3 September, 2024
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AsinelliAsinelli 1

Alcuni giorni fa un allevatore di Tratalias ha scoperto che erano stati portati via i suoi due asini, un maschio ed una femmina di nome Peppa tra l’altro incinta, custoditi all’interno del terreno di una donna di Carbonia, sito a Tratalias, località Medau Mannu.

Facendo un giro nel campo, l’allevatore si è accorto della presenza di una pressa di foraggio posta tra due container, nonché della presenza di una rete metallica ed una pedana in legno che, da quanto accertato, sono stati utilizzati per chiudere gli asini e farli salire su un furgone, grazie alla pedana invogliati come esca dal foraggio posto sopra il mezzo utilizzato per il trasporto.

I carabinieri della stazione di Tratalias, ricevuta la denuncia, si sono posti immediatamente alla ricerca della refurtiva e sono venuti a conoscenza che il 16 maggio era stato visto girare nella zona il fuoristrada della proprietaria del terreno dove lui custodiva gli asini, con al seguito un furgone bianco non meglio identificato.

Inoltre, girando sui vari siti di vendita on-line e sui social, i carabinieri si sono accorti che, imprudentemente o impudicamente, qualche giorno prima del furto la figlia della donna, aveva pubblicato su facebook un’immagine dell’asinello maschio di otto mesi con scritto che “Peppino”, asinello maschio di un anno era in adozione!

La ragazza scriveva che l’asinello era ancora un pochino diffidente ma era certa che sarebbe stato possibile conquistarlo con pazienza ed amore! Nel post la ragazza inseriva il proprio numero di telefono.

Alcune persone rispondevano e si interessavano all’annuncio fino a quando, grazie a questo incauto post veniva rintracciata l’“affidataria”, una ragazza di San Giovanni Suergiu che, su richiesta della ragazza, aveva “adottato” anche la femmina (Peppa).

La signora affidataria, inconsapevole, era stata aiutata dalla donna e dal suo fidanzato di Sant’Antioco a far salire gli animali sul furgone per essere portati nella nuova casa.

Per tranquillizzare l’affidataria, la proprietaria del terreno (vera mente) scriveva una dichiarazione nella quale riferiva di donare gratuitamente 2 asini di cui era in possesso da circa 2 anni nel suo terreno, senza però precisare che il legittimo proprietario e denunciante fosse stato autorizzato verbalmente dalla donna a tenere gli animali nel terreno in questione, in quanto la donna aveva la necessità di tenerlo pulito.

I carabinieri hanno recuperato i due asinelli e immediatamente l’“affidataria”, ignara di quanto fosse precedentemente successo, una volta informata, ha restituito gli asini al legittimo proprietario.

 

 

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Calzedonia, azienda leader nella vendita di calze, costumi da bagno e lingerie, è nata nel 1986 in un paesino in provincia di Verona, e in circa 30 anni di attività è diventata importante non solo in Italia, ma anche in molti paesi esteri tra i quali Germania, Gran Bretagna, Francia, Austria, Belgio, Svezia, Grecia, Spagna, Messico, Portogallo, Russia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Ungheria, etc. Il segreto del successo di Calzedonia è da attribuire. soprattutto. ai prodotti che seguono sempre la moda, ma soprattutto al rapporto qualità-prezzo.

Calzedonia al momento ha alcune decine di posizioni aperte in tutta Italia (nelle proprie sedi e negozi) per la ricerca di: impiegati, addetti vendite, tecnici, sales manager…. 

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_calzedonia.html .

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Palazzo della Regione 1 copia

