22 December, 2024
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Con l’inaugurazione della mostra Exodus, del fotografo ungherese Attila Kleb, domani, venerdì 2 dicembre, alle 10.30 prende il via la terza edizione del Cagliari film festival, tre giorni di appuntamenti organizzati per vedere, in prima regionale, numerosi lavori che solitamente non entrano nelle sale cinematografiche, ma anche per scoprire i giovani autori e le giovani autrici, sardi/e e non.

La mostra di Attila Kleb è un percorso in 32 fotografie che catturano gli sguardi dei migranti ospiti del campo profughi sorto ai margini di Budapest nell’agosto 2015. L’esposizione, organizzata in collaborazione con l’associazione NoArte di San Sperate, a marzo è stata presentata nello stesso Paese- Museo da Pinuccio Sciola.

Alle 11.00 si prosegue con un’intera sezione dedicata ai corti sulle tematiche ambientali proposti dalla Fondazione Sardegna film commission (sarà presente la direttrice Nevina Satta) all’interno del progetto Heroes 20.20.20. Celebrating Sardegna “The sustainable Endless island”. Sono in programma proiezioni e incontri con alcuni autori e autrici dei corti City of Eden e The colour of energy di Gemma Lynch; Sardinia green trip di Andrea Mura, Piccoli grandi eroi di Giorgia Soi, S’istentu di Nicola Contini, UBM in Cagliari di Marilisa Piga, e Sulla rotta verde di Silvia Perra, autrice reduce dall’ultimo Torino film festival. 

Alle 17.30 si apre la sezione Scenari sardi, con proiezioni e incontri con gli autori. Sarà presentato il documentario “Cagliari 1943 memorie di uno sfollamento”, firmato da Stefano Sernagiotto su un’idea dello storico dell’età moderna Giampaolo Salice. Attraverso un minuzioso lavoro di ricerca archivistica e numerose interviste il film ricostruisce lo sfollamento del capoluogo sardo durante l’ultima Guerra. Alle 18.30 è la volta di un altro documentario dedicato alla cultura hip-hop nell’isola: “Ca4arts- quattro arti una sola strada. Hip hop” di Roberto Pili. Chiude questo spazio il delicato lavoro “Armenia dimenticata”, di Ignazio Mascia, da tempo impegnato in azioni di volontariato internazionale.

Alle 21.00, per la sezione Anteprime CFF, si parla d’amore con “Oggi insieme domani anche” (Italia, 2015, 85’), documentario curato da Antonietta De Lillo, regista amatissima da critica e pubblico, rimasta nel cuore degli italiani per il suo ritratto ad Alda Merini tracciato con il film. “Oggi insieme domani anche” è un lavoro partecipato che mette insieme volti, storie, sguardi raccolti in giro per l’Italia da numerosi autori, per raccontare come sono cambiati i rapporti d’amore nel Belpaese, mirabilmente ricomposti in questo mosaico dalla De Lillo, che del progetto è anche ideatrice. Il film è introdotto da Pia Brancadori del Circola del cinema Alice Guy.

La prima giornata del CFF si chiude alle 23.00 con un progetto di ibridazione dedicato a linguaggi diversi: sarà proposto il cine-concerto “L’Age D’or”, un evento musicale curato dalle associazioni No Mos e Spazio musica, che rende omaggio a Luis Buñuel, con la proiezione delle immagini dell’omonimo film del regista spagnolo.

L’ingresso a ciascuna serata è di 3,00 euro – 1,00 euro la tessera FICC, facoltativa.

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Ultimi impegni in agenda, a dicembre, per la settima edizione di Nues. Per le sue battute finali, il festival internazionale dei fumetti e dei cartoni nel Mediterraneo si trasferisce per tre giorni a Norbello, con un programma variegato e alcune novità, a partire dallo spazio che lo ospiterà: il MIDI, il neonato Museo dell’Immagine e del Design Interattivo, struttura comunale realizzata nell’ambito del POR FERS Sardegna 2007-2013 (Asse IV – Ambiente, Attrattività Naturale, Culturale e Turismo, linea LdA 4.2.3.a, che finanzia interventi volti a dare piena attuazione al Sistema regionale dei musei).

Rinviata a giovedì 15 la serata già annunciata per questo venerdì (2 dicembre), la serie di appuntamenti (orari ancora in via definizione) prende il via mercoledì 14 con una giornata fitta di impegni: la mattina per le scuole e la sera per tutto il pubblico, va in scena il recital “Storia della Sardegna dei Sardi” dell’attore Fausto Siddi con il percussionista Alessandro Atzori. Il pomeriggio propone invece “La narrazione per immagini come forma di comunicazione e di didattica“, un incontro con Bepi Vigna, l’autore di fumetti Sandru Dessì e Corrado Zedda, fumettista e storico esperto di Storia Medievale. A seguire la presentazione del fumetto di Sandru Dessì “Caratzas” (edizioni ISKRA, 2016), dedicato alle maschere barbaricine, e della collana Storia della Sardegna a Fumetti, prodotta dal Centro Internazionale del Fumetto per l’Unione Sarda nel 2013. Completa il programma della giornata un laboratorio (nella Biblioteca Comunale) di Character Design per gli studenti della Scuola Primaria a cura dell’illustratrice Carol Rollo.

