2 September, 2024
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Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) ha presentato un’interrogazione urgente alla Giunta, sulla mancata erogazione dei rimborsi per i pazienti che devono andare a fare la dialisi in un centro specializzato con l’ambulanza o mezzi propri.

«Mentre si pensa ai giochi di potere per i commissari delle aziende sanitarie e per il super manager della Asl unica isolana – attacca Edoardo Tocco – migliaia di pazienti con insufficienza renale attendono le risorse per fronteggiare le spese per le cure e l’assistenza».

«Nonostante ripetuti solleciti telefonici alle Asl locali – conclude Edoardo Tocco – non ci sono risposte certe su quando possano avvenire i rimborsi. E’ un dramma, sia per i volontari che utilizzano le ambulanze per il trasporto dei malati, sia per i pazienti che usano la propria vettura per raggiungere i centri dialisi più vicini o disponibili, per poi ritornare nelle loro abitazioni. Il problema è che ognuno deve anticipare i costi».

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Il prossimo 30 giugno scadono i termini per presentare le domande di partecipazione ai progetti di servizio civile nazionale: a disposizione ci sono 544 posizioni approvate dalla Regione, a cui vanno aggiunti i posti – circa altrettanti – messi a disposizione dagli enti aventi sedi in Sardegna, ma iscritti all’albo nazionale. Lo ricorda con una nota, l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura.

Possono presentare domanda ragazzi e ragazze che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e non superato il ventottesimo anno (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione dell’istanza. Ciascuno di loro può presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile, pena l’esclusione. Il Servizio Civile ha una durata di 12 mesi e al volontario è riconosciuto un assegno mensile di 433,80 euro. I progetti saranno realizzati in cinque aree differenti: Assistenza; Protezione civile; Ambiente; Patrimonio artistico e culturale; Educazione e promozione culturale.

La domanda di partecipazione dovrà essere presentata entro le ore 14.00 del 30 giugno e indirizzata direttamente all’ente che ha realizzato il progetto per il quale si vuole presentare la candidatura. I giovani interessati, dunque, possono consultare l’elenco degli enti che hanno presentato i progetti consultando le banche dati del Dipartimento, all’indirizzo http://www.serviziocivile.gov.it/menusx/bandi/selezione-volontari/bandoord2016/#ScegliProgetto ed esplorando la sezione “Scegli il tuo progetto in Italia”, che raccoglie tutti i progetti e consente la ricerca di quelli attivati in ogni singola regione, provincia, città. Va ricordato che i ragazzi sardi possono anche partecipare a progetti presentati fuori dalla loro regione, e che allo stesso modo giovani di altre regioni possono candidarsi a progetti attivati in Sardegna. Il servizio civile, infatti, non ha vincolo di residenza.

Tutte le informazioni concernenti i progetti approvati, le relative sedi di attuazione, i posti disponibili, le attività nelle quali i volontari saranno impiegati, gli eventuali particolari requisiti richiesti, i servizi offerti dagli enti, le condizioni di espletamento del servizio, nonché gli aspetti organizzativi e gestionali, possono essere consultati direttamente sui siti internet degli enti che hanno presentato i progetti, oppure essere richieste presso gli enti titolari dei progetti. Avvisi, materiale informativo, faq sono disponibili sul sito ServizioCivile e sul portale nazionale http://www.serviziocivile.gov.it.
Per chiedere informazioni o assistenza si può scrivere una mail all’indirizzo: e-mail: lav.serviziocivile@regione.sardegna.it o contattare gli uffici dell’Assessorato del lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e sicurezza sociale – Direzione Generale – Servizio Coesione Sociale – ai numeri telefonici 070. 6064512 – 070.6065806 – 5516 – 5781.

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L’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi durante un incontro con ABI e organizzazioni di categoria agricole mirato alla discussione delle ultime novità nell’ambito del credito agricolo, ha annunciato la sottoscrizione di una convenzione con l’Associazione bancaria italiana (ABI) per le anticipazioni sul Programma di sviluppo rurale e un provvedimento per l’abbattimento del tasso d’interesse per il credito d’esercizio.

«Sono interventi indispensabili che confermano il nostro impegno a favore del comparto e mettono a disposizione delle aziende – ha spiegato Elisabetta Falchi – strumenti in grado di mitigare l’impatto dei ritardi ormai cronici nell’iter burocratico per i pagamenti e favorire la disponibilità di liquidità.»

