25 December, 2024
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L’Associazione TDM 2000 comunica che domani giovedì 15 dicembre, a partire dalle ore 10.00, nell’Hostel Marina, scalette san Sepolcro 3, a Cagliari, si terrà la manifestazione di promozione del dialogo interculturale “Words of Worlds – Voci dai Mondi”.

La manifestazione, alla quale prenderanno tra gli altri 46 giovani di 22 Paesi europei, ha come scopo la promozione del dialogo interculturale quale strumento di contrasto alle dinamiche disgreganti dei giorni nostri.   

Le attività dureranno l’intera mattinata e comprenderanno laboratori, punti informativi, giochi   rigorosamente a carattere interculturale. I partecipanti saranno quindi calati in un’atmosfera prettamente internazionale.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato Sardegna Solidale.

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In base alle nuove norme approvate oggi dal Parlamento europeo, la fornitura di servizi per il trasporto ferroviario di passeggeri nazionali nei Paesi dell’UE dovrà di norma essere assegnata tramite gare d’appalto. Tali regole mirano anche a stimolare gli investimenti e lo sviluppo di nuovi servizi commerciali. 

Secondo le nuove regole, le compagnie ferroviarie saranno in grado di offrire i propri servizi per il trasporto ferroviario di passeggeri nazionali nei mercati ferroviari interni dell’UE in due modi.

In primo luogo, nei casi dei servizi per il trasporto ferroviario di passeggeri coperti da contratti di servizio pubblico, la procedura dell’appalto pubblico, aperta a tutti gli operatori ferroviari UE, diventerà gradualmente la procedura standard.

I contratti di servizio pubblico rappresentano circa i due terzi dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri nell’UE. La nuova procedura, che quindi prevede che le imprese presentino un’offerta pubblica per tali contratti, dovrebbe aumentare l’attenzione per il cliente e ridurre i costi per il contribuente.

In via d’eccezione, le autorità nazionali potranno mantenere il diritto di aggiudicare contratti direttamente, senza indire una gara d’appalto. Tuttavia, per poter scegliere tale opzione, le autorità dovranno:

  • sostenere che tale decisione porta a miglioramenti per una serie di requisiti di prestazione (ad esempio, puntualità e frequenza dei servizi, qualità del materiale rotabile e capacità di trasporto), e
  • applicarla solo nei casi di servizi pubblici al di sotto di un certo valore medio annuale o per la fornitura di servizi di trasporto pubblico di passeggeri (7,5 milioni di euro o 500.000 km).

In secondo luogo, ogni compagnia ferroviaria potrà offrire servizi commerciali concorrenziali sui mercati ferroviari europei per il trasporto passeggeri.

Tuttavia, per garantire la fornitura di tutti i servizi che i paesi UE desiderano fornire nell’ambito dei contratti di servizio pubblico, gli Stati membri possono limitare il diritto di accesso di un nuovo operatore solo a determinate linee. Un’analisi economica oggettiva da parte del regolatore nazionale sarà necessaria per determinare in quali casi l’accesso può essere limitato.

Potenziali conflitti di interesse dovranno inoltre essere valutati per garantire che i gestori dell’infrastruttura operino in modo imparziale, in modo che tutti gli operatori abbiano lo stesso accesso alle tratte e alle stazioni.

Gli operatori del servizio pubblico dovranno conformarsi agli obblighi previsti dalle leggi sociali e sul lavoro, stabiliti dal diritto comunitario, dal diritto nazionale o dai contratti collettivi.

Le compagnie ferroviarie potranno offrire nuovi servizi commerciali sulle tratte nazionali a partire dal 14 dicembre 2020.

Gare di appalto competitive dovranno diventare la regola generale per i nuovi contratti di servizio pubblico dal dicembre 2023, salvo alcune eccezioni.