La Regione, l’Anci Sardegna e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, FP-Cgil, Cisl-FP e Uil-FPL hanno sottoscritto un accordo sul personale dell’ex provincia di Cagliari, alla luce delle disposizioni contenute nella legge di riordino degli enti locali (L.R. n. 2/2016). All’incontro hanno partecipato tra gli altri l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, il presidente dell’Anci Pier Sandro Scano, l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna ed il sindaco metropolitano Massimo Zedda.
Rifacendosi a quanto previsto dai protocolli d’intesa del 24 novembre 2014 e del 30 marzo 2016, le parti hanno deciso di comune accordo che il formale passaggio del personale dalla provincia di Cagliari a quella del Sud Sardegna ed alla Città Metropolitana di Cagliari avverrà entro il 1° gennaio 2017, per allineare la contabilità fra gli Enti interessati a partire dall’inizio dell’anno finanziario e consentire il complessivo azzeramento delle attività contabili della Provincia cessante entro il 31 dicembre 2016.
Il 90% del personale sarà attribuito alla Città Metropolitana di Cagliari, in quanto subentra e assomma a sé le competenze della preesistente provincia di Cagliari, dell’Unione dei Comuni e le funzioni fondamentali della Città metropolitana, e anche in considerazione della maggiore concentrazione e densità di popolazione. Il restante 10% sarà attribuito alla neo costituita provincia del Sud Sardegna. Su proposta dei sindacati è stata inserita una clausola, secondo la quale l’attribuzione del personale sarà comunque gestita con flessibilità rispetto alle suddette percentuali, avendo riguardo del numero delle manifestazioni di volontà che saranno espresse dal personale interessato.
L’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Giorgio Sanna, dovrà redigere e pubblicare uno specifico avviso attraverso il quale il personale interessato, in termini esclusivamente volontari, possa esprimere la propria scelta fra la Città Metropolitana e la provincia del Sud Sardegna.
«Il lavoro svolto sinora da questo tavolo di consultazione sindacale – ha sottolineato l’assessore regionale Cristiano Erriu – ha sempre registrato la massima collaborazione da parte delle organizzazioni sindacali e dell’Anci, e per questa particolare occasione è stato esteso all’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna e al sindaco della Città Metropolitana. Questo lavoro ci sta permettendo di attuare la riforma in una forma condivisa, tenendo ben presenti le esigenze delle istituzioni coinvolte e quelle dei lavoratori.»

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Questa mattina i lavoratori della ditta F.lli Locci srl si sono riuniti in Assemblea straordinaria ai cancelli del cantiere Enel di Portovesme per denunciare il continuo mancato rispetto degli accordi da parte della ditta.

«La mancanza dei diritti minimi dei lavoratori del cantiere Enel – si legge in una nota diffusa pochi minuti fa – sono solo una parte delle problematiche che più volte abbiamo chiesto venissero risolte (mensa, spogliatoi, vestiario ecc.), alle quali si aggiungono il mancato pagamento degli stipendi a cui si sommano 2 mensilità arretrate, il mancato pagamento delle tredicesime mensilità che da tempo non vengono erogate. Più volte le organizzazioni sindacali di categoria e la Rsa si sono incontrate in Confindustria per cercare di salvare una situazione che con il passare del tempo peggiorava sempre più. Negli ultimi 3 anni si sono firmati accordi che tutelassero i lavoratori ma che allo stesso tempo salvaguardassero la continuità imprenditoriale della ditta F.lli Locci, consci del fatto che “senza un’azienda non esiste lavoro e non ci sono lavoratori.»

«Tutto questo – si legge ancora nella nota – in assoluto coordinamento con la Direzione Aziendale dell’Enel che a parole si è sempre mostrata mediatrice tra le parti ma nel concreto non ha mai voluto che la situazione si risolvesse definitivamente. Non ci è parso che l’Enel abbia avuto il coraggio di andare avanti su questa strada. Non ci è sembrato che la tutela dei posti di lavoro, degli accordi, e delle clausole del contratto d’appalto abbiano avuto il sopravvento rispetto alle solite mere logiche di interesse tra aziende.»

«Per questi motivi – conclude la nota dell’assemblea dei lavoratori – i lavoratori della ditta F.lli Locci del cantiere Enel dichiarano l’immediato stato di agitazione e danno mandato alle segreterie territoriali di categoria Fictem Cgil e Uiltec Uil di definire un percorso con l’Enel che sani la situazione nell’interesse delle maestranze impegnate in questo appalto.»

Centrale Enel 1

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Lorenzo D'Ercole 2 copiaFrancesco Pellegrino copia

Conto alla rovescia per l’inizio del Dinamo Camp di Sant’Antioco: dal 1° al 6 luglio, con formula day camp, i ragazzi lavoreranno con Lorenzo D’Ercole e Francesco Pellegrino, il preparatore atletico Matteo Boccolini, e con i coach Massimo Bisin e Nicola Bonsignori. Tutto pronto anche per la seconda tappa a Cagliari, ospitata nelle strutture del Convitto Nazionale, dal 18 al 23 luglio (formula day camp): in campo con i giovani cestisti il capitano Jack Devecchi e i coach biancoblu Massimo Bisin, Antonello Fadda e Roberto Bertolini.

Tutto esaurito, invece, per il turno dall’11 al 16 luglio al Convitto Nazionale di Cagliari, che vedrà la partecipazione di Matteo Formenti, dell’assistant della prima squadra Paolo Citrini e dei coach Massimo Bisin, Antonello Fadda e Roberto Bertolini.

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Maria Del Zompo.