Tengono banco nella seconda giornata a Norbello, giovedì 15, la presentazione del fumetto “Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari” e il taglio del nastro di una mostra sulla Prima Guerra Mondiale: in esposizione le tavole del volume ispirato alla novella di Giuseppe Dessì “La Trincea“, prodotto di recente dal Centro Internazionale del fumetto di Cagliari per le edizioni Grafiche Ghiani, oltre a pannelli illustrativi sull’intervento della Brigata Sassari nella Grande Guerra e dei fumetti originali realizzati durante il conflitto. Partecipano all’incontro lo sceneggiatore dell’opera Bepi Vigna e l’autore delle illustrazioni Gildo Atzori, con interventi musicali della Scuola Civica di Musica Intercomunale Guilcer Barigadu e dei musicisti Fabio Melis (clarinetto e launeddas) ed Andrea Cappai (chitarra sarda) impegnati nell’esecuzione dell’inno della Brigata Sassari e di un repertorio di marce, canzoni e motivi della Grande Guerra. Ospite della serata il capitano Luciano Sechi, autore dell’inno “Dimonios”. L’appuntamento sarà preceduto in mattinata dall’illustrazione agli studenti del progetto editoriale sulla Brigata Sassari nella Grande Guerra e dalla proiezione del video “Quelli della trincea dei razzi”, una produzione multimediale tra musica, fumetto e fotografia, realizzata nella scorsa edizione di Nues.

Rinviato dal 15 dicembre a data da definirsi l’appuntamento in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission previsto a Cagliari e dedicato ai film d’animazione e alla nuova legge sul cinema, il sipario sulla settima edizione di Nues si chiude a Norbello, il 28 dicembre, con una serata che avrà come protagonista Pasquale Ruju. Lo sceneggiatore della serie a fumetti Dylan Dog, già ospite di Nues lo scorso 19 ottobre a Cagliari, ripercorre con Bepi Vigna, e con il contributo musicale della Scuola Civica di Musica Intercomunale Guilcer Barigadu, l’evoluzione di due tra i più grandi miti del fumetto italiano: nel corso dell’incontro, dal titolo “Miti dell’immaginario a fumetti: i 30 anni di Dylan Dog e i 25 di Nathan Never”, è prevista anche la visione di “Agent Never”, un cortometraggio di Vincenzo Alfieri con Giulio Pampiglione, liberamente ispirato al protagonista della storica serie della Bonelli Editore, e di “Vittima degli eventi”, primo fan movie italiano ispirato a Dylan Dog, di Claudio di Biagio e Luca Vecchi con la partecipazione di Milena Vukotic, Massimo Bonetti e Alessandro Haber.

   pasquale-ruju-foto-daniela-zedda-2 dimonios-la-leggenda-della-brigata-sassari storia-della-sardegna-dei-sardi-m-fausto-siddi-a-dx-e-alessandro-atzori

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Logo Unione Europea 

L’accordo UE-USA per la protezione dei dati personali scambiati a fini di contrasto alla criminalità è stato approvato giovedì da un’ampia maggioranza dei deputati. L’accordo garantirà standard alti e vincolanti per la protezione dei dati personali scambiati dalle autorità giudiziarie e di polizia sulle due sponde dell’Atlantico.

Tale accordo, detto “Umbrella Agreement” è applicabile al trasferimento di tutti i dati personali, quali nomi, indirizzi o precedenti penali, scambiati tra l’Unione europea e gli Stati Uniti a scopi di prevenzione, individuazione, indagine e perseguimento di reati, compreso il terrorismo.

«Il cammino per la protezione dei dati transatlantici sta diventando chiaro – ha dichiarato il relatore Jan Philipp Albrecht (Verdi, DE) -. In futuro ci saranno finalmente norme vincolanti di qualità e diritti chiari per i cittadini di entrambe le sponde dell’Atlantico quando i dati saranno scambiati tra la polizia e le autorità preposte all’applicazione della legge. Dopo sei anni di negoziati, stiamo aumentando la protezione dei dati con gli Stati Uniti a un nuovo livello. I diritti fondamentali dei cittadini saranno meglio protetti rispetto al basso standard attuale di mero reciproco riconoscimento delle norme.»

«L’accordo non rappresenta una base giuridica per il trasferimento dei dati, ma protegge i dati che sono già scambiati legalmente. Le autorità per la protezione dei dati possono verificare il rispetto in qualsiasi momento», ha aggiunto.

L’accordo farà in modo che i cittadini di entrambe le sponde dell’Atlantico avranno diritto a:

– essere informati in caso di violazioni della sicurezza dei dati,

– poter correggere le informazioni inesatte

– chiedere il risarcimento dei danni.

Stabilisce, inoltre, i limiti per trasferimenti di dati successivi e del periodo di conservazione degli stessi.

Le proposte del gruppo ALDE e del gruppo GUE per chiedere il parere della Corte di giustizia sull’accordo in merito alla sua compatibilità con i trattati UE non sono state approvate.

Con voti 481 voti in favore, 75 voti contrari e 88  astensioni, il Parlamento ha quindi dato il suo consenso e spianato la strada al Consiglio per approvare la decisione finale che conclude il percorso di approvazione dell’accordo.

