23 December, 2024
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Per agevolare i cittadini, da sabato 3 dicembre, tutti i servizi anagrafici erogati presso il Front Office del comune di Carbonia (come il rilascio delle carte d’identità e i certificati sostitutivi degli atti di notorietà) sono stati trasferiti presso la sede dell’ex Tribunale, in via XVIII Dicembre.

Nella stessa sede sono stati dislocati anche lo Stato Civile e il Servizio Elettorale, oltre all’ufficio Economato, ai Servizi Sociali, all’Ufficio Pubblica Istruzione e all’Ufficio Sport. In questo modo sarà più agevole per i cittadini, che ne hanno necessità, spostarsi da un ufficio all’altro all’interno del medesimo edificio.

Nuovi recapiti:

ANAGRAFE E SERVIZIO ELETTORALE

Via XVIII Dicembre (sede ex Tribunale)

Telefono: 0781 694428 – 694450 – 694429 – 694493 – 694495

Fax: 0781.694473

PEC: anagrafe.carbonia@pec.comunas.it

STATO CIVILE

via XVIII Dicembre (sede ex Tribunale)

Telefono: 0781.694439 – 694437 – 694440

PEC: statocivile.carbonia@pec.comunas.it

ECONOMATO

Via XVIII Dicembre (sede ex Tribunale)

Telefono: 0781. 694455 – 0781.694456

SERVIZI SOCIALI

Via XVIII Dicembre (sede ex Tribunale)

Pedagogista: 0781.694461

Psicologa: 0781.694491

Assistenti Sociali: 0781.694486 – 694463 – 694485 – 694462

Amministrativi: 0781.694487

PUBBLICA ISTRUZIONE

Via XVIII Dicembre (sede ex Tribunale)

Telefono: 0781. 694470 – 694441 – 694448 – 694466

Ufficio Mense

Telefono: 0781.694427 – 694480

UFFICIO SPORT

Via XVIII Dicembre (sede ex Tribunale)

Telefono: 0781.694474 -694448

Uscieri presso la sede di via XVIII Dicembre

Telefono: 0781.694420

Comune Carbonia – Sede centrale

Piazza Roma 1

Telefono Centralino: 0781/6941

Fax generale: 0781.64039

E-mail generale: comcarbonia@comune.carbonia.ca.it

PEC generale: comcarbonia@pec.comcarbonia.org

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La Dinamo ha ufficializzato il tesseramento del play David Bell, secondo arrivo del mercato autunnale dopo quello del centro Gani Lawal.

Nato a Oakland (California) il 20 giugno 1981, 188 cm per  86 chilogrammi, nelle ultime 4 stagioni – dall’estate 2012 a oggi – David Ashanti Bell ha giocato nel campionato tedesco in forze al Phoenix Hagen, viaggiando su una media di 18.3 punti e 6.1 assist a partita. Cifre che anche quest’anno lo hanno visto come quarto miglior marcatore della lega tedesca e quinto nella classifica degli assist, in una  continuità che già nelle stagioni precedenti (2013-2014 e 2015-2016) lo aveva portato sul podio, rispettivamente al terzo e al secondo posto, dei migliori marcatori.

«Sono davvero entusiasta di iniziare questa avventura con il coach e i miei nuovi compagni – ha detto al suo arrivo a Sassari David Bell -. Ho sentito tante cose positive su Sassari e la sua gente, non vedo l’ora di cominciare a lavorare con loro.»

David Bell è stato presentato alla stampa questa mattina e dovrebbe esordire già sabato sera, al PalaSerradimigni, contro la Dolomiti Energia Trentino.

«Le prime impressioni sul club e sulla città sono molto positive – ha detto il play statunitense – ieri ho incontrato il coach e i miei compagni e sono stati tutti molto gentili e disponibili, così come tutte le persone che ho conosciuto in questi giorni. L’ambiente mi sembra molto accogliente e stimolante. So che la squadra sta attraversando un momento difficile ma quello che mi ha colpito e che ho visto io stesso in allenamento, è che sono tutti molto focalizzati ed hanno grande voglia di lavorare e riprendersi. Penso che per i miei anni di esperienza potrò portare leadership ma anche aiutare la squadra, come gruppo, a fare bene.».