Il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo.

Didattica e ricerca all’insegna di identità ed innovazione, come indicato nelle nuove linee strategiche del Rettore Maria Del Zompo: «Più si conoscono le proprie radici, più ci si sente parte di un popolo – ha spiegato il Magnifico Rettore ai giornalisti questa mattina nel corso di una conferenza stampa in rettorato – e più cresce la serenità nell’accettare la diversità, insieme alla capacità di accoglierla e valorizzarla. La mancanza di consapevolezza invece genera paura e diffidenza. Sull’innovazione poi siamo molto avanti: è notizia di questi giorni che il Contamination Lab di UNICA è stato scelto per rappresentare l’Italiaall’European Entreprise Promotion Awards 2016 come miglior progetto di promozione imprenditoriale. Dietro il CLAB c’è una metodologia vincente».

L’Ateneo che si presenta al nuovo Anno Accademico è organizzato in 16 dipartimenti e 6 facoltà e conta attualmente circa 26mila iscritti: «E’ un’Università sempre più al fianco di questa regione, agli studenti e alle famiglie», ha sottolineato il Rettore. L’offerta formativa dell’Università degli Studi di Cagliari per l’anno accademico 2016-17 propone ai suoi studenti un ampio ventaglio di scelte scientifico-culturali e professionali nelle aree medica, tecnica, scientifica, umanistica e delle scienze sociali, come solo una università solidamente multidisciplinare può mettere a disposizione. La qualità e l’innovatività dei contenuti didattici è assicurata dal costante avanzamento della ricerca, dinamicamente inserita in estese reti internazionali, nonché da un attento monitoraggio dei corsi. «Non formiamo semplicemente figure professionali – ha aggiunto la prof.ssa Del Zompo -. Facciamo di più e di meglio: chi si laurea nel nostro Ateneo diventa bravo, ma anche culturalmente in grado di gestire i cambiamenti della nostra società. L’Università deve contribuire a creare nelle persone lo spirito critico, formando cittadini consapevoli di partecipare ad un progetto culturale per lo sviluppo della nostra regione».

Gli sbocchi professionali sono costantemente valutati in relazione al contesto territoriale, nazionale e internazionale. La formazione è arricchita da ampie opportunità di studio all’estero (con i programmi Erasmus, gli Accordi Globus, le reti interuniversitarie globali “Erasmus Mundus”).
L’offerta formativa è complessivamente costituita da 77 corsi di studio, così suddivisi: 37 corsi di laurea triennale, 34 corsi di laurea magistrale, 6 corsi di laurea magistrale a ciclo unico. Tra questi l’Ateneo eroga un corso online (Scienze della comunicazione) e 4 corsi in modalità doppia (convenzionale in presenza / online): Beni culturali e spettacolo, Ingegneria elettrica ed elettronica, Amministrazione e organizzazione, Economia e gestione aziendale.
 «Quest’anno le iscrizioni sono possibili a partire dall’11 luglio – ha evidenziato la dirigente della Direzione Didattica, Pina Locci – una settimana prima del solito, con un procedura completamente on line. Le due novità sono la Scuola estiva di Medicina, che potranno frequentare 200 diplomati per esercitarsi per i test di tutta l’area scientifico-medica, e la conferma del corso dopo i test della stessa area offerto a quanti a settembre non li dovessero superare». La formazione comprende anche un’articolata offerta post-lauream, con 15 dottorati di ricerca, 44 scuole di specializzazione, 15 master. A ciò si affianca una intensa attività di formazione e aggiornamento professionale.
Anche quest’anno gli studenti sono sostenuti da un’intensa attività di orientamento sia in ingresso sia in itinere sia in uscita. Sono presenti una serie di servizi a sostegno degli studenti: alle misure attivate l’anno scorso per sostenere la genitorialità (con la tessera baby e le stanze appositamente attrezzate) si affiancano da anni i Servizi per l’inclusione e l’apprendimento gestiti dall’Ufficio Disabilità e D.S.A., che hanno recentemente ottenuto anche importanti certificazioni di qualità.
Importante anche l’impegno dell’Ateneo sulla promozione della cultura di impresa: il Contamination Lab è giunto alla quarta edizione, e le start up nate all’interno di questa iniziativa continuano a segnalarsi a livello nazionale ed internazionale. Il Contamination Lab di UniCa è stato selezionato dal ministero dello Sviluppo Economico per rappresentare l’Italia all’European Entreprise Promotion Awards 2016 come miglior progetto di promozione imprenditoriale.