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La Regione partecipa alla nona edizione del Buy tourism on line di Firenze con lo spazio espositivo multimediale Endless island. Allestito in collaborazione con l’agenzia Bic Sardegna, lo stand propone i contenuti della nuova strategia di promozione web e social dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e accoglie oltre trenta operatori sardi del settore, giunti in Toscana non solo per attivare contatti commerciali ma soprattutto per documentarsi e aggiornarsi sui nuovi andamenti ‘on line’ del mercato, sempre più decisivi nell’affermazione e nella competitività delle aziende.
Al Bto 2016 che chiude oggi l’assessorato presenta le azioni di digital marketing collegate ai nuovi eventi di promozione della Sardegna. Per esempio quelle legate al canale del cineturismo, sperimentato con grande successo durante la fiction ambientata nell’isola interpretata da Gianni Morandi, o a quello dei grandi eventi sportivi, in particolare le attività social per i comuni-tappa della edizione 100 del Giro d’Italia, ‎che saranno veicolate sui campi social Rcs/Gazzetta dello sport, dando al prodotto territoriale Sardegna una visibilità senza precedenti.
A rappresentare l’isola a Fortezza da Basso, l’assessore del Turismo Francesco Morandi: «Partendo dal solco ‘digitale’ tracciato da due anni a questa parte – ha detto l’assessore Morandi – la comunicazione regionale web&social in campo turistico si consolida e si rinnova grazie alle ‘contaminazioni’ con eventi di richiamo nazionale e internazionale e punta a diventare una best practice nazionale, utile anche per lanciare il nuovo portale ‘emozionale’ sulla destinazione e per anticipare il progetto hyperlocal che metterà in rete tutti i territori sardi con il brand ‘Sardegna, isola senza fine’». La web ‎agency di recente istituzione sarà il cuore pulsante della comune azione digitale dei prossimi anni, con una conseguente intensificazione degli investimenti sul web, non più e non solo quale completamento della comunicazione sui canali tradizionali.
Alla nona edizione del Bto sono previsti 150 appuntamenti – visioni, ‘keynote’, ricerche e analisi, dibattiti e interviste – all’interno di una decina di sale, attorno al focus: «Le connessioni tra turismo e innovazione». Importante occasione di confronto a livello globale su strumenti, casi di studio e buone pratiche, per gli operatori della filiera turistica, in particolare quella ricettiva, per chi ha la responsabilità di governo dei territori, portatori d’interesse collettivi, professionisti di marketing e distribuzione del prodotto turistico, studenti, insegnati e ricercatori del settore.

Film Gianni Morandi 8

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Paolo Merella, del Coordinamento territoriale di Cagliari, è il primo presidente della Rappresentanza regionale del volontariato di Protezione civile. La carica di vicepresidente sarà ricoperta da Pierpaolo Emmolo, del Coordinamento territoriale di Iglesias, e quella di segretario da Anna Deiana, del Coordinamento territoriale dell’Ogliastra.

Le operazioni di voto si sono tenute ieri sera, a Cagliari nell’assessorato della Difesa dell’Ambiente, alla presenza dei rappresentanti territoriali del Volontariato di Protezione Civile, dei Coordinamenti regionali e quelli dell’Osservatorio regionale del Volontariato. Alle votazioni ha assistito, nel suo esclusivo compito di segretario tecnico, anche un funzionario della Direzione regionale della Protezione civile.

Un augurio di buon lavoro è arrivato da Donatella Spano, assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile: «Abbiamo sempre riconosciuto il ruolo dei 6mila volontari sardi e aver istituito una Rappresentanza regionale è un risultato importante per le associazioni e per l’intero sistema. Per la prima volta il volontariato potrà infatti esprimersi con una sola voce a livello istituzionale nel dialogo e nella collaborazione con la Regione per tutte le iniziative, gli indirizzi, le scelte operative e amministrative delle attività del volontariato di Protezione civile in Sardegna».

La Rappresentanza regionale del Volontariato di Protezione civile, riconosciuta dalla Giunta con una delibera proposta da Donatella Spano, promuove il coordinamento tra i gruppi, gli Enti e gli organismi di volontariato di Protezione civile e svolge attività propositiva e di raccordo fra le varie iniziative di Protezione civile intraprese sul territorio regionale.

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Lunedì 5 e martedì 6 dicembre le squadre di Abbanoa procederanno alla sostituzione di un tratto della condotta di via Repubblica all’incrocio con via Irma Bandiera. Nella prima giornata saranno effettuati tutti gli interventi di scavo e posa delle nuove tubature che prenderanno il posto della vecchia rete soggetta a continue perdite tanto da richiedere numerosi interventi.

Nella giornata di martedì l’intervento sarà completato con i collegamenti della nuova rete. Trattandosi di un tratto della condotta principale che alimenta l’intero centro abitato, per completare i lavori tra le 8 e le 17 di martedì sarà necessario sospendere l’erogazione alle utenze. Il servizio sarà ripristinato anticipatamente qualora l’intervento dovesse richiedere tempi minori rispetto a quelli preventivati. Le squadre di Abbanoa saranno operative per effettuare tutte le manovre in rete necessarie per limitare i disagi.

Gonnesa dall'alto 1 copia

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«Sestu non venga tagliata fuori dalla rete della metropolitana leggera». E’ l’appello lanciato dal consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.

«Massimo Zedda dimostri nei fatti, non solo a chiacchiere, di essere anche sindaco di tutta la città metropolitana, non solo di un pezzo di essa – dice Michele Cossa -. Le scelte che stanno maturando sul completamento della rete della metropolitana leggera non possono essere fatte in un’unica direzione, potenziando aree che sono gli abbondantemente servite da un servizio urbano ed mantenendo il comune di Sestu con un servizio anacronisticamente classificato come “extraurbano”.»

