23 December, 2024
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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha chiesto ieri al ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina un intervento relativamente al pagamento dei contributi e degli incentivi del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. «Sulla base di numerose segnalazioni dei beneficiari e delle Agenzie regionali coinvolte, e a seguito di apposita verifica, è stata riscontrata una situazione di estrema difficoltà che determina per molte aziende sarde una condizione di importante sofferenza finanziaria, in particolar modo per la concomitanza con le scadenze dei pagamenti di fine anno», scrive il presidente Pigliaru al ministro Martina, evidenziando che L’Organismo pagatore AGEA ha comunicato agli uffici regionali che la Banca d’Italia, tesoreria che effettua le erogazioni disposte dallo stesso Organismo, ha stabilito la data del 12 dicembre 2016 come termine ultimo per i pagamenti relativi al PSR 2014-2020, riferiti all’annualità in corso e ai pregressi del 2015 “in trascinamento”, senza darne congruo preavviso né ad AGEA né, tantomeno, alle Regioni.
«Tale impostazione marca una differenza sostanziale rispetto alle annualità precedenti, 2014 e 2015, in cui la Banca d’Italia aveva provveduto ai pagamenti fino al 30 dicembre di ciascun anno – sottolinea Francesco Pigliaru -. L’impatto del blocco dei pagamenti, che ha interessato tutte le regioni italiane e i loro produttori, assume in Sardegna eccezionale rilevanza e forte preoccupazione perché combinato a un 2016 straordinariamente siccitoso e colpito da incendi, con la conseguenza per le aziende sarde di consistenti anticipazioni di risorse.» 
Nella lettera il governatore precisa come la Regione Sardegna e le sue Agenzie abbiano provveduto prima della data indicata a trasmettere gli esiti dei controlli e le autorizzazioni per i pagamenti inerenti l’anticipazione dell’indennità compensativa per l’annualità 2016, per il saldo di circa 1.200 domande di indennità compensativa per l’annualità 2015 e per numerose domande relative alle misure forestali, agroambientali e per il miglioramento del benessere degli animali. «Si tratta di pagamenti molto attesi dalle aziende agricole regionali per dare garanzia alla continuità produttiva e che ammontano complessivamente a oltre 35 milioni di euro – scrive ancora il presidente Pigliaru, che conclude sottolineando le conseguenze determinate dalla notevole anticipazione da parte della Banca d’Italia della chiusura delle operazioni di cassa per il pagamento in automatico dei decreti AGEA, già controllati e caricati sul sistema, e chiedendo l’intervento del MIPAAF per consentire tali pagamenti fino al prossimo 31 dicembre.

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Prosegue al Museo del Carbone la mostra “In miniera tra i presepi”, giunta alla sua VI edizione. I presepi in esposizione sono 47, realizzati da scuole, associazioni, artigiani e appassionati: partecipano classi delle scuole dell’infanzia, elementari e medie, associazioni culturali e per l’assistenza ai disabili, privati, artigiani e hobbisti provenienti dal Sulcis Iglesiente, Cagliari, Villacidro e Oristano.

Esposte nella Sala Docce del Museo del Carbone (Grande Miniera di Serbariu), le opere sono realizzate con tecniche e materiali differenti e originali: pietra, legno, sughero, conchiglie e altri materiali naturali, cartoncino, lana, capsule di caffè, Das, pasta di zucchero, pasta alimentare, posate, polistirolo, resine, cristalli Swarovski e perfino pannolini.

La mostra è visitabile gratuitamente sino al 6 gennaio 2017, durante gli orari di apertura del Museo del Carbone (dalle 10.00 alle 17.00 tutti i giorni esclusi i lunedì non festivi, il 25 dicembre e il 1 gennaio; il 24 e il 31 dicembre sarà visitabile dalle 10.00 alle 13.00).

Sino al 5 gennaio è possibile votare il presepe preferito tra quelli in concorso, utilizzando il modulo che ciascun visitatore riceverà all’ingresso.

Il 6 gennaio gli autori del presepe vincitore riceveranno un riconoscimento e le fotografie dell’opera saranno pubblicate sul sito web e sulle pagine Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest e Google+ del Museo del Carbone.

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I gravissimi danni provocati alle aziende agricole dal maltempo degli ultimi giorni, in particolare in Ogliastra, Baronia, Gallura e nella Barbagia di Nuoro, sono al centro di un intervento dei consiglieri regionali dei Rossomori Emilio Usula e Paolo Zedda che chiedono al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, un intervento immediato.

«E’ una situazione di emergenza che va affrontata immediatamente, serve una stima dei danni ed un intervento di sostegno alle comunità colpite» sostengono Emilio Usula e Paolo Zedda che questa mattina hanno presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione Francesco Pigliaru.

«In numerosi centri della Sardegna centro-orientale i danni provocati dal nubifragio del 19 dicembre scorso sono rilevanti – sottolineano Usula e Zedda – il comune di Villagrande ha già deliberato la richiesta dello stato di calamità naturale per le condizioni della viabilità rurale. A Dorgali, in un solo giorno, è caduta una quantità d’acqua pari a quella che si registra in un anno». Si è in presenza di una situazione eccezionale che va affrontata senza indugi: «I danni non riguardano solo le aziende agricole – proseguono i due esponenti dei Rossomori – il ciclone extratropicale ha provocato disagi anche ai pescatori della costa orientale. Sta al presidente Pigliaru, che in questo momento ha l’interim dell’Agricoltura, predisporre in tempi rapidi tutte le azioni per ricostruire l’esatta entità dei danni e provvedere agli interventi di ristoro per agricoltori, pescatori e imprese».