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Palazzo Regio Cagliari 1

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, questo pomeriggio ha incontrato i dirigenti dell’Usb Sardegna, Luca Locci e Donatella Rubiu, per discutere della suddivisione del personale dell’ex provincia di Cagliari e del subentro della provincia del Sud Sardegna e della Città metropolitana di Cagliari. Sono state analizzate, inoltre, le criticità del passaggio tra i vari enti e condivisi i criteri del trasferimento del personale, in particolare il principio di volontarietà dei lavoratori nel percorso di assegnazione. Infine, su alcuni contingenti di lavoratori, è stato raggiunto un accordo per affrontare altri specifici temi dopo gli esiti del referendum costituzionale di ottobre.

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Santadi.

Santadi è uno dei comuni dell’associazione “Città dell’Olio”.

Gli assessori regionali dell’Agricoltura e degli Enti locali, Elisabetta Falchi e Cristiano Erriu, hanno siglato un accordo di collaborazione con l’associazione nazionale “Città dell’Olio”, per la promozione e valorizzazione dei territori e della cultura del paesaggio olivicolo della Sardegna. Il documento porta anche le firme del presidente nazionale dell’associazione, Enrico Lupi, e del coordinatore regionale Elio Sundas, sindaco di Santadi, nominato dai rappresentanti dei comuni sardi lo scorso 17 febbraio.

La Regione si impegna nelle politiche di promozione e valorizzazione delle produzioni regionali, per favorire la conoscenza delle produzioni tipiche anche attraverso attività di educazione alimentare, di conoscenza dei sistemi produttivi e dei prodotti, di attenzione alle comunità locali e al mantenimento del paesaggio attraverso le politiche di gestione e valorizzazione del territorio secondo quanto predisposto dal Piano Paesaggistico Regionale.
In Sardegna, all’associazione “Città dell’Olio” aderiscono le amministrazioni comunali di Alghero, Berchidda, Bolotana, Dolianova, Escolca, Gergei, Gonnosfanadiga, Ilbono, Ittiri, Oliena, Orgosolo, Orosei, Osini, Santadi, Seneghe, Serrenti, Sini, Uri, Usini, Villacidro, Villamassargia e le Camere di Commercio di Cagliari e di Sassari.

«Siamo soddisfatti di questa firma perché inserisce a pieno titolo l’Associazione come interlocutore fondamentale nei nostri percorsi progettuali per il comparto dell’olio e nel lavoro di filiera del comparto. Coinvolgeremo le Città dell’Olio nella concertazione dei tavoli sull’agroalimentare, perché produrre qualità è fondamentale per dare maggiore competitività alle nostre aziende e ai nostri prodotti e per questo motivo anche gli aspetti del paesaggio, che possono dare valore aggiunto al prodotto, sono un tassello strategico – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi -. La qualità del nostro olio è eccellente anche grazie al grande lavoro dei nostri produttori: possiamo migliorarla ancora attraverso i consorzi di tutela, che possono sfruttare le opportunità date dal Programma di sviluppo rurale sulla promozione e il miglioramento della produzione.»
«Il nostro assessorato ha competenza anche in materia urbanistica e si occupa di tutela del paesaggio, dunque anche per questo motivo siamo particolarmente interessati allo sviluppo del settore olivicolo – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. L’olivo, quando già non è ultrasecolare, rappresenta un elemento di riqualificazione del paesaggio in ambito rurale. La presenza dei sindaci oggi testimonia l’attenzione degli enti locali su questa tematica.»

Il presidente nazionale dell’associazione “Città dell’Olio” Enrico Lupi, dal canto suo, ha precisato che «quello sottoscritto oggi non è un atto formale ma sostanziale. La condivisione di un percorso, lo scambio di esperienze tra territori molto differenti tra di loro. Questo vuole essere un tavolo nobile che deve portare valore aggiunto al settore olivicolo». Enrico Lupi ha anche annunciato che i prossimi 10 e 11 dicembre Alghero ospiterà l’assemblea nazionale delle “Città dell’Olio”.