«La tratta Sestu-Policlinico è strategica perché interessa un enorme bacino di utenti, perché abbatterebbe drasticamente il flusso di auto verso Cagliari e perché è quella più facilmente realizzabile e meno onerosa – sottolinea ancora Michele Cossa -. A differenza degli altri tracciati, quello verso Sestu è praticamente tutto in zona agricola e non richiede opere di particolare complessità. Questo significa che con 40 milioni di euro, in poco tempo potrebbe essere realizzata: invece non si parla nemmeno del progetto. Una situazione inaccettabile – conclude Michele Cossa -: non possono esserci aree di serie A e aree di serie B.»

Via Roma Cagliari 266 copia

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Consiglio regionale 90

Il presidente Ganau ha aperto la seduta e prima di procedere con il punto all’ordine del giorno Dl 382/A: “Variazione del bilancio per l’esercizio finanziario 2016 e del bilancio pluriennale 2016-2018”  ha letto un messaggio per la Giornata mondiale di lotta contro l’Aids. «Credo sia doveroso, in apertura dei lavori di quest’Aula, ricordarlo anche per l’alto valore simbolico che questa giornata continua ad avere, nonostante negli ultimi trent’anni i risultati positivi hanno trasformato quella che era una condanna a morte in una malattia cronica gestibile – almeno per chi segue il trattamento e ha la fortuna di accedere alle cure. Eppure oggi più di ieri è necessario non abbassare la guardia. È di soli pochi giorni fa la stima del Centro Europeo di Controllo delle Malattie e dell’Oms Europa, secondo la quale nel nostro Continente ci sono almeno 122mila persone sieropositive che non sanno di esserlo, circa uno su sette del totale degli infetti. Secondo il rapporto – ha proseguito Ganau – nel 2015 ci sono state 30mila nuove notifiche di casi, ma nonostante il numero sia in linea con le cifre stimate negli ultimi anni, ciò che deve preoccupare è il tempo stimato fra l’infezione e la diagnosi, circa quattro anni, un lasso di tempo troppo alto con metà dei pazienti che scopre di essere sieropositivo quando l’infezione è in fase avanzata.

L’Hiv continua ad essere una minaccia considerato che una persona su sette non sa di essere infetta. Queste persone non hanno accesso alle terapie salvavita e possono continuare a trasmettere il virus agli altri. Da un’indagine condotta dalla Lila, la Lega italiana lotta contro l’Aids, il 20 per cento degli studenti delle scuole cagliaritane, soprattutto tra i 16 e i 18 anni, dichiara di non avere rapporti protetti. È necessario dunque continuare o forse addirittura riprendere a fare prevenzione, perché ci siamo dimenticati dell’esistenza di un’infezione che si trasmette per via sessuale e che andrebbe invece riconosciuta precocemente. Credo – ha concluso il presidente – sia anche questo il compito delle Istituzioni che rappresentiamo, informare e ricordare che di AIDS  purtroppo si muore ancora troppo,  a distanza di 33 anni dall’individuazione del virus».

L’Aula è quindi passata all’esame del Dl 382/A con la discussione dell’emendamento soppressivo parziale n.7=114=218.

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha annunciato il suo voto favorevole per evitare la soppressione dell’organismo creato dalla Regione per la gestione dei fondi comunitari. Sulla stessa linea Marco Tedde secondo il quale è incomprensibile la cancellazione di un soggetto creato pochi mesi fa: «L’ Isola è sempre più povera, il 15% dei sardi vive sotto la soglia di sussistenza – ha detto Tedde – eppure si decide di cancellare un organismo che sarebbe servito a spendere meglio le risorse».

Per Alessandra Zedda (Forza Italia) la Giunta continua con la politica del gambero: «Registriamo che non avete fatto nulla in tema di fondi comunitari».

Giudizio condiviso da Paolo Truzzu (Fdi): «Nel 2016 avete riservato lodi sperticate all’istituzione di un soggetto capace di gestire al meglio le risorse comunitarie e di separare i fondi europei da quelli statali e regionali – ha detto il consigliere di minoranza – ora si torna indietro mentre altre regioni vanno invece avanti. Si continua a procedere a tentoni e non si sfruttano le occasioni».

Paradossale, secondo Angelo Carta (Psd’Az), il fatto che la minoranza cerchi di salvare un organismo creato dalla maggioranza nel 2016. «Alla base sembra esserci una questione di risparmio di risorse pubbliche – ha rimarcato Carta – non è così. Perché non lasciare questo organismo e verificare se riesce ad accelerare procedure farraginose come quelle legate alla programmazione territoriale che sconta forti ritardi?».

Il consigliere Christian Solinas, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha ricordato che nessuna variazione può essere approvata dopo il 30 novembre secondo le disposizioni del decreto legislativo n. 118. «E’ legittimo procedere? – ha chiesto Solinas – è utile che gli Uffici si pronuncino».

A Solinas ha risposto il presidente Ganau: «Si può procedere – ha detto – perché il termine non è prescrittivo».

Posto in votazione l’emendamento n.7=114=218 è stato respinto con 22 voti contrari e 19 a favore. Disco rosso anche per l’emendamento soppressivo n 8=115=197=221 (28 votanti, 24 no e 3 sì). Sull’esito della votazione, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha chiesto la verifica del numero legale. Il presidente Ganau ha invitato i segretari a procedere alla verifica ricordando che il numero legale viene stabilito dal numero dei votanti più il richiedente.