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I giorni a disposizione sono otto (dal 17 dicembre al 24 dicembre) ma è, soprattutto, l’ultimo weekend prenatalizio a far vivere alla città mineraria, appieno, lo spirito del Natale. Grazie al suo protagonista principale: Babbo Natale. È proprio lui, la sera di sabato 17 dicembre, scortato da tantissimi elfi, a sfilare in carrozza per le vie di Carbonia, fino ad arrivare nella sua casa, in piazza Roma. I regali? Ci sono anche quelli: l’uomo vestito di rosso e con la barba lunga più amato da bambini e bambine è pronto ad impacchettarli, con l’aiuto di volontari, e donarli ai piccoli meno fortunati. Un appuntamento imperdibile e, soprattutto, unico, quello imbastito dall’associazione Primavera Sulcitana e dal Comune, insieme a tantissime associazioni cittadine come la Pro Loco o quelle dei commercianti. Tutti uniti per raggiungere un unico scopo: far godere a tutti gli scorci migliori di Carbonia. È solo il primo di tanti magici momenti lunghi più di una settimana. Il centro cittadino viene, infatti, avvolto dall’atmosfera natalizia: un’area molto ampia di giochi gonfiabili in piazza Roma e una marea di stand addobbati a tema. Con un ampio e doveroso spazio legato al buon gusto: tanti i punti di street food nei quali è possibile perdersi tra gusti locali e non solo. I pretzel e i finferli, la polenta calda con cinghiale: sono solo alcuni tra i piatti che si possono assaporare a prezzi popolarissimi.

E’ previsto anche il concorso Mestolo di legno 2016: il web writer e CEO Daniele Puddu, insieme a Michele Baldussi e Luca Boschetto ha il compito di valutare e premiare le pietanze e i dolci migliori messi alla portata di tutti a Carbonia. E anche i negozi sono pronti a fare la loro parte: tra via Gramsci e piazza Roma il programma vede serrande alzate tutti i giorni. «Il Natale 2016 è pronto a portare, in settori importanti come il commercio, tutti i suoi benefici. Carbonia si prepara a vivere otto indimenticabili giorni, all’insegna del buon gusto, della gioia e della solidarietà», spiega Alessia Littarru, presidente Primavera Sulcitana.

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Dopo essere tornata alla vittoria in campionato contro la Dolomiti Energia Trentino, la Dinamo Banco di Sardegna si è riscattata ieri sera anche in Champions League, imponendosi sulla squadra polacca dello Szolnok con il punteggio di 97 a 88 (primo tempo 51 a 49). Non è stata una partita facile, equilibrata nella prima metà, è stata decisa da un grande terzo quarto che ha visto Devecchi e compagni distanziare i polacchi di 10 punti, margine gestito con una buona sicurezza nell’ultimo quarto, nonostante un tentativo estremo di reazione degli ospiti.

I ragazzi di Federico Pasquini hanno vinto grazie ad una elevata intensità sul campo e la giusta cattiveria nei momenti topici, trovando la leadership da diversi uomini in campo. A partire da un super David Bell, Mvp del match con 31 punti, 10/13 al tiro – 4 su 4 da 2 punti, 6 su 9 da 3 punti – 5 su 5 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 6 assist e 37 di efficienza in 30’ sul campo; grande intensità per Trevor Lacey, a referto con 18 punti – 7 su 10 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti – 1 su 1 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 7 assist e 25 di efficienza, determinante nel terzo quarto un super Rok Stipcevic (10 punti e 3 assist) autore di tre bombe fondamentali per scavare il break nella terza frazione di gioco. La vittoria è frutto dell’energia di un gruppo che ci crede e che si supporta per tutta la durata della partita, con l’apporto di tanti uomini della panchina: Gabe Olaseni (8unti e 6 rimbalzi), Jack Devecchi (8 punti e 2 assist) e Lollo D’Ercole (3 punti e 2 assist).