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Due concerti per sensibilizzare i cittadini al recupero di due tra i più importanti organi storici conservati a Cagliari: quello settecentesco di scuola napoletana della Chiesa di San Michele in Stampace e l’organo “Agati Tronci”, datato 1887, custodito nella Chiesa di Sant’Antonio Abate.

A organizzarli sono il Laboratorio Organi storici del Conservatorio di Cagliari (LabOs) e l’Ensemble Bizzarria del dipartimento di Musica antica dello stesso Conservatorio che, in collaborazione con la comunità dei Padri Geguiti, l’Arciconfraternita della Santissima Vergine d’Itria e il festival Echi Lontani, propongo domani, venerdì 23 dicembre, alle 21.15, nella Chiesa di San Michele, in via Ospedale, un concerto incentrato su musiche di Dall’Abaco, Torelli, Manfredini e Handel. Solista sarà l’organista Fabrizio Marchionni.

Il secondo appuntamento sarà proposto, invece, martedì 27 dicembre, alle 19.00, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate, in via Manno, dove saranno eseguite partiture di Manfredini, Gamberini, Dall’Abaco, Torelli e Bach. Le parti soliste sono affidate al soprano Alessandra Casula e al basso Alessandro Porcu.

L’ingresso è libero.

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Il trading on line, come viene spiegato su questo sito, offre la possibilità di investire on line, affidandosi ai cosiddetti broker forex, vale a dire delle piattaforme che consentono di acquistare e vendere strumenti finanziari. In tal modo, si può speculare sul prezzo di acquisto e di vendita dei prodotti finanziari e sul prezzo degli stessi in determinati momenti. I broker forex offrono tutte le quotazioni degli strumenti finanziari, in essi presenti, in tempo reale e un quadro della situazione finanziaria complessiva. Gli investitori possono, così, scegliere i titoli sui quali investire e seguirne l’andamento nel breve e/o nel lungo periodo. Grazie al trading on line, si può investire comodamente dalla propria abitazione, avvalendosi solo di un personal computer e di tutte le informazioni reperibili sull’andamento, sulla natura e sulla rischiosità di un particolare strumento finanziario. Acquistando e vendendo azioni, obbligazioni e altri titoli, seguendo l’andamento e speculando sui relativi prezzi, è possibile guadagnare sul capitale investito, se si sanno effettuare delle scelte ponderate e oculate. Sui broker forex, queste operazioni di trading on line possono essere effettuate 24 ore su 24, avvalendosi anche di tutorial, come video, e-book, webinar, etc. Per effettuare delle operazioni razionali e non avventate, è comunque necessario disporre ed acquisire continuamente informazioni corrette, serie e professionali sui prodotti finanziari, sui quali si intende investire.

I broker forex

I broker forex sono piattaforme, che consentono di fare trading on line e di investire in molteplici tipologie di strumenti finanziari, a breve e a lungo termine. Molti broker forex non obbligano al deposito iniziale di denaro e altri consentono di effettuare i primi investimenti, avvalendosi di un bonus in denaro offerto dalla piattaforma. I broker forex offrono agli investitori parecchie informative sugli investimenti e sulle modalità di effettuazione delle operazioni sugli stessi, tramite la visione di video, webinar, materiale didattico, dispense, articoli o e-book. I broker forex contengono anche complete informative sugli strumenti finanziari, sui quali occorre investire con cautela, dal momento che essi sono soggetti alla leva finanziaria e potrebbero portare a perdere l’intero capitale investito. Degli investimenti molto rischiosi sono, per esempio, quelli effettuati sulle opzioni binarie. Navigando su internet, è possibile trovare parecchi broker forex e scegliere quelli maggiormente confacenti alle proprie preferenze. Vi sono, per esempio, dei broker forex che hanno ricevuto parecchi premi, altri che si adeguano agli standard normativi più elevati per fornire la massima serietà professionale e sicurezza agli investitori. In tal modo, è possibile scegliere i migliori broker forex e investire in maniera consapevole e sicura, senza correre il rischio di perdere tutto il denaro investito. Investire sulle piattaforme cosiddette broker forex potrebbe, dunque, essere un’opportunità, che va tenuta presente e che necessita di continue conoscenze e informazioni, per evitare di correre rischi e di investire in maniera errata soprattutto su strumenti finanziari che sono soggetti ad effetto leva e che sono rischiosi.

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La Dinamo rinnova la fiducia a Federico Pasquini. Il coach ferrarese non è in discussione nonostante le due brutte sconfitte esterne maturate a Capo d’Orlando e Charleroi, che hanno portato a 9-13 il record totale stagionale della squadra biancoblu, mettendo a rischio sia la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia sia il passaggio del turno in Champions League. La società esclude categoricamente l’esonero dell’allenatore-general manager, scartando qualsiasi profilo italiano o straniero proposto: solo in caso di dimissioni – al momento escluse – la dirigenza della Dinamo andrà sul mercato degli allenatori.