Stabilita la presenza del numero legale, si è passati all’esame dell’emendamento soppressivo n. 9=116=224 con il quale si chiede di cancellare il comma 5 dell’articolo uno, disposizione che autorizza il ripiano del deficit del sistema sanitario con 120 milioni di euro per il 2016.

Ignazio Locci (Forza Italia) ha annunciato il suo voto contrario: «Non capisco perché si debba intervenire ancora – ha detto Locci – la Sardegna continua a pagare i farmaci innovativi che lo Stato rimborsa a tutte le altre regioni. Il Patto della Salute vale solo per gli altri, noi non contiamo nulla».

Secondo Marco Tedde (Forza Italia) il comma in discussione rappresenta il cuore del provvedimento: «Il vostro programma elettorale diceva che il deficit della sanità sarebbe stato azzerato, così non è stato – ha detto Tedde – intanto la Commissione d’Inchiesta non riesce a funzionare perché le Asl non consegnano i documenti. Tutto questo è scandaloso. Nella sanità cresce il costo del personale del 53%, aumentano le consulenze, i Commissari fanno i ducetti, bandiscono concorsi dove si può fare mobilità e pongono in essere atti che meriterebbero ben altre attenzioni».

Per Paolo Truzzu (FdI), il comma 5 è la testimonianza del fallimento totale della Giunta: «Avremmo dovuto realizzare 60 milioni di risparmi e se ne spendono invece 120 milioni in più. E’ assurdo pagare i farmaci innovativi, i comuni intanto non hanno i vaccini e i genitori sono costretti a pagarli».

Giorgio Oppi (Udc) ha parlato di quadro desolante della sanità. «Il disavanzo è intorno ai 400 milioni di euro. Mi meraviglia che per i farmaci innovativi non sia stato chiesto il rimborso – ha detto Oppi – la spesa farmaceutica ospedaliera aumenta. La Sardegna è al primo posto nella classifica nazionale. Segnalo che se il Mater Olbia fosse entrato in funzione il deficit sarebbe stato ancora più consistente».

Edoardo Tocco (Forza Italia) ha segnalato la difficile situazione del Brotzu. «Le lamentele sono continue, ci sono medici facenti funzioni e infermieri con turni massacranti. La gente ci chiede cosa stiamo facendo – ha affermato Tocco – è il momento di rivalutare tutta la strategia sanitaria».

Per il capogruppo dell’Udc Gigi Rubiu lo stanziamento è una semplice anticipazione, il deficit sarà maggiore. Intanto si va avanti con concorsi, assunzioni e altre attività poco edificanti per la politica sarda. «La Asl 7 ha acquistato un’autoemoteca da 200mila euro senza i bagni per medici e pazienti. Si può continuare a fare queste cose? Dov’è finita la politica?».

Voto favorevole ha annunciato anche il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni che ha criticato la gestione delle Asl sarde: «Risulta che da alcune Asl sono partiti carichi di materiali non utilizzati per essere smaltiti. In realtà sarebbero stati riciclati e rivenduti. Mi auguro che ci sia un’inchiesta della magistratura – ha tuonato Dedoni – non è vero che 90 dei 120milioni stanziati per coprire il disavanzo andranno all’elisoccorso, servono invece per coprire le porcherie che avete messo in campo. E’ ora di approfondire seriamente la questione».

Angelo Carta, capogruppo del Psd’Az, ha rilevato la difficoltà ad affrontare un argomento delicato come quello della sanità. «I commissari erano stati prorogati il 30 dicembre del 2015 per 3 mesi con l’obiettivo di procedere al risanamento del sistema. Alcuni sono andati fuori dalla tangente, non si riesce a contenere il deficit. La sanità sarda è uno schifo».

Alessandra Zedda (Forza Italia) ha definito “schizofrenico e poco rispettoso” il modo di legiferare adottato dalla maggioranza. «Occorre capire prima ciò che si vuole fare senza procedere a cambiamenti in corsa – ha detto Zedda – quando si fanno le leggi la fretta è sempre una cattiva consigliera».

Secondo Oscar Cherchi (Forza Italia) il disavanzo certifica il fallimento della Giunta. «Stamattina sono stato all’ospedale di Oristano – ha detto Cherchi – i direttori parlano sotto voce. Le critiche sono fortissime e riguardano il sistema di gestione della sanità che guarda solo al personale medico e paramedico e non ai pazienti».

Per Michele Cossa (Riformatori) si è sottostimato il fabbisogno. «Le spese della sanità sono difficilmente comprimibili. In questi anni di commissariamento la spesa non è diminuita e i servizi sono enormemente peggiorati. Gli ospedali sono pieni di amministrativi e carenti di infermieri, vengono conferiti incarichi e consulenze, si fanno concorsi di dubbia utilità. Tutti i giorni assistiamo a provvedimenti di sapore clientelare. La Giunta è connivente».

Mario Floris (Uds) ha lamentato l’assenza in Aula dell’assessore alla Sanità richiamando l’articolo 60 del Regolamento. «Gli assessori possono e devono partecipare alle sedute dell’Assemblea – ha detto Mario Floris – è ora di far rispettare il Regolamento».