«Abbiamo interpretato la partita benissimo a livello offensivo – ha detto a fine match Federico Pasquini -, facendo perfettamente quello che avevamo deciso di fare, muovendo bene la palla. Dobbiamo migliorare il discorso di coinvolgere meglio il pivot sui flash dentro l’area. Credo che sia normale quando cambi il regista della squadra, dobbiamo ancora trovare il nostro equilibrio in questo, è un’intesa che necessita più tempo. Dobbiamo riuscire a diventare più furbi, e in certe situazioni difensivi e spendere i falli, per esempio. Nel primo tempo eravamo forse più focalizzati sull’attacco e abbiamo fatto meno bene a livello difensivo, non eravamo abbastanza reattivi e svegli e su questo ci hanno punito facendo 8 su 10 da tre.  Ciò che ha fatto la differenza nel terzo quarto è stata l’aggressività, con difesa molto dura, molto maschia, contro una squadra che era in fiducia, che gioca molto bene in attacco, a prescindere dai suoi risultati in Champions. Nel quarto quarto,quando eravamo 70-60, dopo il loro parziale 9-0, sull’80 a 77 ne siamo usciti bene, riuscendo a controllare bene e a ricacciarli indietro. Questo mi è piaciuto molto, sono molto soddisfatto della prova dei ragazzi.»

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Venerdì 16 dicembre, alle ore 10,30, nel palazzo Comunale di Cagliari, in via Roma 145, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della XXX MARCIA DELLA PACE promossa dalla Caritas della Diocesi di Ales-Terralba, e organizzata dalla Delegazione regionale Caritas Sardegna, in collaborazione con le diocesi della Sardegna, gli uffici diocesani della Diocesi di Cagliari, gli uffici della Pastorale Sociale e del Lavoro, della Pastorale Giovanile, numerose associazioni cattoliche e laiche, le confederazioni sindacali, l’Alleanza contro la Povertà, la Tavola della Pace, il CSV Sardegna Solidale e altre realtà della società civile.

Quest’anno, la Marcia, per la prima volta si svolgerà a Cagliari nel pomeriggio del 29 dicembre 2016 con inizio alle ore 15.

«Il tema scelto – ha precisato don Angelo Pittau promotore dell’iniziativa fin dalla sua prima edizione svoltasi a Sardara nel dicembre del 1987 – è lo stesso del messaggio di Papa Francesco per la 50ª Giornata mondiale della Pace del primo gennaio 2017, istituita da Papa Paolo VI nel 1968: “La non violenza: stile di una politica per la pace”.»

Alla conferenza stampa saranno presenti:

– mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza Episcopale Sarda;

– don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari e delegato regionale Caritas Sardegna;

– don Angelo Pittau, presidente del comitato promotore della Marcia della Pace e direttore della Caritas diocesana di Ales-Terralba;

– Massimo Zedda, sindaco di Cagliari;

– i rappresentanti delle organizzazioni che hanno costituito il Comitato promotore della Marcia 2016.

Nel corso della conferenza stampa saranno presentate modalità, obiettivi, itinerario e l’ospite-testimone che ha raccolto l’invito a partecipare alla Marcia di quest’anno e che terrà il discorso conclusivo.

La Marcai della Pace lo scorso anno si svolse a Carbonia. Ripubblichiamo l’album fotografico di quella giornata.

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Credem è un gruppo bancario privato fondato nel 1910. Presenti in Italia con oltre 600 punti vendita e oltre 5.000 dipendenti. A differenza di tanti altri gruppi bancari che in questo momento delicato hanno vari problemi, il gruppo Credem è solido e sempre in crescita cosa che verrà confermata con la chiusura del bilancio 2016.

Anche quest’anno ci sono state circa duecento nuove assunzioni e già se ne annunciano altre 120. Questo il chiaro messaggio con cui l’azienda accoglie i candidati: «Cerchiamo giovani neo-laureati o neo-diplomati…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_credem.html .

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In attesa della pubblicazione del nuovo bando, la Direzione Centrale Credito e Welfare ha prorogato il termine di conclusione del progetto Home Care Premium 2014 sino al 30 giugno 2017.

Per il periodo di proroga sarà data continuità sia alla prestazione prevalente (attraverso un contributo mensile da parte dell’Istituto direttamente al beneficiario per l’assunzione di un assistente familiare), sia alle prestazioni integrative (attraverso l’individuazione dei servizi previsti dal Regolamento Home Care Premium 2014, che rispondano al meglio alle esigenze dell’utente, erogate direttamente dall’Ufficio Home Care Premium al committente).