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è intervenuta oggi al convegno “Il Mercato Agroalimentare della Sardegna in rete”, ospitato nel Mercato ortofrutticolo di Sestu. «
«Mettere il nostro mercato in rete con i principali della Penisola – ha detto Elisabetta Falchi – è un’opportunità molto importante per il comparto ortofrutticolo isolano, che può così rafforzarsi in un’ottica di filiera per crescere e raggiungere nuovi consumatori.»
La struttura distributiva alle porte di Cagliari, nelle scorse settimane, è entrata a far parte della Rete d’imprese nata poco più di un anno fa e che comprende anche i mercati ortofrutticoli all’ingrosso di Roma, Milano, Torino, Firenze, Napoli, Bologna e Verona. «Una sinergia con queste importanti realtà – ha aggiunto l’assessore regionale dell’Agricoltura – può consentire ai nostri prodotti di arrivare facilmente sulle tavole dei consumatori italiani e di quelli internazionali, abbattendo i costi della logistica che per i nostri produttori ortofrutticoli rimane la voce di costo principale: ‘fare economie di scala’ deve essere la parola d’ordine».
Se, infatti, è vero che «la grande distribuzione detta legge, è vero anche che il mercato all’ingrosso rimane il principale canale distributivo dell’ortofrutta e che l’atteggiamento dei consumatori è cambiato: non cercano più solo il prezzo ma cercano anche la qualità, una delle caratteristiche delle nostre produzioni». Il prodotto sardo di maggior successo sui banchi nazionali dell’ortofrutta rimane il carciofo spinoso, per il quale l’assessore dell’Agricoltura ha annunciato una novità dal 2017: «Stiamo lavorando perché dal prossimo anno, la produzione di carciofo possa avere il Marchio di qualità della Regione Sardegna – ha concluso Elisabetta Falchi -. Presenteremo a breve il disciplinare per la produzione a marchio per poi attendere il via libera da Bruxelles».
Elisabetta Falchi ha anche anticipato che dopo l’estate verranno pubblicati i bandi per i progetti integrati di filiera (PIF), che si aggiungeranno alle misure in fase di pubblicazione nell’ambito del Programma di sviluppo rurale per l’ammodernamento delle strutture produttive e la promozione delle produzioni.
Carciofi

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«Il turismo nautico è fondamentale per la crescita della destinazione Sardegna ed è parte integrante del sistema di offerta turistica dell’isola». È il messaggio ribadito dal primo forum regionale del settore, sostenuto e organizzato dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio in collaborazione con l’Unione delle Camere di Commercio sarde, che si è svolto oggi al porto Isola Bianca. Obiettivi, operatività, condivisione del lavoro tra istituzioni e associazioni di categoria e valorizzazione del contributo degli operatori. «È stato un momento di riflessione su azioni, tempi e modi di un percorso condiviso – ha detto l’assessore Francesco Morandi nel suo intervento di apertura -. Partendo dalla sintesi delle proposte scaturite dai tavoli di lavoro, sarà elaborato un piano di sviluppo del settore, in una prospettiva di programmazione almeno triennale e in vista della creazione di un vero e proprio distretto del turismo nautico».
Dopo i saluti istituzionali, si sono aperte le tre sessioni di lavoro. «Nautica e turismo sono due aspetti complementari e il loro coordinamento è determinante nel consolidamento del posizionamento della Sardegna sui mercati – ha aggiunto Francesco Morandi -. Il sistema turistico sardo ha raggiunto nel corso dei decenni una strutturazione organica, generata dall’unione d’intenti di istituzioni, sistema camerale, associazioni e operatori. Adesso anche la nautica, grazie alla consapevolezza degli operatori, ha l’opportunità di superare l’attuale frammentazione».
Nei quattro tavoli tematici, ognuno composto da circa 20 partecipanti, sono state evidenziate esigenze, criticità e buone pratiche del comparto isolano. E soprattutto sono scaturite idee e proposte del rilancio, sintetizzate in documenti che saranno ulteriormente condivisi e sviluppati con la realizzazione di forum sul portale SardegnaPartecipa.
Il tavolo “turismo nautico&territorio” è stato incentrato sull’interazione tra il settore e gli attrattori culturali, le aree marine protette, le filiere produttive ed il turismo attivo. La richiesta più significativa è stata quella di un approccio sistemico e di una cabina di regia per il coordinamento degli stakeholder. Si è quindi parlato di info point, integrazione coste – entroterra. Nel tavolo “turismo nautico&promozione”, si è discusso di comunicazione unitaria, posizionamento, marketing di prodotto e mercati obiettivo, e di un osservatorio dedicato. Al centro del tavolo le “infrastrutture per il turismo nautico”, i porti turistici, ripensati come veri e propri luoghi di accoglienza e driver di promozione del brand, di altre componenti infrastrutturali (digitali, cantieristica, energia e trasporti), di servizi al diportista e di formazione e qualificazione degli operatori. Il tavolo “Tendenze e strumenti del mercato nautico” è stato rivolto infine al sostegno alle imprese e ai fondi europei, in particolare programmazione Por 2014-2020, normativa e marina resort.

Porto Cervo 2 copia