Di rientro da Charleroi, la Dinamo oggi si trasferisce al Geovillage di Olbia, dove si ritroverà per cinque giorni di preparazione full immersion in vista della sfida contro la Fiat Torino, che la vedrà impegnata il 27 dicembre al PalaSerradimigni. La squadra lavorerà in ritiro a partire da questo pomeriggio, nella massima concentrazione e focalizzazione sull’appuntamento cruciale di martedì prossimo.

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Il Consiglio regionale questo pomeriggio ha approvato il Rendiconto generale della Regione e il Rendiconto consolidato per l’esercizio finanziario 2015; ha dato il via libera all’assestamento di bilancio per l’esercizio finanziario 2016 e del bilancio pluriennale 2016-2018; ha approvato all’unanimità la proposta di legge per il superamento del precariato nel sistema regione,; ha approvato il disegno di legge sulla vigilanza, monitoraggio e controllo delle attività di servizio pubblico di cabotaggio marittimo con le isole minori; e, infine, la mozione n. 272 sul licenziamento di infermieri in servizio presso le carceri di Badu ‘e Carros e Mamone.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il disegno di legge n. 387 – Giunta regionale – “Approvazione del Rendiconto generale della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2015 e del Rendiconto consolidato della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2015”. Per l’illustrazione del provvedimento il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza, il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini, del Pd.

Sabatini, nel suo intervento, ha annunciato di volersi rimettere alla relazione depositata agli atti del Consiglio, chiedendo però alla Giunta chiarimenti sui problemi segnalati nella mattinata fra Agea e Banca d’Italia relativi ad una serie di pratiche agricole.

Il relatore di minoranza Christian Solinas (Psd’Az) ha affermato che «sotto il profilo della forma il provvedimento è coerente con la recente delibera della Corte dei Conti e certifica che la Regione entra per prima in Italia nell’area del bilancio armonizzato con i ritardi connessi a questo adempimento, perché le obbligazioni sono registrate nel momento in cui vengono assunte ma imputate all’esercizio in cui scadono, di qui la necessità di una complessa azione di accertamento residui». Nel merito, ha proseguito Solinas, «la Corte ha messo in evidenza un aumento dei costi delle partecipate per 92 milioni all’esercizio precedente, riferito in parte a società in liquidazione che continuano ad assumere e ciò impone una profonda riflessione sul contenimento di spesa che non c’è, e che dovrebbe essere realizzato prima di avviare ogni progetto di stabilizzazione». Poi, ha aggiunto, «c’è il grande problema della sanità con un disavanzo 2015 pari a 344 milioni, costi di produzione in costante crescita e spesa farmaceutica a più 14%, a conferma delle forti criticità del settore in ordine al piano di rientro». Per questi motivi, ha concluso, «la minoranza si asterrà».

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda ha ricordato che «parifica in ritardo della Corte dei Conti non giustifica i ritardi nell’azione di programmazione della Giunta pur comprendendo le difficoltà connesse al pareggio di bilancio». In particolare, ha sottolineato la Zedda, «anche nel rendiconto emergono alcuni fallimenti della Giunta, dall’aumento dei residui passivi al calo nel recupero delle entrate; dalle partecipate con incremento di personale come Sotacarbo ad altre società in liquidazione che hanno visto spese in crescita; dalla sanità dove nessuna azienda ha conseguito risparmi dopo due riforme di settore e la qualità del servizio resta insoddisfacente, alla gestione interna dei flussi finanziari caratterizzata da un preoccupante ritardo generale nei pagamenti». Se poi è vero che ci sono più risorse, ha sintetizzato, «bisogna spenderle in tempi molto più rapidi».

Il consigliere Paolo Truzzu (Misto-Fdi) ha parlato di «rendiconto come passaggio tecnico che consente però di fare importanti riflessioni politiche e non è vero, nel merito, che la Corte dei Conti ha certificato i successi della Giunta, anzi al netto dei ritardi per l’entrata in vigore del nuovo sistema non sono migliorate nè l’efficienza della macchina amministrativa né la capacità di assicurare buoni obiettivi di bilancio, tanto è vero che siamo molto indietro sia con assestamento che con legge di stabilità». Il risultato di amministrazione, ha poi osservato Truzzu, «è peggiorato per circa 100 milioni e poi, altro dato preoccupante, emerge una capacità di programmazione e di spesa delle risorse ferma al 26% che fra l’altro si proietta negativamente sugli esercizi futuri». La stessa legge approvata stamattina, ha lamentato Truzzu, «prevede una procedura censurata dalla Corte dei Conti in materia di razionalizzazione delle partecipate; occorre poi fare piena luce sulle risorse destinate alle fondazioni che, nel 2015, hanno ottenuto 11 milioni dalla Regione senza che nessuno sappia come e perché».

