18 July, 2024
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Al via domani (mercoledì 7) a Cagliari la tranche conclusiva di Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, quest’anno al significativo traguardo della sua decima edizione. Dopo le tre serate di fine ottobre a Carloforte, e dopo la masterclass di composizione musicale per il grande schermo tenuta da Franco Piersanti il mese scorso a Cagliari, il cartellone si completa con cinque giornate di film, concerti, incontri, in programma fino a domenica (11 dicembre), più un’appendice finale venerdì 16.

Tra gli eventi di spicco, le proiezioni di “Limbo” (giovedì), il film per la tv, girato in parte in Sardegna e tratto dall’omonimo libro di Melania Mazzucco, che racconta il lento ritorno alla vita di una donna soldato vittima di un attentato in Afghanistan; l’anteprima per la Sardegna di “Yo-Yo Ma e i musicisti della via della seta (venerdì), un documentario sul celebre violoncellista cino-americano e sul Silk Road Ensemble, il collettivo di musicisti internazionali da lui fondato nel 2000; il concerto del pianista e compositore Daniele Furlati che musicherà dal vivo una serie di pellicole mute degli anni Dieci del secolo scorso (venerdì); “Viaggio al termine della notte” (sabato), concerto/spettacolo liberamente tratto dal capolavoro di Louis-Ferdinand Céline con l’attore Elio Germano e il musicista e compositore Teho Teardo; il concerto conclusivo della Masterclass di composizione musicale intitolata a Sergio Miceli, con l’esecuzione delle migliori composizioni selezionate tra i partecipanti (domenica); e, infine, l’incontro tra due compositori del calibro di Nicola Piovani e Franco Piersanti, per un’autorevole riflessione sullo scrivere musica per il cinema (venerdì 16).

Si comincia, dunque, domani (mercoledì 7) alle 10.00 con la prima delle tre mattinate della masterclass sul suono nel cinema ospitate dal Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina“. Psicoacustica e narrazione con il suono sono i temi di quella curata da Filippo Porcari, tecnico del suono applicato al cinema che conta collaborazioni con registi italiani e stranieri come Mario Monicelli, Lina Wertmuller, Citto Maselli, Giacomo Battiato, Francesco Nuti, Ferzan Özpetek e Maria Sole Tognazzi, tra gli altri. Mix e rumori, dalla presa diretta alla sala di mixaggio è invece la materia di Gaetano Musso, fonico di missaggio per cinema e televisione con un bagaglio di oltre ottanta titoli tra documentari, corti, serie televisive, progetti sperimentali e film (tra gli ultimi titoli: “Lo scambio” di Salvo Cuccia, “Wax” di Lorenzo Corvino, “Poli opposti” di Max Croci, “Gli uomini di questa città io non li conosco” di Franco Maresco e “La scelta” di Michele Placido).

Alle 18.00 l’epicentro di Creuza de Mà si trasferisce nella Sala MiniMax del Teatro Massimo, spazio di riferimento per questo e i prossimi pomeriggi del festival (tutti con ingresso gratuito). Il primo appuntamento è la visione del film “Orecchie”, presentato quest’anno a Venezia nella sezione Biennale College: una commedia surreale in bianco e nero scritta e diretta da Alessandro Aronadio (al debutto alla regia nel 2010 con “Due vite per caso”, è anche sceneggiatore per il cinema e la televisione) che al termine della proiezione dialogherà in pubblico con Gianfranco Cabiddu e con l’autore delle musiche Santi Pulvirenti (tra le sue esperienze, la lunga collaborazione con Carmen Consoli e la colonna sonora di “La mafia uccide solo d’estate”, il film di Pif e la serie ad esso ispirata). Nel cast di “Orecchie”, Daniele Parisi, Silvia D’Amico, Pamela Villoresi, Ivan Franek, Rocco Papaleo, Piera Degli Esposti, Milena Vukotic, Andrea Purgatori e Massimo Wertmüller.

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Le opposizioni esultano per il clamoroso successo del NO al referendum costituzionale in Sardegna.

«Il risultato referendario del 4 dicembre pone la Sardegna come la più anti-renziana d’Italia, e rappresenta una bocciatura politica netta, chiara e lampante dell’attuale Giunta regionale» dice Tore Piana, coordinatore regionale di Italia Attiva Sardegna. Secondo Tore Piana, è in particolare una sconfitta dell’operato politico del presidente Pigliaru che, con le sue scelte di appiattimento al governo nazionale, ha accettato di mortificare la Sardegna: «È una sconfitta a doppio binario: da una parte è stata determinante la modifica del Titolo V, che intendeva negare il valore di autonomia della nostra Regione; dall’altro un risultato che è da interpretare come un No deciso all’inadempienza dimostrata a tutto campo sulla Vertenza entrate, sui trasporti e la continuità territoriale, sulle servitù militari e in particolare, sulle politiche di immigrazione e accoglienza».