Al termine della conferenza stampa di presentazione di David Bell, il presidente della Dinamo Banco di Sardegna Stefano Sardara ha fatto il punto della situazione sul momento della squadra.

«Come ho detto più volte abbiamo iniziato un nuovo ciclo, e come per ogni nuovo ciclo ci vuole il tempo per amalgamarsi e trovare la giusta intesa su tante nuove situazioni – ha detto il presidente biancoblu -. Questa non è una situazione nuova. Se bene ricordate, quando ho iniziato questa presidenza nel 2011, ci eravamo trovati in un momento di difficoltà nei risultati. Avevamo fatto 5-7 finché non è arrivato Tony Easley, poi con lui abbiamo fatto 7-9 con cui abbiamo chiuso il girone di andata e poi con la forza di tutti abbiamo fatto un buon girone di ritorno. Oggi siamo 4-6, quindi non vedo molta differenza rispetto a quello che abbiamo già vissuto. Dobbiamo stare calmi e sereni. L’analisi io la vorrei fare solo dal punto di vista concreto, senza parlare di sfortuna e di arbitraggi sarebbe anche troppo facile, perché queste sono solo giustificazioni da perdenti, noi lì non ci dovevamo trovare in quelle condizioni, a prescindere dai passi sul 78 pari o dei 7-1 fischiati nei primi minuti del quarto quarto. Io mi voglio riferire a quello che vedo tutti i giorni, a una squadra che ci tiene – e non mi riferisco soltanto alle lacrime di Olaseni – al lavoro che fanno squadra e staff, a come soffrono ogni minima defiance. Questo è quello che ci serve, come ci servono i tifosi, quelli che ci seguono in allenamento, che ci fermano per strada o che ci aspettano fuori alla fine della partita. Abbiamo perso diverse occasioni all’ultimo secondo ma questo fa parte del basket, abbiamo anche vinto uno scudetto con tiri all’ultimo secondo.»

David Bell - Fonte: http://www.dinamobasket.com .

David Bell – Fonte: http://www.dinamobasket.com .

Il presidente Stefano Sardara.

Il presidente Stefano Sardara.

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Oggi nel primo pomeriggio, presso la sala docce della Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, è stata inaugurata la VI edizione di “Presepi in miniera”, avvolta nella magica atmosfera dei canti natalizi del coro Collegium Monteverdi di Carbonia diretto da Angelina Figus.

I visitatori, accorsi numerosi, hanno potuto visitare i 47 presepi in esposizione realizzati da scuole, associazioni culturali e per l’assistenza a disabili, artigiani, hobbisti ed appassionati che hanno liberato la loro fantasia, riuscendo così a realizzare tanti pezzi unici curati nei minimi particolari.

Grandi, piccoli, colorati, in valigia, dentro una radio… tutti portatori di storie, realizzati secondo svariate tecniche e per la maggior parte con materiale da riciclo… tappi di sughero, scatolette, pannolini, pasta, pane, cartone, lana, conchiglie, pietre, pagliuzze, das, pasta di zucchero, capsule di caffè, posate e mestoli di legno, polistirolo, resine cristalli Swaroski… tutti dettati dal cuore e portatori di un messaggio di pace.

Presepi provenienti dal Sulcis Iglesiente: Carbonia, San Giovanni Suergiu, Portoscuso, Sant’Antioco; ma non solo, anche da Teulada, Cagliari, Villacidro ed Oristano, tutti traboccanti di creatività.

Ogni visitatore ha potuto votare il suo presepe preferito non senza difficoltà, data l’originalità e la particolare cura nella realizzazione dei presepi, di cui solo alcuni fuori concorso perché realizzati da artisti conosciuti in città e non solo.

La mostra potrà essere visitata sino al 5 gennaio, giorno ultimo in cui potrà essere votato il presepe preferito tra quelli in concorso.

Aperta tutti giorni negli orari del museo, dalle 10.00 alle 17.00, esclusi i lunedì non festivi, il 25 dicembre e il 1° gennaio; il 24 e il 31 dicembre solo la mattina dalle 10.00 alle 13.00.

Il 6 gennaio gli autori del presepe vincente riceveranno un riconoscimento e le foto verranno pubblicate sul sito web e sulle pagine Facebook, Twitter, Istagram, Pinterest e Google del Museo.