Il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci, ricordando di aver partecipato all’udienza di parifica della Corte dei Conti, ha affermato che «il regime del bilancio armonizzato determinerà in prospettiva un maggior ordine nei conti della Regione ed una quota di programmazione di competenza del Consiglio che acquisterà una rilevanza più ampia». I richiami sulle entrate dove c’è molto da incassare attraverso specifici decreti attuativi, ha concluso Locci, «ed i problemi di tracciabilità della spesa dei fondi comunitari rappresentano indicazioni coerenti con la necessità di assegnare più spazi al Consiglio nella sessione di bilancio».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha detto che, a suo avviso, «il rendiconto è documento politico perché, fra l’altro, consentirà di vedere come si comportano alcune forze della maggioranza, che prima prendono le distanze e poi votano tutto; un punto sul quale bisogna fare una grande operazione verità». Secondo Pittalis si prosegue nell’ambiguità con cui, «da una parte si annuncia una stagione nuova di gestione oculata delle risorse e poi si continua nella logica dei peggiori sprechi». Citando un articolo comparso sul quotidiano on-line Sardiniapost, Pittalis ha rilanciato la notizia di un contratto del 7 dicembre, una settimana fa, stipulato da un addetto del gabinetto dell’assessore Falchi (dimissionaria) col Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale per 16.000 euro relative al lavoro di appena un mese». La mia, ha continuato il capogruppo di Forza Italia, «è la formale denuncia politica di un sistema che deve assolutamente finire; andremo fino in fondo chiedendo conto di tutte le consulenze del sistema Regione e dico fin da ora che, se per la finanziaria non avremo questi dati, faremo le barricate».

Replicando a nome della Giunta l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha dichiarato che dal dibattito del Consiglio sono emersi spunti interessanti su tre temi principali: cambiamenti introdotti dal principio del bilancio armonizzato, situazione delle partecipate e sanità. Per quanto riguarda i tempi, ha sostenuto l’assessore, «c’erano dei ritardi nell’approvazione dei documenti contabili in parte recuperati con un grande sforzo, riconosciuto anche dalla Corte dei Conti, sul piano organizzativo ed informatico, uno scotto che non si dovrebbe ripetere comunque non in queste dimensioni». Ora, ha spiegato Paci, «la Regione ha ottenuto il risultato di bilancio richiesto con un surplus positivo per 80 milioni, i residui passivi sono ancora parecchi ma il loro volume è stato di molto intaccato, come dimostra l’indice smaltimento passato dal 40% del 2013 al 79% del 2015, la spesa del 2015 infine ha potuto contare su 400 milioni in più per effetto del superamento vincoli del patto di stabilità». Soffermandosi sui problemi della sanità, l’assessore ha riconosciuto che si tratta di «un grande problema strutturale con tante cose ancora da fare come sistema Sardegna» mentre, in materia di spesa del personale, «siamo dentro i parametri ma resta una attenzione molto alto». Sulle partecipate, infine, secondo Paci «è un tema storico che va affrontato anche se sono state risolte molte questioni importanti e sono convinto che il lavoro comune porterà a risultati molto migliori».

Rispondendo in conclusione alla richiesta di chiarimenti del consigliere Sabatini, l’assessore ha comunicato che il presidente della Regione Pigliaru ha inviato una lettera alla Banca d’Italia per sbloccare pagamenti destinati al sistema agricolo regionale, dopo chiusura della tesoreria dell’istituto il 12 dicembre scorso. Sulle consulenze, argomento sollevato dal capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, l’assessore ha garantito che saranno forniti al Consiglio i dati completi, fermo restando che il caso segnalato era già da questa mattina all’attenzione del presidente Pigliaru.

Successivamente il Consiglio ha approvato il passaggio agli articoli della legge e, a seguire, gli articoli e gli allegati del provvedimento.

Prima del voto finale del testo, il consigliere del Pd Luigi Ruggeri ha contestato le dichiarazioni del collega Pittalis in materia di consulenze, ricordando che «il commissario di quell’ente dice di essere vittima di falsità verificabili per tabulas e di un inquinamento mediatico che rende necessaria una immediata rettifica». Per quello che so, ha concluso, «non c’è niente di vero e si farebbe meglio a tacere».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha rimproverato a Ruggeri «di fare il Torquemada per quello che gli pare salvo poi fare appelli alla trasparenza; ho detto che riprendevo una notizia di cui ho chiesto conto all’assessore ed anzi vorrei capire come mai conosce così bene questa vicenda». Non ci faremo mettere bavagli, ha concluso, «vogliamo la verità della Giunta»

Sull’ordine dei lavori, l’assessore Paci è tornato al testo in votazione proponendo, con un emendamento orale, di inserire un articolo 9 sull’immediata entrata in vigore del provvedimento.

L’emendamento orale è stato approvato e, subito dopo, il Consiglio, ha espresso il voto finale sulla legge con 30 voti favorevoli, 4  e 12 astenuti.

Dopo il Rendiconto l’Aula ha esaminato il disegno di legge 388/A, ossia l’assestamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2016 e del bilancio pluriennale 2016-2018 ai sensi dell’articolo 50 del decreto legislativo n. 118 del 2011 e successive modifiche ed integrazioni.

Il presidente della commissione Bilancio, on. Franco Sabatini, ha preso la parola per illustrarlo, riportando il parere favorevole della commissione III, sollecitando “la rapida approvazione da parte dell’Aula”.