Nelle scorse settimane, per ovviare ai ritardi che in questi mesi hanno messo in difficoltà gli imprenditori agricoli italiani e sardi, l’ABI e l’Organismo pagatore nazionale AGEA hanno sottoscritto una convenzione per l’anticipazione dei pagamenti della PAC, fino al 70% del contributo con un tasso massimo fissato dalla convenzione e l’erogazione delle somme entro 30 giorni. «Una iniziativa attesa da anni e bene accolta dal settore agricolo – ha detto Elisabetta Falchi -. Stiamo inoltre lavorando per un accordo analogo tra ABI e ARGEA in modo da velocizzare le tempistiche di pagamento anche per quanto attiene al PSR».

L’incontro è servito per approfondire il testo sottoscritto con AGEA e rilevarne eventuali problematiche e criticità da evitare nell’accordo regionale al quale sta lavorando l’assessorato. «In dirittura d’arrivo è la convenzione per le misure a investimento per gli ammodernamenti aziendali sulla base di quanto fatto anche in altre Regioni – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura -. Mentre risulta interessante e innovativo il lavoro che stiamo facendo per l’anticipazione del contributo per le misure a superficie come benessere animale, indennità compensative e produzione biologica e integrata, che costituiscono una parte caratterizzante e rilevante in termini di risorse del nostro PSR».

Allo studio è anche un provvedimento per l’abbattimento del tasso d’interesse per il credito d’esercizio delle imprese, da attuare in regime de minimis. «Nei prossimi giorni – ha concluso Elisabetta Falchi – verrà formulata e condivisa una proposta più definita».

Elisabetta Falchi 2

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Una firma all’insegna dell’innovazione, della semplificazione e dell’efficienza nella pubblica amministrazione regionale nonché della condivisione e del riuso della risorsa dato ambientale. È quella apposta, oggi, in calce al protocollo tra Regione Sardegna e Confindustria Sardegna per il miglioramento dei servizi online per le imprese offerti sul Sira, il Sistema informativo regionale ambientale.

Per la prima volta il patrimonio regionale di dati ambientali viene messo direttamente a disposizione delle imprese con lo scopo di semplificare i procedimenti, riducendo la tempistica attraverso la dematerializzazione e l’ottimizzazione delle funzioni digitale del sistema. A siglare l’intesa l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e il presidente di Confindustria Sardegna Alberto Scanu, alla presenza di Mario Cera, presidente della Commissione regionale di Confindustria Cave e miniere & marmi e graniti.

«Siamo impegnati in un percorso di semplificazione dei procedimenti ambientali teso a disintegrare le barriere non solo con le amministrazioni pubbliche che si interfacciano con la Regione ma anche con le imprese, da cui accoglieremo a seguito di questa firma le ulteriori segnalazioni migliorative al sistema – commenta l’assessore Spano –. Il Sira, infatti, non è solo un grande strumento di trasparenza ma anche una risorsa informativa di alta qualità istituzionale che vogliamo condividere con privati e istituzioni.»

«Attribuiamo grande importanza a questa firma – dichiara il presidente di Confindustria Sardegna Alberto Scanu – per due motivi: 1) crediamo che la semplificazione burocratica sia la madre di tutte le battaglie: senza semplificazione, che deve partire dai territori, non saremo mai competitivi; 2) l’ambiente, declinato come sostenibilità, nella triplice valenza sociale, economica e ambientale, può veramente costituire il più grande driver di sviluppo della Sardegna.» 

La stipula porta a una serie di benefici, dalla maggiore efficienza ed efficacia del sistema informativo alla semplificazione in materia di autorizzazioni ambientali. Grazie alla dematerializzazione l’impresa e il cittadino non devono più produrre documenti già nella disponibilità dell’Amministrazione, nella piena ottica del riuso e della condivisione dei dati. Inoltre, grazie ad avanzate funzioni cartografiche, è possibile verificare in fase di individuazione del procedimento da attivare se nell’area di intervento insistono dei vincoli ambientali e l’impresa viene guidata nell’attivazione delle procedure necessarie.

