Per superare l’emergenza della peste suina, il comune di Baunei ha assegnato 37 lotti di terre pubbliche per allevamenti suinicoli.
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Il Consiglio comunale di Baunei ha approvato la sospensione degli usi civici per 37 lotti di territorio comunale, che permetteranno ad altrettanti cittadini di avviare aziende suinicole nel rispetto delle norme igienico sanitarie in materia, anche per il consumo familiare.
«Si tratta di un passo importante – ha commentato il responsabile dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della PSA e direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini – che avvicina sempre di più l’operato dell’amministrazione regionale ai territori. Un segnale chiaro che dimostra come le politiche di eradicazione e di allevamento confinato si possono applicare anche a quei soggetti che non hanno terre di proprietà dove avviare un’impresa, richiedendole quindi in assegnazione al proprio comune di appartenenza. Un segnale che il presidente Pigliaru e l’intera Giunta – ha concluso De Martini – hanno accolto con favore nell’auspicio che si estenda come metodo virtuoso in altri territori dell’Isola».
Con i suoi quasi 22mila ettari di terre comunali, Baunei fa da apripista a tanti altri comuni che fra Barbagia e Ogliastra dovranno gestire le future assegnazioni dei lotti per i cittadini che ne chiederanno concessione per avviare, nello specifico, le proprie aziende suinicole. Il via libera votato ieri dal Comune guidato dal sindaco Salvatore Corrias, dovrà incassare adesso l’ok dell’Agenzia regionale Argea che svincolerà, temporaneamente, i lotti dall’uso civico. L’amministrazione di Baunei concederà le aree in affitto per quindici anni, eventualmente rinnovabili.
«Riuscire a portare in Consiglio comunale quaranta proposte sulla sospensione dell’uso civico – ha spiegato il sindaco di Baunei – significa innanzitutto dare delle regole su un Supramonte che altrimenti rischia di essere incontrollato e di essere di tutti e di nessuno. In questo modo ci sono cittadini di Baunei che hanno titolo giuridico a esserci e che chiedono le dovute garanzie: specie su un tema come quello delicatissimo della Peste suina africana. Un tema sul quale come Comune vogliamo dare il nostro contributo e il nostro esempio, e dove la Sardegna deve fare passi avanti». Un appello alla collaborazione con la Regione, le ASL e la Sovraintendenza dei beni culturali, è quello lanciato dal sindaco Corrias nel sostenere l’avvio delle nuove imprese suinicole. «Nella valorizzazione dell’uso civico e nella ricerca di una attività economica – ha concluso Corrias – si unisce la tradizione con l’innovazione: ‘su connotu’ con quello che l’Europa ci chiede. Significa fare un salto di qualità culturale, sociale ed economico, con una grande opportunità per tutti, in particolare per i giovani».
Fra i cittadini assegnatari presenti durante i lavori del Consiglio comunale la signora Vincenzina che con il marito già portano avanti un’azienda di caprini e bovini di razza sarda. Loro obiettivo è allevare anche i suini, sempre di razza autoctona sarda, e dare avvio a una attività che un domani possa permettere non solo di vendere i maialetti, ma anche i salumi. Anche il signor Gino, assegnatario di un lotto di un ettaro e mezzo circa, spera di poter sconfiggere quanto prima la PSA per riallevare un giorno, i maiali sardi tipici di quei territori, di nuovo al pascolo brado. Il signor Antonio invece ha ricordato quando da bambino, accudiva 15 maiali in una valle lontana dal paese: «Impensabile farlo fare a un bambino o a un ragazzo di oggi».
Almeno altre 5 o 6 assegnazioni, hanno assicurato dall’amministrazione del comune ogliastrino, saranno discusse la prossima settimana sempre durante i lavori del Consiglio comunale.
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