Secondo Christian Solinas (Psd’Az) «sarebbe stato utile leggere la relazione tecnica sulla quantificazione degli oneri finanziari. Il problema è che aumenta la spesa sanitaria e diminuiscono le prestazioni. La percezione è quella di una sanità peggiore: i dati certificati da Agenas ci dicono che il risultato di gestione della sanità, arrivato nel 2012 a un attivo di 14 milioni di euro, è impazzito nel 2015 con 212 milioni di deficit. Se oggi chiudessimo il conto saremmo a quasi 400 milioni di disavanzo e i conti peggioreranno con l’istituzione dell’Azienda Unica».

Posto in votazione l’emendamento n.9=116=224 è stato bocciato con 27 voti contrari e 19 a favore.

Sull’emendamento 227 è intervenuto l’on. Angelo Carta (Psdaz), che ha detto: «Dobbiamo mettere i piedi per terra ed evitare pezze di fine anno sulla Sanità. Per questo esprimo il voto favorevole». 

Anche l’on. Paolo Truzzu  (Fli) si è espresso a favore dell’emendamento e ha detto: «E’ vero che la spesa sanitaria è sostanzialmente incomprimibile, come ha ricordato l’on. Cossa. Ma un po’ di compressione si può fare, evitando gli sprechi. In ogni caso ci vogliono scelte diverse e non atteggiamenti schizofrenici come quelli della Regione». 

Per l’on. Ignazio Locci (Forza Italia) «ci troveremo un disavanzo sanitario per il primo semestre 2016 di 184 milioni. I conti dell’assessorato alla Sanità sono solo operazioni ma non danno nessun risultato positivo. Noi teniamo sotto controllo i numeri, anche per una ragione: voi eravate i maghi della riduzione della spesa sanitaria. Si è visto quanto siete bravi».

L’on. Marco Tedde (Forza Italia) ha espressamente parlato di «sistema fuori controllo, in una sorta di piano inclinato sul quale la sanità sarda sta scivolando in un deficit strutturale e con commissari che non rispettano le direttive politiche dell’assessore».

Per l’on. Michele Cossa (Riformatori), presentatore dell’emendamento, «lo spirito della nostra iniziativa è chiaro: vogliamo capire perché come mai la spesa sanitaria vale la metà del bilancio regionale nonostante ciò mediamente la qualità del servizio sanitario continua a calare. Dobbiamo spostare verso i servizi le risorse finanziarie che attualmente vengono destinate, sbagliando, ad altri fini. C’è una Tac inutilizzata al Brtozu? Verificatelo, per piacere. Chi ha disposto quell’acquisto? Scopritelo e fatelo sapere non solo al Consiglio regionale».

Per il leader dell’Udc, on. Giorgio Oppi, «le frottole hanno vita breve. Ai primi del 2018 vedremo conseguenze di questo vostro atteggiamento con i licenziamenti nella sanità privata. E ancora: che senso ha fare i concorsi dei primari al Brotzu se è vero, come dite, che al Brotzu ci sono 64 primari in più? E che senso ha eliminare il Cup sempre del Brotzu, per una vendetta personale, quando quel servizio è fondamentale?».

Per l’on. Gianluigi Rubiu (Udc) «il voto all’emendamento è favorevole perché i tagliatori di teste e di servizi non fanno altro che creare nei territori una pessima gestione della Sanità. Ci viene da pensare che questi commissari, che non rispondono alla politica, rispondano ad altri. Questa è la vostra sanità, alla quale non basteranno mai i denari».

Per l’on. Roberto Deriu (Pd) «la comprimibilità della spesa è un tema interessante ma la giunta regionale non deve arrendersi in nessun modo al pensiero che la spesa sanitaria sia davvero incomprimibile, già oggi. Una politica di bilancio rigorosa deve prevedere la revisione della spesa attuale».

L’emendamento 227 è stato respinto.

A seguire, sull’emendamento 10 (Pittalis e più), soppressivo totale dell’articolo 1 comma 6, il sardista Angelo Carta ha preso la parola: «Quale ricerca e innovazione tecnologica si sta producendo con i 700 mila euro che state destinando all’Istituto zoo profilattico? Da qui il mio voto favorevole». Stessa opinione per l’on. Ignazio Locci (Forza Italia): «Non bastano le azioni di riqualificazione della spesa, bisogna anche valutare il merito dell’amministrazione delle risorse». 

L’emendamento 10 è stato respinto.

Sull’emendamento 11, soppressivo del comma 7 dell’articolo 1 (primo firmatario l’on. Pittalis, Forza Italia), è intervenuto l’on. Truzzu (Fli), che ha detto: «Leggo che è il Consiglio regionale chiamato ad attivare il servizio di elisoccorso, nelle more della attivazione dell’Agenzia dell’emergenza urgenza?. Ma che senso ha? Così si combinano i pasticci e con tre basi si lascia comunque scoperta la Sardegna centrale. Chi state garantendo buttando questi soldi dalla finestra?».

Sulle stesse note l’on. Locci (FI), che si è augurato «che gli elicotteri volino in Sardegna, visto che il futuro sistema sanitario sarà basato sulle reti di cura. Non vorrei che tutto questo fosse uno spot per qualificare questa legge di variazione di bilancio».