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Piero Comandini e Alessandro Unali, esponenti di maggioranza in Consiglio regionale, sono i firmatari di un’interpellanza urgente sulla mancata puntualità nell’erogazione dei pagamenti, da parte dell’assessorato dell’igiene, sanità e dell’assistenza sociale, spettanti per ddestinati all’inserimento lavorativo di particolari categorie di svantaggio/disagio socio-economico.

«Questi ritardi erano stati già denunciati in un’interrogazione presentata esattamente un anno fa da Comandini ma tutt’oggi ancora in attesa di risposta, forse l’assessore Luigi Arru preferisce le interrogazioni orali a quelle scritte – ironizzano i firmatari dell’interpellanza – i quali tengono a precisare che i progetti in questione hanno avuto una ricaduta positiva in quanto gli utenti hanno avuto modo di essere inseriti in un contesto lavorativo, maturando un’indipendenza economica e il rispetto della dignità della persona umana, valore che anima sia la nostra Costituzione che la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.»

«Gli obiettivi sono stati raggiunti, il lavoro è stato svolto e la rendicontazione presentata, eppure – aggiunge Alessandro Unali – emerge una grave impasse operativa, se l’Assessorato alla Sanità non ottempera in brevissimo tempo alle proprie funzioni di verifica documentale così da poter procedere con la liquidazione delle somme dovute ai beneficiari, rischia di creare un ulteriore gravissimo danno economico alle aziende che hanno lavorato per la buona riuscita dei progetti, per la realizzazione dei quali hanno dovuto indebitarsi pesantemente con l’accensione di mutui, per la gran parte con scadenza al 30 giugno 2016 e che, se non restituiti per tempo, potrebbero portare anche alla chiusura dell’attività e alla perdita di beni patrimoniali privati utilizzati come garanzia ipotecaria.»

«Ogni giorno – sottolinea ancora Piero Comandini – sono tante le persone che si impegnano e lavorano a favore dei più deboli per creare un Paese più giusto e solidale, perché la realizzazione di una rete di politiche e servizi rivolti all’occupabilità e all’inclusione sociale, sono la lotta a ogni forma di esclusione e povertà, perché nei Paesi dove c’è più welfare c’è più crescita e sviluppo. In questo delicato momento di molteplici interrogativi e poche certezze, è difficile per tutti, ma stiamo parlando di associazioni che svolgono un ruolo sociale ed educativo all’interno del territorio e operano, tra tante difficoltà, per rafforzare e consolidare l’integrazione di particolari categorie di svantaggio e disagio socio – economico. E’ nostro dovere riconoscerle nel ruolo di educatori ed interlocutori qualificati e, se sapremo lavorare insieme consentiremmo loro di operare al meglio e di assumere quell’importante ruolo sociale utile per la crescita della collettività locale.»

Piero Comandini ed Alessandro Unali, infine, sollecitano «una risposta urgente da parte dell’assessore Arru e auspicano che si possa procedere con urgenza alla liquidazione dei pagamenti relativi ai progetti dei due avvisi di inserimento lavorativo così da evitare che quanto fatto sinora rimanga vano, e invitano l’assessore Arru a mettere in atto tutte le iniziative necessarie affinché tale situazione non si ripeta in futuro e a garantire l’adeguato supporto, da parte degli uffici, alle società beneficiarie».

Piero Comandini 6Alessandro Unali

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È stato consegnato ieri sera il defibrillatore che un imprenditore cagliaritano ha deciso di acquistare e mettere a disposizione della comunità, nella propria attività in piazza Yenne, così che ne possano usufruire i propri vicini e i cittadini che frequentano il centro di Cagliari. Il locale si chiama Crudo ed è un american bar, aperto tutti i giorni. Il titolare è Emanuele Frongia, 36 anni, coordinatore provinciale della F.I.E.P.e T., la Federazione italiana esercenti pubblici e turistici, associazione di categoria che opera in rappresentanza degli operatori del settore degli esercizi pubblici associati alla Confesercenti.