Una mostra da visitare da grandi e piccini, una mostra che sin da oggi ci invita a lasciarci avvolgere dallo spirito del Natale nella speranza che possa essere sereno e di pace per tutti.

Nadia Pische

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Il 29 novembre sono scaduti i 60 giorni previsti dalle norme per la verifica dal parte dell’assessorato regionale dell’Ambiente e della provincia Sud Sardegna  (ex provincia di Carbonia Iglesias), delle integrazioni richieste al progetto di ripresa produttiva dello stabilimento Eurallumina.

«Dobbiamo riconoscere – si legge in una nota della Rsu Eurallumina – che a livello istituzionale, dal Governo alla Regione, compreso il Consiglio regionale che lo ha ribadito nell’incontro con la Rsu svoltosi martedì, vi è ampio sostegno affinché si arrivi all’obiettivo, ma sappiamo bene che, sui temi di questa natura, ad esprimere le valutazioni definitive sono altri soggetti per questo preposti, una marea di enti, agenzie, direzioni varie. Sono state tutte realizzate e sono operative le opere prescritte sulle bonifiche, trattamento acque di falda in autonomia, e la barriera idraulica sul sito di stoccaggio, l’Area C del Bacino è stata dissequestrata e per le Aree A e B, è prossima ad essere inoltrata la nuova istanza di dissequestro, avendo ottemperato alle prescrizioni della Magistratura, con un investimento di circa 8 milioni di euro, come certificato dai dati del Piano Sulcis.»

«Rischiare di perdere la possibilità che arrivino oltre 200 milioni di euro di investimenti, in un’area di profonda e riconosciuta crisi, come il Sulcis Iglesiente, per il primo anello della filiera dell’alluminio, il cui piano industriale prevede l’occupazione di 357 lavoratori diretti (circa 100 nuove assunzioni), 270 alla punta massima, media 205 lavoratori degli appalti per 36 mesi, 150 poi stabilizzati, oltre a 200 dell’indotto intesi come mense, servizi, trasporti, fornitori, che con il moltiplicatore economico 1 a 3, valgono oltre 1.000 posti di lavoro, e che sommati ai nuclei familiari coinvolgono 5.000 persone, sarebbe un suicidio a livello economico e sociale – aggiunge la Rsu Eurallumina -. E sin qui le cose note a tutti, mentre di un altro spinoso argomento vorremmo riferire. Ad inizio del 2016, l’Enel contattava la Rusal , proponendo la possibilità della realizzazione, di quelle sinergie, e che mai si erano potute realizzare, per la totale chiusura dell’ente elettrico.Nello specifico il trasferimento del vapore, attraverso una tubazione dalla centrale di Portovesme, allo stabilimento Eurallumina. Soluzione da tutti sempre auspicata. La mutata condizione e le difficoltà di Enel e l’interesse attivamente manifestato, avevano fatto pensare ai più (non a noi memori del passato), che potesse essere la volta buona. In primis la Rusal che ha intravisto, finalmente, una reale possibilità di attuazione. Le riunioni tecniche a Portovesme e a Roma, con il vaticinio istituzionale, hanno avuto un’accelerazione nel mese di giugno 2016, a seguito delle nostre iniziative di mobilitazione del mese di Maggio, arrivando a condividere tutti gli aspetti tecnici tanto che la progettazione si è completata positivamente. Poi, a metà novembre, il nuovo muro invalicabile: la Rusal chiede un accordo minimo per 10 anni, per ammortizzare gli investimenti, la risposta non è ancora arrivata e la data ultima indicata per la risposta è il prossimo 15 dicembre 2016. Questo dalla Rusal è considerato il minimo imprescindibile, senza questo fondamentale requisito, quanto discusso non può essere ritenuto valido per concludere l’accordo, e il tutto potrebbe saltare. A smentire anche chi, troppo ottimista, già pensava di inserire l’accordo per il cambio dalla caldaia a carbone alla tubazione, nel procedimento autorizzativo in corso. Riteniamo che bene abbiamo fatto noi, a non parlarne mai pubblicamente, non essendo mai stati chiamati ufficialmente a discuterne,  per senso di responsabilità e memori del passato, cosa che avrebbe causato aspettative eccessive, poi se deluse deflagranti, e che avrebbe fatto rallentare chi, preposto alle verifiche procedurali in corso. Occorre conoscere la storia per essere come noi scettici e diffidenti…»