Nessun iscritto alla discussione generale: il Consiglio ha votato l’articolo 1 e a seguire il 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e a seguire gli allegati 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10/A, 10/B, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17.

La legge di assestamento del bilancio è stata così approvata.

L’Aula ha poi esaminato la proposta di legge 390 “Norme per il superamento del precariato nella Regione”. L’on. Gavino Manca (Pd) l’ha illustrata dicendo che “il testo è frutto del lavoro della Seconda e della Terza commissione” e ha aggiunto che “stiamo parlando di circa 200 persone da stabilizzare e di una norma che una volta per tutte deve tracciare una linea di discontinuità con il passato ponendo le condizioni perché non venga creato nuovo precariato nella Regione”. L’esponente di maggioranza ha illustrato rapidamente le modalità del piano di stabilizzazione.

Per l’on. Francesco Agus, presidente della commissione Autonomia, “questo è un obiettivo di legislatura di tutto il Consiglio regionale. Abbiamo lavorato in questi anni per individuare le cause del precariato e le possibili soluzioni, evitando false illusioni e conoscendo i limiti della legislazione regionale rispetto alla legislazione statale. Si è fatto ricorso in questi anni a lavoro precario dentro i servizi regionali e per questo all’inizio della legislatura abbiamo inteso tracciare una linea, una volta per tutte”. Per il relatore “l’applicazione delle norme statali e della legge regionale in discussione darà certezza giuridica alla Regione. Oggi il Consiglio c’è un testo in grado di tracciare una strada per l’amministrazione anche se sarebbe stato meglio chiudere questa situazione qualche mese fa ma non avremmo  avuto un testo così elaborato ed efficace”.

Per l’on Mario Floris “se non consideriamo in modo prioritario tutti i temi del lavoro e dell’economia non possiamo affrontare in maniera organica il tema del personale della Regione. Per questo rinnovo l’invito perché si apra una sessione speciale sullo Statuto di autonomia e di confronto con lo Stato”.

Per l’on. Roberto Deriu (Pd) “la giornata è importante e da ricordare perché queste norme sono attese con speranza da tanti sardi. Anche da quelli che sperano in futuro di entrare a far parte dell’amministrazione regionale e degli enti locali. Questo testo è una legge, peraltro: non un provvedimento amministrativo mascherato da legge”.

Per l’on. Gianfranco Congiu (Pds) “è importante il lavoro di sintesi che è stato fatto dalle commissioni ed è importante che contenga una linea di demarcazione per il futuro”. Anche l’on. Rubiu (Udc) si è associato e ha ricordato: “Anche noi siamo firmatari della legge e oggi si rende giustizia a chi lavora in Regione con un ruolo di precario. Ma non possiamo ora dimenticare i precari delle Asl, delle società in house e delle aziende regionali”.

Per il riformatore Attilio Dedoni, firmatario del provvedimento, “il problema del precariato nella nostra Regione sembra proprio che non abbia fine. Questa è una norma di partenza, l’inizio di un percorso”.

Anche il capogruppo di Forza Italia, on. Pittalis, ha ricordato di aver firmato il testo: “Su questi temi si misura la capacità e la credibilità di una classe politica. Questo è un primo tentativo di soluzione di un problema. Finalmente andiamo verso qualche traguardo ma è soltanto l’inizio, anche se abbiamo cercato di dare la risposta adeguata nell’articolo 7 per evitare disparità di trattamento tra casi simili. Confidiamo sul fatto che sia accolto il nostro emendamento 2 e che dopo le vacanze si possa lavorare tutti assieme per affrontare il resto della materia”.

Ha quindi preso la parola l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci che ha rivolto un plauso all’iniziativa assunta dal Consiglio con la presentazione di una legge per il superamento del precariato e sulla quale – ha detto – “c’è il pieno consenso della Giunta”. «Condividiamo l’impostazione complessiva del provvedimento finalizzato a dare una risposta a un problema di grande importanza per tutte le amministrazione pubbliche – ha detto Paci – non è un provvedimento amministrativo ma una legge con caratteristiche importanti di generalità che dà risposte precise. Con le risorse messe a disposizione ci sono gli spazi per intervenire anche su altri fronti: le progressioni interne del personale e i concorsi per nuove assunzioni. Bisogna pensare anche alle migliaia di giovani laureati che aspettano un concorso pubblico. Nella legge c’è il giusto equilibrio tra esigenze diverse. Questa legge non riuscirà a dare una soluzione per tutto ma va nella giusta direzione».

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato all’unanimità.

Si è quindi passati all’esame dell’articolo 1 “Oggetto e finalità. Integrazioni alla legge regionale n. 31 del 1998”. Il presidente della Terza Commissione Franco Sabatini (Pd) ha invitato l’Aula a riflettere sull’appello rivolto dall’ex presidente della Regione Mario Floris che nel suo intervento aveva sollecitato l’impegno del Consiglio per la riscrittura dello Statuto. «Non vorrei che questo appello cadesse nel nulla – ha detto Sabatini – con il provvedimento di oggi si interviene su un problema rilevante ma non  sull’organizzazione generale della Regione e del personale che passa attraverso la riscrittura dello Statuto. L’auspicio è che dopo le feste e la discussione della Finanziaria si affronti il tema. Ritardi e disfunzioni sono evidenti, ne subiamo le conseguenze tutti i giorni. La macchina va riorganizzata, anche la legge sul personale ha subito tante modificazioni, è necessario riscriverla. Ci sono servizi degli assessorati sovradimensionati e altri sottodimensionati, non si riesce ad attrezzarli per dare risposte ai cittadini. Occorre porre fine al precariato esistente e non crearne del nuovo. Il precariato nasce quando con le leggi ordinarie non si riesce a dare risposte alle esigenze della macchina amministrativa».