«In questo modo stiamo cardio-proteggendo una delle zone più frequentate della città – commenta Emanuele Frongia – chiunque può utilizzarlo se fosse necessario, desideriamo che tutti sappiano che si trova nel nostro locale. Lo abbiamo comunicato anche al 118, se ci fosse bisogno potranno contare su di noi. Vogliamo essere d’esempio per dimostrare cosa può fare un’azienda privata per la comunità. I locali non hanno solo il ruolo di intrattenere il pubblico. Nel loro piccolo, con la loro presenza combattono la criminalità, si adoperano per tenere pulite le piazze e le strade. Con un acquisto come quello di un defibrillatore abbiamo deciso di affrontare un investimento che non ha una ricaduta diretta nei confronti dell’azienda ma migliora la comunità di cui fa parte. È un esempio di responsabilità sociale d’impresa.»

Il defibrillatore acquistato è uno dei più evoluti sul mercato, nel quale si possono trovare prodotti che partono dai 700 euro fino anche ai 3.200 euro.

«Il nostro è stato acquistato dalla Heartsine, ha una garanzia di 10 anni, ha le massime certificazioni, un alto indice di protezione da polveri e liquidi. Ma soprattutto – conclude Emanuele Frongia – ha la capacità di fare una scansione della persona sul quale si ha necessità di intervenire, dando delle indicazioni utili su come regolare le proprie funzioni, così che possa essere utilizzato anche da chi non è un esperto.»

Defibrillatore

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Sono stati conclusi, a Iglesias, i lavori di manutenzione straordinaria di Via Piero Calamandrei. I lavori di ripristino dell’asfalto hanno interessato un tracciato di circa 700 metri. L’investimento totale è stato di 150.000 euro, di cui 135.000 euro provenienti da un finanziamento dell’assessorato regionale dell’Agricoltura e 15.000 di cofinanziamento comunale.

Iglesias 13 copia

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Fabio Enne 55

«I lavoratori della società MULTI SERVIZI, ditta d’appalto per conto della ASL n. 7 di Carbonia, non versa le mensilità ai dipendenti da oramai sei mesi

La denuncia arriva oggi da Fabio Enne, segretario generale UST CISL e Giorgio Cicilloni, coordinatore FILCA Cisl territoriale settore edili.

«La situazione corre verosimilmente il rischio di degenerare – aggiungono Fabio Enne e Giorgio Cicilloni -. I dodici lavoratori, sei impiegati ad Iglesias e sei a Carbonia sono in attesa di ricevere il loro stipendio da orami troppo tempo. La ASL di Carbonia prosegue imperterrita ad offrire proroghe ad una ditta inadempiente. Vi è da aggiungere che l’anno scorso è stata espletata una gara d’appalto per la nuova aggiudicazione senza che l’iter si concludesse.»

«E’ inaccettabile che un’azienda sanitaria pubblica, che dovrebbe tendere all’efficienza ed alla trasparenza, conceda proroghe a ditte inadempienti che non tutelano i lavoratori. Chiediamo alla ASL – concludono Fabio Enne e Giorgio Cicilloni– di salvaguardare il posto di lavoro dei dipendenti della impresa in appalto, affidando, in attesa della nuova gara, il servizio ad altre ditte già inserite nell’elenco fornitori della ASL, garantendo, in tal modo, lo stipendio mensile ai lavoratori e alle loro famiglie.»

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Domani mattina, a partire dalle 10.00, la sala conferenze della biblioteca regionale, in viale Trieste, a Cagliari, ospiterà un convegno sulla valorizzazione del patrimonio carsico della Sardegna, con la promozione dei tesori speleologici per il rilancio del turismo. All’appuntamento, promosso dall’assessorato regionale della difesa dell’Ambiente e dalla Federazione speleologica sarda, interverrà anche il consigliere regionale Gianluigi Rubiu (capogruppo dell’Udc) che ha proposto, all’interno dell’assemblea isolana, un intervento urgente per dare impulso al comparto.

«La Sardegna può contare su 3.400 grotte documentate – sottolinea Gianluigi  Rubiu – con rilievi topografici e schede catastali. Tantissimi i turisti e gli appassionati che si spingono nelle cavità all’interno dell’Isola per esplorare i segreti del sottosuolo, con alti rischi. Dai gruppi speleologici arrivano gli uomini e le donne che alimentano anche il Soccorso Alpino e speleologico della Sardegna, che si attiva in caso di emergenze nelle aree naturalistiche difficili da raggiungere. Per questo diventa necessario assicurare le risorse adeguate per quanti fruiscono delle bellezze naturali dell’Isola.»

Grotte Is Zuddas 1