Lo Sportello Home Care Premium del PLUS Distretto Sanitario di Carbonia, in casi particolari, come ad esempio decessi e rinunce, provvederà ad attivare nuovi progetti, scorrendo la lista d’attesa. Non sarà possibile presentare nuove domande per l’attivazione di progetti.

Lo Sportello Home Care Premium rimane a completa disposizione per qualsiasi chiarimento ai seguenti recapiti:

– telefono: 0781.694459-694468

– email: homecarepremium@comune.carbonia.ci.it .

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Si è svolto sabato 10 dicembre, a Cuglieri, il convegno denominato “La via della Panada” nella splendida cornice dell’ex Pontificio Seminario per parlare della dieta sardo mediterranea, in cui per la seconda volta, 3 comunità distanti ma unite dall’antica arte della panada si sono riunite per discutere sullo stato di salute e tutela del piatto unico, sa panada, tipico dei loro territori. Interessanti risvolti turistici coinvolgono Assemini, Cuglieri e Oschiri, unite in un percorso di riconoscimento sulle varianti che esse rappresentano della panada in Sardegna.

Oschiri è un comune di 3.348 abitanti della provincia di Sassari ai piedi del monte Limbara. Nel suo territorio è compreso il bacino artificiale del Coghinas.

Cùglieri è un comune di 2.697 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nell’antica regione del Montiferru di cui è il centro principale.  

Assemini è un comune di 26.641 abitanti della città metropolitana di Cagliari, in Sardegna. È classificato secondo gli standard turistici come “Paese di antica tradizione della ceramica“.

Insieme prima che qualche altra regione di impadronisca del nome Panadas, cosi come accaduto con il pecorino romano – è il campanello di allarme lanciato dalle giovani ragazze di Oschiri, future eredi del Pastificio Sa Panada di Oschiri. Ognuno cerca di difendere i prodotti del proprio campanile. Ma Assemini Oschiri e Cuglieri le campane le vogliono suonare insieme. Questo il messaggio finale del convegno.

«Come ottenere la certificazione Made in Sardinia, un marchio che distingua i prodotti totalmente creati in Sardegna, dal progetto alla confezione, sarà oggetto di discussione e di intenso lavoro nei prossimi mesi, in cui – dichiara Veronica Matta – studieremo insieme ai membri promotori di questa iniziativa (Assemini è un’altra cosa, Sa Mata, l’albero delle idee, Comunità mondiale della longevità, Agriturismo Is Scalas, Ifal) le carte necessarie per poter raggiungere l’ambizioso obiettivo, insieme a Cuglieri e Oschiri. La panada in Sardegna rappresenta un cibo che ha scandito e scandisce tuttora momenti fondamentali della vita dei sardi, degli asseminesi, dei cuglieritani e degli oschiresi in particolar modo. I ricordi si perdono nel tempo, sono in tanti a domandarsi sull’origine della panada.»

Cosi apre il suo intervento al convegno scientifico antropologico “La via della Panada” lo studioso di alimentazione sarda, Giovanni Fancello. In tutta la Sardegna diverse sono le varianti di quella meravigliosa preparazione delle panadas/impanadas. Si sente spesso dire che sono tipiche e originarie di Oschiri o che provengano da Villacidro, Cuglieri, Ozieri o Assemini. Le argomentazioni sono varie, ma penso che sulle storia delle panadas sia necessario essere prudenti. In realtà l’itinerario di partenza e d’arrivo è difficile da tracciare. Secondo il mio modesto punto di vista la pietanza potrebbe derivare dalle antiche torte del mondo classico, dove erano tante e variegate le tipologie. Oggi il termine panadas/impanadas si dice siad’origine spagnola e sta ad indicare preparazioni avvolte da pasta di pane, “panare” o “impanare”. Impanare, o avvolgere nella sfoglia di pasta di pane, è una preparazione medievale dove si tendeva a sovrapporre i sapori e coprire il gusto naturale degli alimenti con doppie cotture. è la sfoglia diventa anche un oggetto che contiene e che si cuoce e, inoltre, consente il trasporto del cibo e tutto si può mangiare. Nei ricettari catalani è citata la PANADA. E’ nella cucina medievale italiana che è tanto documentata la “torta” e il “pastello”, con le sfoglie che avvolgono i ripieni salati e dolci. Oggi in Spagna gli impasti originali si sono persi e le “empanadas” si preparano con la pasta sfoglia e vengono ripiene con anguilla, cozze, altri pesci e verdure. In Sardegna, invece, si è conservata la preparazione antica della pasta di pane azzima con ripieni vari. La forma più antica era sicuramente una grossa torta che tuttora si può trovare in Campidano, mentre la piccola forma Logudorese è sicuramente una successiva evoluzione rinascimentale, quando si inizia a concepire, con la rivalutazione delle buone maniere a tavola, la porzione individuale.