Posto in votazione l’articolo 1 è stato approvato all’unanimità (42 voti favorevoli su 42 votanti).

Si è quindi passati alla discussione dell’articolo 2 “Modifiche all’articolo 6 della legge regionale n. 31 del 1998 (Gestione delle risorse umane)” e degli emendamenti. Il presidente della Seconda Commissione Gavino Manca ha chiesto il ritiro dell’emendamento aggiuntivo e degli altri presentati su due temi specifici come la formazione professionale e il personale della Regione. «Propongo il ritiro di questi emendamenti e propongo la presentazione di due ordini del giorno che impegnino le commissioni ad affrontare entro i primi 30 giorni di gennaio i due argomenti in modo complessivo». Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci che ha invitato i presentatori a ritirare tutti gli emendamenti tranne il 3, il 6 e il 7.

L’emendamento aggiuntivo n.4, presentato dal consigliere Walter Piscedda è stato ritirato. Posto in votazione l’articolo 2 è stato approvato all’unanimità (41 voti su 41 votanti). 

All’’articolo 3 “Reclutamento speciale” sono stati presentati gli emendamenti 3, 6 e 7. Il  6 è stato ritirato.

L’articolo 3 è stato approvato all’unanimità. Anche l’emendamento 3, su cui c’era parere favorevole di giunta e commissione, è stato approvato  all’unanimità. Questo emendamento con l’aggiunta del comma 4 bis prevede lo stanziamento di 500.000 euro per il fondo di reclutamento del personale a tempo indeterminato dipendente e dirigente dell’amministrazione regionale  a decorrere dal 2017. Anche l’emendamento 7 è stato approvato all’unanimità. L’emendamento prevede al comma 8 dell’articolo 3 dopo la parola “espletamento” l’aggiunta delle parole “per una durata prevalente attestata dal responsabile della struttura”.

L’articolo 4 “Proroga dei contratti” è stato approvato all’unanimità. All’articolo 5 “Reclutamento ordinario” sono stati presentati gli emendamenti 1, 2 e 5 . il presidente Manca ha chiesto però il ritiro di tutti gli emendamenti. L’assessore regionale al lavoro Virginia  Mura  ha detto all’Aula che la legge sulla formazione professionale è quasi pronta e sarà portata all’esame della commissione entro i primi dieci giorni di gennaio. Gli emendamenti 1, 5 e 2 sono stati ritirati. La dichiarazione dell’assessore – ha detto il capogruppo di FI Pietro Pittalis – è importante . Aspettiamo il provvedimento sulla formazione professionale,  promesso dall’assessore,  entro i primi 10 giorni di gennaio. Messo in votazione l’articolo 5 è stato approvato. Stesso consenso anche per gli articoli 6 “Mobilità del personale del soppresso ESAF” e 7 “Modifiche all’articolo 37 della legge regionale n.9 del 2016 (Personale)”. Sull’articolo 8  il presidente della Commissione Lavoro Gavino Manca ha chiesto il voto negativo  perché l’argomento sarà l’oggetto di un provvedimento separato. L’articolo 8 “Ispettori fitosanitari” è stato bocciato (votanti 30, sì 2, contrari 28). Approvato senza discussione anche l’ articolo  9 “Modifiche alla legge regionale n. 32 del 2016”. Sull’articolo 10 “Monitoraggio del personale
delle società partecipate” è intervenuto il presidente della Prima commissione Francesco Agus che ha chiesto di introdurre  un emendamento orale per inserire in questo articolo anche il monitoraggio del personale delle aziende sanitarie. L’emendamento è stato accolto e l’articolo 10, così emendato,  è stato approvato. Via libera anche all’articolo 11 “Norma finanziaria” e all’articolo 12 “Entrata in vigore”.  Il presidente ha messo poi in votazione un ordine del giorno sull’organizzazione del personale delle amministrazioni del sistema Regione che è stato approvato all’unanimità.  Questo ordine del giorno impegna la Giunta, entro 30 giorni, ad effettuare un monitoraggio che individui le criticità relative agli inquadramenti  del personale delle Amministrazioni del sistema Regione e a individuare le strade percorribili che risolvano in via definitiva le criticità. Approvato anche un ordine del giorno sulla riforma del sistema della formazione professionale, con l’astensione di Mario Floris (misto). Il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’intero provvedimento che è stato approvato all’unanimità.