«Ora si dovrà aprire quanto prima un tavolo regionale per creare un programma alternativo alla mala politica intrapresa finora dal Pd – afferma Piana – un programma semplice, chiaro e incisivo per riaprire subito la Vertenza entrate, rivedere la legge sul turismo, alleggerire il Ppr e fare una politica seria dei trasporti interni ed esterni». Infine, il segretario punta il dito contro le anomalie nell’avviamento del bando Psr in agricoltura, di cui nei giorni scorsi Italia Attiva aveva denunciato la presenza di anomalie, e propone la modifica integrale del Piano di rimodulazione della rete ospedaliera proposta da Pigliaru. Italia Attiva Sardegna  si colloca con decisione nel centro-destra, alleata con Forza Italia e Fratelli d’Italia.

«La Sardegna conquista finalmente il titolo di campione d’Italia dimostrando con la scelta sul referendum una forte impronta identitaria e autonomistica – sottolinea il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu – con una valanga di no, pari al 72,22 per cento, che porta gli elettori sardi a primeggiare nella classifica contro la riforma costituzionale. Il rappresentante dei centristi analizza i riflessi politici sulla Sardegna. Il risultato indica chiaramente che gli elettori hanno manifestato il loro disappunto per un governo distante rispetto ai reali problemi della nostra Isola e sordo riguardo i disagi sociali ed economici. Con questo responso si boccia inoltre la politica della giunta Pigliaru, che sinora ha smontato i servizi sanitari sui territori, devastato il settore dei trasporti, contribuito a smantellare il sistema scolastico e portato all’epilogo finale dei grandi poli industriali.»

Il capogruppo Udc conclude con un auspicio: «Concluso il periodo delle promesse elettorali la speranza è che le risorse destinate per la Sardegna non si rivelino il solito bluff a fini elettorali, ma abbiano subito concreta attuazione».

«Il verdetto delle urne come la riscossa della Sardegna – dice il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) -. Non ci sono dubbi che il risultato sia una svolta epocale per Cagliari, con una grande dimostrazione di democrazia, e per la Sardegna. Uno scatto d’orgoglio dei cittadini contro lo stravolgimento dell’architettura istituzionale, con una riforma che avrebbe prodotto l’indebolimento delle prerogative speciali dell’Isola. In Sardegna il verdetto certifica come il governo non abbia saputo dare risposte adeguate ai problemi dell’Isola e deve senza dubbio mettere in discussione l’attività della giunta Pigliaru, incapace sinora di attuare dei provvedimenti risolutivi alla crisi economica che attanaglia la Sardegna – conclude Tocco -. E’ un segnale chiaro che i cittadini isolani chiedano all’esecutivo un cambio di passo.»

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Come sarebbe la Sardegna indipendente? E chi la può rendere indipendente? A chi conviene? A chi non conviene? Come si può fare? Di chi bisogna fidarsi e di chi no? Quando si potrà fare? Perché le sarde ed i sardi non votano in massa i partiti indipendentisti?

Questi quesiti saranno al centro della presentazione del libro di Carlo Pala “Idee di Sardegna – Autonomisti, sovranisti, indipendentisti oggi”. Carlo Pala è uno studioso dell’Università di Sassari, e domani, mercoledì 7 dicembre, dalle ore 18.30, presso la sede del circolo Me-Ti di via Mandrolisai 60, si confronterà con Amos Cardia (circolo Me-Ti) e Gianfranco Bitti (vice presidente del circolo Me-Ti) e con tutti coloro che vogliono parteciparvi.

Il circolo Me-Ti, parte di Cagliari Città Capitale, continua così il suo lavoro unitario per costruire, insieme alle sarde ed ai sardi, una alternativa ai blocchi di potere esistenti di centrosinistra e centrodestra italiani, in realtà coincidenti ed uguali.  

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Dopo il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dimessosi a caldo (dimissioni poi congelate per qualche giorno, fino all’approvazione definitiva della legge di bilancio), il travolgente successo del NO al referendum costituzionale di domenica, ha fatto una prima vittima anche in Sardegna, nella Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru. L’assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro (Partito Democratico), si è dimesso pochi minuti fa. Le sue dimissioni erano nell’aria da ieri, unitamente a quelle dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi (Rossomori).