«La Panada e Cuglieri – dichiara Rita Fenu (Presidente della Gurulis Nova) – hanno un rapporto simbiotico: non esiste ricorrenza religiosa o civile in cui lei non sia presente; la sua avvolgente forma a cerchio fa pensare al percorso del sole, della luna e della terra, al mutamento delle stagioni, al circolo della vita dell’uomo. Della vita di tutti Cuglieritani ne ha scandito le tappe fondamentali segnandone tutti i passaggi felici: nascita, matrimonio, feste paesane, cerimonie e ricorrenze. A Cuglieri non  esiste un evento in cui non sia la protagonista a tavola. Fare sas Panadas era un momento di incontro, di riunione in vicinato nonché di divertimento e risate. Grazie allo stimolo fornito dal progetto della dottoressa Matta “S’iscola de sa Panada”, noi della Gurulis Nova abbiamo ritenuto interessante svolgere delle attività didattiche con i miei alunni della classe quarta dellascuola primaria di Cuglieri: nella teoria attraverso questionari e interviste alle nonne e alle mamme, nella pratica facendo mettere le “mani in pasta” ai bambini.»

«Un’impresa iniziata il 2 aprile scorso ad Assemini, a Cuglieri per la sua seconda tappa, che l’anno prossimo si concluderà con la terza e ultima tappa a Oschiri, con l’intento di valorizzare, innovare, senza perdere storia e tradizione. L’asse agroalimentare – conclude l’ideatrice del convegno Veronica Matta – è la chiave per la Sardegna e per molte regioni italiane Significa cultura, ambiente, turismo, ma anche produzione, impresa.»

RICETTE

Panadas di Sardegna

Assemini: la panada di anguille, ricetta di Carlo Matta (Ex Ristorante Sa Panada)

RICETTA PASTA PANADA ASSEMINESE: 200 gr. di semola+ 40 gr farina + gr. 50 di strutto + 4 cc. olio d’oliva – 10 gr. sale. Lavorare aggiungendo piano piano 1/2 lt. d’acqua.

RIPIENO PANADA: aglio, prezzemolo, pomodori secchi, sale e pepe – 150 gr. patate sottili – 250 gr. anguille pulite. Condire ad ogni strato. ½ bicchiere di olio alla fine, prima della chiusura del coperchio, che deve essere più sottile del fondo. Cottura 1 ora a 180°.

L’ingrediente fondamentale? L’entusiasmo e la voglia di credere che,pur nella diversità, gli incontri di questa natura arricchiscono ed ampliano in modo esponenziale un tesoro da non disperdere. Eventi come “La via della panada” contribuiscono a divulgare le nostre abilità e conoscenze culinarie che risalgono ai tempi degli spagnoli (come esposto da Fancello) e La panada, un patrimonio sardo e in particolare asseminese, con i suoi speciali prodotti.

Oschiri: ricetta di Marisa Cossu (La Casa della Panada)

1 kg di semolato rimacinato, 250 gr strutto, 400 ml acqua 25 gr sale -1 kg carne 25 gr sale, pepe, aglio e prezzemolo.

Del convegno “La via della panada” a cui ho partecipato accettando l’invito della Dott.ssa Veronica Matta, ho apprezzato l’unione e la collaborazione che si “toccava con mano”. Fondamentalmente abbiamo tutti lo stesso obbiettivo cioè salvaguardare le tradizioni e, soprattutto, far conoscere e apprezzare i nostri gioielli gastronomici.