«Per noi la strada maestra è quella tracciata, con l’addendum del 22 novembre 2012, il protocollo d’intesa del 2015 ed il contratto di sviluppo ratificato nel luglio del 2014 e successivamente definito, per la realizzazione di un impianto di cogenerazione, ammodernamento della raffineria, gestione e messa in sicurezza del sito di stoccaggio dei residui delle lavorazioni… Se poi subentrassero diverse evoluzioni positive, saremmo i primi a plaudirle, ma sino ad allora concretezza e realismo. Noi non ne parliamo sino a fatti realizzati e ratificati…

La preoccupazione vera è che se si arriverà alle autorizzazioni, valide come via libera, la Rusal, anche indispettita per l’ennesima possibilità di accordo con Enel, poi fallita, questa volta anche clamorosamente, perché arrivata alla conclusione di una trattativa, a seguito del continuo aumentare dei costi, quasi raddoppiati dall’iniziale progetto, possa recedere dall’investimento. Una tragica sciagura, ingestibile a tutti i livelli, da cui in tanti si uscirà sconfitti, maggiormente chi ci ha sostenuto lavorando alacremente, ma che pagheranno realmente solo i lavoratori, le loro famiglie e un intero territorio, e le definitive speranze dei tanti che vedevano nella riuscita di Eurallumina, una prospettiva anche per le loro vertenze. 

In conclusione la nostra posizione è questa: entro il 15 dicembre 2016 come ufficializzato presso l’assessorato dell’Ambiente, arrivi il definitivo accordo per la realizzazione del vapordotto per la durata di un contratto condiviso e sui costi complessivi riferiti alle forniture. In mancanza di questo, le procedure in corso proseguano nella tabella di marcia e al massimo entro il 15 gennaio 2017 si arrivi alla conferenza “decisoria”, sul progetto, attualmente unico in fase di approvazione.

Il tempo dei rinvii e dei temporeggiamenti è finito – conclude la Rsu Eurallumina – il regime di sostegno ai lavoratori ottenuto perché in dirittura di arrivo il progetto di ripresa produttiva, è giunto alla metà del percorso e potrebbe essere interrotto in qualsiasi momento, se questo si concretizzasse nello spazio del brevissimo tempo indicato e si arrivasse alla fine del 2018. per l’avvio delle produzioni, per raggiungere quell’obiettivo i lavori per le opere di approvvigionamento energetico in autoproduzione o da terzi, devono partire entro il primo semestre 2017. Noi non tifiamo, qui è in ballo la vita dei lavoratori e delle famiglie.»

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E’ in programma venerdì 9 dicembre, con inizio alle 18.30, in via XX Settembre, a Carloforte, un incontro con testimonianze sulla prima guerra mondiale, storie di marinai carlofortini, organizzato dall’associazione culturale saphyrina di Carloforte, con la collaborazione dell’ANMI – Gruppo di Carloforte “Nicola Grasso” e del comune di Carloforte.

Sono previsti interventi di Nicolo Capriata, su “Carloforte negli anni della 1ª guerra mondiale”; Antonio Casanova, su “Cenni storici e tecnici delle unità navali”; Maria Ferraro Grosso, su “I marinai carlofortini imbarcati nelle corazzate Benedetto Brin e Regina Margherita“; e, infine, Gianluigi Penco, su “Il mistero della Benedetto Brin e il colpo di Zurigo”.

Parteciperanno gli studenti della Scuola Media diretti dalla professoressa Marina Figus.

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Il movimento “Meglio in due” manifesterà domani, venerdì 9 dicembre, alle 10.30, sotto il Palazzo del Consiglio regionale con un sit-in, per sollecitare l’approvazione della norma che consente la doppia preferenza di genere.

Alla mobilitazione  parteciperanno sindaci e amministratori locali del Sassarese, Nuorese, Mandrolisai, Ogliastra, Trexenta, Gerrei, Marmilla, Cagliaritano e Sulcis, che hanno aderito in massa con le votazioni di ordini del giorno e mozioni nei rispettivi consigli comunali.