Per il sardista Angelo Carta «il comma 7, che parla dell’elisoccorso, non ha una corrispondenza nella relazione della Giunta. Questo a dimostrazione che la fretta non è mai una buona consigliera». Contrario anche l’on. Marco Tedde (Forza Italia) secondo cui «è chiaro che la gestione della Sanità sarda è alla stregua di un piccolo staterello di Bananas. Qualcuno ha già deciso per il direttore generale dell’Areu. Questo treno della Sanità sta deragliando, colleghi: accendete i fari».

L’on. Giorgio Oppi (Udc) ha detto: «I tempi dell’elisoccorso sono molto lunghi di quelli preventivati, anche perché il personale deve essere formato per quel tipo di servizio. Occhio a seconda di come viene impostata la gara».

L’emendamento 11 è stato respinto.

L’on. Angelo Carta (Psd’Az) ha chiesto il voto segreto sugli emendamenti 12, 119 e 230. Il Consiglio ha respinto gli emendamenti e poi a seguire ha respinto anche gli emendamenti 13, 14, 48, 49, 122.

Successivamente il Consiglio ha esaminato l’emendamento 122, che è stato respinto.

Sull’emendamento 191, riguardante i lavoratori dei beni culturali il sardista Angelo Carta ha parlato di un «argomento importante per decine di giovani impegnati nella gestione di beni archeologici che negli anni hanno acquisito significative professionalità, tuttavia è necessario sostenere i Comuni che bandiscono gare senza nessuna copertura per effetto delle continue proroghe dal 2004; il Consiglio e la Giunta devono farsi carico di questo problema».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha anch’egli sollecitato «una soluzione definitiva per i lavoratori (circa 850) del sistema archeologico e dei beni culturali in modo da inserirli stabilmente in questo circuito e superare la logica delle proroghe annuali; è un tema da riprendere utilizzando una delibera della commissione Cultura votata all’unanimità nella XII legislatura»

Il relatore della legge Franco Sabatini (Pd) ha condiviso la preoccupazione dei consiglieri, affermando che «il problema va affrontato ho proposta di legge quasi pronta per trovare una soluzione definitiva ed auspico che ne arrivino altre, l’importante è superare un lungo periodo di incertezza».

Il consigliere Paolo Zedda dei Rossomori ha definito «giuste e fondate le osservazioni dei consiglieri intervenuti in precedenza, perché la questione dei beni culturali è per la Sardegna un tema centrale, dall’organizzazione del settore che è molto frammentato all’inquadramento dei lavoratori». «Anche il nostro gruppo – ha concluso – presenterà a breve una proposta di legge».

Messo ai voti l’emendamento è stato respinto dall’Aula, insieme ad altri presentati dall’opposizione. Approvato invece l’emendamento soppressivo parziale n. 104 (Paolo Zedda e più) con parere favorevole della Giunta che limita al 2017 lo stanziamento di 1.6 milioni per il sistema scolastico, a fronte della previsione originaria che estendeva l’intervento anche alle annualità 2018 e 2019.

Subito dopo il Consiglio ha esaminato un’altra serie di emendamenti presentati dalla minoranza, che sono stati respinti.

Sugli emendamenti n. 41, 160 e 298 riguardanti i debiti fuori bilancio il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci ha affermato che «in parte sono dovuti all’applicazione del Dlgs n.118 che obbliga tutto il sistema Regione a farli emergere ma in molti casi si tratta di scelte dei dirigenti che cercao di schivare le loro responsabilità, inoltre mancano molte relazioni per cui siamo contrari ad un intervento».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha parlato di un problema «molto particolare», annunciando che il suo gruppo non parteciperà al voto «non solo per motivi politici ma anche tecnico-amministrativi».

Anche Christian Solinas, sardista, ha annunciato la sua decisione di non partecipare al voto, sottolineando che «una norma nazionale del 2012 ha definitivamente stabilito che il parere del collegio sindacale sui debiti fuori bilancio è obbligatorio, mentre nella documentazione che ci è stata sottoposta noi non abbiamo né pareri nè istruttorie».

Il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha condiviso le tesi dei consiglieri intervenuti, precisando che «il collegio sindacale è indispensabile per la Regione e per lo stesso Consiglio che deve poter votare in modo consapevole e informato e, in ogni caso, sono emersi debiti anche per fattispecie espressamente vietate».

A nome della Giunta l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha riconosciuto che quello dei debiti fuori bilancio è «argomento delicato che richiede chiarimenti». «E’ la prima volta – ha detto – che il Consiglio è chiamato a pronunciarsi su questa materia sia per effetto del bilancio armonizzato che del Dlgs 118 che giustamente prevede più trasparenza e controlli; nel nostro caso tuttavia la certificazione è data dai nostri uffici che ne assumono la responsabilità, che invece non ricade sul Consiglio che vota il provvedimento». «Nel merito – ha concluso – si tratta in parte di questioni sono vecchie e in parte recenti, tutte comunque situazioni legittime; per quanto riguarda l’istituzione del collegio sindacale la Sardegna non è obbligata essendo una regione speciale ma lo istituirà ugualmente con le norme di attuazione».

Il capo gruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha affermato che le dichiarazioni dell’assessore Paci «hanno confermato le preoccupazioni dell’opposizione perché e non c’è il dubbio che il voto del Consiglio copra in qualche modo attività illegittime o irregolari, ma il Consiglio non può essere l’ombrello per queste situazioni, anche perché non ha nemmeno gli strumenti per poterle valutare; peraltro il voto legislativo potrebbe essere non esente da responsabilità». «Per noi – ha concluso – è meglio rinviare, altrimenti usciamo dall’Aula».