Cuglieri: panadas, ricetta di Rita Fenu (Gurulis Nova)

RICETTA PASTA PANADAS CUGLIERI: 1 kg di semolato rimacinato, 2 hg di farina 00, 1 hg di strutto, ½ litro di acqua fredda, 1 bicchiere di olio, 1 cucchiaino  di sale. Mischiare le farine. Aggiungere lo strutto e lavorare per un po’ l’impasto. Mischiare l’acqua fredda conil sale e aggiungerla piano piano all’impasto. Aggiungere l’olio e lavorarla almeno mezz’ora.

RIPIENO PANADAS: 1kg di carne maiale, 1 kg di carne di vitella, 1,8 hg di carciofi, 1,8 hg di fave, 1,5 hg di piselli, 0,8 hg di olive snocciolate, 1,8 hg di pomodoro secco, aglio e prezzemolo, 1 bustina di zafferano, 2 cucchiai di noce moscata.

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L’associazione Pozzo Sella e il comune di Carbonia, nell’ambito del Convegno – Workshop “Educational tour sugli itinerari culturali e dello spirito”, promosso dall’assessorato regionale del Turismo, hanno organizzato l’escursione da Cannas di Sotto a Monte Sirai lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara.

L’escursione si tiene in occasione del 78° anniversario della fondazione della città di Carbonia, camminando attraverso 5.000 anni di storia del territorio comunale.

Il percorso è adatto anche ad escursionisti poco esperti di trekking, purché muniti di abbigliamento adeguato e con una buona preparazione fisica. La partecipazione è gratuita ed ognuno partecipa sotto la propria responsabilità.

Il raduno dei partecipanti è previsto per le ore 8.00, nel Parco Archeologico Cannas di Sotto (ingresso da via Alghero), con partenza alle ore 8.30 ed arrivo alle ore 13.00 a Monte Sirai.

Per consentire di rientrare al punto di partenza, gli organizzatori metteranno a disposizione un bus navetta con partenza da Monte Sirai.

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Verrà ufficializzata sabato a Iglesias, la costituzione della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara. Alle ore 11.00, nell’aula del Consiglio comunale, ci sarà la stipula dell’Atto notarile per la costituzione della fondazione di partecipazione denominata “FONDAZIONE CAMMINO MINERARIO DI SANTA BARBARA”. Alle 13.30, nella Sala Branca del Palazzo Municipale di Iglesias, degustazione di prodotti tipici locali con il gruppo di giornalisti al loro rientro dal Tour lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara. Alle 15.00, al monastero del Buon Cammino, benedizione dell’icona di Santa Barbara “scritta” dalla monaca iconografa del Monastero del Buon Cammino e presentazione da parte delle monache di clausura, dell’ordine delle Clarisse della tecnica di “scrittura” delle icone.

Alle ore 16.00, in piazza Sella, verrà posato il primo cippo-pietra miliare del Cammino Minerario di Santa Barbara e alle ore 17.00, nella sala conferenze della Scuola Mineraria di Iglesias, verranno presentati il Cammino e la “Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara”, con il coordinamento di Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico.

Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias, e mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias, porteranno i saluti della città di Iglesias e della diocesi.

Sono previsti i seguenti interventi:

• Giampiero Pinna, presidente dell’Associazione Pozzo Sella

• Ambra Garancini, presidente della Rete nazionale dei Cammini

• Luigi Lotto, presidente della Commissione Turismo del Consiglio regionale

• Paolo Piacentini, rappresentante del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

Per le conclusioni interverranno:

• Francesco Morandi, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio

• Arrigo Miglio, presidente della Conferenza Episcopale Sarda 

• Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna.

Alle ore 20.00, nella sala argani del Pozzo Sella della miniera di Monteponi, Mario Tozzi e Enzo Favata presenteranno lo spettacolo: “Parole e musica nel sottosuolo della terra più antica d’Italia lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara”.