«Quasi due mesi fa – spiegano le le tre coordinatrici del movimento Lucia Tidu, Elena Secci e Carla Poddana – abbiamo chiesto un colloquio al presidente del Consiglio regionale che si è guardato bene dall’incontrarci. Poco importa, se avesse almeno messo all’ordine del giorno dell’Aula la proposta di modifica della legge elettorale. Invece nulla: rimane chiuso al sesto piano del Palazzo.»

«Basta con questo disinteresse che le istituzioni stanno dimostrando verso la doppia preferenza di genere – concludono Tidu, Secci e Poddana – tutta la Sardegna vuole il rinnovamento ma il Palazzo è sordo. Noi faremo sentire la voce del cambiamento.»

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Clima sempre più teso tra i partiti della maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale. Dopo le dimissioni degli assessori degli Affari Generali Gianmario Demuro e dell’Agricoltura Elisabetta Falchi e l’uscita dei Rossomori dalla maggioranza, oggi arriva un’altra bordata con destinazione l’assessore della Sanità Luigi Arru e quindi il Partito Democratico, dal consigliere del Partito dei Sardi Roberto Desini.

Motivo del contendere è il passaggio della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe alla Asl 1.

«Sulla sanità stiamo continuando a fare del male ai nostri conterranei, e io non voglio essere complice di queste nefandezze». Roberto Desini, si dissocia dalle politiche messe in atto dall’assessorato alla Sanità e attacca l’assessore Luigi Arru accusandolo in aula di avere mentito sulla portata finanziaria del passaggio dell’Ipab San Giovanni Battista di Ploaghe alla Asl di Sassari: «Quando vi fu il salvataggio dell’Ipab, l’assessore Arru dichiarò che il trasferimento sarebbe avvenuto a costo zero per le casse regionali – spiega Desini – lo assicurò ma né lui né la struttura sono mai stati in grado di dimostrarlo. Per questo motivo, e per il fatto che per noi il provvedimento era del tutto illegittimo, in quella circostanza il nostro Gruppo votò contro. E non sbagliammo – aggiunge Desini -. Oggi i fatti ci danno ragione, visto che nella variazione del bilancio passata in Consiglio è scritto testualmente, “Al fine di consentire alla Asl numero 1 di Sassari lo svolgimento delle funzioni trasferite a seguito dell’estinzione dell’Ipab fondazione San Giovanni Battista con sede in Ploaghe è autorizzata nell’anno 2016 la spesa di euro 3.470.000”. Ma non sarebbe dovuto essere a costo zero?» chiede l’esponente del PdS. «E allora l’assessore ha dichiarato delle cose non vere, che si stanno dimostrando con i fatti. Ma l’assurdità dell’operazione non è solo una questione economica: al San Giovanni Battista ci sono in dotazione organica 56 OSS e all’Asl di Sassari, nell’intera Asl, ce ne sono 162. Ma vi dirò ancora di più: al San Giovanni Battista di Ploaghe ci sono 36 fisioterapisti mentre in tutta la Asl ce ne sono 54. Pertanto l’IPAB ha il 67 per cento della dotazione della Asl di Sassari. Abbiamo il coraggio una volta per tutte di voltare pagina – conclude Roberto Desini – davanti a questa gestione della sanità’ davanti a questo schifo?»

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Una settimana ricca di eventi musicali e culturali di qualità a Iglesias. Oggi al via i Mercatini di Natale in Centro Storico.

Ecco il programma da stasera a domenica.:

Giovedi 8 dicembre

Ore 20.00 Cattedrale di Santa Chiara

MISSA Katharina. Concerto sotto forma di Messa cantata con coro a quattro voci.

A cura del Circolo Musicale “Giuseppe Verdi”,

Venerdì 9 dicembre

MERCATINI DI NATALE in Centro Storico a cura di “Centro Città”

Dalle 10.30 alle 20.30 – Apertura standespositivi ( Corso Matteotti – Piazza Pichi)

Dalle 17.00 – Intrattenimento per bambini (Piazza Pichi)

Ore 17.00 – Intrattenimento in compagnia di Maurizio (Piazza Lamarmora)

Ore 17.00 Biblioteca Comunale

Nilo Zanardi presenta “Il figlio del mare”

Accompagnamento musicale a cura di Silvia Sinatra

Ore 18.30 Museo dell’Arte Mineraria, via Roma

Cristina Caboni presenta il suo nuovo romanzo “Il giardino dei fiori segreti” – Garzanti Libri

L’evento è parte della FieraOFF della Fiera del Libro di Iglesias. A cura dell’Associazione Argonautilus.