I malumori in seno alla maggioranza sono emersi anche stamane, nel corso delle votazioni per il rinnovo degli uffici di presidenza delle commissioni. Il Partito dei Sardi, come ha annunciato Roberto Desini, non ha partecipato alle votazioni in segno di aperta contestazione del metodo usato dalla maggioranza e, al momento del voto, la maggioranza ha perso la presidenza della IV commissione “Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità”, a vantaggio del consigliere dell’Udc Giuseppino Pinna che, a parità di voti con il presidente uscente Antonio Solinas (Pd), è stato eletto in quanto consigliere più anziano. Sono stati confermati gli altri quattro presidenti: Francesco Agus, Sel (I commissione “Autonomia e ordinamento regionale”), Gavino Manca, Pd (II commissione “Lavoro, cultura e formazione professionale”), Franco Sabatini, Pd (III commissione “Programmazione, bilancio e politiche europee”), Luigi Lotto, Pd (V Commissione “Attività produttive”), Raimondo Perra, Psi (VI commissione “Salute e politiche sociali”).

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Campagne di Villarios 2

L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha pubblicato due bandi per l’attuazione della sottomisura 6.1 del Programma di sviluppo rurale e nello specifico:

“Aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori” per l’ammissione ai finanziamenti previsti dal “Pacchetto giovani”;
“Aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori” non attuata nell’ambito del “Pacchetto giovani”.

La sottomisura è finalizzata a promuovere il ricambio generazionale e a tal fine sostiene, attraverso un premio forfettario di insediamento, l’avvio di nuove imprese gestite da giovani agricoltori che si insediano per la prima volta nell’azienda agricola in qualità di capo azienda.

Le domande di sostegno, per entrambi gli interventi, potranno essere compilate on line utilizzando il Sian, disponibile all’indirizzo www.sian.it dalle ore 10 .00 del 16 gennaio 2017 al 15 febbraio 2017.

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Assunzioni e liste d’attesa sono i temi al centro delle audizioni di tutti i commissari straordinari delle Asl, a cominciare da quello di Oristano per seguire con i direttori generali della Asl di Nuoro che si sono succeduti negli ultimi quindici anni, fissate dalla commissione d’inchiesta sulla Sanità del Consiglio regionale.

«Questa decisione, sollecitata dai componenti della commissione nessuno escluso – ha detto il presidente Attilio Dedoni -, si è resa necessaria in considerazione del fatto che la spesa della Sanità sarda continua a crescere mentre il servizio può essere molto migliorato. A cominciare dalle liste d’attesa». Secondo il presidente «è molto preoccupante che si proceda ancora a stabilizzazioni di personale senza fare ricorso alla mobilità ma impiegando ancora gli interinali e le Agenzie, chiamate non si sa bene attraverso quali procedure. Pazienza se dovremo trasmettere alla Procura tutti gli atti.»

La commissione ha deciso anche di effettuare nelle prossime settimane un sopralluogo al “Mater dei” di Olbia, che avrebbe dovuto iniziare l’attività il primo dicembre scorso.

Ospedale Brotzu Cagliari 3

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Il Partito dei Sardi non condivide il modo di procedere usato dalla maggioranza nell’elezione dei nuovi Uffici di presidenza delle commissioni. Lo scrive in una nota il consigliere regionale Roberto Desini.

«Quanto accaduto domenica scorsa al referendum evidentemente non è servito, ancora una volta non si riesce a cogliere ciò che sta avvenendo fuori dai palazzi della politica – scrive Roberto Desini -. Per questo motivo, il Partito dei Sardi non ha partecipato al voto per il rinnovo degli Uffici di Presidenza delle commissioni permanenti del Consiglio regionale. Lo ha fatto perché non condivide il modo di procedere della maggioranza.»

«Le commissioni sono scadute a settembre, da allora abbiamo chiesto inutilmente la convocazione di un vertice di coalizione per individuare un percorso condiviso che portasse alla definizione dei nuovi assetti degli organismi consiliari. Così non è stato. Siamo contrari alla scelta di conservare lo status quo – ha concluso Roberto Desini – e, di fatto, di congelare il rinnovo delle commissioni con la conferma dei precedenti Uffici di presidenza.»

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Le sei commissioni permanenti del Consiglio regionale hanno rinnovato questa mattina i rispettivi Uffici di presidenza secondo quanto previsto dall’art.29 del Regolamento interno.

Tre presidenze sono andate a consiglieri del Pd, una a testa a Sel, Psi e Udc.

Questa la nuova composizione.

I commissione “Autonomia e ordinamento regionale”

Presidente: Francesco Agus (Sel).

Vicepresidente: Alberto Randazzo (Forza Italia).

Segretari: Giuseppe Meloni (Pd) e Marcello Orrù (Psd’Az).

II commissione “Lavoro, cultura e formazione professionale”

Presidente: Gavino Manca (Pd).

Vicepresidente: Ignazio Locci (Forza Italia).