Il Consiglio ha quindi preso in esame del Dl n. 375 – Giunta regionale – “Vigilanza, monitoraggio e controllo sulle attività di servizio pubblico di cabotaggio marittimo con le isole minori”

Assente l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, trattenuto a Roma da impegni istituzionali, il provvedimento è stato illustrato dal consigliere Antonio Solinas (Pd), che ha sottolineato la necessità «di recuperare quelle aliquote di personale non inserite a seguito del bando di gara; per quanto riguarda le risorse, per il 2016 arriveranno dalla continuità territoriale marittima mentre per la spesa pluriennale fino al 2022 si troverà copertura dai fondi del Trasporto pubblico locale regionale». C’è l’urgenza, ha concluso Solinas, «di approvare in tempi rapidi la legge per evitare di perdere risorse preziose».

Il consigliere di Sel Luca Pizzuto in apertura ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla commissione «su un pezzo della complicata vicenda Saremar che ancora non vede la luce mentre, nella gran parte, i lavoratori ex Saremar ora dipendenti Delcomar vivono un precariato molto grave e si registra un arretramento complessivo su salvaguardia dei posti di lavoro e di recupero dell’indotto, segno che al momento la privatizzazione non ha determinato miglioramenti». Al termine dell’esame della legge, ha concluso Pizzuto, «auspico l’approvazione di un ordine del giorno che prevede premialità per alcune figure professionali provenienti dall’ex indotto Saremar; colgo l’occasione per invitare la Giunta ad un monitoraggio molto puntuale sull’attuazione del contratto».

Esprimendo il parere della Giunta, favorevole, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha confermato l’attenzione dell’Esecutivo sull’attuazione degli impegni politici assunti a suo tempo ed annunciato che una delibera dell’assessore del Lavoro sarà presto sottoposta all’attenzione della Giunta.

Successivamente il Consiglio ha approvato il passaggio agli articoli della legge ed i 3 articoli che la compongono. Voto favorevole dell’Aula anche ad un ordine del giorno unitario che impegna il presidente della Regione e l’assessore dei Trasporti “a prevedere adeguate garanzie per assicurare, nell’ambito delle selezione pubbliche, adeguate premialità ai lavoratori precedentemente occupati nell’espletamento dei servizi accessori al cabotaggio, con particolare riferimento al servizio di biglietteria”. Subito dopo, il Consiglio ha espresso il voto finale alle legge con 35 voti favorevoli.

Il presidente Ganau ha quindi messo in discussione l’ultimo punto all’ordine del giorno: la mozione n. 272 sul licenziamento degli infermieri in servizio presso il carcere di Badu ‘e Carros e Mamone.

«Un atto di barbarie appena consumato – ha detto il primo firmatario del documento Daniele Cocco (Sel) – un provvedimento che riguarda 15 infermieri professionali che prestavano servizio negli istituti penitenziari di Nuoro e Mamone da oltre 13 anni. So che l’assessore ha studiato il problema e sta cercando soluzioni. Auspico che oggi ci sia una risposta soddisfacente. Stiamo parlando di persone con famiglie a carico che vedono mettere in discussione il loro percorso esistenziale».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis si è detto d’accordo con la mozione e ha chiesto di poter aggiungere anche la sua firma al documento. «Stiamo discutendo di problema serio, di rilevanza non inferiore rispetto alle situazioni di altri lavoratori. E’ una questione che l’assessore Arru conosce bene. Parliamo di 15 infermieri specializzati che operano in un settore sensibile come quello delle carceri. Credo che sia necessario trovare una soluzione magari favorendo una proroga dei contratti in attesa che si espletino le procedure concorsuali. Questi infermieri hanno lavorato senza soluzione di continuità per oltre 13 anni, l’amministrazione potrebbe essere esposta a contenziosi con un aggravio dei costi».

Antonio Solinas (Pd) si è detto d’accordo con il contenuto della mozione invitando però i presentatori a non limitarla ai soli istituti penitenziari del nuorese. «E’ un problema che riguarda tutte le carceri dell’Isola – ha detto Solinas – va affrontato e risolto in modo complessivo».

L’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha riconosciuto la gravità della situazione: «Ci siamo fatti carico del dramma dei lavoratori e abbiamo approfondito la situazione degli infermieri che lavorano a Badu ‘e Carros e Mamone ma, come dice Solinas, è necessario fare un ragionamento complessivo. Una norma nazionale trasferiva alle Regioni il compito di risolvere alcune situazioni del personale sanitario delle carceri. La Regione Sardegna non ha purtroppo mai predisposto un disegno di legge per bandire concorsi e selezioni per il reclutamento di infermieri e medici. Si è fatto ricorso alle proroghe che alla fine ci hanno portato a questa situazione. Ora serve una legge del Consiglio per valorizzare questo personale e il loro percorso formativo. E’ questa l’unica soluzione possibile».

Daniele Cocco, nella replica come primo firmatario della mozione, ha espresso soddisfazione per le parole dell’assessore: «Auspico in tempi rapidi una proposta della Giunta per ri-selezionare il personale, solleciterò l’assessore perché ciò avvenga altrimenti se ne farà carico il Consiglio. Questa situazione è intollerabile».

Messa ai voti la mozione è stata approvata all’unanimità (32 sì su 32 votanti).

Successivamente il presidente Ganau ha comunicato all’Aula l’inammissibilità, secondo le disposizioni del Regolamento,  dell’ordine del giorno sui tagli ai servizi di Poste Italiane presentato dal consigliere Eugenio Lai.