Ore 19.30 Teatro Electra

Corde d’autunno, Festival di Musica classica e contemporanea presenta: Synesthesia, piano & electronics – recital di Gianluca Erriu

A cura dell’Ente Concerti “Città di Iglesias”

Sabato 10 dicembre

MERCATINI DI NATALE in Centro Storico a cura di “Centro Città”

Dalle 10.30 alle 20.30 – Apertura stand espositivi (Corso Matteotti – Piazza Pichi)

Dalle 11.00 – Intrattenimento per bambini (Piazza Pichi)

Ore 17.00 – Intrattenimento “Christmas Show” conduce Patrizia Pani (Piazza Lamarmora)

Ore 19.30 Teatro Electra

Corde d’autunno, Festival di Musica classica e contemporanea presenta: Synesthesia, piano & electronics – recital di Gianluca Erriu

A cura dell’Ente Concerti “Città di Iglesias”

Domenica 11 dicembre

MERCATINI DI NATALE in Centro Storico a cura di “Centro Città”

Dalle 10.30 alle 20.30 – Apertura stand espositivi (Corso Matteotti – Piazza Pichi)

Dalle 11.00 – Intrattenimento per bambini (Piazza Pichi)

Ore 17.00 – Intrattenimento musicale natalizio (Piazza Lamarmora)

Ore 18.00 – Degustazione (Piazza Lamarmora)

Ore 9.30 Biblioteca Comunale

Scuola Iglesiente di Erboristeria Popolare Sarda. 2° appuntamento

A cura ASD Gennarta

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Prosegue il Festival “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”, domani venerdì 9 dicembre, con la sezione dedicata alle Web Series, una nuova frontiera della fiction seriale. Un nuovo modo di raccontare storie che sperimenta generi, forme narrative, linguaggi e che ha il centro nel Web e nei media digitali. Un modello di fiction narrativa con una struttura seriale che viene fruita attraverso il computer, i cellulari e i tablet. Un nuovo formato mediale che richiama i modelli della serie tv ma integrandoli con le caratteristiche specifiche della Rete quali l’interattività, la possibilità di condividere e di rendere partecipi gli utenti, fino alla viralità, configurando un nuovo mercato dell’audiovisivo e della creatività. L’idea al centro di questa quarta serata del festival del Cortometraggio Mediterraneo è quella di ospitare alcuni autori e registi i cui prodotti esprimono diverse possibilità nel raccontare le storie attraverso le web series. Tra questi la scelta di portare alcuni tra i più interessanti le cui opere denotano la maestria, l’originalità ed il talento made in Italy e made in Sardinia in questo campo. In arrivo quindi nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, a partire dal pomeriggio, quattro web series (con registi al seguito).

Alle 16.30 il via con The Bomb” di Paolo Bernardelli, la prima serie online su scala internazionale realizzata in realtà virtuale, fruibile attraverso un visore (su prenotazione) da indossare sul viso. Un ampio campo visuale permette infatti allo spettatore di immergersi nella scena, con un movimento a 360°. Si tratta di una tecnologia ad alto valore innovativo, poiché mette insieme due sistemi di ripresa e montaggio a ora mai utilizzati insieme, soprattutto nella fiction. Partecipa a Passaggi d’Autore il regista e l’autore Roberto Venturini.

Alle 17.30 “Tutte le ragazze di una certa cultura” di Felice V. Bagnato che racconta, in otto episodi, la storia d’amore tra due casi disperati che si amano, si odiano, si amano e poi si odiano ancora, mettendo a nudo le nevrosi, le idiosincrasie di questo furioso e schizofrenico secondo decennio del 2000. Tra finti intellettuali, ragazze “Amelie” e fotografe, tra artiste commesse cerchiobottiste ed imprenditrici vegane, tra citazioni cinematografiche, letterarie e musicali, la generazione BimBumBam viene raccontata con ironia spietata e comicità dissacratoria. In sala saranno proiettati gli episodi 1, 2, 3, 4 e 7.

