento, emigrazione giovanile, trasporti. E ancora la Scuola, da intendersi come baluardo delle Istituzioni in tutti i Comuni. E per questo c’è da lottare, affinché non continuino a cancellare i presidi scolastici in questa fredda ottica della razionalizzazione. Ma c’è anche il fronte dell’edilizia, che paga il prezzo della crisi e della scarsa attenzione della Giunta Pigliaru. E occorre fornire sostegno, vero, alle imprese. Insomma, c’è molto da fare. Ma prima di tutto – conclude Ignazio Locci – occorre ritrovare quell’unità indispensabile per creare un’alternativa al Centrosinistra alla guida della nostra Regione.»