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Ancora una sconfitta per una brutta Dinamo Banco di Sardegna, a Charleroi, nella decima giornata della regular season di Basketball Champions League: 63 a 57 (primo tempo 30 a 28).

Dopo un primo tempo in equilibrio, chiuso al 20’ con la squadra di casa avanti di 2 punti (30 a 28), Devecchi e compagni hanno subito l’offensiva belga nella terza frazione che ha scavato un largo vantaggio (51 a 38 all’ultimo intervallo). Negli ultimi 5’ i ragazzi di Federico Pasquini non sono riusciti a completare la rimonta guidata da David Bell e, dopo essersi riportati da -16 a -4, si sono arresi sul punteggio di 63 a 57. Complessivamente è stata la peggior Dinamo vista dall’inizio della stagione, tra campionato e Champions League. L’unico giocatore in doppia cifra alla fine è stato Lorenzo D’Ercole, che ha messo a segno 11 punti nei 13 minuti e 10 secondi giocati, con 1 su 1 nei tiri da 2 punti e 3 su 5 dalla distanza dei 6.75.

Oggi la squadra biancoblu è tornata in Sardegna ed ha ripreso il lavoro per preparare la prossima sfida di campionato contro la Fiat Torino, in programma martedì 27 dicembre, al PalaSerradimigni di Sassari.

«Abbiamo giocato la peggior partita della stagione, sicuramente i peggiori 40’ offensivi visti finora – ha commentato amaramente Federico Pasquini -. Abbiamo il problema di non riuscire a ripartire dopo una sconfitta: arriviamo dal match di campionato tre giorni fa dove siamo stati avanti di 17 che abbiamo perso nel finale e siamo arrivati qui completamente senza fiducia. Dobbiamo sicuramente lavorare duro per mettere dentro i nostri nuovi giocatori e lavorare a testa bassa per uscire da questa situazione. Ora abbiamo bisogno di stare insieme e lavorare uniti prima del prossimo match in campionato di martedì prossimo. Ho visto una reazione nell’ultimo quarto, bisogna ripartire da lì e spero che questa sia l’ultima volta che la squadra giochi così male in stagione. Quando la situazione diventa difficile – ha concluso il coach biancoblu – l’unico modo per uscirne è chiudersi in palestra, lavorare più duramente possibile e cercare di risolvere i nostri problemi tutti insieme.»

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Dure critiche dell’on. Ignazio Locci (FI) al sindaco Mario Corongiu, sulla situazione dell’Ufficio tecnico comunale.

«A Sant’Antioco succede l’impossibile – scrive in una nota Ignazio Locci -: l’ufficio tecnico comunale è privo di personale (tra ferie e assenze strutturali), e tutte le procedure di approvazione delle concessioni edilizie (e non soltanto) risultano bloccate. Attualmente è presente un solo responsabile che non riesce ad assolvere a tutti i compiti che gravano sull’ufficio. E così, giacciono pile di pratiche inevase con i professionisti che quotidianamente si recano in Municipio per verificare lo stato di avanzamento e i cittadini che si lamentano per le inaccettabili lentezze. Una situazione intollerabile alla quale il sindaco Mario Corongiu deve porre rimedio nel più breve tempo possibile.»

«Il primo cittadino ha tutti gli strumenti per correre al riparo e sostituire il personale mancante (recentemente un tecnico ha rassegnato le dimissioni) ma sembra disinteressarsi del problema. Mi rivolgo al sindaco con un appello, affinché risolva la grave situazione che si è venuta a creare. Non si disinteressi – conclude Ignazio Locci – e organizzi un incontro urgente con i professionisti del settore che oggi brancolano nel buio.»

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Dopo i Riformatori sardi e Forza Italia, anche l’Udc attacca pesantemente la Giunta Pigliaru sulla soluzione adottata per i lavoratori Ati Ifras.

«L’assenza di una chiara strategia e di un progetto di rilancio è all’origine di questa fine traumatica per i lavoratori del Parco Geominerario – denuncia il capogruppo Gianluigi Rubiu -. La verità è che la Regione sceglie la strada della cassa integrazione per i dipendenti del Parco Geominerario, contravvenendo e non rispettando una legge approvata dal consiglio regionale il 30 novembre. Una figuraccia colossale e senza precedenti. Una vergogna. Un ulteriore colpo per il Sulcis Iglesiente ed il Medio Campidano con professionalità che finiranno nel calderone degli ammortizzatori sociali, lasciando senza un piano di sviluppo un patrimonio unico dell’Isola. La Giunta Pigliaru, con l’assessore Mura – aggiunge Gianluigi Rubiu -, oltre ad offendere il consiglio regionale,  umiliano e ingannano tutti i lavoratori, ma potremmo dire tutti i Sardi. Non si è tenuto conto del fatto che l’unica soluzione praticabile sarebbe stata la proroga della convenzione, in attesa di una gara pubblica internazionale per affidare definitivamente al vincitore l’incarico per eseguire tutti gli interventi di bonifica e valorizzazione  del patrimonio del Parco Geominerario, invece si sta avverando quello che sembrava un rischio lontano con la perdita di ulteriori posti di lavoro.»