Alle 18.30 “Quella sporca sacca nera” di Mauro Aragoni, regista ogliastrino, nominato tra i dieci film western di Rolling Stone Magazine 2015. Uno Spaghetti Western crudo e spietato in cui il regista omaggia e riprende la vecchia scuola del grande Sergio Leone pur tenendo fede  al suo personale stile cupo e horror. La serie ha riscosso numerosi premi e nomination nei festival internazionali dedicati alla web series (Los Angeles Web fest 2015; Miami Web Fest 2015; Festival Internazionale Roma Web Fest, per citarne solo alcuni), un ottimo successo di critica in Italia e all’estero, e grandi complimenti da parte di alcuni importanti esponenti del genere cinematografico quali Giancarlo Santi ed Ennio Morricone. La trama: un freddo e spietato cacciatore di taglie è alla ricerca di due banditi, le tracce lo portano in terra di confine dove i problemi saranno i primi ad arrivare, il contenuto della sacca nera che porta con sé verrà scoperto dalle persone sbagliate che faranno di tutto per averlo …

Alle 21.30 la serata si chiude con la web series “Lost in Sardinia” diretta dal regista Davide Melis. Un progetto di comunicazione innovativo del territorio che ha fatto guadagnare alla Regione Sardegna, ente promotore dell’iniziativa, l’assegnazione del 2° premio per la comunicazione pubblica in Europa. La Serie web di 25 episodi e il cortometraggio (ideati e realizzati da Karel) raccontano il mondo rurale sardo attraverso un impianto di fiction in cui la giovane protagonista Sibylle, una ragazzina punk molto urbana, verrà mandata in giro per le campagne della Sardegna per raccontare in modo non convenzionale come è cambiato il mondo dell’agricoltura, evidenziandone e valorizzandone i nuovi aspetti tra sperimentazione, nuove tecnologie e rispetto delle tradizioni. Saranno proiettati per questa occasione i primi dieci episodi.

Durante la serata saranno presenti in sala tutti i registi delle opere in programma, a disposizione per eventuali domande e dialogare con il pubblico. La serata è coordinata e presentata da Mirko Lino, fondatore e caporedattore di EmergingSeries Journal.

Il Festival “Passaggi d’autore: Intrecci Mediterranei” per tutta la sua durata, ospita i ragazzi  del Centro Accoglienza di Narcao, gestito dall’Associazione DIOMIRA Onlus, Centri di Accoglienza, che in questo momento dà ospitalità a 120 migranti richiedenti asilo. Provenienti da diversi paesi, hanno potuto assistere in questi giorni alle proiezioni dei cortometraggi in lingua originale, scoprire nuovi mondi e arricchire il loro bagaglio culturale, così come da tanti anni accade a chi segue e apprezza il festival.

Un progetto culturale importante che da dodici anni lavora per superare barriere e confini, oggi più che mai un esercizio necessario per non cadere nei facili dualismi e contrapposizioni mediatiche. Il festival è anche un’occasione per vedere film che raramente passano nei normali circuiti cinematografici, piccoli capolavori racchiusi in pochi minuti di lavoro appassionato.

L’ingresso a tutte le giornate del festival è gratuito e aperto a tutti.

La direzione artistica è affidata per il secondo anno consecutivo al regista bosniaco Ado Hasanović affiancato da Dolores Calabrò, del “Circolo del Cinema – Immagini” (presidente Luciano Cauli), responsabile della programmazione, che cura la manifestazione fin dalla sua prima edizione.

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A Sant’Antioco è tornata in azione la banda delle slot machine. Nel corso della notte, tra la mezzanotte e le 4.00 circa, in via Nazionale ignoti ladri, passando da una finestra a vasistas, situata nella parte posteriore e che dà accesso al bagno dell’esercizio commerciale “Delfino blu”, sono entrati nel bar ed hanno forzato due slot machine e un cambio monete, da dove sono riusciti a portare via il danaro contenuto, circa 500 euro.

I furti alle slot machine stanno ormai diventando, in tutta la Sardegna, una specie di bancomat per le bande di ladri che, oltretutto, sfruttano le scarse difese passive dei locali, ma soprattutto, la voglia di vincere e di “perdere” dei giocatori incalliti.

Sono in corso le indagini dell’autorità giudiziaria, informata dai carabinieri di Sant’Antioco.

Sant'Antioco 2007 46 copia