Segretario: Paolo Zedda (Rossomori) e Alfonso Marras (Udc). 

III commissione “Programmazione, bilancio e politiche europee”

Presidente: Franco Sabatini (Pd).

Vicepresidente: Christian Solinas (Psd’Az).

Segretari: Gianfranco Congiu (Pds) e Paolo Truzzu (FdI).

IV commissione “Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità”

Presidente: Giuseppino Pinna (Udc).

Vicepresidente: Antonio Solinas (Pd).

Segretari: Pierfranco Zanchetta (Upc) e Giuseppe Fasolino (Forza Italia).

V commissione “Attività produttive”

Presidente: Luigi Lotto (Pd).

Vicepresidente: Luigi Crisponi (Riformatori).

Segretari: Gaetano Ledda (La Base) e Marco Tedde (Forza Italia).

VI commissione “Salute e politiche sociali”

Presidente: Raimondo Perra (Psi).

Vicepresidente: Edoardo Tocco (Forza Italia).

Segretari: Luigi Ruggeri (Pd) e Giorgio Oppi (Udc).

Consiglio regionale 90

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Giovedì 15 dicembre, alle 15.30, l’aula magna della facoltà di Ingegneria e Architettura – via Marengo, n. 2, Cagliari – ospita l’incontro tra le imprese del territorio isolano e i ricercatori dell’ateneo di Cagliari. Le delegazioni imprenditoriali possono presentare una sintesi delle proprie esigenze di ricerca e innovazione per individuare partner e altre imprese con le quali formare i cluster e partecipare al bando. La partecipazione all’evento è libera, ma è necessaria l’iscrizione

I progetti devono appartenere a uno dei settori S3 (Strategia di specializzazione intelligente, Regione Sardegna). Ovvero, Ict, Reti intelligenti per la gestione dell’energia, Agroindustria, Aerospazio, Biomedicina, Turismo, cultura e ambiente e Bioeconomia, che racchiude le declinazioni dell’impresa “green”. I progetti potranno avere una durata massima di 30 mesi dalla firma della convenzione. Possono partecipare: 1) uno o più organismi di ricerca, con un soggetto attuatore; 2) almeno cinque Pmi (Piccole e medie imprese) e/o grandi imprese; 3) altri organismi di ricerca non regionali e soggetti, pubblici o privati, che, per l’attività che svolgono, portano un contributo al progetto in qualità di partner. Il proponente deve obbligatoriamente essere un organismo di ricerca. Quest’ultimo, responsabile dell’attuazione, deve garantire che le imprese siano almeno cinque. Ciascuna impresa può partecipare al massimo a due proposte progettuali. Le imprese aderenti sono destinatarie dell’attività e non ricevono alcun contributo finanziario per la partecipazione, ma potranno beneficiare degli aiuti alle aziende per l’utilizzo dei risultati dei progetti cluster. I progetti saranno ammessi, secondo la procedura a graduatoria, fino all’esaurimento dei fondi. Saranno ammesse le proposte che avranno riportato una valutazione di almeno 60/100. La dotazione finanziaria è di nove milioni e mezzo di euro. La domanda di partecipazione deve pervenire a Sardegna Ricerche entro le 11.00 del 31 gennaio 2017.

La scorsa settimana l’ateneo ha curato incontri settoriali di presentazione del bando di Sardegna Ricerche. Ai lavori, sviluppatisi tra le aule di Sa Duchessa, facoltà Ingegneria e Cittadella universitaria di Monserrato, assieme a delegati di Sardegna Ricerche, hanno preso parte Annalisa Bonfiglio, pro rettore Territorio e innovazione e Maria Silvana Congiu, responsabile direzione Ricerca e territorio.

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E’ iniziata stamane con il raduno sul piazzale del centro intermodale di Carbonia, la giornata dei “Figli della Crisi”, convocati per questa mattina dal prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, per affrontare i temi posti dai giovani del Sulcis Iglesiente. Sono arrivati in alcune centinaia, per lo più studenti, e sono partiti per Cagliari a bordo di quattro autobus, noleggiati per l’occasione.

Prima della partenza abbiamo intervistato Ivano Sais, portavoce del Comitato “I Figli della Crisi”, e i quattro sindaci arrivati per sostenere la lotta dei giovani: Gianfranco Trullu, sindaco di Perdaxius e presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis; Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso; Paola Massidda, sindaco di Carbonia; e, infine, Ferdinando Pellegrini, sindaco di Fluminimaggiore. La qualità video di quest’ultima intervista è scadente, con le immagini fuori fuoco, ma abbiamo scelto di pubblicarla ugualmente per non far mancare la posizione del sindaco di Fluminimaggiore in questa importantissima vertenza del territorio.

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