Successivamente il presidente ha disposto una breve sospensione della seduta.

Alla ripresa dei lavori l’emendamento è stato messo in votazione ma è mancato il numero legale. Il presidente ha quindi tolto la seduta. I lavori del Consiglio sono ripresi nel pomeriggio.

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Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato un’interpellanza sul progetto per la realizzazione del sito di raccolta in località San Giorgio.

«Il ritardo nella stesura del progetto e nella predisposizione del bando di gara appare incomprensibile e non giustificabile in considerazione degli anni trascorsi dal momento della pubblicazione dello Studio di impatto ambientale avvenuta nell’anno 2011 – denuncia Valentina Pistis -. Considerato che la Responsabilità gestionale risulta di Titolarità regionale ed il soggetto attuatore risulta la Regione Autonoma della Sardegna.»

Il capogruppo di Cas@ Iglesias interpella il sindaco Emilio Gariazzo, l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis e quello dei Lavori pubblici Barbara Mele, per sapere:

1. Se il progetto relativo al Sito di Raccolta in località San Giorgio è stato definito e/o in quale fase si trova la progettazione;

2. Se il bando relativo ai lavori da eseguire è stato definito;

3. Quali sono le risorse impegnate;

4. Quali sono le risorse spese;

5. Quali sono le procedure amministrative che hanno portato la Regione Sardegna  Responsabile nonché soggetto attuatore, a conferire la responsabilità del progetto e del bando al comune di Iglesias;   

6. Quali sono i vantaggi del comune di Iglesias che scaturiscono dalla responsabilità di svolgere il ruolo di stazione appaltante;

7. Quali sono gli uffici coinvolti nella stesura del progetto e del bando e quanti dipendenti con quali qualifiche sono state impegnate nello svolgimento di tali lavori;

8. Se il comune di Iglesias aveva le competenze per svolgere i predetti lavori e quali sono i dipendenti con tali qualifiche, idoneità professionali e competenze;

9. Se l’Amministrazione ha intenzione di richiedere, o ha richiesto, in capo ad ogni concorrente, il possesso del requisito di idoneità professionale di Iscrizione ad Albi determinati integrando in senso più restrittivo i requisiti soggettivi di capacità tecnica ed economica previsti dalla normativa nazionale e/o comunitaria, per specifiche esigenze imposte dal peculiare oggetto dell’appalto, come nel caso che ci occupa, nel rispetto dei limiti intrinseci della discrezionalità amministrativa, ossia dei principi di ragionevolezza e proporzionalità;

10. Se il Comune ha sottoposto o intende sottoporre all’ANAC i quesiti necessari ad evitare un contenzioso;

11. Quali sono i soggetti istituzionali eventualmente coinvolti nella stesura del progetto e del bando di gara;

12. Quale iniziative, infine, intende adottare il Sindaco per tutelare la salute dei cittadini in merito alla grave situazione ambientale causata dalla mancata bonifica dei siti minerari dismessi ed in merito ai ritardi causati nella gestione della Società Igea Spa e dai mancati controlli della Regione Autonoma della Sardegna.

Valentina Pistis 1230 copia

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Il Parlamento europeo ha rinviato l’introduzione di un nuovo documento esplicativo, che deve essere fornito dai consulenti di investimento agli acquirenti, in attesa di proposte migliori da parte della Commissione europea. Secondo i deputati, la proposta non garantiva la protezione dei piccoli investitori.

I piccoli investitori hanno bisogno di informazioni accurate sui possibili rischi e sui costi dei prodotti di investimento che potrebbero acquistare, hanno affermato i deputati nella risoluzione approvata con 561 voti favorevoli, 9 contrari e 75 astensioni.

Il voto del Parlamento riguarda la bocciatura degli standard d’informazione proposti dalla Commissione, definiti “imperfetti e fuorvianti”. Tali standard dovranno essere rispettati dai fornitori di “prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati” (PRIIPs in inglese) nel “documento chiave per gli investimenti” (KID), che dovrà essere offerto ai consumatori per aiutarli nei loro investimenti.

Lezioni apprese dalla crisi

La Commissione europea ha proposto l’introduzione del KID in seguito alla crisi finanziaria globale, per il miglioramento delle misure di protezione per i principali prodotti acquistati dai piccoli investitori. 

Secondo la Commissione,«la crisi finanziaria ha evidenziato la necessità di un quadro normativo che fornisca una base solida per prendere decisioni informate e per far sì che gli investitori possano fidarsi delle informazioni e dei servizi che ricevono». 

Informazioni chiare sui rischi

Il KID dovrà essere un documento univoco di 3 pagine che fornirà agli investitori una panoramica semplice dei dettagli più importanti legati al prodotto che acquistano, comprese le spese, i rischi e il potenziale rendimento. 

La proposta era stata sostenuta dal Parlamento europeo e dal Consiglio, ma quando la Commissione ha presentato un progetto complementare sulle norme tecniche alla base del formato e della metodologia utilizzati per compilare il KID, il Parlamento ha giudicato tale progetto come inadeguato. 

La Commissione disporrà ora di un altro anno per elaborare proposte alternative sugli standard per il KID e, qualora fossero concordate dal Parlamento e dal Consiglio, il KID potrebbe essere introdotto dal 1° gennaio 2018.